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Winter Dust – Thresholds

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Quattro canzoni, quattro potentissime scosse telluriche che si insinuano sotto pelle e bruciano  fino a far ribollire il sangue nelle vene. Ecco una piccola sintesi di cos’è Thresholds, nuovo EP dei padovani Winter Dust. Non avranno la delicatezza ammaliante dei Mogwai, ma in loro resta intatto lo spirito evocativo del Post Hardcore di Cave In o Pelican. “There” è il battesimo che non ti aspetti con questa realtà musicale: paesaggi martoriati che rifioriscono per poi appassire nuovamente, il cui concime sono le liriche urlate da Marco, che non mostra neppure un briciolo di autocontrollo. “Acceptance” ci fa capire che non c’è fine alla disperazione, mentre la terra si sgretola sotto i nostri piedi e l’Apocalisse festeggia intorno a noi. Il pianoforte corre a darci soccorso ed è come uno spiraglio di luce che fende le tenebre. Ecco che “Let the Morning In” ricostruisce il mosaico di un mondo devastato, corrotto dalla piaga della deriva. E’ un salmo viscerale, emozionale, fondato su una melodia solenne, è una sorta di “Inno alla Gioia” di Beethoven in chiave Post Rock. L’epilogo avviene con “Elsewhere” ed è un’ennesima carica di emozioni contrastanti: la calma, la pace fugace, le insidie della discordia, la purezza di un disco che non conosce limiti e manda in frantumi diversi clichés legati alla nostra Patria. Quattro canzoni, una moltitudine di brividi.

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Asylir, uscita internazionale e free download.

Written by Senza categoria

Uscito il 15 settembre in digitale, vinile per V4V-Records e Voice of The Unheard (etichetta francese degli acclamatissimi Sport e Winter Dust tra i tanti) e cd per Lonely Voyage Records (nuovissima etichetta inglese con sede a Londra), l’esordio degli And So Your Life Is Ruined, giovane band Emo/Post-Rock da Rimini è da oggi in free download. Marco, Giovanni, Martino e Davide (già Goldaline My Dear e bassista dei Girless and the Orphan): quattro amici e quattro voci che dal 2010 infrangono gli spazi intimi e raccolti della riviera romagnola. Un esordio che sviluppa la sua forza comunicativa in lunghi e suggestivi strumentali di pura scuola Emo-Math-Post-Rock nineties (vedere alla voce American Football) con testi brevi e concisi, ferite del passato e piccole battaglie quotidiane per costruire un futuro migliore. “Non si piange per la propria sorte ma si cambia la propria rotta”.

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