What’s up on Bandcamp? [gennaio 2023]

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I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
ABANDONCY / NORSE – SPLIT

[ 06.01.2023 | noise, post-hardcore | USA/Italia | autoprodotto/Kono Dischi ]
Inaugurare il nuovo anno con una sana dose di suoni sferzanti e urla sguaiate è sempre una buona idea. Lo split in questione è tra gli Abandoncy da Kansas City e i nostrani Norse, efferato trio biellese.
La band del Missouri riesce a coniugare alla perfezione i suoni taglienti tipici del noise ad un certo gusto per la melodia (l’orecchiabile chitarra nell’intro di Machine Orgasm ne è un perfetto esempio), mentre il sound del gruppo piemontese tende ad essere più granitico e poderoso, tanto che nella parte finale di Colpevole sembra sconfinare addirittura in territori post-rock.
Quattro brani per 14 minuti di puro godimento sonoro, se siete amanti di riff massici e suoni graffianti.

POOLBLOOD – MOLE

[ 13.01.2023 | indie folk, cantautorato | Canada | Next Door ]
La cantautrice canadese Maryam Said aka Poolblood esordisce su lunga distanza dopo l’EP pubblicato nel 2019. Nonostante il minutaggio esiguo (siamo abbondantemente sotto la mezz’ora di durata), Mole si presenta come un lavoro ricco di sonorità interessanti e sfumature piacevoli.
Il cantautorato sognante e sospeso è il principale tratto distintivo della musica dell’artista di Toronto, e brani come Shaggy e la conclusiva My Little Room ne sono la più fedele dimostrazione.
Non si cada però nel tranello di pensare ad un album smaccatamente o banalmente cantautorale, perché qua e là vi sono disseminate delle intuizioni stilistiche davvero degne di nota (dalla perla vagamente dream pop di Twinkie alle fascinazioni ambient pop di Null).

KHA! – GOULISH SEX TAPE

[ 18.01.2023 | noise, post-hardcore | Italia | Grandine ]
Che sia il mese dei dischi brevi? Possibile, del resto a questo trio milanese sono bastati appena 25 minuti e spiccioli per catturare l’attenzione di chi scrive.
Gli otto brani che compongono questo debutto si rifanno in maniera più o meno palese agli stilemi sonori di generi come noise e post-hardcore: il risultato è una miscela di riff spigolosi e sezione ritmica quadrata, il tutto immerso in una generale sensazione di ansietà e tormento (che è poi necessaria per suonare certe cose in maniera sincera e credibile).
Al netto delle immancabili e salvifiche dissonanze, l’esordio dei KHA! risulta piuttosto accessibile (nella misura in cui tale aggettivo si adatti a descrivere suoni che pescano da band come Shellac, The Jesus Lizard e compagnia rumoreggiante), il che è un altro punto a favore di un gruppo che sembra già essere piuttosto solido.

ATSUKO CHIBA – WATER, IT FEELS LIKE IT’S GROWING

[ 20.01.2023 | post-rock, psych, experimental | Canada | Mothland ]
Suoni ipnotici e stratificati, atmosfere misteriose e cangianti: è questa la ricetta del quintetto di Montréal, giunto ormai al suo terzo lavoro. Pubblicati dalla sempre interessante Mothland (etichetta canadese che, tra gli altri, annovera in scuderia gli Yoo Doo Right, altri eccellenti alfieri del post-rock contemporaneo e grande pallino del sottoscritto), gli Atsuko Chiba si servono di una vasta gamma di sonorità ed influenze per restituire un sound avvolgente e intrigante, avventuroso ed eccentrico.
Post-rock, dicevamo, ma anche tanta psichedelia modulare e una sapiente spolverata di kraut: quello che ne deriva è un viaggio sonoro tra i più sperimentali e particolari ascoltati di recente.
Tra i momenti più catartici annoveriamo l’intro sospesa di Seeds ed il crescendo finale della titletrack, che conclude alla perfezione un lavoro denso e ammaliante.

COSMOPAARK – AND I CAN’T BREATHE ENOUGH

[ 20.01.2023 | shoegaze, noise pop | Francia | Howlin Banana ]
Esiste una combinazione più elegante e fascinosa di quella tra la shoegaze e la Francia? Difficile a dirsi, ma quel che è certo è che il debutto del trio di Bordeaux non fallirà nel tentativo di riscaldare i cuori di chi ascolta musica fissandosi le scarpe.
Melodico e rumoroso, il disco è un condensato di atmosfere eteree e sognanti, un lavoro la cui superficie sonora delicata e fragile viene puntualmente increspata e scombussolata da derive chitarristiche che arrivano dritte al cuore.
Haunted House in particolare è perfettamente bilanciata tra l’anima sognatrice e quella rumorosa della band, un brano in cui i DIIV prendono per mano gli Ovlov e insieme vanno a spasso felici nelle campagne francesi (scusate, qui forse mi sono fatto prendere la mano).
Chi ha un cuore e ama le distorsioni (spero vivamente sia il vostro caso) non potrà non apprezzare.

EX PILOTS – S/T

[ 20.01.2023 | indie rock, noise pop, lo-fi | USA | Smoking Room ]
Avete presente quel timido sentimento di appagamento che si fa largo man mano che andate avanti nell’ascoltare un disco e che alla lunga finisce per diventare vera e propria gioia? Ecco, con il nuovo lavoro degli Ex Pilots mi è successo pressappoco questo.
Prendete l’attitudine lo-fi e slacker di Sebadoh e Guided By Voices, un “chitarrismo” zuccheroso ma incisivo che ricorda una versione meno muscolare di Swervedriver e simili, una scrittura davvero ispirata, un’atmosfera che più indie non si può e avrete un’istantanea del sound della band di Pittsburgh.
È un vero piacere restare invischiati nella melassa noise pop di Too Far o lasciarsi trascinare dalle chitarre spavalde di Pimo, così come è impagabile perdersi nella melodia ovattata da ballata indie rock di All At Once.
Se avete voglia di un ascolto godibile nel vero senso del termine, questo è il disco giusto per voi.

BANDLER CHING – COAXIAL

[ 27.01.2023 | jazz, trip hop, experimental | Belgio | Sdban ]
Il disco più affascinante e conturbante del mese arriva direttamente dal Belgio. L’esordio del quartetto di Bruxelles combina con grande maestria elementi jazz, elettronici, psichedelici, trip hop, dub, il tutto inserito in un contesto all’insegna della più totale libertà artistica ed espressiva.
Un brano come Awpril è un esempio perfetto del suono liquido e caleidoscopico descritto in precedenza, con i suoi beat incalzanti e danzerecci che sfociano poi in una sofisticata ed elegante coda jazz/fusion.
Se da un lato Smooch sarebbe la colonna sonora perfetta di un aperitivo serale in un locale lounge, in Dag Na Naamdag si respirano le atmosfere immaginifiche tipiche dei BADBADNOTGOOD (e scusate se è poco).
Il disco perfetto da mettere su se vuoi far capire alla persona che ti interessa quanto sono sofisticati e ricercati i tuoi gusti musicali (poi, visto il nome della band, se ama anche Friends vai proprio sul velluto).

BLOODSPORTS – S/T EP

[ 27.01.2023 | post-hardcore, math, post-rock | USA | Candlepin ]
L’EP di debutto di questo quartetto di Denver sembra arrivare direttamente dalla Louisville degli anni ’90, e già questo basterebbe a farmi (ma si spera anche farvi) emozionare. Dall’energia post-hardcore che è stata il marchio di fabbrica di Squirrel Bait e Unwound agli intrecci math e post-rock che richiamano alla mente i June of 44, i quattro brani che compongono questo lavoro sono un vero toccasana per chi ama affogare le proprie ansie nel marasma di suoni sferzanti e abrasivi.
Nell’esordio dei bloodsports c’è però spazio anche per le sonorità più ovattate degne della migliore tradizione slowcore, come nel caso di Sustain, e per distorsioni imbevute di fuzz che sanno di shoegaze misto ad indie rock, il che certifica una varietà sonora e stilistica che fa venire l’acquolina alla bocca in attesa di uscite ancor più sostanziose a livello di brani.

WORMBOYS – SMALLTIME

[ 27.01.2023 | noise pop, indie rock | UK | autoprodotto ]
Dopo l’EP pubblicato nel 2019 e alcuni singoli sparsi, i wormboys da Leeds tirano fuori altri tre brani inediti (sebbene il primo, Something Pretty, fosse disponibile già dallo scorso anno).
Questa nuova uscita è una conferma di quanto il il quartetto inglese possieda un ventaglio sonoro piuttosto ampio da cui attingere: in questo caso, si va dall’indie pop vivace della già citata Something Pretty alle reminiscenze grunge vagamente oscure che caratterizzano Worm, per finire col noise/alt pop chitarroso e rumoroso di Tree.
L’alternanza delle voci aumenta ulteriormente la sensazione di varietà sonora di un gruppo che adesso è atteso – con non poche aspettative – alla temuta prova su lunga distanza.

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Last modified: 14 Febbraio 2023