Tra mondi underground e club sotterranei, Sinapsi è un’idea che mette al centro il mondo della musica elettronica in tutte le sue sfaccettature.
In copertina: Bjarki
Björk diceva: “Trovo assurdo quando mi dicono che la musica elettronica non ha un’anima e si lamentano dei computer. Puntano il dito scandalizzati contro i computer dicendo “non c’è anima lì dentro.” Non si possono rimproverare i computer per questa cosa: se non c’è anima è perché nessuno ce l’ha messa, non è colpa dello strumento.”
“Le sinapsi sono siti di contatto funzionale tra due neuroni, cioè tra due cellule nervose. Detti anche giunzioni sinaptiche, questi punti di raccordo permettono la trasmissione di informazioni sotto forma di segnali elettrici”.
Questo non è un DJ set. Questa non è una rubrica concepita per far ballare. Il suo unico scopo sta nel tentativo di riconsegnare alla musica elettronica e a tutto ciò che ruota attorno ad essa la dignità e il pregio che merita. Non si tratta di roba di serie B. È musica, spesso anche molto più complessa e profonda di quel che si pensi.
Ho provato a scavare in mondi underground e club sotterranei, selezionando alcuni tra gli album ed EP usciti da inizio 2025 ad oggi che più mi hanno colpito, tra elettronica, techno, IDM, suoni ambient e ritmi oscuri, in un vortice che mi auguro vi inviterà a rivalutare sciocche credenze e falsi miti. Buona lettura.
Dismantle – Unfolded EP
[28.02.2025 | Stations | electronic, UK bass]
Partiamo subito con un EP di scuola UK bass, frequenze anni Novanta, percussioni che pescano a piene mani da quelle di Safri Duo ai ruggenti anni che furono, richiamando al contempo una euro-dance totalmente proiettata in un futuro sconosciuto da accogliere a braccia e orecchie aperte.
Broken English Club – Songs of Love and Decay
[21.03.2025 | Dekmantel | electronic, EBM, techno]
Dedicato al compianto musicista, collega e amico Juan Mendez in arte Silent Servant, l’ultimo lavoro di colui che si cela dietro il progetto che prende il nome di Broken English Club rappresenta un tripudio di sfumature scure e nichiliste, rendendo lo spazio che gli ruota attorno asfissiante ma godibile, tra i battiti che corrono acceleratissimi in una techno che abbraccia il miglior lato oscuro di una new wave a tinte industrial.
Negli ultimi 25 minuti l’atmosfera si fa più horrorifica: sembra quasi di entrare in un ospedale psichiatrico abbandonato (come in ogni film con jumpscare che si rispetti) procedendo in punta di piedi col respiro spezzato lungo i corridoi che si fanno via via sempre più stretti. Dove porteranno? Non lo so. Procediamo con cautela, finché siamo vivi.
Sentient – Blank Aperture EP
[08.01.2025 | QEONE | electronic, experimental, breakbeat]
EP di debutto per il londinese Sentient, che firma cinque tracce da ascoltare immersi nel buio della notte per riuscire a non chiudere occhio. Riprendendo le atmosfere minimali/sperimentali del Kangding Ray di Or (2011) e quelle della techno astratta e geometrica dello stesso Kangding Ray di Solen’s Arc (2014), Sentient mostra a tutti che ci sa fare. Schemi sotterranei e distopici, in vortici che non lasciano vie di scampo. Ci si diverte, si muovono a piccole dosi testa, piedi, bacino, spalle, in una danza robotica (Frayed End) che culmina in un cortometraggio dark ambient (Spiral Realm) in cui anche gli oggetti inanimati prendono assurdamente vita.
Hiroma Keo – Agora Mas Nunca
[08.04.2025 | Eterna | electronic]
“Ora o mai più”, questa la traduzione del titolo del folgorante EP dalla forma di una seduta psicanalitica della durata di trenta minuti sotto effetto di acidi. Battiti metallici e ossessivi (Nunca, Salto) corrono veloci fino ad arrivare ai ritmi portoghesi della chiusura affidata ad Atraso, in cui congas deliranti e una voce femminile uscita dalla Loggia Nera lynchiana ci sfidano per un duello all’ultimo colpo. Ovviamente, vince chi rimane più lucido fino alla fine.
Parallel Worlds – Modular Stories
[08.04.2025 | Neo Oujia | electronic, IDM, modular, ambient]
Al tramonto aranciato di una montagna purificata dalle gesta della natura, s’insidiano suoni granulari e crepuscolari provenienti da rocce (come ci suggerisce la stessa copertina) ammaestrate da scrosci di pioggia e raggi battenti. L’etichetta italiana Neo Ouija, nata nel 2020, pubblica il nuovo lavoro di questo progetto che mette le mani in piena pasta analogica, raccontando “storie modulari” in cui immaginare altri spazi e altri mondi.
Nato dal musicista greco Bakis Sirros a metà degli anni Novanta, quello di Parallel Worlds è un universo che combina elettronica e musica d’ambiente attraverso l’utilizzo di sintetizzatori e campionamenti analogici virtuali e FM digitali. La lezione di stampo Autechre è servita.
Mytron & Zongamin – Congregate
[28.02.2025 | Multi Culti | electronic, nu-disco]
Psichedelia, suoni tribali e ritmi che attraversano interi continenti s’incontrano con disco music e dub, dando alla luce una creatura che muta forme e colori in modo rapido e attento. È questa la forza dell’unione tra Mytron, polistrumentista, DJ e produttore di origini polacche di stanza a Londra e Zongamin, musicista e produttore anch’egli, già membro di eclettici progetti quali Vanishing Twin e V/Z.
Le influenze di un certo tipo di sonorità non convenzionali si sentono tutte: dalle incandescenti e ricercate percussioni che una loro stretta collega dal nome Valentina Magaletti approverà certamente, alle jam su synth vintage; dai campionamenti a 8 bit rimbalzati su riverberi a molla, ai delay digitali usciti direttamente dagli anni Ottanta. Musica-terapia per corpo e anima, per riprendere un po’ di fiato dagli scossoni quotidiani.
Bjarki – A Guide to Hellthier Lifestyle
[07.02.2025 | Differance | electronic, experimental, IDM, industrial]
Ossessione e spiritualità all’interno di un itinerario per raggiungere il miglior stile di vita a cui si possa aspirare, dall’odore di bruciato e disperazione. Siete sicuri che i consigli di benessere fisico e mentale del TG 2 siano così attendibili e perseguibili?
Quello che ci suggerisce il musicista e produttore islandese Bjarki è di prendersi del tempo libero, magari anche annullando le cose da fare, mettersi comodi, lasciarsi trasportare dalle melodie immersive di questo sopraffino lavoro di elettronica/ambient cupa e sperimentale facendosi guidare da voci campionate e generate dall’AI che ci fanno immaginare concretamente i suoni, dandogli una forma reale, come se li avessimo di fronte a noi e potessimo parlarci. E voi, che cosa direste loro? Possiamo sentirci al sicuro e al tempo stesso indietreggiare col fiato in gola dinnanzi quell’inquietudine che un duo come i Coil erano così capaci di suscitare: WOMB RIDER sembra una traccia fantasma di Musik to Play in the Dark, il che è così dolorosamente incredibile.
In questo caso Bjarki è uno solo, di strada da fare ne ha ancora molta, ma ha tutte le carte in regola per diventare la mia nuova, spirituale ossessione.
Wata Igarashi – Kaleidoscopic EP
[31.01.2025 | Dekmantel | electronic, acid, techno]
Techno proveniente dalle strade di Tokyo, nuda, cruda, priva di inutili ricami da abbellimento e caleidoscopica – come suggerisce la traccia d’apertura – al punto giusto. Suoni acidi e atmosfere quasi da rave si confondono in una techno-trance che fa palpitare cuore e arti all’unisono. Gli alieni sono tornati tra noi. O forse non se ne sono mai andati.
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Last modified: 24 Aprile 2025