Management del dolore post-operatorio Tag Archive

Maisie – Maledette Rockstar

Written by Recensioni

10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #21.07.2017

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Management del Dolore Post-Operatorio @ Pepito Beach Club, Pescara | 13.07.2017

Written by Live Report

Romagnoli e Co. fanno tappa nell’estate pescarese al Pepito Beach Club per regalarci un po’ della loro inguaribile gioia di vivere.

(foto di Antonello Campanelli)

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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #20.01.2017

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L’Introverso – Una Primavera

Written by Recensioni

Il panorama Alternative milanese mi sembra sempre tendenzialmente legato a una tradizione compositiva che rende omaggio un po’ troppo agli zietti Afterhours. Il lavoro de L’Introverso, invece, prodotto da Davide Autelitano dei Ministri, se ne discosta particolarmente, collocandosi più in uno scenario Indie-Pop, più Pop che Indie.
Una Primavera si apre con il bell’arpeggio di “Tutto il Tempo”, che subito tradisce una certa attenzione al testo letterario, sensazione confermata nella successiva “Manie di Grandezza”. La formazione orchestra in maniera molto dettagliata e curata, ma forse ben poco personale: l’impressione è di stare ascoltando un Pop scanzonato alla Velvet, con sopra dei testi alla Mambassa (magari!). I temi sono quelli cari a tutto un certo Indie nostrano: precariato (economico, sociale, affettivo, individuale) e amore come barlume fugace ed effimero di salvezza e rifugio. “Il Rifugio”, “Stomaco” e “Uguali” sviscerano queste tematiche dimostrando che la lezione di Ministri, Zen Circus e Management del Dolore Post-Operatorio è stata imparata alla grande, almeno per ciò che riguarda la stesura delle liriche.
E va bene, stiamo parlando comunque di band che hanno saputo emergere e affermarsi con prepotenza, forti delle proprie competenze e bravure, ma io mi aspetto sempre qualcosa di nuovo, anche una piccolissima personalizzazione di un prodotto diverso. Altrimenti non ne vedo il senso.
Pregevole è la frase Mi invecchia di due anni/E mi rende un immaturo presente nel brano “Prima o Poi”, così come mi piace particolarmente l’uso del riff di chitarra in “Solo Questa Notte”, più un ritornello che una mera linea orizzontale.”Ti Odierai” e “Mi Rialzo”, nel bilancio del disco, sono brani che passano praticamente inascoltati, a parte qualche drizzar d’orecchie nel ritornello e niente di più. Diversa è la questione “Estranea”, forse il brano più bello di tutto il disco: una freschezza alla “Bianca” degli Afterhours, di cui ricorda giusto il mood e poco di più con le sue melodie ariose alla Tiromancino. E il disco chiude davvero in bellezza con la title-track, “Una Primavera”, ben elaborato sotto ogni punto di vista, finalmente caratterizzato da uno slancio vero e personale, forse l’unico di tutto il disco.
E così mi ritrovo a pensare di nuovo, dopo non so più quanti anni in Rockambula, che forse alle volte bisognerebbe sacrificare qualche brano e concedersi il privilegio di fare un bell’EP piuttosto che un brutto disco.

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Torna dal 12 al 15 agosto il Rock Your Head festival

Written by Senza categoria

Riconquistare gli spazi e restituire loro nuova linfa e nuova vita. Creare punti di contatto tra le energie creative presenti sul territorio e sinergie con le forze artistiche che provengono da indefiniti altrove. Nato nel 2008 a Montebello di Bertona (PE) dalla forza di volontà e dalla passione di un gruppo di ragazzi sempre più consapevoli delle criticità e delle potenzialità del territorio, torna con tali intenti il Rock Your Head festival pronto a scuotere gli animi dal 12 al 15 agosto 2015. In attesa di svelare il programma completo, l’organizzazione rende note le attività e la line up delle prime due giornate e ne annuncia una gustosa anteprima prevista per sabato 4 luglio presso la libreria TIBO: a partire dalle 18 aperitivo in collaborazione con “Cignale – agriturismo & società agricola” che proporrà un menu con prodotti locali  e che sarà accompagnato da djset. Alle 22.00, il live della band Surf Garage romana John Canoe, formatasi nell’autunno del 2009 dall’unione di Jesse Gemano’ (voce e chitarra), Stefano Padoan (voce e batteria), da subito riconoscibili per le loro melodie disinvolte ma d’effetto che mischiano Surf al Garage Rock più Punk e alternativo.

Il 12 agosto il festival si prepara ad accogliere i partecipanti sin dal primo pomeriggio con l’apertura del Belomonte Social Bar, offrendo la possibilità di sistemarsi nell’area camping in piena tranquillità. Durante la serata la scelta delle due band che si esibitanno sul Camping Stage va a privilegiare la scena emergente. I Voina Hen sono infatti una band proveniente dall’amena Lanciano che ha da poco pubblicato il primo EP Finta di Niente, interamente autoprodotto e diretto artisticamente da menti malate di Manuele Fusaroli (Luci della Centrale Elettrica, Zen Circus, Nada, Nobraino, Management del Dolore Post-Operatorio ecc.) e Marco Di Nardo (Management Dolore Post-Operatorio). Nella primavera del 2014 iniziano le registrazioni del loro primo disco ufficiale, sempre al seguito della folle accoppiata Di Nardo-Fusaroli. Saranno inoltre protagonisti della serata i Bee Bee Sea, mantovani dall’attitudine Garage che puntano dritti al cuore, senza lasciare scampo, attaccando ritornelli che teletrasportano nel Big Sur californiano per poi, inconsciamente, scaraventarti a Manchester o Nashville. Se i Black Lips fossero nati in terra d’Albione forse suonerebbero così. Il loro omonimo disco d’esordio esplosivo e straordinariamente maturo per questi tre ragazzi cresciuti laddove la provincia mantovana si incunea nel bresciano, frutto di una lunga collaborazione con il T.U.P. Studio di Brescia dove, sotto la direzione di Bruno Barcella e Alessio Lonati, hanno cesellato e arrangiato il disco, nella romantica convinzione che ogni brano dovesse risultare un singolo.

Il 13 agosto invece inizieranno le diverse attività permanenti parallele ai concerti: sin dalla mattina infatti sarà aperta l’area ozio letterario in collaborazione con la libreria Tibo che gestirà una libreria ambulante a cielo aperto durante tutte le giornate del festival, con presentazioni di libri e reading, e con un nuovo spazio dedicato alle streetarts,  ci saranno giochi ed intrattenimenti per il pubblico più giovane e si realizzerà la programmazione Rock Your Earth con produttori locali e workshop sulle pratiche del villaggio sostenibile. Dal primo pomeriggio aprirà anche l’area ludica adiacente al Social Bar con giochi ed intrattenimenti disparati. I concerti avranno inizio alle 17:30 con l’esibizione di The Blues Against the Youth, progetto solista di Gianni TBAY, che si esibisce da solo suonando simultaneamente chitarra, voce,  grancassa, hi-hat, kazoo e l'”invisibile rullante di ferro”. Nel 2008, dopo vari anni di esperienza nella scena Hardcore Metal internazionale con il suo gruppo The Orange Man Theory, il musicista romano fonda questa one man band per tributare alcuni ascolti di un tempo che non ha mai abbandonato. Inizialmente ispirato dai suoi eroi Country Hank Williams, Merle Haggard e David Allan Coe, The Blues Against Youth sincretizza varie influenze, passando dal riff rock ’70 dei Led Zeppelin, Lynyrd Skynyrd e Grand Funk  Railroad, attraverso il Blues primitivo dei padri del delta, andando verso qualcosa di fangoso e travolgente.  L’esibizione sarà seguita da un djset che preparerà il pubblico alla programmazione serale ed all’apertura del mainstage con tre band dall’approccio sperimentale e dalle profonde influenze Shoegaze, Darkwave e Psichedeliche: l’apertura sarà di Felpa, progetto solista nato dall’esigenza espressiva di Daniele Carretti degli Offlaga Disco Pax, che trae ispirazione tanto dall’Italia musicale di fine anni ’90 quanto dall’Inghilterra musicale di inizi anni ’90, ma volendo guarda ancora più indietro nel tempo. Infine sarà la volta degli headliner The KVB, duo inglese formato da Nicholas Wood & Kat Day: come un sogno ricordato in maniera confusa, si mescolano nella loro musica i riverberi tipicamente Shoegaze con una produzione elettronica minimale. Un progetto avviato con una serie di Ep in vinile e cassetta prima di giungere al primo full-length, Always Then del 2012. Altri due album arrivano l’anno successivo (Immaterial Visions e Minus One), il secondo dei quali rivisita materiale già edito in cassette ad edizione limitatissima. Nel 2014 il duo registra a Berlino le tracce del proprio Ep Out of body, collaborando per la prima volta con il batterista Hoe Silworth, meglio conosciuto per il suo lavoro con gli Stereolab. In chiusura i ritmi tribali, cerebrali ed ipnotici dei Warias, progetto che vede dietro la produzione artistica Matteo Salviato bassista di The Soft Moon, band capitanata dallo statunitense Vasquez.

Evento Facebook https://www.facebook.com/events/847436652007734/
Sito http://www.rockyourheadfestival.com/
Pagina Facebook https://www.facebook.com/rockyourheadfestival?fref=ts

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Flowers Festival, estate calda alle porte di Torino

Written by Senza categoria

FLOWERS FESTIVAL è un nuovo festival musicale che si tiene a Collegno (TO), dal 4 al 27 luglio, nel Parco della Certosa, parco urbano di 400.000 mq, in un’area attrezzata per 5000 spettatori.
L’area spettacolo, allestita nello spazio noto come Cortile della Lavanderia, è racchiusa da due delle grandi esperienze di riprogettazione urbana messe in atto dalla Città di Collegno: la Lavanderia a Vapore, eccellenza della danza contemporanea internazionale e il Padiglione 14, centro culturale giovanile.

In quello che fu il Cortile della Lavanderia del Manicomio di Collegno, nasce FLOWERS FESTIVAL, che riporta alla mente i grandi spettacoli di teatro e musica cha a partire dagli anni ottanta, (momento dell’abbattimento delle mura manicomiali) fino ai primi duemila, hanno contribuito al rinnovamento di questi spazi meravigliosi, sull’impulso della amministrazione pubblica.
Il Flowers Festival, riparte da lì, da quello stesso bisogno di condivisione e apertura. Si presenta come festival di livello nazionale, ospitando due artisti/manifesto di grande trasversalità come PATTI SMITH e GORAN BREGOVIC o ancora CAPAREZZAMODENA CITY RAMBLERSAFRICA UNITE e MARLENE KUNTZ per restare nel nostro Paese. Ancora nomi internazionali dai suoni caldi e inclusivi come CHINESE MAN (Fra), GROUNDATION (Usa), DUBIOZA KOLEKTIV (Ser), DUBFX (Aus), BONOBO (Uk) e le star dell’elettronica divertente con DJS FROM MARS e DJ SHANTEL (Slo). Poi uno spazio ai suoni giovanissimi e popolari con il rap di SALMO, GEMITAIZ & MADMAN e CLEMENTINO, al nuovo reggae italiano dei MELLOW MOOD, agli alfieri dello swing SWEET LIFE SOCIETY e BANDAKADABRA al gruppo giovane per eccellenza di questi anni dieci: LO STATO SOCIALE con MAGELLANO e L’ORSO.
E ancora, il meglio della musica indipendente italiana: TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, ORCHESTRINA DI MOLTO AGEVOLE, AUCAN, GODBLESSCOMPUTERS, MANAGEMENT DEL DOLORE POSTOPERATORIO.

La prima edizione presenta artisti provenienti da diverse nazioni, tutti di grande richiamo e dai prezzi di biglietto popolari, compresi tra i 5 e i 25 euro.
Tutti i concerti hanno una parte notturna di qualità che si basa sulle principali serate dell’area metropolitana torinese. Si va dalla serata fané AVANZI DI BALERA, ad I LOVE ROCK, firmata dai Mostricci; dall’elettroswing di SWEET LIFE SOCIETY alla festa per una buona causa, PARTYCILLINA, realizzata dagli studenti della Facoltà di Medicina.
La condivisione è alla base dello spirito del neonato festival: infatti, se la progettazione dello stesso è opera dell’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour, l’esperienza che ha creato negli anni i principali festival piemontesi (Traffic, Pellerossa, Extrafestival per citarne alcuni), la stessa viene aperta a molte collaborazioni: dalla discografica rap BM Records alla principale agenzia della scena alternativa italiana BPM; dai collettivi artistici di Partycillina e Sweet Life Society a quelli etici di Slow Food International.
E ancora da segnalare l’attenzione per il territorio di Collegno e dell’area in cui si svolge il festival utilizzando tutte le capacità professionali sviluppate negli anni nell’esperimento pilota di riqualificazione Padiglione 14. Dalla realizzazione del kinder garden, funzionante nelle serate del festival ai servizi di pulizia, accoglienza e catering interni.

Flowers Festival è realizzato grazie al sostegno di Città di Collegno, Regione Piemonte e il patrocinio di Città Metropolitana Torino.

Ecco il calendario degli appuntamenti.

04 luglio: INDIEPENDENCE DAY: TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, AUCAN, GODBLESSCOMPUTER, MANAGEMENT DEL DOLORE POSTOPERATORIO, ORCHESTRINA DI MOLTO AGEVOLE e altri
07 luglio: MODENA CITY RAMBLERS, DUBIOZA KOLEKTIV
08 luglio: DUB FX, BONOBO
09 luglio: SALMO, GEMITAIZ & MADMAN, CLEMENTINO
10 luglio: MAX GAZZÈ, DENTE, DJS FROM MARS e altri
11 luglio: CAPAREZZA
12 luglio: GORAN BREGOVIC, DJ SHANTEL, BANDAKADABRA 
14 luglio: CHINESE MAN, SWEET LIFE SOCIETY
17 luglio: MARLENE KUNTZ perform CATARTICA
22 luglio: GROUNDATION, MELLOW MOOD

23 luglio: AFRICA UNITE 
24 luglio: STATO SOCIALE, L’ORSO, MAGELLANO
27 luglio: PATTI SMITH performs HORSES

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La band della settimana: JOVINE

Written by Novità

Il nuovo disco di Valerio JOVINE, il nono della sua carriera che questa volta torna a presentare come solista, si intitola Parla più forte come fosse un invito a tirar fuori il carattere piuttosto che il coraggio per andar contro l’omologazione dell’apparire. Parola di JOVINE reduce comunque da un’esperienza di Talent Show nella quale però ha dato prova di come si possa mostrare altro oltre ai contenuti conformisti secondo i dettami e le regole delle grandi distribuzioni. Il suo Raggae Style è molto piaciuto e da sempre apprezzato. Innumerevoli collaborazioni e vita vissuta di strade e concerto. In questo disco troviamo Zulù dei 99 Posse ma anche Clementino e un certa dosa di polemica ironica e genuina contro il conformismo italiano.
Il video che lanciamo è riferito all’ultimo singolo estratto, parla proprio di questo a partire dal titolo: “Vivo in un reality show”. A luci spente, spettacolo finito, la vita dell’artista deve continuare, come a voler parafrasare l’invito a costruire sempre e comunque verso una via di sani principi che deve quindi poter vivere di vita propria e non di luce riflessa.
Un bel lavoro di grande musica italiana, giovanissima e a tratti adolescenziale, ma sicuramente pregiata di un suono che sa come conquistare pubblico e critica. D’altronde JOVINE ci aveva abituato a grandi riscontri, a Napoli prima dov’è considerato forse una delle punte di diamante della nuovissima scena musicale partenopea, e nel resto di Italia poi dando libero sfogo alla sua altrettanto genuina voglia di mostrarsi senza troppi compromessi.

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Aeguana Way

Written by Interviste

Per i lettori di Rockambula l’Alternative-Rock band lucana, Aeguana Way, che oltre a vantare collaborazioni con Marta Sui Tubi, Management Del Dolore Post-Operatorio e altri artisti di rilievo italiani, è inoltre salita su palchi prestigiosi come quello del Concertone del Primo maggio a Roma. Elogi a parte, li abbiamo voluti nelle nostre pagine web per farci raccontare qualcosa sulla loro terza fatica discografica Cattivi Maestri, titolo anche del loro primo singolo estratto di cui sta girando il video su You Tube da qualche giorno.

Ciao ragazzi, benvenuti su Rockambula. Iniziamo a parlare di questo vostro ultimo lavoro, Cattivi Maestri, perchè i nostri lettori (e non solo!) dovrebbero acquistarlo?
Ciao a voi. Ovviamente quasi nessuno compra a scatola chiusa ed è per questo motivo che abbiamo deciso di caricare tutto l’album su YouTube. Una volta ascoltati i brani in rete magari deciderete di acquistare l’album ad un costo ridottissimo sui principali digital stores. A quel punto, oltre ad aver comprato un prodotto “WOW!”, starete contribuendo al progetto in maniera concreta… non è fantastico

Cosa è che vi ha reso così turbolenti verso questo mondo e la società in genere, quanto è stato incisivo questo stato d’animo in fase di scrittura del disco?
Durante il processo creativo ci ha accompagnati un forte senso di inquietudine misto a tanta voglia di capirne le cause per poi, in seguito, reagire. La maggior parte del disagio scaturiva proprio da quello che leggevamo quotidianamente sui social network generando curiosità e insofferenza al contempo. Questa turbolenza è stata determinante in fase di scrittura, in realtà succede sempre così, ogni volta che inizio a scrivere questo fattore risulta fondamentale.

Visto che il vostro Cattivi Maestri parla di consigli e per passare ad argomenti più frivoli, consigliate ai nostri lettori un pezzo da proporre alla propria metà e uno per far baldoria con gli amici?
Ok, direi per la propria metà “Call Me A Dog” dei The Temple Of The Dog mentre per fare un pò di baldoria “Easy Money” di Johnny Marr.

E’ appena uscito il vostro videoclip della title track “Cattivi Maestri”, raccontate un aneddoto particolare avvenuto durante le riprese?
Il video è stato girato in piano-sequenza, ossia senza tagli per il montaggio, quindi il tutto doveva essere fluido e perfetto dall’inizio alla fine del brano. La cosa divertente era che, ogni volta che si rifaceva una take completa, la band era costretta a correre per ritrovarsi nel posto giusto tra una scena e l’altra totalizzando chilometri lungo i corridoi del grande palazzo. Alla fine eravamo tutti sfiniti, ma ne è valsa davvero la pena.

In Italia la musica mainstream è dettata sempre più da artisti confezionati dai reality show che monopolizzano radio, tv e media in generale. Mentre chi si discosta dal solito sound trova difficoltà anche solo nel portare un po’ di pubblico ai propri concerti. Il problema secondo voi dove sta?
Il problema risiede nella mentalità di pubblico e addetti ai lavori di tutto lo stivale. E’ il solito cane che si morde la coda. La massa, compresi i grandi media, segue e “spinge” i fenomeni da reality; i gestori o i promoter dei locali e dei festival, che quelli dei reality non possono nemmeno sognare di averli a prendere un drink al proprio evento, pretendono dagli emergenti sold out e numeri da rockstar però con cachet da operaio cinese part-time in nero; gli emergenti, a loro volta, si lamentano di questa situazione e se qualche collega ce la fa diventano pure invidiosi e “distruttivisti”.

A proposito di live, vista la vostra esperienza con band importanti e su palchi importanti. Quale concerto ricordate con più piacere e perché?
In assoluto il concerto del Primo Maggio ’13 a Roma, il perchè è abbastanza scontato, quel palco è davvero magico, l’adrenalina di quel giorno non la dimenticheremo mai.

Grazie mille, lasciamo a voi le ultime righe per concludere quest’intervista.
Grazie a voi! Speriamo di vedervi presto ai prossimi concerti…
Intanto vi invitiamo ad ascoltare il nuovo album (sui principali digital stores )
guardare il nuovo video e venirci a trovare sulla nostra pagina FB: www.facebook.com/aeguanaway

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Festival Rockin’Cura 2014. Rockambula tra i media partner

Written by Senza categoria

Quarta edizione per il festival Rockin’Cura, evento musicale “figlio” dell’impegno e della passione dell’associazione culturale ImaginAction. L’associazione nasce con l’obiettivo di promuovere eventi e festival, soprattutto a livello musicale, che diano impulso a un movimento culturale che si ponga come una valida alternativa per i giovani della provincia. Di qui l’idea della manifestazione che ha visto sul proprio palco nelle precedenti edizioni artisti emergenti a livello locale e nomi noti nel panorama della musica indipendente italiana, quali i Fast Animals and Slow Kids e Il Pan del Diavolo, Luminal, Management del dolore post operatorio, Venus in furs, Gazebo Penguins. Rockin’ Cura vuole inoltre dare spazio a varie espressioni artistiche e per farlo affianca alla musica spazi espositivi di pittura e fotografia, mercatini vintage, artisti di strada, proiezioni e iniziative di solidarietà. L’appuntamento di quest’anno è per venerdì 5 e sabato 6 settembre presso i Giardini Pubblici di Cura di Vetralla, Via Sant’Angelo e vede protagonisti Il Movimento, Majakovich, The Cyborgs, per la serata del 5 settembre e Progetto Panico, Bamboo e The Zen Circus per la serata conclusiva. Rockin’Cura è affiancato quest’anno da importanti Media Partnership tra cui Rockambula Webzine.

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La Band della Settimana: Laika Vendetta

Written by Novità

Il progetto Laika Vendetta nasce ad Alba Adriatica (TE) nel Luglio 2011 e inizia a farsi strada nel panorama emergente italiano. Con Laika, Silvia, Jeanne e…le Altre, album autoprodotto, raccolgono un buon consenso di critica e pubblico, passaggi radio su emittenti come Radio Delta 1, Radio Onda D’Urto, Virgin Web Radio e molte altre ancora. Date e collaborazioni con artisti come Paolo Benvegnù, Iosonouncane, Aucan, Sick Tamburo, Giorgio Canali, Niccolò Fabi, Rezophonic, Management del Dolore Post-Operatorio, Niccolò Carnesi e altri ancora. Premiati in diversi Festival come MW Festival 2011, Gulliverock 2012, Free Tribe 2012, Sotterranea 2013, i Laika Vendetta sono una band dove la tensione “si crea tra la poesia decadente dei testi da una parte, e il vitalismo e l’ aggressività della musica dall’altra” (cit. Suono). A febbraio 2013 entrano in studio con Manuele “Max Stirner” Fusaroli (produttore di Tre Allegri Ragazzi Morti, Teatro degli Orrori, Zen Circus, Management, Nobraino, Criminal Jokers, etc). Registrano Elefanti in Fuga, pubblicato a Febbraio 2014 per il collettivo artistico LA NOIA, un disco che si pone da una parte come una critica ai valori professati dalla società dei consumatori, dove la felicità è stata sostituita dal possesso, dall’altra come una spinta vitale a ricercare un Sé più profondo.

Freschi vincitori della seconda edizione di Streetambula Music Contest, sono loro la nostra nuova band della settimana

Sito Ufficiale

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Rockin’ Cura Festival 2014

Written by Senza categoria

Giunge quest’anno alla quarta edizione il Festival Rockin’ Cura, appuntamento musicale nel settembre della Tuscia. Le precedenti edizioni del Festival hanno visto sul palco artisti emergenti a livello locale e nomi noti nel panorama della musica indipendente italiana, quali i Fast Animals and Slow Kids e Il Pan del Diavolo, Luminal, Management del Dolore Post-Operatorio, Venus in Furs, Gazebo Penguins. Rockin’ Cura vuole inoltre dare spazio a varie espressioni artistiche e per farlo affianca alla musica spazi espositivi di pittura e fotografia, mercatini vintage, artisti di strada, proiezioni e iniziative di solidarietà.

L’edizione 2014 del Festival era fortemente a rischio per un buco nella cassa dell’associazione ImaginAction Eventi, ideatrice e promotrice dell’evento, causato dalle promesse non mantenute del comune di Viterbo. Per il concerto de Lo Stato Sociale, evento collaterale a Rockin’Cura 2013, organizzato a Viterbo nell’agosto 2013 il Comune di Viterbo si era impegnato a restituire la cifra di 2.500 euro anticipata da ImaginAction: a quasi un anno di distanza sono rientrati nelle casse dell’associazione appena 493 euro.

Queste le condizioni in cui ci si apprestava a organizzare Rockin’Cura 2014.  Nonostante queste difficoltà e grazie all’aiuto realtà vicine al festival – quali Backstage Academy, Mvm Concerti e il Glitter Café – che hanno permesso l’organizzazione di un concerto di raccolta fondi  e a quello di un pubblico ormai affezionato alla manifestazione si è comunque riusciti a far partire l’edizione 2014 del festival. Il 5 e il 6 settembre 2014 sul palco di Rockin’Cura si esibiranno Il Movimento, Majakovich, The Cyborgs, Progetto Panico, Bamboo e The Zen Circus. Nonostante tutto.

L’associazione ImaginAction Eventi nasce con l’obiettivo di promuovere eventi e festival, soprattutto a livello musicale, che diano impulso a un movimento culturale che si ponga come una valida alternativa per i giovani della provincia. L’associazione è inoltre Circolo Arci e si inserisce all’interno delle manifestazioni EstasiArci-Frammenti. L’attività di ImaginAction si sviluppa anche in collaborazione con associazioni culturali affini e varie realtà giovanili nell’ottica di creare un ambiente culturale e musicale diverso e vitale. E forse, lo si dice senza falsa modestia i risultati che si raggiungeranno quest’anno daranno una briciola di soddisfazione in più.

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