Marzo, 2016 Archive

Marlene Kuntz – Lunga Attesa

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Tornano (finalmente!) i Marlene Kuntz con nuovo materiale inedito. Accantonata l’esperienza Pansonica e i conseguenti live,  il gruppo piemontese ha dato alle stampe Lunga Attesa, titolo che esprime a pieno i sentimenti dei fan che aspettavano tale momento da mesi. Purtroppo proprio la lunga attesa ha tradito le speranze di molti. Probabilmente anche le mie, che seguo i Marlene da tempi di Catartica e che li avrò visti live almeno trenta volte spingendomi spesso anche in altre regioni della nostra penisola. L’impressione che si ha ascoltando il cd è quella di un lavoro che potrebbe funzionare molto meglio dal vivo, in quanto siamo di fronte a una produzione fin troppo “perfetta”. E allora direte: “perché ti lamenti?”. Semplicemente perché la cosa più bella dei Marlene Kuntz sono sempre state le chitarre un po’ sporche, forse grezze nelle sonorità ma che non avevano mai (finora) mancato di emozionare. Se Lunga Attesa fosse uscito dalla mente di un partecipante a un talent show probabilmente si sarebbe potuto gridare al miracolo ma citando il titolo di uno dei pezzi qui non c’è “niente di nuovo”. O per lo meno di inascoltato in precedenza. Manca forse l’ispirazione o la volontà di proseguire un discorso che è stato iniziato ormai più di vent’anni fa con il già citato “Catartica”. Un disco un po’ “aspro” nei contenuti, sebbene molto maturo dal punto di vista delle liriche sempre  molto oniriche di Cristiano Godano che almeno da questo punto di vista ha dato il meglio di sé. Non manca qualche episodio felice anche sotto il profilo musicale (“Un Po’ di Requie” e “Fecondità” sono fra i migliori brani incisi finora dai Marlene) ma pur sempre troppo poco per uno che vede in Tesio & co. gli alfieri del Rock italiano, ormai povero nei contenuti  e nella sostanza. Peccato perché con Nella Tua Luce avevano toccato il top del top della loro carriera. Probabilmente è anche questo uno dei problemi che ha contribuito a far di Lunga Attesa un disco che, almeno per quanto mi riguarda, è lontano anni luce dalla sufficienza, ma sono pronto a rinnovare la mia fiducia al gruppo piemontese acquistando per primo (quando uscirà) il prossimo lavoro. Intanto riprendo dall’archivio Il Vile,  mi riascolto a massimo volume “Ape Regina” e “Retrattile”. Altri tempi (purtroppo!)…

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Pending Lips Festival, la seconda serata

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Dade City Days – VHS

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Il disco di esordio del trio bolognese tra shoegaze e ispirazioni cinematografiche.
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Is Tropical, due date in Italia

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Niagara, “Solar Valley” è il primo brano estratto dal nuovo album

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“Non sono d’accordo” è il disco di esordio de Le Larve

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Massimiliano Martines – Ciclo di Lavaggio

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Leccese di nascita ma bolognese di adozione, Massimiliano Martines inizia la sua produzione nel 2009 con l’esordio Frottole. Pur affrontando strade Pop e commerciali (vedi partecipazione al programma tv Viaggio Dentro una Canzone su Rai5 o altre a trasmissioni Rai di vario genere) la sua formazione è di stampo soprattutto teatrale e questa sua predisposizione ha finito per influenzarne anche lo stile canterino ed espressivo, spesso teso allo Spoken Word e a un cantato più adatto al mondo del teatro che non alla forma canzone, fatto di vocalizzi estremi e cambi di tonalità frequenti e una timbrica a volte ai limiti della sgradevolezza. C’è dunque una quantità notevole d’input a forgiare il nuovo album di Massimiliano Martines; dovremmo aggiungere la pubblicazione di diversi libri di poesie e testi teatrali, uno dei quali con presentazione di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, ma anche la sua attività di direttore artistico e organizzatore di eventi. Insomma, il materiale sul quale lavorare per la creazione di Ciclo di Lavaggio è innumerevole e da qui, il rischio di non produrre qualcosa di compiuto ma piuttosto un calderone confusionario in cui stili e tecniche si mescolino senza una propria anima. La verità sta in mezzo e per una volta la cosa non mi dispiace troppo.

L’iniziale “Amo le Novità” introduce un Massimiliano Martines che non ti aspetti, con una voce monocorde e profonda a scivolare su ritmiche ipnotiche e musica stridente, disturbante e psichicamente violenta. Eppure non è questo il cantautore che sentiremo perché presto le cose cambieranno, trasformandosi ora in un cupo Alt Rock anni 90 (“Tutto Uguale”, “Mi Sto Preparando”) dove la voce dapprima bassa e poi più alta, recita su brani essenziali, poi in tenui Folk Pop (“Perla Nera”, “La Scatola e l’Inganno”) dalle mille perplessità, con quella voce che sembra trovarsi per caso tra le pieghe della musica, con poco stile e un suono, un timbro, un’intonazione davvero fastidiose. Prova anche a giocare con il Pop Cantautorale (“La Polvere”, “La Guerra dei Fiori Rossi”, “I Colori dell’Autunno”, “Sogni Neri”) ma l’esercizio di stile non riesce e i testi, se non banali sicuramente senza mordente, finiscono per rendere ancor meno apprezzabili i brani. Molto più interessante la title track, in cui la prima parte scivola come un Folk Rock ritmato alle spalle di una voce che pare recitare monotone litanie per poi esplodere in un potente Alternative Rock, fatto di chitarre taglienti e ritmiche rabbiose con la voce a urlare alla maniera del più nervoso Capovilla. Ed è proprio quando Massimiliano Martines prende una piega aggressiva che finisce per convincerci maggiormente, quando urla e non quando recita o sceglie il falsetto. L’impostazione della sua voce diventa più incisiva, nonostante resti piatta, e l’apparato strumentale pare legarsi più saldamente a testi e parole. Il problema è che i brani in cui questo avviene sono una minima parte; il resto, come detto, è una serie di pezzi tra Folk e Pop, certamente ben costruiti, ma banali con Martines a declamare testi che, francamente, ci saremmo aspettati molto più interessanti (salviamo “La Guerra dei Fiori Rossi”, rilettura dell’omonimo film di Zhang Yuan che narra della repressione cinese infantile) e con un’impostazione e una timbrica che sembra un micidiale e mal riuscito cocktail tra Tricarico, Alessio Bonomo e Vasco Brondi. Ciclo di Lavaggio è un’occasione persa per Massimiliano Martines, occasione di dare un senso compiuto alla sua arte, di darne un’inquadratura precisa, definirne una strada e invece, ancora una volta, resta una moltitudine di elementi mescolati in maniera confusionaria, non sempre riuscita, con l’impressione che lui stesso non abbia ancora le idee chiare su quale estetica espressiva adottare per esprimere ciò che sente.

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La Band della Settimana: Luca Di Maio

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Dopo diverse esperienze musicali, dal 2001 al 2012 è impegnato nel progetto Insula Dulcamara, ovvero porta in giro, incide e diffonde la propria musica con l’aiuto di diversi musicisti. Con questo nome autoproduce quattro EP, un LP e partecipa a diverse compilation. Apre concerti per Micah P. Hinson, Tom Brosseau, Emily Jane White, Virginiana Miller, Marco Parente, 24 Grana e molti altri. Si esibisce in Italia, Svezia, Spagna e Germania. Dal 2012, abbandonato lo pseudonimo Insula Dulcamara, scrive e incide nuovi brani, tra cui uno originale per la colonna sonora del lungometraggio animato L’arte della felicità di Alessandro Rak, insignito di numerosi premi, tra cui il prestigioso European Film Award come miglior film d’animazione. Collabora anche a diversi dischi di altri artisti (Cosmosoul, Nasov, Sunneva), come musicista, autore e arrangiatore. Il 2016 vedrà l’uscita di Letiana, il primo disco a suo nome, che vede la produzione artistica di Marco Parente, e la presenza di Alessandro “Asso” Stefana alle registrazioni e ai mix, oltre che alle chitarre. Parallelamente, insegna e traduce le lingue svedese, inglese e tedesco. Letiana è il disco di debutto in uscita il 18 marzo con la produzione di Marco Parente.

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Pending Lips Festival, la prima serata

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RB.Novembre – Acriliche Addizioni Umane (Disco del Mese)

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Gabriele Squartecchia, in arte RB.Novembre, esordisce in un full length di incantevoli chiaroscuri con questo Acriliche Addizioni Umane: nove tracce che mescolano Elettronica dai toni Ambient e Pop impalpabile e sofisticato, utilizzando gli strumenti come pennellate leggere d’acquerello, in arrangiamenti sempre puntuali e ragionati, tra beat e batterie, chitarre elettriche e synth, pianoforti e archi.

Punti di forza del lavoro sono soprattutto la voce eterea e carezzevole di Gabriele, pronta a disegnare linee melodiche ipnotiche e appiccicose senza sembrare per questo eccessivamente ruffiana, e le piacevolissime fughe strumentali che si nascondono attorno ai brani, con quei tocchi di psichedelia atmosferica architettata con gusto e precisione (penso al finale di “Ironichetragiche”, alla coda di “Il Tempo lo Spazio le Visioni”, con un certo gusto orchestrale, o ai ritmi di “Se Poi pt.2”). C’è poi, nel complesso, un notevole gusto, quasi Prog, nella mescolanza di generi, negli arrangiamenti labirintici, nella rivoluzione delle strutture dei brani, che sono funzione dell’artista e della sua visione, e non il contrario, come spesso accade.
Acriliche Addizioni Umane è insomma un esordio curioso e stuzzicante, che pecca di qualche rara ingenuità vocale e di qualche lieve imperfezione sparsa che, ne sono certo, una produzione più attenta e più matura saprà correggere, regalandoci un secondo tempo ancora più entusiasmante.
Da ascoltare se siete degli inguaribili romantici alla ricerca di una colonna sonora per farvi un viaggio mentale di tre quarti d’ora e rotti, sognando.

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Luprano – Sognavo Sempre

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“Sognavo Sempre” è il titolo del disco d’esordio di Ivan Luprano, in arte Luprano. Un album che arriva dopo l’esperienza musicale con La Teoria dei Giochi.  Le undici tracce che compongono l’album ci raccontato un mondo popolato da persone sensibili, che affrontano amori difficili, esperienze al limite, in continuo scontro con un ambiente emotivamente sterile. Fuggire da questa dimensione dolorosa di conflitto attraverso il sogno è un buon espediente, che consente all’autore una narrazione leggera, fatta di melodie impalpabili, suoni delicati e ricchi di effetti che ovattano i contenuti. In questo grande sogno predominano le tastiere e i synth che creano atmosfere a cavallo tra gli anni settante e ottanta. Un filone già consolidato e molto in voga attraverso artisti come i TheGiornalisti o Nicolò Carnesi, non mancano, però anche richiami a un tempo meno recente e in molti brani si riesce a percepire l’influenza di cantautori come Alberto Camerini e Rino Gaetano, al tempo di “Forse Sfiorivano le Viole”.  Tra gli undici brani alcuni svettano rispetto agli altri emergendo da una generale monotonia: “Spesso” è il singolo, quello con la melodia più accattivante e cathcy, “Sognavo Sempre” che mostra la grinta degli anni 70 e “Quanto ne è Rimasto” per il ritmo più deciso e vivo, che ricorda vagamente la Caselli e la sua “Sono Bugiarda”. Tra tutti però, Il brano di chiusura “Voglio i Tuoi Occhi” è sicuramente quello che riesce a spingersi un passo oltre, azzardando una struttura meno standardizzata, suoni più puliti, cori evocativi e un arrangiamento più arioso, anche se il testo è limitato a una sola frase. Sognavo Sempre è un lavoro molto equilibrato, dove contenuti spesso forti, che raccontano di un mondo senza felicità, non vengono valorizzati attraverso la musica. Gli effetti ammorbidiscono l’efficacia dei testi, i suoni, fatta eccezione per alcuni felici episodi, tendono a essere omogenei. Un disco orecchiabile com’è giusto che sia un lavoro Pop, ma non decisivo e memorabile. Un passo positivo ma poco audace per un primo disco da solista.

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Chi Suona Stasera – Mini guida alla musica live – Marzo2016

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“Chi suona stasera?”. Sarà capitato ad ogni appassionato di musica live di rivolgere ad un amico o ricevere dallo stesso questa domanda. Eh già, chi suona stasera? Cosa c’è in giro? Se avete le idee poco chiare sugli eventi da non perdere non vi preoccupate, potete dare un’occhiata alla nostra mini guida. Sappiamo bene che non è una guida esaustiva, e che tanti concerti mancano all’appello. Ma quelli che vi abbiamo segnalato, secondo noi, potrebbero davvero farvi tornare a casa con quella sensazione di appagamento,  soddisfazione e armonia col cosmo che si ha dopo un bel live. Ovviamente ci troverete dei nomi consolidati del panorama musicale italiano ed internazionale, ma anche tanti nomi di artisti emergenti che vale la pena seguire e supportare. Avete ancora qualche dubbio? Provate. Non dovete fare altro che esserci. Per tutto il resto, come sempre, ci penserà la musica.

Savages
13/03@Magazzini Generali, Milano
Unica data italiana per le londinesi, in tour per la presentazione del loro nuovo lavoro: Adore Life
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Hate & Merda
11/03@Cellar Theory, Napoli – 12/03@Dal Verme, Roma
18/03
@Artlab Occupato, Parma –  26/03@Wave, Misano Adriatico (RN) –
27/03
@CPA, Firenze
Il rumoroso duo fiorentino in tour con La Capitale del Male, il loro ultimo album
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Marnero
18/03@C.S.A. Next Emerso, Firenze – 19/03@Checkmate, Genova –
23/03@Artificerie Almagià, Ravenna – 24/03@TNT, Jesi (AN) –
25/03@La Mancha, Ruvo di Puglia (BA) –  06/03@Eliogabalo, Fasano (BR) –
27/03@Indian Bikers, Matera – 28/03@Masseria Foresta, Crispiano (TA)
In tour con l’ultimo capitolo (La Malora) della loro trilogia del fallimento
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Guignol
03/03@Rock’n’Roll, Milano – 12/03@Lilith Lab, Genova –
18/03@C.S.O.A. Cox 18, Milano (con Ulan Baltor) – 19/03@Open Book, Milano 24/03@Marmo, Roma – 25/03@Freedom Book and Music Bar, Battipaglia (SA) 26/03@Fashion Colls, Genova
La rock band milanese guidata dal suo leader Pier Adduce porta in cammino per la penisola il recentissimo Abile Labile
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Ulan Bator
11/03@Init, Roma – 12/03@Faq Live Music Club, Grosseto –
18/03 C.S.O.A. Cox 18, Milano (con Guignol)
i postrockers francesi guidati da Amaury Cambuzat in tour con il loro ultimo lavoro Abracadabra
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Lubomyr Melnyk
04/03@Masada, Milano – 05/03@Spazio Aereo, Venezia –
06/03@Panic Jazz Club, Marostica (VI)
Questi gli appuntamenti col compositore ucraino imperdibile per chi ama il minimalismo neoclassico
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Martello + Dr. Quentin
05/03@Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Il primo è il vincitore di Arezzo Wave Marche dello scorso anno, il secondo è il vincitore di Arezzo Wave Abruzzo dello scorso anno. Insieme, al Garbage Live Club, per un live imperdibile
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Iosonouncane 
03/03@Metropolis, Bibbiano (RE) – 04/03@Officine Corsare, Torino – 05/03@Serraglio, Milano
Jacopo Incani ancora in tour con l’acclamato DIE tra i dischi più acclamati della scorsa annata
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Brothers in Law 
04/03@Gratis Club, Senigallia (PN) – 05/03@Ohibò, Milano
I pop-shoegazer pesaresi in tour col loro nuovo Raise, lavoro della definitiva consacrazione
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The Flying Madonnas
26/03@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Ancora qualche data Live per gli psichedelici romani, prima dell’uscita del loro nuovo album in aprile – video

Money
07/03@Magnolia, Segrate (MI)
Unica data italiana per uno dei gruppi e dei lavori (Suicide Songs) più positivamente chiacchierati del periodo
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Anna Von Hausswolff
08/03@Circolo Meme, Padova – 09/03@Monk Club, Roma – 11/03 ARCI Bellezza, Milano
L’artista sevdese porta in Italia il suo neoclassicismo a tinte scure, da non perdere!
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Matt Elliott
10/03@Freakout, Bologna – 11/03@Astroclub, Fontanafredda (PN)
Per chi non pensa assolutamente che un concerto solo voce e chitarra sia solo capace di annoiare, e per tutti gli amanti della musica che emoziona
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Sorge
04/03@PnBox, Pordenone – 12/03@Glue, Firenze – 19/03@Covo Club, Bologna –
31/03 Latteria Molloy, Brescia
Nuovo progetto di Emidio Clementi per questa nuova avventura accompagnato da Marco Caldera
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Jon Spencer Blues Explosion
10/03@Locomotiv Club, Bologna – 11/03@Serendipity Playground, Foligno (PG) – 12/03@Auditorium Flog, Firenze – 14/03@Spazio211, Torino
Punk Rock Blues Noise e quant’altro con la storica band statunitense
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Bellows + Lippok 
14/03@Auditirum San Fedele, Milano
Imperdibile data unica, i Bellows sono il duo elettroacustico formato da Nicola Ratti e Giuseppe Ielasi, Lippock è artista elettronico di casa Ruster-Norton
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C’mon Tigre
10/03@Monk Club, Roma – 11/03@Teatro La Nuova Fenice, Osimo (AN)
Due appuntamenti con la musica dei C’mon Tigre e i cortometraggi d’animazione del maestro Gianluigi Toccafondo fusi in un unico corpo
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Battles
30/03@Piper Club, Roma
Il supergruppo newyorkese presenta il suo ultimo album in occasione della preview di Spring Attitude Festival 2016
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Terzo Piano
7/03@CellarTheory Live, Napoli – 17/03@Zazzabar di Miglia, Carpi
18/03@Valvola, Orvieto – 19/03@Garbage Live Club,Pratola Peligna(AQ)
25/03@Cafè Retro,Petramelara (CE) – 26/03@LongoTherapy,Longobardi(CS)
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