What’s up on Bandcamp? [ottobre 2023]

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I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
ADULKT LIFE – THERE IS NO DESIRE

[ 06.10.2023 | post-punk, noise rock | UK | JABS / Our Voltage ]
Dopo aver scritto qui del loro debutto del 2020, in questa rubrica si torna a parlare degli Adulkt Life, interessante e promettente quartetto londinese. Forte addirittura di uno split con i METZ, la band inglese torna con un lavoro talmente variegato da risultare di difficile catalogazione: se post-punk e alt rock sono le prime etichette che vengono in mente, qua e là affiorano inserti shoegaze, noise e indie rock che rendono l’ascolto dell’album sempre vivo e stimolante.
Se Future Cops è puro post-garage, su Northern Translation sembra di imbattersi negli A Place to Bury Strangers più svalvolati.

MY VIOLENCE – S/T

[ 06.10.2023 | slowcore, experimental rock | Austria | Starfish Records ]
Viennese di nascita ma californiana di adozione, Silvia Ryder esordisce con un lavoro che fa del minimalismo la sua principale cifra stilistica ed emotiva. Quello dell’artista di stanza a Los Angeles è un suono che abbraccia slowcore e dream pop, cantautorato e indie rock, il tutto immerso in un’atmosfera quantomai fragile e sospesa.
Facendo qualche paragone, si potrebbe pensare ad una Midwife più eterea oppure ad una Grouper meno cupa, ma, al di là dei vari riferimenti, quel che è certo è che il disco in questione merita di essere ascoltato e vissuto in tutta la sua intensità (tanto per fare un esempio, le distorsioni di sottofondo su Jesus sono davvero una roba salvifica).

POPULATION II – ÉLECTRONS LIBRES DU QUÉBEC

[ 06.10.2023 | psychedelic rock, heavy psych, art rock | Canada | Bonsound ]
Dopo il bel disco di tre anni fa pubblicato con la supervisione dell’iconica Castle Face di John Dwyer, il trio di Montréal torna con un album nuovo di zecca e col suo suono estroso e peculiare.
La band canadese presenta robuste bordate heavy psych intervallate da momenti più pop, senza dimenticare le immancabili scorribande kraut: ne deriva un sound che, dai Minami Deutsch ai King Gizzard & The Lizard Wizard, abbraccia appieno la psichedelia contemporanea, ovviamente con un orecchio sempre teso verso i grandi del passato (Can e NEU! su tutti).
A tutto ciò si aggiunge un cantato in francese che aumenta ulteriormente il grado di eccentricità di una band che si conferma assolutamente valida nel contesto psych internazionale.

ONYON – LAST DAYS ON EARTH

[ 13.10.2023 | post-punk, no wave, garage rock | Germania | Trouble In Mind Records ]
Il quartetto di Lipsia concede subito il bis: dopo l’interessante debutto eponimo dello scorso anno, gli ONYON tornano infatti con un nuovo album e con tutta la voglia di inserirsi in pianta stabile tra i nomi più stimolanti dell’attuale scena post-punk europea.
Post-punk, dicevamo, ma non solo: il suono del gruppo tedesco presenta infatti un marcato retrogusto garage (inteso soprattutto in chiave vintage), il che concorre ad aumentare la godibilità di un lavoro che riesce ad intrattenere e, perché no, anche a far ballare. Degno di nota anche l’utilizzo, nei testi, sia dell’inglese che del tedesco.
Un consiglio spassionato? Tuffatevi subito sulle irrestistibili Alien, Alien ed Egg Machine.

BLUSH – SUPERCRUSH

[ 13.10.2023 | shoegaze, noise pop | Singapore | No Sleep Records ]
È finalmente arrivato l’atteso debutto del chiacchierato quartetto di Singapore. Ancor prima di ascoltarli, già nome della band (non a caso, nello stesso ambito esistono anche gli statunitensi Blushing, di cui si era parlato qui) e titolo dell’album lasciano intendere piuttosto chiaramente che siamo dalle parti di shoegaze e affini.
I Blush scandagliano il versante più pop e meno rumoroso del genere, senza però scadere in eccessivi sentimentalismi o concessioni smaccate nei confronti dell’orecchiabilità. Chiaramente non siamo al cospetto di nulla di innovativo, ma il disco fila via benissimo e senza grandi cali.
Dovessi scegliere un pezzo, punterei su Mandy: un ottimo esempio di shoegaze ibridato con l’indie rock e dal vago sentore di Ovlov.

PHEROMONES – S/T

[ 20.10.2023 | indie rock, alt pop | Italia | We Were Never Being Boring ]
La WWNBB ci porta di nuovo in dote una band italiana dal potenziale davvero interessante e dal respiro fortemente internazionale. Otto brani per meno di diciotto minuti di durata, un lavoro compatto e diretto proprio come la musica dei Pheromones, che fa dell’accessibilità e della godibilità il proprio marchio di fabbrica.
Tra melodie pop, schitarrate indie rock, tirate a metà tra garage e punk e sentori post-punk, il debutto eponimo della band trentina suona sbarazzino e convincente, perfetto da ascoltare tutto d’un fiato con una birretta in mano. Tra gli highlights, impossibile non citare il garage pop dell’opener Brain Shock e il refrain irresistibile di No Flowers.

YOKE – S/T

[ 20.10.2023 | noise rock, heavy psych, doom | UK | Rocket Recordings ]
Power trio all’esordio, gli Yoke sono composti per due terzi da membri degli Smote (di cui si era già avuto modo di parlare qui), band con cui condividono anche la presenza nel roster della sempre imperdibile Rocket Recordings.
Cinque brani dalla durata corposa per un minutaggio complessivo che sfiora i 35 minuti, per un sound che mescola schegge noise, efferatezza doom, pesantezza psichedelica ed eccentricità sperimentale.
Un disco caratterizzato da un incedere elefantiaco e da sonorità che intessono una matassa distorta, densa e cupa.
Tanto premesso, Working Person è forse il pezzo più accessibile del lotto, e forse anche quello più adatto per addentrarsi nel disco.

RED PANTS – NOT QUITE THERE YET

[ 27.10.2023 | indie rock, noise rock | USA | Meritorio Records ]
Il noise di sottofondo misto a melodie indie rock degli Yo La Tengo più lo sperimentalismo liquido degli ultimi Sonic Youth: il debutto del duo del Wisconsin composto da Jason Lambeth ed Elsa Nekola parte da queste componenti per costruire un suono avvolgente e penetrante, e talvolta anche sognante.
Un lavoro che per tutta la sua mezz’ora di durata tiene alta l’asticella in quanto ad arrangiamenti accessibili e sonorità sperimentali, un noise pop sotterraneo e lo-fi che non potrà non ammaliare gli amanti del genere.
Se dovessi proprio citare un brano, l’opener Crimson Words è davvero la cartina di tornasole di un album perfettamente sospeso tra le due anime (quella “pop” e quella sperimentale) di cui sopra.

YOUFF – HEYDAYS

[ 27.10.2023 | noise rock, experimental rock | Belgio | Bagdaddy Records / Rockerill Records ]
Il terzo album della band belga è una discesa negli anfratti più sordidi e inaccessibili di un suono che poggia su un noise efferato e stordente misto ad un’eccentricità che trasuda quantità abnormi di disagio.
Un lavoro che non si pone il benché minimo problema di scendere a un qualche tipo di compromesso e che sfreccia dritto verso la tanto auspicata autodistruzione sonora.
Gilla Band e Mandy, Indiana possono essere dei nomi spendibili per inquadrare in parte il suono del quintetto, ma il consiglio è di mettere da parte i paragoni e godersi appieno l’instabilità sonica ed emotiva degli Youff.

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Di seguito una playlist riassuntiva con un brano per ogni album selezionato in questo mese.

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Last modified: 30 Novembre 2023