Settembre, 2015 Archive

June and the Well – Gudiya

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Seconda prova per i June and the Well, creatura sognante fatta di Rock emozionale, colori nineties e melodie carezzevoli. I quattro, capitanati da Luigi Selleri, già con i Suburban Noise, si lanciano in sei brani per quasi venticinque minuti di chitarre distorte ma morbide, batterie agili e un cantato (in inglese) dolce e dall’apparenza spensierata, nonostante il disco sia dedicato ad una bambina indiana vittima di violenza, di cui la title track porta il nome. Il lavoro ha il pregio della leggerezza: è un album breve e rilassato, che anche sulle batterie più appuntite si fa trovare liquido e scorrevole, anche sotto le chitarre più spesse fa affiorare una melodia trascinante, comoda, suadente (come esemplifica bene “S-low”, con un’apparizione di Matilde Davoli). Nostalgico, certo, ma non senza una rilassatezza di fondo che lo rende un ascolto piacevole e frizzante, per quanto disimpegnato. In più suona decisamente bene, che non è un male. Da ascoltare nelle domeniche di sole, malinconiche a tradimento.

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UltraviXen, svelata la copertina e il teaser del disco

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Il power trio catanese ha esordito discograficamente nel 2009 con Avorio Erotic Movie, definito dalla critica una delle migliori uscite dell’anno. Nel 2014 vede la luce Il Riskio, il cui tour ha portato la band siciliana a esibirsi in 50 concerti in 8 mesi, condividendo il palco con band come Verdena, Subsonica, Marlene Kuntz, Calibro 35, Bud Spencer Blues Explosion.
I 9 brani del disco sono stati reinterpretati da altrettanti influenti musicisti e producer.

Ecco la tracklist e gli interpreti:
1. TESTA DI MORTE – Bologna Violenta
2. ACROBATICI EQUILIBRI – John Lui
3. AGUZZINA – Nutype feat Geo Johnson
4. LE COSE Più BELLE – Matilde Davoli
5. VELLUTO NERO (DESTRUCTURED PUSSY) – Xabier Iriondo
6. FINO ALL’ULTIMO RESPIRO – Andy Trema
7. LOVE IS NO PAIN – Gianluca Bartolo
8. SPARAMI SULLA SPIAGGIA (OFF MUZIEK) – Giulio Ragno Favero
9. TERRA ELETTRIFICATA – Pola

ultra

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L’Universo Elegante: il nuovo album di Gianluca De Rubertis

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Si chiama L’Universo Elegante il nuovo album di Gianluca De Rubertis ed uscirà martedì 13 ottobre per l’etichetta MArteLabel con il sostegno di Puglia Sounds Record. Il cantautore, dopo l’esordio solista del 2012 (Autoritratti Con Oggetti), presenta questo secondo lavoro che ha origine dalla vita, la vita fisica, mentale e sentimentale dell’uomo, vista dal minuscolo all’infinito, dalla briciola al siderale.
Un album che racchiude dentro molteplici esperienze di vita, esposte a volte in maniera sensuale, a volte con toni ironici e pungenti; in bilico tra avanguardie di sensi e significati multipli che si snodano su brani cantabili e Pop. Ad impreziosire il lavoro, due ospiti di spessore: Amanda Lear (feat. in “Mai Più”) e Mauro Ermanno Giovanardi (feat. in “Magnifica Notte”).
L’uscita dell’album verrà preceduta dalla pubblicazione di un mediometraggio, “Dal Tramonto all’Album”, la cui regia è stata curata personalmente da Gianluca De Rubertis e che verrà presentato a partire dalla fine di settembre in un minitour nei cinema di tutta Italia.

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To Kill a King – To Kill a King

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Secondo lavoro per la band che esordì due anni orsono per Lead Astray Music con l’album Cannibal With Cutlery e mezzo passo indietro rispetto a quel gradevolissimo misto di Orchestral e Psych Folk che era. L’album omonimo di Ralph Pelleymounter (voce e chitarra acustica), Josh Platman (basso), Jon Willoughby (batteria), Ian Dudfield (chitarra elettrica) e Ben Jackson (sintetizzatore e tastiere) riprende la strada battuta dagli illustri colleghi Mumford & Sons e Lumineers ma, rispetto al precedente lavoro, mette da parte una certa attitudine Post Punk Revival stile The National per calcare territori più Pop, lavorando maggiormente sulle melodie e quindi rinunciando alla complessità degli arrangiamenti per dedicarsi piuttosto ad una gradevolezza estetica immediata che se da un lato aiuta l’orecchio a farsi una prima buona impressione, dall’altro finisce per suonare tediosa dopo diversi ascolti. To Kill a King è comunque opera decisamente curata in ogni suo intimo particolare, ed in questo I londinesi dimostrano di essere se non maestri, certo allievi talentuosi ma l’evidenza della ricerca dell’unanime consenso finisce per ridurne l’appeal verso chi dalla musica cerca ben altro, oltre al semplice intrattenimento da siesta pomeridiana. Undici tracce tanto armonicamente gradevoli quando profondamente deludenti rispetto a quelle che erano le promesse lanciate in un non troppo lontano 2013 ne fanno un’opera da godersi giusto il tempo che si spenga la fiamma d’un fuoco troppo freddo.

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Dal 29 settembre online il romanzo del cantante dei Santo Barbaro

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Verrà pubblicato sul sito di SentireAscoltare “Finché c’è vita“, primo romanzo del cantante dei Santo Barbaro Pieralberto Valli, con la prefazione di Paolo Benvegnù, figura di riferimento della scena indipendente italiana, fresco di reunion con lo storico gruppo degli Scisma. Il romanzo uscirà a puntate su sentireascoltare.com a cadenza settimanale, per poi essere pubblicato in forma cartacea a novembre. In copertina un’opera della fotografa Giulia Masci. Dal prossimo autunno l’artista romagnolo, leader dei Santo Barbaro, annuncerà una serie di presentazioni e concerti in giro per l’Italia. L’unione di parole e musica sarà il filo conduttore del progetto, dato che “Finché c’è vita” Geografia di un Corpo. All’interno del volume i lettori avranno la possibilità di scaricare gratuitamente una selezione di brani che hanno segnato la storia dei Santo Barbaro.

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Non Farti Fregare di Nuovo, il libro di Alessandra Perna dei Luminal per Habanero Edizioni

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L’annuncio, come spesso accade, avviene tramite le pagine dei social network. Stavolta è la casa editrice Habanero Edizioni a darlo, simulando una conversazione con la diretta interessata:
“- Alessandra, lo facciamo questo libro?
– Sì, facciamolo c***o!
Felici di poter annunciare che Alessandra Perna (cantante dei Luminal) sarà una nostra autrice.
NON FARTI FREGARE DI NUOVO di Alessandra Perna, Habanero Edizioni.”
Ancora nessuna informazione invece sulla data di uscita del libro.

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Harmlessness, il nuovo album dei The World is a Beautiful Place & I am no Longer Afraid to Die, disponibile in streming

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Uscirà domani 25 settembre Harmlessness, l’ultimo lavoro dei The World is a Beautiful Place & I am no Longer Afraid to Die.  L’album è già disponibile in streaming su bandcamp, come annunciato dalla band sulla propria pagina facebook. Non ci resta che augurarvi buon ascolto. Voi dovete solo cliccare sul link qui sotto.

https://theworldis.bandcamp.com/album/harmlessness

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Malerba – La Deriva dei Sogni

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Devo dire che ho avuto molta difficoltà a giudicare questo primo album dei bolognesi Malerba. Sebbene sia un esordio, appare come un disco d’esperienza, un disco che pesca qua e la nel tempo e spazia in tutto lo scibile musicale italiano. Il risultato è interessante ma a tratti insipido. Sicuramente da apprezzare c’è il lavoro di produzione al limite del maniacale e alcuni spunti di buona musica italiana. L’incipit non è dei migliori e non rende giustizia ai bolognesi. “Francine” è un po’ sciatta come il personaggio di cui si parla: un tentativo di aggressività sonora non totalmente riuscito. Prova di forza che guarda troppo alle prime produzioni dei Litfiba. “Dove Crescono i Fiori del Male” vacilla per la poca “pompa” (master un po’ trascurato?), ma richiama i vecchi fasti della New Wave con tanto di testo cupo e voce dalle tenebre. Per sentire la prima perla dobbiamo attendere l’arrivo di “Sunshine”. Soffice, parlata, una vera confessione a cuore aperto. Forse troppo simile a “Volo Così” di Paola Turci ma comunque personale e vincente. Superlativi anche l’incastro con la voce femminile e il sapiente arrangiamento di fiati. Perfetta canzone d’amore, per nulla scontata. Il tema caldo del lavoro sbuca fuori con un titolo divertente come “Il Blues della Cassa Integrazione”, che però scade in un testo banalotto. Peccato perché qui basso e batteria tirano avanti un bel groove. Il tempo storto di “Ricordando te – Fingere di Essere Felice” ci sbilancia con qualche slancio Prog  Rock. Purtroppo non ci fa cadere, dopo lo sgambetto iniziale; questo pezzettino strumentale ci conduce a “Marylin” porta ad un suono più standard, acustico e moderno ma con un testo vero e sincero, che richiama la mitica “Albachiara”. Nonostante le rullate incerte, il pezzo è trascinante insieme alla sua storia di dita che toccano punti proibiti e i lati oscuri del piacere. Ci lascia poi con una frase che esalta il realismo del pezzo: “Il sesso è una scintilla che illumina l’amore”. Come dargli torto? Anche perché il filone acustico continua con “Allo Specchio”, chiacchierata, intima, quasi adolescenziale e che sta volta fa l’occhiolino a Luca Carboni. Con lo stesso stampo ma meno riuscita è “Tra le Pagine”, un po’ stanca e lenta rispetto alle precedenti. Rimane l’epica di una melodia molto sentita “la tua voce che resta dopo la piena, resterà qui per sempre ma smarrita, tra le pagine che hai scritto della mia vita”. La band chiude il cerchio poi con citazioni del romanzo “Cuore di Tenebra” e una vera cavalcata Progressive che non manca di regalarci le ultime melodie in bilico tra PFM e Timoria. Difficile davvero è valutare un lavoro così complesso e eterogeneo, a volte povero e a volte pieno di idee, che riescono ad inondarci e stupirci. Sicuramente da ascoltare, perché la musica italiana potrebbe non averne necessità e voglia di ascoltare una band così, ma sicuro ha bisogno di stimoli e
di voglia. E qui ne troviamo da vendere.

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Futbolín, nuova band screamo da Verona

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Una chitarra. una batteria, una tastiera giocattolo e tanta urgenza. Loro sono i Futbolín, nuovissima band screamo post-core in uscita su V4V-Records a ottobre con il loro primo Ep in CD, cassetta e digitale.

Il piacere di entrare in sala prove con un’idea e uscire con una canzone. L’inevitabile schianto di una vita che non ha mai chiuso con l’adolescenza. Le troppe delusioni e le umiliazioni nei rapporti. Quella sensazione di sentirsi semplicemente diversi e incompresi, come un grizzly chiuso in un appartamento. Ne escono sei pezzi urgenti, vivaci e taglienti; uno sguardo ironico sulle nostre vite, che suona come un urlo di liberazione“.


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Nuovo singolo per i Farmer Sea: “Goodbyes (Marvin Gaye Overdrive Blues)”

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Nuovo singolo per i Farmer Sea. “Goodbyes (Marvin Gaye Overdrive Blues)” è il brano che anticipa il terzo album della band torinese, intitolato Nobody Listens, Nobody Cares. Il disco, prodotto da Marco Jacopo Bianchi (Drink To Me, COSMO) e registrato tra Torino e Ivrea, è in uscita il 5 ottobre su Dead End Street Records.
Il video del nuovo singolo è stato realizzato dal collettivo italo berlinese Bellini Und Shiller, e accompagna con splendide immagini un brano che intreccia soul e psichedelia, sotto la guida spirituale del gigante della Motown.


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La Band della Settimana: Ministri

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Con l’uscita del loro quinto album ufficiale lo scorso 18 Settembre, Cultura Generale, i Ministri sono la band della settimana su RockambulaQuesto è il quinto album della band che si avvale della produzione di Gordon Raphael, produttore dei primi due album degli Strokes, Regina Spektor e molti altri. Il disco è stato registrato in un mese a Berlino negli studi della Funkhaus, i locali che hanno ospitato, dal ’56 al ’90, la sede della Rundfunk der DDR, la radio pubblica della Repubblica Democratica tedesca.

Cultura Generale parla semplicemente delle nostre vite” racconta la band “della debolezza, delle responsabilità e della depressione, di macchine sportive e macchine usate, di giracravatte, di rabbia necessaria, di alluvioni, poeti e strade di campagna, di progetti, di rinunce e di amore – che spesso è, non senza amarezza, una delle poche cose che rendono i problemi di cui sopra non così importanti.”


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Zulus – II

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Preparatevi per bene. Disponete corpo e mente ad essere calpestati da un’orda di note barbariche pronte a fare razzia di ogni vostro sentimento benevolo, leste a distruggere la vostra serenità d’animo, decise a stuprare le vostre orecchie, devastare il vostro cuore, seminare sul terreno arido delle vostre certezze l’inquietudine pura, la rabbia disillusa e il desiderio malsano di una violenza gratuita. Il sospetto che qualcosa di pericoloso stia per accadere vi sarà sopraggiunto già con la visione della cover, dettagli dell’opera Procne & Philomela di Hazel Lee Santino. Secondo la mitologia greca, Procne era la moglie di Tereo, re della Tracia e sorella di & Philomela. Tereo, innamorato segretamente e non corrisposto di Philomela, la violentò e le taglio la lingua per non permetterle di informare la sorella. Questa ci riuscì comunque e Procne uccise il figlio avuto col re e glielo diede in pasto. Il resto della storia potete trovarvelo da soli. Parte da queste tragiche premesse la band del New Jersey per la realizzazione di II, ovviamente il secondo album dei quattro Aleksander der Prechtl, Daniel Martens, Jeremy Scott e Julian Bennett-Holmes, tutti con alle spalle esperienze di stampo Punk e Hardcore (Battleship, Necking, Teenage Nitewar, Rice, Prsms, Aa, Fiasco, The Homosexuals, Wand). Ironicamente, i quattro yankee dichiarano che il progetto Zulus nasce come un tentativo di formare una pop band da parte di ragazzi che chiaramente non sono in grado di scrivere canzoni pop. Meglio così, perché se già l’esordio omonimo sembrava avere tanto da dire, con la sua dirompente miscela di Gothic e Post Hardcore, il seguito è una conferma piena e una godibilissima variazione sul tema con le sue derive (qui il marchio Aagoo Records è indelebile) Psych Garage. Le chitarre affilate come rasoi, seguono le ritmiche morbose e asfissianti, martellando con loro e generando un Noise Garage dal sapore acido. A condire il tutto la voce malatissima, che sembra sprigionarsi dal cuore nero di un palco sudicio, completamente ricoperto, offuscato, da una nebbia di fumo acre e marcio. Ascoltare II è come assistere all’ultimo delirante grido d’un folle in procinto di ricongiungersi con il signore delle tenebre. II è malessere psichico allo stato puro che prova a darsi una parvenza di lucidità e non fa altro che acuirne il delirio.

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