Manifest’o Tag Archive

Torna il Manifesto Fest, dal 21 al 23 marzo a Roma

Written by Eventi

Tutte le info sull’edizione 2019 del festival romano dedicato alla musica elettronica e alle sperimentazioni.
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‘Chi suona stasera?’ – Guida alla musica live di marzo 2018

Written by Eventi

Ennio Morricone, Susanne Sundfør, Yann Tiersen, Joan As Police Woman … Tutti i live da non perdere questo mese secondo Rockambula.

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Spartiti + Cleo T. + Dengue Dengue Dengue @ Manifesto Fest – Monk Club, Roma | 11.03.2017

Written by Live Report

Per chi non lo sapesse ancora, Spartiti è il progetto che coinvolge Max Collini degli Offlaga Disco Pax e Jukka Reverberi de I Giardini di Mirò, entrambi già rodati in coppia con le “Letture emiliane”.

(foto di Beatrice Ciuca)

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Manifesto, elettronica al Monk Club di Roma dall’8 al 10 aprile | Line-up completa e timetable

Written by Eventi

Manifesto – We Are The Music Makers si prepara per un lungo fine settimana totalmente dedicato all’elettronica e alla sperimentazione con una formula veloce e diretta in cui musicisti e ospiti si alterneranno in una serie di live showcase, set inediti, presentazioni, mostre, incontri e djset.

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Confusional Quartet, esce il video di “Manifest’o”.

Written by Senza categoria

E’ uscito “Manifest’o” il secondo singolo e video estratto dall’album dei Confusional Quartet dal titolo Confusional Quartet Play Demetrio Stratos. Dal nastro dell’ultima performance registrata da Demetrio Stratos, la band ha tratto un discorso che l’artista rivolge al pubblico. Nelle sue parole è racchiuso molto di quello che può essere definito lo spirito della ricerca artistica degli anni ’60. Gli ultimi rivoli della beat generation. Dice Demetrio Stratos al pubblico: “Volete che io spieghi il mio lavoro? Preferirei di no, perchè ognuno di voi abbia la libertà di fare la propria esperienza sonora…”. Allora l’artista, davanti ad una platea gremita e attenta, composta da gente seduta per terra all’interno di una grande chiesa sconsacrata (il teatro San Leonardo di Bologna) mostrava la sua opera, senza sottotitoli o spiegazioni. Anzi, si augurava la libertà di interpretazione dell’ascoltatore nella esperienza spettacolare soggettiva.

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