Ghost Records Tag Archive

Il cinema dei trent’anni – Intervista a Il Triangolo

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Qualche domanda al duo di Varese in occasione dell’uscita del loro nuovo album.
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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #01.12.2017

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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #29.09.2017

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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #10.02.2017

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I Black Eyed Dog annunciano l’uscita del loro album in Aprile

Written by Senza categoria

Da Palermo, un enorme furgone sbiadito percorre la A29, puntando come una freccia verso l’estremità più occidentale della Sicilia. Al suo interno, oltre alla vita di un paio di uomini, una miriade di cavi colorati, microfoni, trasformatori, compressori e processori di ogni sorta. Non c‘è niente di convenzionale nel nuovo album dei Black Eyed Dog. A partire dal titolo: Kill Me Twice. Il disco, interamente registrato in una casa a pochi passi dal mare nella totale dissolutezza bucolica della campagna siciliana, si avvale della preziosa produzione artistica di Mr. Hugo Race (Dirtmusic, Bad Seeds), figura di spicco nel panorama musicale internazionale da oltre due decadi, e della appassionata collaborazione di Fabio Rizzo (Waines, 800A Records). Dalla stesura dei brani, viene fuori l’ostinato bisogno di affrontare e raccontare, in maniera cruda e disillusa i temi ricorrenti e le vicissitudini della provincia italiana e non solo. I personaggi che abitano queste tracce fanno parte di un immaginario collettivo, sempre più vivido nella nostra quotidianità “3.0“. La stratificazione dei valori, la sublimazione dell‘apparire e del mostrarsi sono solo gli schizzi di una falda capace di corrodere, profonda e silenziosa, la coscienza comune, disintegrando in questo modo la purezza dei sentimenti semplici. Il concetto di manutenzione degli affetti si avvale delle più misere tecniche di seduzione, al fine di polverizzare tutto ciò che fa vacillare la sempre più disfunzionale coscienza comune. Da questo circo maldestro e viziato, prendono vita le 12 tracce che compongono Kill Me Twice, il nuovo disco dei Black Eyed Dog che segna, inoltre, il felice ritorno in casa Ghost Records. Un ritorno fortemente voluto ed atteso.

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I Casa del Mirto alla conquista della Gran Bretagna

Written by Senza categoria

In esclusiva sull’importantissimo portale del magazine UK CLASH il nuovo video dei Casa Del Mirto con il nuovo singolo (“Where You Stand”) estratto dall’album “STILL”, uscito in Italia ad ottobre per Ghost Records. Il disco uscirà anche in UK il 26 gennaio.

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Casa del Mirto: ecco le date di Still Tour

Written by Senza categoria

Con il terzo disco in studio della band Trentina dimostra una ulteriore crescita stilistico-compositiva che li proietta, grazie al sound decisamente internazionale ed eclettico, tra le eccellenze del sound meticcio tra Pop elettronico, ricerche R’N’B e immaginari sonori da sound-design e della nuova New Wave.
Still, il nuovo album de Casa del Mirto uscirà il 17 ottobre in Italia e segna l’ingresso della band nel roster di Ghost Records.

18 Ottobre – Feltre (VI), BANDA LARGA
24 Ottobre – Perugia, URBAN
25 Ottobre – Firenze, GLUE
14 Novembre – Varese, CANTINE COOPUF
15 Novembre – Torino, ASTORIA
20 Novembre – Roma, LE MURA
21 Novembre – Carpi, MATTATOIO
27 Novembre – Milano, OHIBO’
28 Novembre – Napoli, GEORG BEST
29 Novembre – Benevento, MORGANA
06 Dicembre – Lucca, SEED CLUB

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STILL è il terzo album dei Casa del Mirto

Written by Senza categoria

Con il terzo disco in studio della band Trentina dimostra una ulteriore crescita stilistico-compositiva che li proietta, grazie al sound decisamente internazionale ed eclettico, tra le eccellenze del sound meticcio tra Pop Elettronico, ricerche R’N’B e immaginari sonori da sound-design e della nuova New Wave. Still, il nuovo album de Casa del Mirto uscirà il 17 ottobre in Italia e segna l’ingresso della band nel roster di Ghost Records

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Selton – Saudade

Written by Recensioni

Che storia da film che hanno vissuto i Selton. Quattro amici brasiliani che si trovano per caso a Barcellona e finiscono per fare un gruppo da strada, al Parc Guell, a suonare i Beatles. Un produttore di MTV Italia li scopre e li invita a Milano, a registrare il loro primo disco, Banana A Milanesa. E, da lì, centinaia di concerti, un mucchio di collaborazioni, l’abbraccio deciso all’italiano nel secondo disco SELTON, e, finalmente, questo terzo, multiforme disco.
Premettiamo che per ascoltare i Selton ci vuole l’anima leggera (citando un loro vecchio brano). Bisogna sapersi far trascinare dalla levità del quartetto, che è sempre in bilico tra una dolcezza malinconica e una malinconia dolce. Non fraintendete: i Selton si divertono, e parecchio, e sanno anche far divertire. Sono ritmati, solari, estivi (ma, come dicono loro, di “un’estate perenne, sottile”). Però il cinismo li uccide. Quindi rilassatevi e lasciatevi viaggiare.
Dicevamo: un disco multiforme. Ed è il pregio più grande di questo episodio della loro discografia, insieme alla loro solita grande sensibilità pop, quella vera, quella bella.
Si va (per l’appunto) dal pop carioca di “Qui Nem Giló” al cantautorato più canonico di “Passato Al Futuro” (con un testo di Dente), facendo slalom tra brani festosi e uptempo (“Piccola Sbronza”), pezzi che sembrano arrivare dall’America dei diners stile Frankie Valli & The Four Seasons (“Un Ricordo Per Me”, o la più elettronica “Across The Sea”), esperimenti funk (“Ghost Song”) e progressive-pop (“Vado Via”), episodi più riflessivi e sospesi, quasi sognanti (“Eu Nasci No Meio De Um Monte De Gente”).
Quest’ultimo brano, poi, mette la firma in calce a tutto il lavoro: “Ho preso la chitarra e d’improvviso sono andato / A cercare il mio posto nel posto sbagliato / Sono nato in mezzo a un sacco di gente / […] / Di tutto quel che ho visto c’è una cosa che ho notato / Siamo come farina in un sacco bucato”. È il meticciato, il vivere sparsi, ma allo stesso tempo il sentirsi a casa, potenzialmente, ovunque. È questa, secondo me, la grande forza dei Selton, che giocano con la nostalgia e la bellezza del viaggio, con la malinconia e l’allegria, con il sorriso burlone e le sopracciglia tese, con semi di musica rubati al vento dai quattro angoli del mondo conosciuto. Saudade è un bel disco, un disco da fischiettare. Un disco leggero, forse non imprescindibile, ma di certo gustoso. Dategli una chance.

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