Colonna Sonora Tag Archive
RE: diesis #02.2021 “Che vita sarebbe senza” – Colonne sonore musicali
Le differenze tra opera appositamente composta e opera già pubblicata in termini di diritti d’autore.
Continue ReadingTim Hecker – Love Streams
Un’amorevole e malinconica riflessione sulla condizione umana di un artista che si rinnova senza snaturarsi.
Continue ReadingI Cani firmano la colonna sonora del film “La felicità è un sistema complesso”
Dopo il successo al Torino Film Festival, è uscito nelle sale il 26 novembre “La felicità è un sistema complesso”, il nuovo film di Gianni Zanasi (“Non pensarci”) con Valerio Mastandrea, Beppe Battiston e Hadas Yaron. La colonna sonora originale è stata composta da Niccolò Contessa (I Cani), e contiene anche due brani già noti, “Come Vera Nabokov” e “Asperger”, più una nuova canzone scritta appositamente per il film e che non sarà contenuta nel nuovo album de I Cani, in uscita nei primi mesi del 2016.
Qui di seguito il trailer del film:
Luigi Porto – Scimmie
Non sono poi tanto sicuro di riuscire a rimanere con la testa in questo mondo, non sono certo di affrontare tutto razionalmente, anzi, voglio spaccarmi di sensazioni contrastanti durante l’ascolto di Scimmie di Luigi Porto. Una colonna sonora per il film L’Apocalisse delle Scimmie del regista Romano Scavolini. Il compositore italiano Luigi Porto (Appleyard College, Maisie) mette subito in chiaro il fatto che Scimmie non è cosa facile da ingerire, ci vuole un’attitudine spensierata alla sperimentazione per lasciarsi trapassare l’intestino, tanta tanta roba dentro un concept capace di esprimere sonorità innovative che vanno dal canto popolare al Rap. Niente è scontato, niente è semplice, tutto il complesso risulta impeccabile nonostante il granitico approccio. Molteplici le collaborazioni da menzionare, il cantante di protesta Rudi Assuntino, il rapper Mr. Dead, il polifiatista Mirko Onofrio, il coro gospel Soul Sigh Gospel Choir, il soprano Carmen D’onofrio. Una varietà di genere da perderci la testa, una consapevolezza di sperimentazione che gioca sul filo della pazienza, siamo sinceri, ci vuole parecchia attenzione per ascoltare Scimmie. Il caos mentale causato dall’opener “Distante” sembra venire dalla penna di un ispirato Thom Yorke, palpitazioni incontrollate, scimmie che vengono dall’inferno, le atmosfere sono dannatamente affascinanti. Stessi ambienti scuri nella popolare “Cecilia o la Danza Spinata”, Rap proveniente dalla Brooklyn anni novanta in “Distante II”. Il filo conduttore rimane sempre melanconico ed infuocato, anime dannate in permanente pena, non si sorride quasi mai, in fondo la bellezza non si racchiude nella tristezza? Tutto le cose viste sotto una luce scura, non si gioca mai con i bagliori della rinascita, la speranza per Porto è sempre la prima a morire e razionalmente devo dargli ragione. Se cercate dei colori questo disco non è proprio nelle vostre intenzioni, se la vostra ricerca invece è culturalmente elevata ma dai contorni bui allora Scimmie è proprio quello che stavate cercando. Il disco nel frattempo suona ossessivamente bene. Il cuore non riesce a pulsare come dovrebbe, ognuno di noi nasce, cresce e muore nelle note scritte da Porto, un concept che sembra seguire le fasi principali della vita fino alla morte. Una tecnica compositiva superlativa, riesci ad immaginare circostanze fantastiche, tutto sembra maledettamente reale e la differenza tra finzione e realtà viene collocata sopra una sottilissima corda. Questa corda inevitabilmente si spezza e la finzione prende il posto della realtà. Scimmie conquista prepotentemente posto tra i dischi migliori di questo 2014, un disco che sfiora la follia intellettuale, Luigi Porto non ha niente da invidiare ai colossi della grande musica d’autore. Prendete e mangiatene tutti, un dramma musicale da consumare con estrema attenzione e voracità.
Blunepal – Follow the Sherpa
I Blunepal sono in tre ma spaccano il culo come fossero cinquanta. Atteso disco d’esordio Follow the Sherpa, attesissimo perché le precedenti produzioni facevamo sperare (giustamente) in qualcosa di veramente interessante. E non è la solita pappa noiosa e confezionata ad arte per inneggiare al nulla, le mode qui non c’entrano un cazzo e la musica finalmente assume un valore primario. Loro non fanno parte dei consueti venti gruppi osannati ingiustamente dagli ascolti del bel Paese, i Blunepal sono vergini e genuini come poca roba in Italia. Questo è Post Jazz strumentale caratterizzato ad esaltare le atmosfere crude e violente, nessun accenno alla tenerezza, le coccole non sono contemplate mai in questo disco. Lavoro dai coglioni quadrati punto e basta. Parliamo di un genere anni settanta modernizzato alla perfezione, per intenderci meglio viaggiano sulla stessa strada dei più noti Calibro 35, realizzando palpitanti colonne sonore di inseguimenti polizieschi all’ultimo respiro.
Follow The Sherpa non lascia mai pace all’ascoltatore, il ritmo è sempre super tirato e il volume non dovrebbe mai scendere sotto la distruzione dei timpani, “And There Were Three” rilassa il corpo per poi sperderlo lungo traversate Post Rock. “Rabbit” di cui esiste un video ufficiale devasta subito la mente con improvvise sterzate e colpi d’effetto. Energia da vendere fino alla particolare “Youzi”, adesso riesco a distendere i muscoli sotto il massaggio di riff pacatamente Jazz. La pace dei sensi non era ancora di mia conoscenza fino a questo momento. Ambient corrotto e minimalista nella concentrica “Fake”, il basso dirige lentamente tutti i miei movimenti portandomi esattamente dove vorrei essere in quel preciso momento. E quando prima parlavamo d’inseguimenti cinematografici non era per caso, prendete una serie d’azione degli anni ottanta e buttateci dentro “Into The Cinema”, è tutto quello che si potrebbe richiedere da una perfetta colonna sonora. E se pensate che tutto questo sia surreale non avete ancora centrato le potenzialità dei Blunepal. Non poteva mancare l’omaggio al re delle colonne sonore per eccellenza, un brano intitolato “Morricone” non ha bisogno di ulteriori spiegazioni e commenti, la dolcezza e la volgarità di una corposa colonna sonora. La chiusura del disco è affidata a “Tomorrow Never Knows” dei Beatles, ri-arrangiata ed eseguita per dare l’idea netta di un omaggio e non di una banale cover. Forse ho trovato qualcosa di veramente valido nella musica del trio genovese Blunepal, la stanchezza della solita musica sembra ormai un lontano ricordo, loro sanno accaparrarsi l’attenzione con brani quasi interamente strumentali, sembrano reggere alla grande il confronto con i mostri sacri del genere. Follow The Sherpa entra timido nel mio lettore ed esce raggiante come non mai, questa è musica forte, i Blunepal suonano cose d’avanguardia senza essere secondi a nessuno. Cercateli dal vivo dove sicuramente saranno fenomenali e comprate questo disco, il migliore del duemilaquattordici fino a questo momento. In queste poche situazioni sono fiero di essere italiano.
Stefano Bersola: esce il Best Of con le colonne sonore dell’infanzia
Anime Songs è l’album che raccoglie tutte le sigle TV scritte e interpretate da Stefano Bersola per i cartoons di Yamato Video con la speciale collaborazione di Nicolo’ Fragile ed Alberto Radius, musicisti di rilievo nel panorama musicale italiano. L’album, in uscita il 18 dicembre, comprende per la prima volta le versioni estese inedite completamente ridigitalizzate, le relative versioni strumentali e una speciale bonus track in inglese di Lamù. Una collezione creata per gli appassionati e gli amanti del genere.
Tracklist “Anime Songs” Album:
1. CITY HUNTER (Edit TV)
2. MI HAI RAPITO IL CUORE (Edit TV)
3. PATLABOR (Edit TV)
4. SUN COLLEGE (Edit TV)
5. MAGIC KNIGHT RAYEARTH (Edit TV)
6. CITY HUNTER (Extended Version)
7. MI HAI RAPITO IL CUORE (Extended Version)
8. PATLABOR (Extended Version)
9. SUN COLLEGE (Extended Version)
10. MAGIC KNIGHT RAYEARTH (Extended Version)
11. CITY HUNTER (Karaoke Version)
12. MI HAI RAPITO IL CUORE (Karaoke Version)
13. PATLABOR (Karaoke Version)
14. SUN COLLEGE (Karaoke Version)
15. MAGIC KNIGHT RAYEARTH (Karaoke Version)
Bonus Tracks:
16. MI HAI RAPITO IL CUORE (English Version)
17. SUN COLLEGE (Acappella)
18. MI HAI RAPITO IL CUORE (Instrumental)