Il diritto alla timidezza – Intervista a Masamasa

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Quattro chiacchiere con uno dei giovani talenti più promettenti della scena tra rap e cantautorato.

(di Marika Falcone)

Ha messo il mondo in pausa, poi ha scritto un sacco di canzoni nuove e messo su un nuovo gruppo: ora è pronto per pubblicare il suo primo album. Federico De Nicola, meglio conosciuto come Masamasa, classe 1997, è uno dei giovani talenti più promettenti della nuova scena italiana, quella che non si riduce ad un solo genere, ma li approfondisce e li combina tutti. Abbiamo iniziato a conoscerlo con la pubblicazione di un EP, Ostbahnof, e dopo il successo di pezzi come Friendly e Contento, TIPAINDIE è quello con cui ha raggiunto la top 5 nella playlist Viral 50 Italia su Spotify.

Solo con te è la prima uscita del 2020 ed il primo singolo ad anticipare l’album, sempre prodotto e mixato con l’amico Simone Cappuccio, in arte Simoo. Federico e Simone hanno collaborato poi ancora con Maiole per il singolo Timidezza, secondo estratto dal nuovo album. Un pezzo che è “un urlo gentile”: non prendetela come una richiesta d’aiuto, ma come una confessione di un amico che in fondo non vuole cambiare, ma solo farsi capire un po’ meglio e un po’ di più. Io sono convinta che questo nuovo album sarà una bomba e nell’attesa torno ad ascoltare i vecchi pezzi, già quelli delle piccole perle di coraggio. Qui sotto ecco l’intervista: Magnifico, no?

Ciao Federico, è passato un po’ di tempo dall’ultima data del tour. Cosa è successo in questi mesi?

Sono tornato a vivere a Caserta e ho lavorato sodo per fare musica nuova.

“Ero semplice da ragazzetto / sognavo a braccia conserte nel letto di fare un concerto”: e poi cosa ti ha fatto ‘svegliare’?

In realtà non credo di essermi mai svegliato, diciamo che ho solo qualche pensiero in più.

Come mai abbiamo dovuto aspettare un bel po’ di tempo per poter ascoltare finalmente il tuo album, in uscita quest’anno?

Perché prima non sentivo il bisogno di farlo. È stato tutto tempo che mi sono preso per guardare bene quello che avevo intorno.

Quindi com’è nato e quanti pezzi ci saranno per noi? (piccolo spoiler, solo se puoi!)

È nato senza un progetto. Ho solo fatto brani su brani per tutto il 2019 e li ho messi insieme solo da pochissimo. Non so bene quanti pezzi ma ho fatto un sacco di musica, ho anche un nuovo gruppo: Sei La Mia Vita.

Solo con te e Timidezza anticipano un album schietto e sincero. Questa cosa di “metterti a nudo” non ti spaventa un po’?

Tantissimo, chissà se ne varrà la pena.

E quali sono le altre sensazioni legate al pensiero che a breve finalmente uscirà?

Sono gasato ma sto cercando di non farmi troppi film.

A proposito di Timidezza: ti ricordi di una volta in cui ti ha battuto e di una volta in cui invece sei riuscito a batterla tu?

Mi ha battuto proprio nel DNA, è dentro di me. Diciamo che influenza decisamente qualunque decisione io prenda. Non credo di essere mai riuscito a batterla, ma forse non voglio.

Caserta, Berlino e poi Milano: cosa ti hanno lasciato o cosa ti regalano ancora queste città così diverse tra loro?

Caserta è l’unico posto dove godo di una certa tranquillità e posso liberarmi creativamente. Berlino mi manca da morire, sarei dovuto tornarci ma sto virus maledetto ha fatto saltare tutto. Con Milano sono in quella fase della relazione dove se ci prendiamo i nostri spazi forse riusciamo a stare ancora insieme.

Anche se te ne stai allontanando sempre di più perchè i tuoi pezzi non si limitano ad un solo genere, mi piacerebbe conoscere la tua opinione riguardo la scena rap italiana attuale, e per scavare ancora un po’ più a fondo, anche riguardo quella campana.

Guarda, sto tornando adesso ad ascoltare qualcosa, quindi non so dirti bene come la vedo, sono stato davvero isolato. Quando non hai i social è tutto più bello, qualcosa ti arriva solo se ha colpito qualcuno vicino a te. E lo stesso vale per le idee musicali: non vieni contaminato e tutto rimane più umano e reale. Non ho avuto paura mentre componevo, forse per la prima volta.

Simoo e Maiole sono sempre più importanti per la tua musica. Il fatto che proveniate dalla stessa zona, vi fa sentire in qualche modo vivo il legame con la Campania?

Quello che ci tiene vivi è avere un’idea grande in un posto piccolo. Tentiamo di farci terapia a vicenda.

Terminiamo qui l’intervista con l’augurio che l’album vada alla grande e che tutto torni presto alla normalità per poterti vedere presto di nuovo live!

Grazie mille a voi, speriamo presto!

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Last modified: 11 Aprile 2020