What’s up on Bandcamp? [aprile 2020]

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I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dall’indie.
MOURA – s/t

[ 03.04.2020 | Spagna | psych rock, prog ]

Quattro suite a cavallo tra psichedelia, prog e folk per questo quintetto in uscita per l’andalusa Spinda Records. Tra nomi di divinità galiziane preromane, ritmi tribali e una certa epicità di fondo, l’ascolto cattura anche da un punto di vista sensoriale. Su tutto il disco aleggia un certo sentore arcaico che risulta davvero interessante.

HOLLOWSHIP – FUTURE REMAINS

[ 03.04.2020 | Svezia | funk, beat, psych ]

Groove da vendere per il debutto di questo quintetto svedese. L’improvvisazione la fa spesso da padrona, il che denota un approccio molto free form e liquido. Il ventaglio sonoro è poi molto ampio, dal funk alla più classica psichedelia British passando per ritmi afro. Un viaggio davvero da non perdere.

MELKBELLY – PITH

[ 03.04.2020 | USA | indie, noise pop ]

Band da Chicago al secondo disco a tre anni dal debutto. Rumore e melodia si rincorrono per tutta la durata dell’album e questo connubio è ciò su cui poggia tutto il trademark sonoro. Un noise pop diretto ma non edulcorato, guidato dalla voce della frontwoman Miranda Winters.

SEAZOO – JOY

[ 03.04.2020 | UK | indie rock, jangle pop ]

Secondo album per la band gallese, dopo l’interessantissimo esordio di due anni prima. La cifra stilistica è sempre quella, un indie rock molto novantiano, ma la scrittura risulta anche stavolta molto fresca e le intuizioni melodiche funzionano. I fan di Yo La Tengo (vedi il singolo Passing Place) e dei Flaming Lips più 90s (Heading Out) certamente apprezzeranno.

CINDY DOE – COLD+

[ 12.04.2020 | USA | darkwave, slowcore ]

Vecchia conoscenza di questa rubrica, l’artista della Pennsylvania torna nel momento più adatto con tutto il suo carico di melanconia distorta ed oscura. Slowgaze? Darkcore? La cifra stilistica è così particolare che ci viene da buttarvi lì qualche improbabile neologismo per descrivervela, in ogni caso roba da ascoltare chiusi in camera possibilmente al buio, quindi perfetta per questo periodo.

HETOUHT – PLANET B

[ 12.04.2020 | Belgio | stoner, space rock ]

Un EP di due tracce strumentali per questo duo belga. Pezzi che sembrano confluire in un’unica, lunga jam, con un sound corposo e chitarroso e con un retrogusto space che dà al tutto un certo tocco di liquida spazialità. A Liegi cercano il deserto sulla Luna e noi ci accodiamo più che volentieri.

FILI – MEXICO

[ 21.04.2020 | Messico | punk, noise pop ]

La solita tappa in terra messicana stavolta ci porta in dono un album dal sound molto DIY e diretto. Otto tracce, minutaggio mai oltre i tre minuti. Sebbene il cantato sia palesemente punk hardcore, spesso e volentieri le chitarre distorte richiamano un’estetica tipicamente noise e shoegaze. Kill Me ad esempio suona come un curioso e interessante bozzetto noise pop. Attitudine punk e distorsioni, cosa chiedere di meglio?

MARY’S RESTLESS DREAM – YOUR PAIN IS FREE

[ 22.04.2020 | Italia | shoegaze ]

Secondo EP per la band campana dopo l’esordio del 2017. Le influenze sonore fanno battere il cuore: shoegaze puro, spesso più sognante che distorto (sembrano più affini agli Slowdive e ai primi Ride che ai My Bloody Valentine, per intenderci). Il sound è ovviamente un tripudio di chitarre che nascondono tra le loro pieghe un’immancabile componente dream. Il moniker 100% shoegaze aggiunge ulteriore poeticità al tutto. Un’altra perla dal sempre ricco filone dell’italogaze.

ZEMLEDELIA – s/t

[ 25.04.2020 | Russia | experimental, psych ]

Da Mosca un bel viaggio sonoro all’insegna della sperimentazione e del free form più liquido e spaziale. Quattro tracce dal minutaggio corposo, suite psichedeliche pensate e suonate interamente da Sergiy Smurygin, la mente dietro al progetto. L’artwork, disegnato dallo stesso Sergiy, vagamente lunare e cosmico, è perfettamente in linea con i suoni dell’album, se lo fissi mentre ascolti i brani a momenti ti sembra davvero di essere trasportato in un viaggio verso l’infinito e oltre.

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Last modified: 1 Maggio 2020