“As the water falls, as the waterfalls”: la playlist che scorre dentro i Caveleon

Written by Playlist

In occasione dell’uscita del nuovo singolo River, la band si racconta con una playlist immersiva.

I Caveleon sono una band milanese nata dall’incontro fra il compositore polistrumentista e cantautore Leo Einaudi, la cantautrice Giulia Vallisari, il compositore Federico Cerati e il batterista Agostino Ghetti, il cui sound inedito e suggestivo è in bilico tra atmosfere indie folk e sonorità elettroniche.

Il loro nuovo singolo River è uscito lo scorso 5 marzo: “Il Fiume è la trasposizione simbolica del susseguirsi degli eventi nel corso della nostra vita. Spesso fa paura guardare questa continua corrente, troppo veloce e caotica per pensare di potercisi immergere ed esserne parte. Il fiume in realtà scorre dentro di noi, è quel lato naturale e spontaneo che cerchiamo di arginare per paura di lasciarci andare e che solamente accettandolo potremo cogliere la sua bellezza e armonia, facendoci trasportare dal suo movimento.”

“As the water falls, as the waterfalls”

Inseguendo il concetto tracciato dal brano e il contesto del suo immaginario, abbiamo chiesto alla band di prepararci una playlist immersiva, tra metafore acquatiche e chiavi di lettura da associare alla modalità di affrontare gli eventi nelle proprie vite.

Ecco il risultato, brano per brano, impreziosito anche dal bellissimo artwork creato da Sofia Paravicini per l’occasione. In fondo all’articolo trovate anche la playlist Spotify.

I BRANI SCELTI DA LEO

Fink – We Watch The Stars
Nel tempo ho trovato un modo tutto mio per capire se la musica che sto scrivendo mi trasmette la sensazione giusta: guardo fuori da una piccola finestra dello studio e mi concentro su ogni minimo dettaglio della natura che mi circonda, aspettando il momento in cui tutto prende vita attraverso la musica. Mi ricordo che questo brano di Fink ha fatto sembrare quella piccola finestra uno spazio infinito. A volte ci sentiamo spettatori della vita che scorre davanti ai nostri occhi, questa canzone insegna a perdersi nelle sue più piccole sfumature. “Good things come to those who learn to wait”.

Bearcubs – Underwaterfall
Mi ha sempre stupito come questo brano riesca ad essere descrittivo attraverso i suoni: il contrasto tra il ticchettio che ne scandisce il tempo e i suoni fluidi e liquidi che diventano sempre più intensi. Ci parla della distanza e allo stesso tempo la vicinanza tra la memoria e il sogno. Un’immersione dentro il proprio corpo, con la vista offuscata dall’acqua, cullati dal suo movimento, che ci fa perdere nel tempo.

Son Lux – Plans We Made
Un brano che mi ha tenuto grande compagnia in questo ultimo periodo. Avere paura di lasciare andare una persona o una situazione della propria vita, spesso porta alla paura di lasciare andare se stessi. Trovo molto affascinante come riesca ad essere, da un lato gelido e minimale e dall’altro sprigionare un calore che ti conforta.

I BRANI SCELTI DA GIULIA

Bon Iver – Flume
Ad aprire l’album for Emma forever ago c’è Flume, che con la sua semplicità disarmante, armonica e melodica, ti culla tra le rapide di tutti i giorni.

Joni Mitchell – River
Chi ha detto che le canzoni di Natale si ascoltano solo a Natale? non fatevi ingannare dal motivetto, River di Joni Mitchell è per quei momenti (di tutto l’anno) in cui si ha il solo bisogno di scappare lontano, pattinando via su fiumi ghiacciati.

Akron Family – I’ll be on the water
La simbologia dell’acqua ci porta inevitabilmente ad un viaggio nel nostro profondo e scegliere di stare ed essere acqua vuol dire abbracciare il passaggio inevitabile dalla chiarezza alla torbidità per arrivare a noi stessi. “Goodbye my friend, I know you will be on the water waiting for us.”

I BRANI SCELTI DA FEDE

Yo La Tengo – I’ll be around
Una chitarra delicata su un bel letto di suoni sognanti ti avvolgono in un luogo in cui è bello perdersi e lasciarsi andare, senza pensare al dove e al perché.

The Do – Dust it off
Dalla leggerezza di una voce e un di un arpeggio, il ruscello si riempie sempre di più, per portarci ad un’impetuosa cascata di suoni, che sul finale torna a placarsi come la fine di un lungo viaggio.

WhoMadeWho – Neighbourhood
“Falling, I keep on falling…”, questa musica trasmette la libertà e la pace di non dover lottare controcorrente, ma di lasciarsi cadere nel vuoto facendosi trasportare dall’energia del ritmo.

I BRANI SCELTI DA AGO

FC Kahuna – Hayling
I suoni elettronici penetrano il silenzio come l’acqua scava nella roccia.

Verdena – Nera Visione
Un susseguirsi di cambi armonici uniti da una linea comune, come il percorso di un fiume che si snoda tra valli e montagne. Giungendo poi alla fine, al compimento, alla soluzione, aprendosi nell’oceano.

Matching Mode – Instant Kitten
Una canzone strumentale, corta, senza parole ed anonima, ma con l’inconfondibile impronta del rock psichedelico-progressivo degli anni ’70.

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Last modified: 9 Marzo 2021