Dissonanze e derive post-hardcore, ecco a voi i Lifeguard

Written by Novità

I due EP pubblicati nel giro di un anno dimostrano che la band di Chicago ha qualcosa in più di un buon potenziale.

È oltremodo difficile inquadrare quei gruppi che hanno cavalcato l’inesplorata terra di mezzo tra post-hardcore e post-rock.
“Unici”, questo è l’aggettivo che più si confà e che rende più comprensibile la musica di Slint, June of 44, Fugazi e altri; ma quanto è vero tutto ciò?

L’avvento ed il successo a fine anni ’90 e primi ’00 di band come At the Drive-In e Sigur Rós ha di fatto rivoluzionato il senso dei termini. Tinte metalcore ed emocore hanno avvolto il post-hardcore, mentre il post-rock si è tuffato in una nube di climax e catarsi fra ambient, drone e space rock; questo processo ha reso quasi del tutto obsoleto l’accostamento ai gruppi del paragrafo precedente.

***

I Lifeguard si inseriscono qui, in questa nicchia di opportunità: tra le band più rappresentative della “youth music scene” di Chicago (in compagnia di Horsegirl, Post Office Winter, Friko), essi sono riusciti, nel giro di un anno, a realizzare due ottimi EP come Crowd Can Talk e Dressed in Trenches, raccolti in un’unica uscita da Matador Records.

L’influenza dei Sonic Youth è netta ed è riscontrabile in svariati brani (I Know I Know, Tell Me When, Shutter Shutter) e affoga in pure discese post-hardcore tra Drive Like Jehu, Bitch Magnet, Hoover e Unwound, questi ultimi inequivocabilmente presenti nei sei minuti di Typecast (dall’epico, caotico e cacofonico finale).
Il disco continua poi tra sparate emocore (New Age e Alarm) ed echi garage-grunge (Ten Canisters).

***

Nell’ultimo decennio abbiamo potuto apprezzare una nuova ondata di complessi che hanno pescato a piene mani dai due “post-“: basti pensare alla scena inglese di Black Country, New Road e IDLES, passando per le band americane della Exploding in Sound (Pile, Big Ups, Blacklisters), fino ad arrivare ai vari METZ, Daughters e persino ai Cloud Nothings.

Ormai è troppo tardi per rigirare la frittata: quando entro in un negozio di dischi e chiedo un album post-hardcore, non mi arriva mai quello che ho voluto esprimere in questo articolo. È ora che me ne faccia una ragione.
I Lifeguard fanno però eccezione, e non a caso il trio di Chicago ha qualcosa in più di un buon potenziale.

***

PS: qui trovate una playlist che raccoglie brani dei gruppi che hanno maggiormente influenzato la musica dei Lifeguard, una sorta di guida all’ascolto per inquadrare al meglio la band.

LINK

Bandcamp
Instagram
Spotify

SEGUICI

Web • Facebook • Instagram • Twitter • Spotify

Last modified: 23 Settembre 2023