Considerati come gli ultimi reduci dell’avanguardia italiana di fine millennio, i fiorentini continuano a stupire, sfornando ad ogni buona occasione un disco che somiglia al meglio della loro vasta produzione.
In un periodo di sempre più playlist e sempre meno album nel senso più stretto del termine, ecco che arriva una band padovana a rimescolare le carte in tavola.
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