The R’S – Empire Mickey

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Tra spirito e sensualità  amplificata nel segno del linguaggio del rock psichedelico – o almeno – in quei paraggi metedrinici che hanno il numero sessanta come targa di “circolazione”, i The R’S pubblicano “Empire Mickey”, un Ep di cinque tracce che parla al mondo ad alta quota, una tracklist che cattura, fotografa ed accartoccia dettagli e atmosfere di quell’epopea ma con una spiazzante ed imprevedibile colorazione sonica, un’identità personale che indaga, smanetta e freme come un’eccentrica favola elettrica.
Hanno uno, mille e nessun modello di riferimento, ma anche l’attitudine di una grande libertà a frullatore, senza quegli immensi scaglionamenti dell’indie generazionale o le turbe asmatiche dello ieri, la loro è una musica che fa irruzione all’ascolto come un filo scoperto pericoloso e allettante nel contempo, dai galloni argentati di un Marc Bolan vezzoso “Pictures on the water” alle fumisterie dei ByrdsBrainwaves”, arrivano con gli shuffle da bagnasciuga “Unkind” e ripartono con le proporzioni azzeccate di un  “rollen”  becchettato di chitarra che fa molto East-CoastJo”.

La band bresciana si rivolge principalmente a quegli ambienti appaganti e sornioni di un certo “modernariato” sonoro, che senza tanto scavare indietro ritrovano intatto il calore e l’afflato dell’entusiasmo post-beat e di quei fulgidi bagliori luminescenti che si allungavano ben oltre la scapigliatura per intravedere – col senno di poi – un futurama brit di tutto rispetto “In heaven I used to believe”.

Ascoltare questo bel disco ed uno di quelli che si cospargono di stilemi è una bella differenza, specialmente quando i The R’S intrecciano le loro voci ammalianti e “vintagiosamente” cool (in qualche modo mi devo pur definire) per dare fiato e corpo ad un rock di razza pura.
Empire Mickey, e sai cosa vai ad ascoltare.

Last modified: 6 Aprile 2012

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