Gennaio, 2016 Archive

Nero – Lust Souls

Written by Recensioni

Nero è il colore giusto. Perfetto per lo sporco suono New Wave che produce, con tanto di chitarre insistenti e una voce cupa, sensuale e viscida come la pelle di un serpente. Il suo disco d’esordio Lust Soul è il perfetto connubio tra vintage e modernità. Nero di certo non è un novellino, ma annovera un passato con band del calibro dei The Detonators e The Doggs (per altro recensiti dal sottoscritto qui su Rockambula qualche anno fa). Il suo background è dunque fissato su solide basi di sporco Rock’N’Roll, tra Black Sabbath e Stooges per intenderci. Indubbiamente in questo lavoro solita la sua rotta vira verso sonorità più lente e scure, più ossessive e più schizofreniche. Come la stupenda “I’m The Sin”, un vortice di passione dentro la frenesia dei Joy Division senza perdere il senno, grazie a una melodia trascinante. Il suono dietro è perfetto, curato in ogni minimo dettaglio: rullante che martella il nostro cervello, basso cadenzato e ben definito che scombussola il nostro bacino. “In my Town” è un piccolo capolavoro minimal, quello che sarebbero i Depeche Mode senza una mega produzione e senza dimenticare le tenebre di Ozzy e dei suoi Black Sabbath. Guardando ad una città più grande, scappa anche la vicinanza alla New York decadente di Lou Reed. La canzone è un viaggio psichedelico in una grotta completamente buia, umida senza via d’uscita, ma con la consapevolezza che nessuno ci farà del male. Sicurezza che viene meno nella terrificante “Bleeding”, ritmica quasi Doom immersa in chitarre ululanti e un piano che compare ogni tanto come uno spaventoso fantasma. I ritmi si innalzano in “Over my Dead Body”, riff Punk venuto dallo spazio, basso incalzante e synth svarionanti dominano l’atmosfera e ci introducono in un crescendo interminabile. Come se Marc Bolan e i suoi T-Rex incontrassero in studio i Daft Punk. Nero riesce con grande naturalezza a mischiare sensazioni, suoni, spazi e periodi storici. Il tutto grazie ad un’improbabile macchina del tempo, scassata, ma terribilmente efficace. “Old Demons” è superba, sembra uscita in due minuti di prove e ha l’efficacia di essere vera e nostra. Ci togliere dal tunnel buio per portarci a braccetto negli inferi, dove rimaniamo bloccati fino a “Spirit”. Battiamo il cranio contro un muro rovente. Si questa elettronica è calda, è vera come un Les Paul collegato al suo Marshall JCM 800. Nero poi ci saluta con le schitarrate distese di “Tomorrow Never Comes”, riporta tutto alla semplicità, ad un triste epilogo, a un dolore viscerale. “Vedrai un grave dolore e in quel dolore sarai felice”, scriveva Dostoevskij.

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Morfema – “Corallo” [VIDEOCLIP]

Written by Anteprime

morfema 800

“Corallo” è il secondo singolo dei Morfema estratto dal nuovo disco Al Mare D’Inverno in uscita il prossimo 27 Gennaio. Al Mare D’Inverno nasce dalla necessità di sfuggire a qualcosa, passando dalla malinconia attraverso l’introspezione, per trovare piccole isole felici da esplorare con cura senza perdere mai la rotta. I Morfema nascono nel 2009 nella provincia di Bergamo dall’incontro tra Stefano Gamba (voce) e Virgilio Santonicola (chitarra). Tra i due nasce la volontà di creare un’idea di famiglia sonora che si concretizzerà con l’ingresso di Roberto Cucchi (chitarra), Matteo Zorzi (batteria) e per finire Maurizio Nembrini (basso).

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COASTS, unica data italiana a Marzo

Written by Senza categoria

Dopo un’estate frenetica che li ha visti esibirsi sui palchi di festival come Glastonbury, Coachella, Reading e Leeds; i COASTS arrivano in Italia con il loro omonimo album di debutto. In uscita il 22 Gennaio, il lavoro è stato anticipato dal singolo You, prodotto da Fraser T. Smith (Adele, Sam Smith), un brano tanto potente quanto emozionante. L’album contiene anche Oceans, la traccia preferita dai fan della band, che ha raggiunto oltre 4 milioni di visualizzazioni su SoundCloud e Spotify, e Tonight, contenuta in FIFA 16.

MERCOLEDÌ 23 MARZO 2016
MILANO – MAGNOLIA

www.circolomagnolia.it
Via Circonvallazione Idroscalo, 41, 20090 Segrate (MI)
Biglietto: 15 euro + d.p.
Prevendite disponibili su www.mailticket.it, www.ticketone.it

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Mad Hornet: online la cover di “What Is Love”

Written by Senza categoria

Gli hard rocker Mad Hornet hanno caricato un brano intero estratto dall’ultimo album Would You Like Something Fresh?, uscito lo scorso anno. Si tratta della cover del noto brano dance del 1992 di Haddaway “What Is Love”, ascoltabile sul profilo YouTube di Atomic Stuff.

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La Band della Settimana: Le Capre a Sonagli

Written by Novità

La storia de Le Capre a Sonagli comincia nel 2000 quando, con il nome di Mercuryo Cromo, la band si fa notare suonando con Sick Tamburo, Cisco, Zen Circus, Giorgio Canali e partecipando a concorsi di livello nazionale. In particolare, la vittoria del contest Nuovi suoni live, permette al gruppo di esibirsi con gli Afterhours e dare alla luce il disco TORMENTA (Suonovivo / Nautilus con Giovanni Versari). Dal 2010 la band decide di operare una maggiore sperimentazione a livello compositivo. Il processo porterà alla definizione di una nuova identità: Le Capre a Sonagli vengono presentate ufficialmente il 1° aprile 2011 contestualmente all’omonimo ep. Il gruppo ottiene subito importanti consensi: ottimi piazzamenti in vari concorsi, una serata in apertura agli Asian Dub Foundation, moltissimi live. Nell’ottobre 2012, il disco di debutto SADICAPRA. Nel corso dell’estate del 2014, Le Capre a Sonagli concludono il tour di concerti iniziato a fine 2012: il bilanciere segna un’ottantina di date, su e giù per i palchi di tutta la penisola. Il Fauno, uscito lo scorso 3 marzo in autoproduzione con la collaborazione di #hashtag.

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Mexican Heroes, il video di “On The Wave”

Written by Senza categoria

La serie tv americana Californication e la spiaggia di Venice Beach come luogo simbolo della California e dei suoi eccessi, sono gli scenari che hanno ispirato i Mexican Heroes nella composizione di “On The Wave”. Il primo singolo della formazione in uscita a Gennaio 2016 descrive le dinamiche dello show business, come ingranaggio votato alla creazione di star a tavolino in grado di assecondare i trend del momento. Personaggi vuoti che non hanno nulla da dire, privi di qualsiasi valore artistico, disposti a qualsiasi cosa per rimanere sulla cresta dell’onda il più a lungo possibile.


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Nagasaki mon amour || Dieci artisti giapponesi che dovreste conoscere

Written by Articoli

“Black Woman pt.1&2”, il nuovo video hot dei TheRivati

Written by Senza categoria

10E’ online “Black Woman pt.1&2” il nuovo video explicit dei TheRivati, il progetto musicale che vede come frontman Paolo Maccaro e fonde il blues e i suoi “derivati” con la musica italiana e le influenze della tradizione napoletana, nel solco delle sonorità del grande e indimenticato Pino Daniele, tra le principali fonti di ispirazione del gruppo partenopeo. Il video, che vede la partecipazione straordinaria della supermodella e attrice MARIANA RODRIGUEZ. Regia: Alberto Salvucci.

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L’Introverso – Una Primavera

Written by Recensioni

Il panorama Alternative milanese mi sembra sempre tendenzialmente legato a una tradizione compositiva che rende omaggio un po’ troppo agli zietti Afterhours. Il lavoro de L’Introverso, invece, prodotto da Davide Autelitano dei Ministri, se ne discosta particolarmente, collocandosi più in uno scenario Indie-Pop, più Pop che Indie.
Una Primavera si apre con il bell’arpeggio di “Tutto il Tempo”, che subito tradisce una certa attenzione al testo letterario, sensazione confermata nella successiva “Manie di Grandezza”. La formazione orchestra in maniera molto dettagliata e curata, ma forse ben poco personale: l’impressione è di stare ascoltando un Pop scanzonato alla Velvet, con sopra dei testi alla Mambassa (magari!). I temi sono quelli cari a tutto un certo Indie nostrano: precariato (economico, sociale, affettivo, individuale) e amore come barlume fugace ed effimero di salvezza e rifugio. “Il Rifugio”, “Stomaco” e “Uguali” sviscerano queste tematiche dimostrando che la lezione di Ministri, Zen Circus e Management del Dolore Post-Operatorio è stata imparata alla grande, almeno per ciò che riguarda la stesura delle liriche.
E va bene, stiamo parlando comunque di band che hanno saputo emergere e affermarsi con prepotenza, forti delle proprie competenze e bravure, ma io mi aspetto sempre qualcosa di nuovo, anche una piccolissima personalizzazione di un prodotto diverso. Altrimenti non ne vedo il senso.
Pregevole è la frase Mi invecchia di due anni/E mi rende un immaturo presente nel brano “Prima o Poi”, così come mi piace particolarmente l’uso del riff di chitarra in “Solo Questa Notte”, più un ritornello che una mera linea orizzontale.”Ti Odierai” e “Mi Rialzo”, nel bilancio del disco, sono brani che passano praticamente inascoltati, a parte qualche drizzar d’orecchie nel ritornello e niente di più. Diversa è la questione “Estranea”, forse il brano più bello di tutto il disco: una freschezza alla “Bianca” degli Afterhours, di cui ricorda giusto il mood e poco di più con le sue melodie ariose alla Tiromancino. E il disco chiude davvero in bellezza con la title-track, “Una Primavera”, ben elaborato sotto ogni punto di vista, finalmente caratterizzato da uno slancio vero e personale, forse l’unico di tutto il disco.
E così mi ritrovo a pensare di nuovo, dopo non so più quanti anni in Rockambula, che forse alle volte bisognerebbe sacrificare qualche brano e concedersi il privilegio di fare un bell’EP piuttosto che un brutto disco.

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ZIVAGO, esce il video di “Lo Specchio”

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Esce su youtube “Lo Specchio”, primo estratto dall’omonimo album del duo milanese ZIVAGO, uscito lo scorso 30 ottobre per l’etichetta I Dischi del Minollo. Forti contaminazioni che derivano dalla scena folk rock, da quella indie/new wave anni ’80 e ’90 e dalla tradizione melodica cantautorale italiana, contraddistinugono le sonorità del duo milanese che con questo album, composto da 9 tracce, racconta delicate storie caratterizzate da un tono intimista e ispirato. Una musica suggestiva che racconta di vergogne, peccati originali di cui non è bene parlare e a cui è contrapposta una voce che pare esterna, sradicata dal contesto. È la voce dello specchio, disinibita, disinteressata, appartenente a un mondo al rovescio dove non c’è morale e tutto è nitido nella sua potenza emotiva o nell’essere semplicemente una favola più crudele di altre.

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Il Video della Settimana: Olotropica – “Piccole Guerre Inutili”

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Il video di “Piccole Guerre Inutili” vorrebbe mostrare attraverso il trucco, la metafora del “travestimento” sociale che ci rende in un certo senso costretti a recitare un personaggio per essere accettati o per avere l’approvazione…la metafora non è riferita solo all’apparenza fisica anzi è soprattutto riferita alla tendenza attuale di mostrarsi sempre super felici con vite chissà quanto fighe o interessanti. Il testo infatti denuncia la stupidità di certe ostentazioni, il linguaggio è pacato e volutamente non violento o arrabbiato. Del resto certi comportamenti sono figli di una società malata in cui tutti siamo ossessionati dal parere degli altri, dunque mantenere la lucidità è difficile. le piccole guerre inutili sono le stronzate a cui ci si attacca, i personalismi esasperati che portano le persone a sottolineare continuamente le differenze piuttosto che le cose in comune….il sentirsi migliori di altri in base a parametri arbitrari e umani, quindi passibili di errore, porta ad un meccanismo di critiche continue, di violenza verbale, di paragone, di ostentazione…e di irrigidimento dei rapporti umani reali, ormai molto rari. Insomma la gente si deve ricordare che schiatta.

Gli Olotropica sono: Valentina Di Cesare – Voce; Riccardo Pezzopane – Tastiere; Paolo Di Cesare – Chitarre; Pierluigi Di Cesare – Basso; Michele Musti – Batteria.

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“Stupide Abitudini”: il secondo album dei Seta

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Il secondo album dei Seta, Stupide Abitudini, uscirà il 2 Febbraio 2016 per Atomic Stuff Records e sarà distribuito nei negozi da Andromeda Dischi.
“Stupide Abitudini sarà una sorta di svolta per la band” – dice il cantante Luca Tosato – “questo disco parla della nostra vita, delle nostre esperienze personali negative degli ultimi anni. È stato un po’ come scrivere un diario, dove all’interno racconti tutti i tuoi stati d’animo, a volte sotto forma di rivalsa, a volte come grido di rabbia, come sfogo, ma comunque sempre con un po’ di cinismo, perché le esperienze negative vanno sempre affrontate come insegnamento per migliorare il proprio futuro.” L’album, registrato da Jurij Stopazzola presso l’Easy Sound Studio di Isola Rizza (VR) e masterizzato da Davide Rossi, verrà presentato in anteprima domenica 31 Gennaio presso La Fabbrica Degli Artisti di Cerea (VR), dove i Seta si esibiranno preceduti da alcuni special guest.

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