Pills Week Drie (consigli per gli ascolti)

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Questa terza settimana, il nostro staff ha ascoltato senza troppo entusiasmo, il nuovo lavoro dei Bachi Da Pietra e l’album d’esordio di Mario Diaz, frontman degli Aslándticos. Ma si è rifatto le orecchie con capolavori moderni e passati. Hex, Moment Of Forever, Heroes, La macarena su Roma, Ulteriormente, Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, Rock Waves, Finally We Are No One, Dirty. Pillole multicolori per ogni vostra malattia.

Silvio Don Pizzica
Bachi Da Pietra – Quintale   (ITA 2013)   Alt Rock   2,5/5
Al sesto album, i bachi sono ormai una realtà affermata e, per tanti, uno dei migliori gruppi italiani partorito dagli anni zero. Non so che problema ho, ma non era scoccato l’amore col primo lavoro, Tornare Sulla Terra, e non è scoppiato ora. Se non avete gradito quanto già fatto non gradirete neanche Quintale.
Bark Psychosis – Hex   (UK 1994)   Post Rock   4,5/5
Tutto quello che trovate dentro Hex è la definizione esatta di cosa è il Post-Rock. Tutto il resto è altro. Voce, batteria e chitarre a metà tra lo Slowcore di Low, Galaxie 500 o Codeine e Dream Pop e Shoegaze di stampo Slowdive, inserti elettronici ambient e tastiere modern classical. Il tutto impreziosito da pause, silenzi e dilatazioni delle code sonore mai ascoltate prima.
16 Horsepower   (USA 2000)   Ghotic Country   4,5/5
Una miscela perfetta di Country vecchio stile, sprazzi di carica pura, brezze elettriche, corde taglienti, ballate e mantra e parole impenetrabili e monacali. Forse non proprio l’album più semplice per la band nata tanti ma non troppi anni fa nella città degli angeli.

Vincenzo Scillia
Willie Nelson – Moment Of Forever    (USA 2008)   Country   5/5
Riascoltare Willie Nelson, guru, pilastro, caposaldo ed icona del Country è sempre un immenso piacere. Ogni volta che si sentono canzoni come “The Bob Song”, “I’m Alive” e “Gotta Serve Somebody”, l’ emozione è sempre tanta. L’ apice comunque, almeno per il sottoscritto è l’ immensa “Gravedigger”.
The Outlaws – Diablo Canyon   (USA 1994) Southern Rock, Country    4/5
E’ nel 1972 che nascono gli Outlaws, pensate a quanto sono vecchi anche loro, eppure non girano informazioni o lodi come quelle che si fanno agli Eagles, ai Deep Purple, ai Motley Crue ed ai Lynyrd Skynyrd tanto per fare qualche esempio. La pecca purtroppo sta nel loro percorso fatto di grandi alti e bassi, ma credetemi la loro musica ha dato tanto ed ha segnato momenti storici pari a quelli segnati dalle band citate prima; “Diablo Canyon” è uno dei loro ultimi dischi, ma nonostante ciò mantiene sempre un certo fascino.
Johnny Freak – Sognigrafie    (ITA 2007) Rock Alternative    4/5
Abbiamo ascoltato quel capolavoro di “Tra Il Silenzio e il Sole”, non potevamo certo perderci il debut album dei Johnny Freak, ovvero “Sognigrafie”. Anche questo è un disco d’ oro, musicalmente inferiore (di poco) al successore, ma forse i testi compensano e mettono tutto a livello. Insomma c’è poco da dire, i Johnny Freak sono una grande realtà italiana.

Max Sannella
Blur – Parklife   (UK 1994)   Brit-pop   4/5
La sostanza particellare del pop senz’angoli.
David Bowie – Heroes   (UK 1977)   Rock 5/5
Una delle trasformazioni immaginifiche del Duca Bianco
Bikini Kill – Revolution Girl Style Now   (Usa 1991)   College sound    4/5
Le ispiratrici civettuole di Kobain per la sua “Smells Like Teen Spirit”

Lorenzo Cetrangolo
Peggio Punx – Trent’anni di rumori   (ITA 2012)   Hc-punk    4,5/5
Collezione imprescindibile per dei pilastri di quel magico movimento che fu l’hc-punk italiano anni ’80. Per alcuni versi, i migliori: pungenti, incazzati, ma soprattutto con un gusto capace di sconfiggere il tempo.
Bonaparte – Too much   (GER 2008)   Punk, indie    3,5/5
Indie-punk follia. Un circo goliardico, un freak-show saltellante e minimale. Questo è il loro primo disco.
Iosonouncane – La macarena su Roma    (ITA 2010)   Cantautorato    4,5/5
Il cantautorato come dovrebbe essere, parte 1: una voce che odi o ami, arrangiamenti nudi, liriche al limite del fastidio, che toccano dove fa male.
Mario Diaz – Gloria bendita   (SPA 2010)   Latin pop, folk    3/5
Primo disco solista del frontman de Los Aslándticos, che si porta dietro tutti i cliché del caso: musica luminosa, aperta, un pop latino indipendente da portare nelle cuffie per una botta di sole aggiuntiva.

Marco Lavagno
Rainbow – Long Live Rock’N’Roll   (UK 1978)   Hard Rock   4/5
C’è qualcosa che si spera non muoia mai. Il rock’n’roll qui è incredibilmente epico e destinato alla storia.
Midnight Scraper – Coloured White   (SWE 2009)   Rock/Blues/Pop   3,5/5
Solo un’altra grande band dalla Svezia. Danzereccio e vintage, quest’album punta alla semplicità scarna della musica pop. Un (assurdo?) incrocio tra Abba e Hellacopters.
Francesco-C – Ulteriormente   (ITA 2005)   Punk/Rock   4,5/5
E’ pazzesco come questo disco sia diretto. Tutto pancia. Eppure arriva dritto al cuore.

Marialuisa Ferraro
Benjamin Gibbard – Former lives    (USA 2012)  Indie Rock   3,5/5
Non è un discone e non si avvicina neanche minimamente alla grazia dei Death Cab for cutie, ma ha comunque una sua personale piacevolezza.
The Beatles – Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band   (UK 1967)  Rock   4,5/5
Quasi l’album perfetto, lisergico, divertente, ironico, profondo e caricaturale. Ad ogni ascolto si scoprono cose nuove: rimandi, riferimenti, riprese in lavori più recenti…

Ida Diana Marinelli
Maurizio Colonna – Rock Waves   (Ita 2008)   Classica/Rock   5/5
Molta della storia del rock suonata dal più grande chitarrista classico italiano. Suono dolce e tecnica perfetta.
Rosacoletti – Novantagradi   (Ita 2010)  Indie-Folk-Pop   4/5
Il gruppo originario si formò nel ’89 e quasi dieci anni dopo nacquero i Rosacoletti, scoperti poi da Mario Venuti. Musicanti dell’underground milanese, respirano il sapore della musica lontano dai social network.

Ulderico Liberatore
Múm – Finally We Are No One   (ISL 2002)   Electro, Post-rock, Glitch   4/5
Non avevo mai sentito nulla di così Glitch.

Riccardo Merolli
Sonic Youth – Dirty   (USA 1992)   Noise Rock   5/5
L’ottavo disco della band di New York, le chitarre diventano più aggressive rendendo chiaro il concetto di noise rock. Un disco epocale per la storia del rock, (e come sempre) niente è mai più stato come prima.

 

Last modified: 3 Febbraio 2013

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