Dicembre, 2013 Archive

La parodia del brano “Le Coppie” de I Cani

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I Cani non finiscono mai di far parlare di loro. Nuovo disco chiacchieratissimo e addirittura una parodia del brano “Le Coppie” ad opera del cantautore calabro-romano SiVa che debutterà con il primo lavoro da solista Argomenti che non vi Interessano, Scritti coi Piedi che uscirà il 9 Gennaio sotto etichetta Lapidarie Incisioni.

Un modo simpatico di parlare de I Cani, solo simpatia e niente di più.

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Brunori SAS nuovo disco e tour nel 2014

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Esce il 4 Febbraio Vol.3 (Il Cammino di Santiago in Taxi) per Picicca Dischi/Sony Music il nuovo disco della Brunori SAS del cantautore calabrese Dario Brunori, e subito dopo a distanza di un mese partirà l’omonimo tour. Ecco le prime date annunciate :

6 marzo – Milano, Alcatraz
8 marzo – Firenze, Flog
14 marzo – Torino, Hiroshima Mon Amour
15 marzo – Genova, Teatro dell’Archivolto
19 marzo – Padova, Alta fedeltà c/o Geoxino
21 marzo – Bologna, Locomotiv Club
22 marzo – Verona, Emporio Malkovich
27 marzo – Cosenza, Teatro Auditorium Unical
29 marzo – Roma, Atlantico
4 aprile – Palermo, I Candelai
5 aprile – Catania, Mercati Generali
10 aprile – Perugia, Afterlife
11 aprile – Napoli, Casa della musica
12 aprile – Bari, Demodè
18 aprile – Livorno, The Cage
19 aprile – Teramo, Pin-up

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La Band della Settimana: Giuda

Written by Novità

Spesso valorizzati all’estero, in Gran Bretagna ma non solo, dalle riviste specializzate di settore e da chi mette loro a disposizione i giusti spazi espressivi, la band romana dei Giuda (Lorenzo, Danilo, Tenda, Daniele e Michele), nata nel 2007, sembra trovare qualche difficoltà in più a far attecchire il loro Glam Rock sul pubblico italiano, anche se qualcuno sembra iniziare ad alzare le orecchie. Non è certo questo il momento di analizzare il perchè di questa difforme tendenza ed invece è il momento buono per celebrare una formazione che si è conquistata un pezzettino di gloria grazie ad un brano dedicato a Francesco Totti (in un inglese subito apprezzato da Pallotta) e ora vuole tenersela stretta sperando che cresca.  Non dimenticate tra gli ascolti di fine anno, il loro ultimo lavoro Let’s Do It Again. Ma intanto, visto il momento, ci rigustiamo la vecchia Hit dedicata al capitano giallorosso.

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La Linea del Pane – Utopia di un’Autopsia

Written by Recensioni

Stranissimo, nel nostro panorama musicale, trovare una band con una profonda matrice cantautorale e un certo distacco dalla canzone di protesta. La Linea Del Pane non ha niente a che vedere con i Ministri, Il Teatro degli Orrori, Il Management del Dolore Post Operatorio. Niente. Né le sonorità, né i testi, né la costruzione delle linee melodiche o delle liriche. A ispirare la band sembrano piuttosto riferimenti del passato: De Gregori, De André (quello delle ballate d’amore più che quello delle canzoni politiche), ma anche il più recente Giorgio Canali, per quanto riguarda i testi, Marlene Kuntz, Negrita, e, stranissimo, persino i Dire Straits, per le sonorità.

Il disco, Utopia di un’Autopsia, si apre con il brano “Apologia della Fine”, in cui si sente anche qualcosa dei romani Eva Mon Amour, tanto nel modo di cantare, quanto nella versificazione. “Urlo di Ismaele” apre con sonorità acustiche che le danno un taglio più pop e leggero, subito controbilanciato dalla grandissima elaborazione del testo, pieno di figure retoriche e costruito su un lessico complesso. Dissonanze alla Marlene Kuntz caratterizzano “Tempo da Non Perdere”: il testo è artificioso, con l’andamento di una ballata, in cui spostamenti di accenti tonici rispetto a quelli ritmici dell’accompagnamento, tradiscono una probabile composizione letteraria antecedente all’arrangiamento strumentale. “Favola non Violenta (Indovinello 1)” è una ballad d’amore (almeno in apparenza, perché è facile, nel corso del brano, trovare spunti riflessivi per altre tematiche), tutta imperniata su un arpeggio un po’ Indie e un po’ pulp; in “Specchio” è impossibile non cogliere un riferimento letterario a Dorian Grey, musicato tra sonorità Alternative anni 90 forse un po’ sentite, ma impreziosite da una certa commistione con timbri Prog. Questi ragazzi sono colti, probabilmente anche un po’ hipster per il compiacimento con cui trasudano la loro conoscenza. Non c’è nulla di male. Anzi. Solo una volta giunti ad “Ambrosia”, se ne ha un po’ le scatole piene di tutto questo artificio retorico, nonostante il crescendo musicale sia veramente efficace e riesca a far ancora sentire il brano con un certo interesse. Certo è che da qui la mia concentrazione è calata. Non è questione di volere a tutti i costi leggerezza o immediatezza. Sarebbe davvero molto superficiale da parte mia e di qualsiasi eventuale ascoltatore. La questione è che sembra che a La Linea del Pane manchi la capacità di accalappiare l’attenzione per poi servire il loro messaggio nella bella confezione articolata, complessa e aulica che gli hanno riservato. Ed è un peccato. L’album prosegue, comunque, con “Occhi di Vetro” e “Gli Alberi d Sophie” in cui si nota quanto il cantato sia impeccabile, ma piuttosto monocorde: lo è stato per tutto il disco, ma qui inizia a pesare anche questo aspetto. Personalmente ho trovato bellissima la successiva “Favola Non Violenta (Indovinello 2)”, con un arrangiamento alla Band of Horses davvero curioso e coraggioso, dato il testo in italiano. Della penultima traccia, “Nekropolis”, voglio sottolineare l’impiego degli archi: difficilissimo nel Pop-Rock inserire nel tessuto strumentale violini e loro parenti senza cadere nella melensa banalità del già sentito, ma La Linea del Pane li sfrutta con grande maestria, tra colpi d’arco e dissonanze dai valori larghi. Ben fatto. Utopia di un’Autopsia chiude con “Solstizio d’Inverno”, malinconica, riflessiva, nostalgica, avvolta attorno alla voce narrante. Non poteva essere diverso, in fondo.

Nel complesso è un disco davvero ben costruito, che risente della staticità di un certo atteggiamento meditabondo e monocorde, aggravato dalla vocalità del frontman, pulitissima e tecnicamente perfetta, ma incapace di slanci melodici e agogici, che puntellino e colorino i brani. L’artificio retorico che sottende la stesura dei testi, poi, è davvero eccessivo in molti casi. La canzone finisce per essere quasi un esperimento linguistico o un arzigogolato scioglilingua tra allitterazioni e rime. Preso singolarmente ogni brano sarebbe una buona speranza per la musica nostrana, l’intero disco non mi fa dire lo stesso.

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Viva è il nuovo singolo degli Zen Circus

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Il nuovo singolo degli Zen Circus che antipa l’album Canzoni Contro la Natura (in uscita il 21 Gennaio per La Tempesta Dischi) si chiama “Viva”. Testo di protesta e attitudine Punk per una delle migliori band del panorama Indie italiano.

Ecco il testo di “Viva”:
Da questa finestra rotta con i vetri impolverati non si vedono che muri vecchi umidi e incrostati / non ricordo dove è il mare e nemmeno come è fatto quattrocento euro al mese per un letto a soppalco / un mutuo è molto peggio me lo ha detto anche un mio amico io mi fido ciecamente di quel che dice la gente / e gli altri siamo noi e gli altri siamo tutti e proprio questo mi spaventa siamo diventati brutti / amici siamo simili ma certo non uguali io lo so che sono in crisi senza leggere i giornali / sono in crisi da una vita forse è la mia natura anzi penso vivamente che sia proprio una fortuna / quella polvere nel naso non fa certo eccezione con la voglia di esser sempre al centro dell’attenzione / certo son stato cattivo chiedo scusa ho sbagliato la mancanza di rispetto dovrebbe essere un reato / come anche l’idiozia e questa malinconia che mi sale dentro al cuore quando entro a casa mia / non generalizzare e nemmeno devi urlare che non è comunicare ed è pure antisociale / guccini lo sa bene non ho voglia di far niente e anche se mai mi venisse a fermarmi c’è la gente / il mio voto vale quanto quello di questo imbecille allora cosa me ne frega delle vostre cinque stelle e di tutte le parole che vi sento blaterare sopra il bene comune l’amore universale / non provo vergogna se mi date del pezzente certo io non ho il cash ma di essere attraente e circondato da idioti non me ne frega niente / di cosa ridete e di cosa urlate / perché festeggiate ancora l’estate / di cosa ballate di cosa vi fate / tutti viva qualcosa sempre viva qualcosa / evviva l’italia / viva la fica / viva il duce / evviva la vita / viva il re / viva gli sposi / viva la mamma / evviva i tifosi / viva la pappa col pomodoro / viva la pace / evviva il lavoro / viva la patria / la costituzione / viva la guerra / tanto vivi si muore

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MyBad – Parabellum

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In un certo senso non tutte le cose arrivano per nuocere, non sempre qualcosa apparentemente in vecchio stile infastidisce l’approccio mentale che un ascoltatore tipo cerca di mettere nelle proprie esperienze. Insomma quel sound stravecchio sentito e risentito riesce delle volte a regalare piccole pillole di zucchero superando, anche se per poco tempo, l’amarezza della banalità. Questo succede quando quattro ragazzi con esperienza decennale (soprattutto Punk Rock) nella musica live prevalentemente locale decidono di unirsi per dare vita al progetto MyBad e registrare il loro disco d’esordio Parabellum uscito sotto etichetta Red Cat Records. Parabellum unisce la velocità prettamente testata nel Punk Rock melodico commerciale e l’orecchiabilità di quelle band adolescenziali come Blink 182 o come i nostrani Finley, un mix di aggressività poco impegnata e voglia di avere quattordici anni. “Fly” apre il disco e sembra essere poco intenzionata a lasciare il segno, molto intensa nel cantato (in italiano badate bene) e con chitarre che suonano davvero bene mentre l’incazzatura nel finale scivola nella routine.

Basso in grande stile nell’apertura di “Mondo Perfetto”, un testo poco impegnato ma simpaticamente efficace recupera un sorriso involontario ma sincero. Sensazioni troppo contrastanti nell’andare avanti e ricordo che comunque all’uscita del tunnel c’è sempre qualcosa di buono. O meglio, c’è sempre la luce. “Madre” suona come un pezzo molto intimo e sembra discostarsi dai brani ascoltati fino a questo momento, una ballata con i suoi momenti emozionali per capirci, neanche una traccia di Punk questa volta  per i MyBad. Poi torniamo a ritmi forsennati e decisamente più consoni all’attitudine della band in “Mika Facile” (Mika o Mica? È scritto in entrambi i modi nell’artwork) e sembra di ricordare quel ritornello che più o meno suonava così: “Diventerai una star…na na na… Una celebrità…na na na”. “Lucifero” senza un motivo preciso suona Nu Metal pesante, una versione Grind dei Linea 77 di Ketchup Suicide, i MyBad sono intenzionati a rompere i timpani e fanno di tutto per non lasciarsi intimorire dagli eventi che si potrebbero scatenare da questa dura melodia. Della serie noi spacchiamo tutto.

“Apollo 20” chiude Parabellum e lascia una ventata di speranza nelle intenzioni di questi musicisti, la canzone più personale dell’intero lavoro che tolto qualche infeltrito riff potrebbe sembrare una retta strada da seguire per impegnarsi a composizioni meno omologate. Parabellum dei MyBad trova sicuramente la propria fetta di pubblico e sarei curioso di assistere a una live performance per saltare e bere birra come non ci fosse un domani, il problema è che quattordici anni li ho superati da un pezzo e per lasciarmi di stucco ci vuole ben altra situazione; comunque sia i MyBad hanno un loro perché. Scopritelo.

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Diaframma 06/12/2013

Written by Live Report

Sempre pieno di grinta Federico Fiumani con i suoi Diaframma è tornato il 6 Dicembre a calcare un palco in terre abruzzesi, più precisamente quello del Tipografia di Pescara. Ad aprire la serata sono stati gli Edith Aufn, gruppo influenzato da Sigur Ròs, Kyuss, Nick Cave, Radiohead, Mark Lanegan (e chi più ne ha più ne metta) che ha già un discreto curriculum di esperienze alle spalle ma che non ancora riesce a sfondare nell’Olimpo del Rock italiano. La loro esibizione passa comunque veloce perché tutti erano lì per vedere il grande gruppo fiorentino che gira in lungo e in largo l’Italia da trentacinque anni attraversando stili che vanno dal Dark al Post New Wave, dal Punk al Rock.

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Tuttavia l’anima cantautorale di Fiumani si fa spesso viva in maniera onirica ed acida, con la sua timbrica inconfondibile, aiutato da una sezione ritmica (Luca Cantasano e Lorenzo Moretto rispettivamente al basso e alla batteria) e da una seconda chitarra, Edoardo Daidone, che non gli ruba mai lo spazio da leader assoluto e che anzi riesce a ritagliarsi anch’essa un ruolo di rilievo. La formazione a quattro è ormai una solida realtà, brevettata già in precedenti concerti, ma per il sottoscritto è stata la prima occasione per ammirarla live. Il locale è pieno di fan che lo seguono da sempre, che ripetono a squarciagola le liriche delle canzoni, che però rimangono fermi ed impassibili quasi in adorazione del proprio idolo musicale. Quando vai a un concerto dei Diaframma sei già sicuro di ciò che trovi, ma l’occasione di ascoltare le canzoni del nuovo album Preso nel Vortice  alternate alle grandi hit quali “L’Odore delle Rose” e “Blu Petrolio” che rispettivamente aprono e chiudono il concerto è davvero ghiotta. Trova spazio anche una graditissima sorpresa, “Venus” dei Television di Tom Verlaine, Fred Smith, Billy Ficca e Richard LLoyd, da sempre uno dei gruppi più apprezzati e stimati da Fiumani. Rimane quindi da chiedersi se ci sarà mai qualcuno in grado di raccogliere l’eredità musicale che la band fiorentina sta lasciando nel corso degli anni…

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Tuttavia i Diaframma sono ancora lì a deliziarci con i loro capolavori sonori e di fermarsi non ci pensano proprio! Anzi…

Di recente hanno persino pubblicato una versione in vinile con allegato cd del loro grande classico Siberia che nel lontano 1984 aprì le porte ad un’intera generazione di musicisti che da anni cercavano invano di imporre l’Indie Rock al grande pubblico. L’edizione è stata stampata in sole 999 copie e perciò negli anni diventerà sicuramente un prezioso oggetto da collezionismo da non farsi quindi sfuggire! A fine concerto da segnalare che Federico Fiumani si è prestato volentieri anche a firmare autografi (solo al sottoscritto almeno una ventina!) e a fare foto e a scambiare due chiacchiere con tutti coloro che lo hanno atteso. Grande conclusione di una serata perfetta passata in compagnia del nostro direttore Riccardo, della sua fidanzata, di due loro amici e del mio fido compagno di avventure (e disavventure) concertistiche Carlo. Ma questi sono solo fatti miei, per cui ora prendete il cd di Preso nel Vortice e lasciatevi deliziare dalle sue note!

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Ha Ha Tonka: videoclip e tour italiano nel 2014

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Giunti ormai al quarto album, Ha Ha Tonka sono la sintesi perfetta tra la nuova ondata Folk guidata dai Mumford & Sons, i grandi classici della musica roots-americana e band come Wilco e Replacements. Dopo un lunghissimo tour americano per la presentazione del disco Lessons che li ha visti protagonisti tanto a festival come Lollapalooza, Austin City Limits, CMJ e SXSW quanto in una puntata del celebre programma “No Reservation” di Antony Bourdain, il quartetto di Springfield, MI è pronto ad arrivare per la prima volta in Italia per una manciata di date tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Vi aggiorneremo appena verranno comunicate le date ufficiali. Per il momento, godetevi il video di “Dead to the World”:

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Stefano Bersola: esce il Best Of con le colonne sonore dell’infanzia

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Anime Songs è l’album che raccoglie tutte le sigle TV scritte e interpretate da Stefano Bersola per i cartoons di Yamato Video con la speciale collaborazione di Nicolo’ Fragile ed Alberto Radius, musicisti di rilievo nel panorama musicale italiano. L’album, in uscita il 18 dicembre, comprende per la prima volta le versioni estese inedite completamente ridigitalizzate, le relative versioni strumentali e una speciale bonus track in inglese di Lamù. Una collezione creata per gli appassionati e gli amanti del genere.

Tracklist “Anime Songs” Album:

1. CITY HUNTER (Edit TV)
2. MI HAI RAPITO IL CUORE (Edit TV)
3. PATLABOR (Edit TV)
4. SUN COLLEGE (Edit TV)
5. MAGIC KNIGHT RAYEARTH (Edit TV)
6. CITY HUNTER (Extended Version)
7. MI HAI RAPITO IL CUORE (Extended Version)
8. PATLABOR (Extended Version)
9. SUN COLLEGE (Extended Version)
10. MAGIC KNIGHT RAYEARTH (Extended Version)
11. CITY HUNTER (Karaoke Version)
12. MI HAI RAPITO IL CUORE (Karaoke Version)
13. PATLABOR (Karaoke Version)
14. SUN COLLEGE (Karaoke Version)
15. MAGIC KNIGHT RAYEARTH (Karaoke Version)

Bonus Tracks:

16. MI HAI RAPITO IL CUORE (English Version)
17. SUN COLLEGE (Acappella)
18. MI HAI RAPITO IL CUORE (Instrumental)

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Dotvibes: “Non mi Volto Mai” è il nuovo singolo

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Il singolo “Non mi Volto Mai”, rappresenta un punto di svolta per i torinesi DotVibes. Per la prima volta, dopo 2 album totalmente in inglese, si cimentano infatti con il loro primo brano in italiano. Ancora una volta i DotVibes tornano ad occuparsi di vita vissuta, esortano il pubblico a riflettere sull’attuale situazione di crisi generalizzata, raccontano, attraverso una lunga serie di stereotipi, la loro rabbia e delusione nei confronti di un mondo che sembra avvalersi di regole e meccanismi non più condivisibili.

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Happy Birthday Grace (Streetambula Winter Session), 21 DICEMBRE 2013

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Dopo la splendida riuscita del contest/festival estivo Streetambula Rock Contest, i ragazzi di Nuove Frontiere e noi di Rockambula Webzine siamo orgogliosi di presentarvi la versione invernale dedicata a Grace, mitico album di Jeff Buckley. Si inizierà sabato 21 dicembre alle ore 19:00 circa presso Caffé Palazzo a Pratola Peligna (Aq) e la competizione, che come ripetiamo sempre è una gara nella quale tutti devono sentirsi vincitori, vedrà la partecipazione di 4 band selezionate da tutta Italia, oltre alla presenza degli A’ L’aube Fluorescente che ci hanno preparato una sorpresa proprio in apertura. Dall’Abruzzo il duo Two Fates ci delizierà con una performance Electroacoustic sensazionale mentre gioca in casa il Dr. Quentin, chitarra, voce, cuore e anima. Arrivano invece da Rieti i Droning Maud, che porteranno una ventata di sano Rock mentre dalla Liguria, da Chiavari, arrivano i Caligo.

I 4 si alterneranno nelle loro performance semi-acustiche, proponendo sia pezzi originali e sia alcuni riarrangiamenti di brani di Jeff Buckley tratti dall’album Grace. Perchè è proprio questo disco il pretesto per questa fantastica Winter Session. Gli Studi milanesi della Qb Music infatti, in collaborazione con la nostra webzine Rockambula, hanno pensato di realizzare per il prossimo anno un tributo in occasione del ventennale dello stesso Grace. Al tributo parteciperanno diverse band da tutta Italia, le quali potranno registrare il brano proprio negli studi della Qb Music. Il pezzo sarà poi inserito nell’album promosso dalla stessa Qb. Una delle band partecipanti sarà proprio la vincitrice di Happy Birthday Grace (Streetambula Winter Session). Al premio si aggiunge un rimborso spese offerto da Streetambula.

HBG

Il vincitore sarà deciso da una giuria competente che valuterà sulla base di criteri quali l’esecuzione, la composizione dei pezzi originali, il riarrangiamento della cover e la validità della proposta artistica. Inoltre, uno dei membri della giuria sarà lo stesso pubblico, attraverso modalità che vi sveleremo solo durante la serata. Non vogliamo aggiungere altro. Solo, non mancate perché sarà una serata magica.

Per arrivare a Pratola, sulla A25, uscita Pratola Peligna/Sulmona

Ecco programma, locandina, copertina e trailer.
Questo il sito ufficiale per scoprire tutto su Streetambula, che non è solo contest ma anche organizzazione eventi
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Sito QB Music
Caffé Palazzo

Trailer

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Cresce l’attesa per il Soundwave Festival

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Il Soundwave è un Festival, non è un concorso. Non ci sono vincitori. L’idea è quella di produrre un album con le canzoni inedite dei partecipanti. Il Festival è realizzato in collaborazione con il St.Patrick Pub, Eppela, Musicalnews, Agenzia21, Udu Records. Ma anche noi di Rockambula saremo protagonisti, premiando con un pacchetto promozionale (intervista, recensione, news e banner pubblicitario) la band o l’artista che nelle tre serate presenterà la proposta più interessante. L’appuntamento è quindi per i giorni 26-27 e 28 dicembre al Club le Piscine di Sulmona (AQ), sulla Pescara-Roma uscita autostradale Pratola Peligna/Sulmona, poi S.s 17 per Sulmona bivio Badia n.4!

Di seguito trovate la programmazione completa delle tre serate, con ingresso a 5 euro.

26 dicembre
Chemistry X
AllCost
Stephanie
No Love Lost
DjAndryu (Irregular Disco Workers)

dj set Nosmo

27 dicembre
Nunc Est Bibendum
Resumed
Only Ten Left
Metro
Meticci
Oskar da Bagno Band

28 dicembre
Hellements
Mursia
Remains in View
Straphon
Shock Side
Fallen 2.0

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