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Goran Bregovic, Calcutta & Paolo Tocco (Pescara 04 settembre 2016)

Written by Live Report

La chiusura dell’estate musicale pescarese regala ai cittadini, ai turisti e a tutti quelli che, come me, hanno macinato chilometri per esserci, una giornata carica di appuntamenti gratuiti per tutti gusti e di forti emozioni e divertimento. Almeno tre gli eventi, non direttamente collegati tra loro, ci hanno accompagnato già dal pomeriggio fino alla sera non troppo inoltrata visto il relativo rispetto degli orari previsti per i concerti. Alle ore diciassette, presso la libreria Feltrinelli, il produttore, promoter e cantautore chetino Paolo Tocco fa il suo ingresso in punta di piedi nel mondo della letteratura presentando l’opera prima edita da Tabula Fati, Il Mio Modo di Ballare, raccolta di racconti che sono trasposizione delle canzoni del suo fortunato ultimo album, dallo stesso titolo, particolarmente apprezzato dalla critica (me compreso) tanto da finire tra i finalisti del Premio Tenco. La presentazione è impreziosita da un live acustico per il quale, l’artista, sceglie la sua voce, una chitarra e due musicisti che saranno gli stessi del prossimo disco del musicista abruzzese già in fase di preparazione. L’esecuzione dei brani è alternata a un reading di estratti dei racconti a cura dell’attore Massimiliano Elia e alle domande dei giornalisti e moderatori Donato Zoppo e Luca Pompei. I pezzi già noti dell’album sono riproposti spesso con arrangiamenti che donano loro nuova vitalità e distolgono l’attenzione da un’esecuzione non sempre impeccabile. Del resto il protagonista oggi non è tanto la musica quanto le parole ed è proprio Massimiliano Elia a creare la giusta atmosfera per farci appassionare, emozionare e tutt’altro che annoiare nonostante la durata dell’esibizione che arriva a quasi due ore. Il momento più toccante si ha con la dedica al padre, oltretutto presente e in lacrime; è stato proprio lui a suggerire involontariamente il titolo dell’opera quando cercò ingenuamente di giustificare la sua impossibilità a camminare e muoversi come una volta. Non mancano momenti di critica velata da parte dei moderatori e di autocritica, come quando si fa notare l’accostamento impossibile tra architettura romanica e ambientazione a stelle e strisce o quando si fa cenno all’uso di nomi stranieri per “scenografie” italianissime, ma la grande umiltà e simpatia di Paolo Tocco riescono sempre a far scivolare talune incongruenze o eccessive licenze poetiche in un’aura di magia e umanità. Come lui stesso ammetterà, non ha la presunzione di credersi scrittore nel senso professionale e artistico del termine come non ne ha di essere un cantante. È soltanto un essere umano con diverse cose da dire e tanta voglia di dirle, senza mai svelarsi troppo ma cercando di colpire al cuore dalle più disparate prospettive. Il disco è riuscito nel suo intento, per il libro dobbiamo aspettare almeno il tempo di leggerlo.

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Chiusa la presentazione tocca spostarsi verso il mare. Due sono gli avvenimenti che si svolgeranno di lì a poco quasi in contemporanea: da una parte c’è la festa dei Giovani Democratici con l’inspiegabile fenomeno di massa Calcutta e, ad aprire, I Missili, giovane, allegra e interessante formazione Pop Rock abruzzese messasi in evidenza con l’album Vitamine del 2014 edito da V4V Records. A qualche centinaio di metri, nell’Arena del Mare, c’è Bregovic, con la sua Wedding & Funeral Band. Faccio la mia scelta e, nonostante avessi già visto in passato un suo spettacolo, ma mai quello di Calcutta, mi reco dall’artista serbo occupando posto nelle retrovie, con i piedi nella sabbia e il palco dritto davanti a me. La World Music di Goran Bregovic è quella che conosciamo, lo show non si discosta affatto da quello che ricordavo, i suoi pezzi più noti sono tutti palesati, i fiati, le percussioni, le voci regalano un momento comunque unico a tutti i presenti; ragazzi sdraiati sulla spiaggia, adulti che non riescono a stare fermi e tanti bimbi che ballano come pazzi, per la gioia del genio di Sarajevo (del resto il tour ha il titolo Chi non Diventa Pazzo non è Normale). La scelta della regione Abruzzo nell’ambito Open Day (progetto di promozione turistica voluto dalla presidenza della Giunta regionale “per far crescere la competitività dell’Abruzzo” con la collaborazione dell’amministrazione comunale di Pescara e di Banca Intesa) di finanziare e dare voce a Bregovic si rivela indovinata non tanto o non solo per l’atmosfera di festa che è riuscito a creare ma anche per la sensibilità e l’acutezza con la quale tocca temi importanti come l’integrazione o la guerra. Durante la serata viene anche promossa la raccolta fondi avviata dalla regione a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma (se volete dare una mano, il conto corrente è 1034127231 intestato a “Regione Abruzzo – Pro Sisma 2016”, codice Iban IT-73-A-07601-03600-001034127231) secondo modalità probabilmente rivedibili, almeno per aumentare la partecipazione dei presenti; alla fine poco conta se l’ovvia conclusione del concerto si avrà con la sua nota versione di “Bella Ciao”, poco conta se la Festa dell’Unità dei Giovani Democratici è da tutt’altra parte, poco conta se non tutti gli astanti si sentono rappresentati dal famoso canto popolare partigiano. La sabbia salta via dai piedi nudi dei ragazzi, le braccia volano verso il cielo, la danza collettiva resuscita uno spirito di partecipazione e solidarietà che non si vedeva da qualche tempo e anche se non tutti sono mossi da sincero trasporto ma piuttosto dalla voglia di fare “casino” il risultato è di quelli che ci rimarranno nel cuore a lungo.

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Finito il concerto, mi fiondo verso Calcutta, sperando, per una volta, che gli orari non siano rispettati e riesca a vedere la conclusione del live. Arrivo e mi accorgo che le mie speranze possono andare e farsi fottere ma comunque posso scambiare quattro parole con i ragazzi che hanno organizzato e visto il concerto. C’è profonda delusione, mi dicono. Il concerto è durato pochissimo, è costato un sacco, avrà cantato quattro canzoni, oltretutto malissimo e si è rivelato anche tutt’altro che disponibile, rinunciando a incontrare i suoi fan con la scusa che non ama il contatto fisico. Del resto non è un obbligo, per chi suona, darsi in pasto alle folle ma il giudizio sulla sua esibizione mi lascia soddisfatto della scelta di essere altrove e, tutto sommato, sembra confermare tutto quello che temevo circa l’eccessivo, inutile, sconsiderato fragore intorno ad un ragazzo senza troppo talento che si è trovato al posto giusto al momento giusto. Il bilancio della serata resta positivo e, per ora, lasciamo da parte le critiche sulla contemporaneità di eventi di grande risonanza, non solo di Calcutta e Bregovic ma anche con la serata Aquilana, il Jazz Italiano per Amatrice. Per una volta, siamo contenti della vasta possibilità di scelta e dell’abbondanza. Presto torneremo ai piccoli e appassionati concerti nei minuscoli club di provincia e a “emigrare” verso le grandi città del nord per assistere a qualcosa d’importante che, nella mia regione, non si trova con troppa frequenza quando il sole si fa più mite e la brezza della sera si trasforma in un freddo pungente. Oggi mi godo il fresco ricordo di una caldissima giornata sulla riva del mare pescarese.

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Le Classifiche del 2015 di Silvio “Don” Pizzica

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Paolo Tocco in concerto al FICTIO CLUB di Chieti

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Di sicuro quando si parla di Paolo Tocco si fa subito riferimento alla Protosound Records, all’azienda discografica e ai numerosi titoli prodotti e promossi in tutta Italia, non ultimo il premio della critica al Festival di Sanremo del 2014 con il cantautore ligure Zibba. E poi ancora, Paolo Tocco come cantautore, quest’anno di nuovo in pasto alla critica con il suo secondo lavoro personale dal titolo Il Mio Modo di Ballare ampiamente accolto dalla critica di settore e non solo. Meritevole di essere inserito nella lista dei 50 miglior titoli del 2015 secondo la giuria del Club Tenco. Di sicuro però non è il live la parola d’ordine. Eppure questo 10 Ottobre, il cantautore teatino rompe un suo personalissimo silenzio e torna a cantare in pubblico nella splendida cornice del FICTIO CLUB di Chieti, uno dei principali live club della città che in anni di carriera ha ospitato anche nomi di rilievo della canzone d’autore italiana e non solo. “Di sicuro non è il mio mestiere quello del performer, fare i dischi ha molte sfaccettature ed è un lavoro molto importante e faticoso, per quel che si possa credere. Altrettanto faticosa e impegnativa è la dimensione live a cui non mi sono mai dedicato come il mestiere richiederebbe. Sabato però sarà una festa che punta più al cuore che alle note, un momento da passare assieme agli amici che in qualche modo hanno ispirato o dato voce e faccia a questo mio piccolo grande disco. Orgoglioso e onorato di tutti i riscontri avuti fino ad ora…” Una festa quindi dal sapore acustico che vedrà la collaborazione di Walter Caratelli alle percussioni, Danilo Florio al violino, Amedeo Micantoni alle chitarre, la special guest di Piero Delle Monache al sax e altre piccole sorprese che per ora non ci è dato di sapere.

PAOLO TOCCO in CONCERTO
SABATO 10 OTTOBRE
FICTIO CLUB
Via Armellini, 1 – Chieti
info e prenotazioni
tel. 3407721367

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Il Video della Settimana: Paolo Tocco – “Da Questo Tempo che Passa”

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Delicato quanto intimo, dai sapori francesi che restituiscono alla mente quel retrogusto di chitarre di Pierre Bensusan, rivestendo di gustosi dettagli che solo il dialogo armonico tra una chitarra classica 7 corde e una fisarmonica sa come restituire. Si intitola “Da Questo Tempo che Passa” ed è il quarto video estratto dal nuovo disco del cantautore abruzzese Paolo Tocco dal titolo Il Mio Modo di Ballare. Questa volta un brano decisamente inserito nello scenario della classica canzone d’autore italiana, niente radio e brani dagli incisi forti che si fanno ricordare. Un piccolo scrigno in cui custodire l’intima esperienza di una malattia, quella di un padre come quella di tanti, i suoi pensieri a volte scomodi a volte romantici, a volte ironici a volte drammatici, quelli utili da fare per lasciar passare il tempo che tanto va bene lo stesso e quelli pronti ad esorcizzare una condizione con cui è difficile convivere. Il quarto video per continuare a tener alta l’attenzione verso un disco davvero ben accolto dalla critica di settore e non solo. A breve anche le prime date live. Sul palco una piccola sezione acustica e nuovi arrangiamenti per un disco prodotto stando attenti a curare ogni minimo particolare.


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Il Video della Settimana: Paolo Tocco – “Luna Nera”

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Nuovo singolo estratto da questo suo secondo e fortunato disco del cantautore Abruzzese Paolo Tocco dal titolo Il Mio Modo di Ballare uscito lo scorso 20 Febbraio per Protosound Records. Un disco anticipato dal singolo “Aveva Vent’anni” ampiamente accolto dalla critica e dalle rotazioni radiofoniche italiane. Un nuovo lavoro, un nuovo disco, un nuovo album di storie e di fotografie dove è l’ipocrisia il vero ed unico filo conduttore, il leitmotiv di un disco che sta raccogliendo solo grandi ed entusiasmanti riscontri di critica. “Luna Nera” è la doppia faccia della vita quotidiana, la doppia faccia delle persone e delle loro morali, la doppia faccia delle apparenze. “Luna Nera” è la storia di un tradimento che diventa complicità, un menage a trois quando sembrava fosse l’amore – quello sano, quello etico, quello fedele – l’unica vera strada da percorrere…così si diceva in giro, tra la gente…

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“Luna Nera” è il nuovo video di Paolo Tocco

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Nuovo singolo estratto da questo suo secondo e fortunato disco del cantautore Abruzzese Paolo Tocco dal titolo Il Mio Modo di Ballare uscito lo scorso 20 Febbraio per Protosound Records. Un disco anticipato dal singolo “Aveva Vent’anni” ampiamente accolto dalla critica e dalle rotazioni radiofoniche italiane. Un nuovo lavoro, un nuovo disco, un nuovo album di storie e di fotografie dove è l’ipocrisia il vero ed unico filo conduttore, il leitmotiv di un disco che sta raccogliendo solo grandi ed entusiasmanti riscontri di critica. “Luna Nera” è la doppia faccia della vita quotidiana, la doppia faccia delle persone e delle loro morali, la doppia faccia delle apparenze. “Luna Nera” è la storia di un tradimento che diventa complicità, un menage a trois quando sembrava fosse l’amore – quello sano, quello etico, quello fedele – l’unica vera strada da percorrere…così si diceva in giro, tra la gente…

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Il Video della Settimana: Paolo Tocco – “Come le Formiche”

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“Come le Formiche” testo & musica di Paolo Tocco produzione artistica Domenico Pulsinelli. Video prodotto da Studioimpressions Abruzzo operatore di ripresa e color correction Sandro Odoardi regia Paolo Tocco & Domenico Pulsinelli montaggio Paolo Tocco. “Come le Formiche” è tratto da Il Mio Modo di Ballare il secondo disco di Paolo Tocco.
In tutti gli store il secondo disco del cantautore e producer abruzzese Paolo Tocco. Si intitola Il Mio Modo di Ballare pubblicato dalla Protosound Records. A distanza di 5 anni circa dall’esordio ottimamente accolto dalla critica – dal titolo Anime Sotto il Cappello – e dopo oltre 10 passati al fianco di Giulio Berghella nell’attività di produttore e promoter, Paolo Tocco torna a fare la sua musica portando con se tutta la squadra della Protosound Polyproject sotto la direzione artistica del producer Domenico Pulsinelli. Un nuovo disco, un concept che racconta le mille sfaccettature dell’ipocrisia.

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Esce oggi Il Mio Modo di Ballare di Paolo Tocco

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Da oggi 20 Febbraio in tutti gli store il secondo disco del cantautore e producer abruzzese Paolo Tocco. Si intitola Il Mio Modo di Ballare pubblicato dalla Protosound Records. A distanza di 5 anni circa dall’esordio ottimamente accolto dalla critica – dal titolo Anime Sotto il Cappello – e dopo oltre 10 passati al fianco di Giulio Berghella nell’attività di produttore e promoter, Paolo Tocco torna a fare la sua musica portando con se tutta la squadra della Protosound Polyproject sotto la direzione artistica del producer Domenico Pulsinelli. Un nuovo disco, un concept che racconta le mille sfaccettature dell’ipocrisia. “Ognuno in questa vita ha il suo modo di stare al mondo…il suo modo di ballareL’ipocrisia che subiamo o che viviamo coscientemente, l’ipocrisia che ritroviamo in un sentimento nobile come l’amore o nell’accettazione forzata di una malattia…ma anche l’ipocrisia che non credevamo ci potesse appartenere.” 11 nuove canzoni cariche di tante emozioni e di ricche simbologie, dalle ballate della classica canzone d’autore italiana all’elettronica contemporanea, da un certo tipo di etnia mediterranea all’Islanda dei Sigur Ross. E ancora: troveremo lo swing elegante con una voce realizzata col telefonino piuttosto che la romantica nenia pianoforte e voce, qualcosa del soft rock americano di Jackson Browne piuttosto che un sentore ruggine di pop rock nostrano. E tanto altro… Il Mio Modo di Ballare invita anche quell’ascolto attento pronto a soddisfare anche i palati fini di chi ha un’importante sensibilità tecnica perchè questo disco è anche il frutto di un prezioso artigianato sonoro cesellato con grande mestiere, un prodotto che oggi, con la crisi ormai imperante in ogni ambito sociale e culturale, raramente si ha modo di sviluppare. Fatta eccezione per Claudio Esposito (chitarrista e produttore napoletano che ha suonato tutte le chitarre acustiche ed elettriche oltre ad assistere la produzione in studio), per la cantante di origini etiopi Helen Tesfazghi che ha cantato nel brano “D’oro e di pane” e per il pianoforte di Vincenzo Murè (Ridillo, Vecchioni, Morandi), per il resto tutto il team di lavoro è Abruzzese a partire dalla produzione artistica firmata da Domenico Pulsinelli che ha suonato i sint e curato le programmazioni. E ancora l’immancabile Giulio Berghella al basso, ma anche Giuliano De Leonardis (Equipe 84) al basso fretless, Carlo Porfilio alla batteria, Walter Caratelli alla batteria swing e alle percussioni, Angelo Tracanna al contrabbasso, Gabriel Rosati ai fiati, Elena Dragani altra voce femminile, Simone Agostini alla chitarra fingerstyle e bouzouki greco, Daniele Di Diego alla chitarra classica 7 corde, Marco Di Blasio alla fisarmonica e Francesco Pulsinelli alla chitarra semi-acustica.

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Il Video della Settimana: UMMO – “Malinconia”

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UMMO: una band rivelazione di quello che, a loro dire, potrebbe chiamarsi Heavy-Pop. E dopo inaspettati riscontri di pubblico e di critica per l’uscita del primo videoclip che ha collezionato migliaia di visualizzazioni in pochissime ore, ecco il disco disponibile in tutti gli store digitali. Una nuova produzione firmata dal cantautore e producer Paolo Tocco (Protosound Records), erotica provocazione e trasgressiva energia dalle forti tinteggiature elettroniche e visionarie. Un lavoro caratterizzato da coralità melodiche che devono assolutamente stamparsi alla memoria e restarci a lungo. Il video di “Malinconia” restituisce riscontri record per una band emergente. Firmato dalla regia di Giovanni Bufalini e dal montaggio di Giulio Tiberti è il secondo singolo estratto: una sfida al pudore che mostra sfacciatamente quello che un certo tipo di perbenismo considera censurabile a priori lasciandolo al libero sfogo in mille altre forme fruibili invece liberamente da tutti. Paradossi e contraddizioni della comunicazione e di un’etica quotidiana. Un tour in atto, colori e giochi di luce, Flashmob, incursioni non troppo permesse e tante altre piccole quanto ambiziose alternative al tradizionale iter discografico che non vede più soltanto un disco ma l’immagine ed il suono al centro di tutta la scena. Le copie si possono prenotare fin da ora alla mail dischiummo@gmail.com

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Il Video della Settimana: Simone Agostini – “Outer Space”

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Il primo singolo estratto dal nuovo disco di Simone Agostini “Maka” uscito per Protosound Records e prodotto dal cantautore e discografico Paolo Tocco. “Outer Space” forse il brano più visionario e trasgressivo di un intero disco dove il viaggio e la contaminazione la fanno da padrone. Questa è la traccia che chiude una tracklist in cui si avvicendano composizioni che rendono omaggio alla cultura dei popoli e alla loro terra, epoche e tradizioni mantecate assieme, in uno scenario che mette appunto il “viaggio” al primo posto come unico filo conduttore del romanzo sonoro di Agostini. Ultima tappa sembra essere lo spazio infinito, “Outer Space” appunto, da cui guardare la nostra madre terra da un punto lontanissimo da cui poi scappare e perdersi irrimediabilmente. Scenari post-atomici, industriali, immortalati da questa clip video realizzata dallo stesso Paolo Tocco dove non a caso la bassa qualità delle riprese saturate oltre misura restituiscono al suono un’immagine che ne è la perfetta conseguenza. Tecnicamente il brano è molto particolare e prevede l’esecuzione di tre registri melodici in contemporanea. La sezione dei bassi che si unisce alla melodia suonata in contemporanea sui cantini della chitarra per poi aggiungerci un e-bow a descrivere questi armonici lunghi, protagonisti e caratterizzanti del brano. Una chitarra può bastare al teatino Simone Agostini che troveremo live il prossimo 29 Novembre al FICTIO Club di Chieti.

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Il Video della Settimana: Paolo Tocco – “Aveva Vent’anni”

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“Aveva Vent’anni” è la storia di un omicidio passionale ben ragionato, è un video ironico a cavallo tra satira e ironia, una ballata leggera di musica italiana che coinvolge con un ritornello che si incide a fuoco nella memoria. A distanza di 5 anni dal suo debutto ottimamente accolto dalla critica con il disco Anime Sotto il Cappello e dopo oltre 10 anni di intensa attività discografica come produttore e promoter, torna in scena in prima persona il cantautore abruzzese Paolo Tocco con un nuovo disco in uscita a Gennaio 2015 dal titolo Il Mio Modo di Ballare. Con Il Mio Modo di Ballare non scende in campo solo l’anima di un cantautore, ma l’intera squadra della Protosound Polyproject guidata dalla produzione artistica e tecnica di Domenico Pulsinelli, che coglie l’occasione per confezionare un disco che sia espressione massima di tutta la crescita avuta in questi anni. Un lavoro che promette di emozionare ma anche di mostrare il frutto di un prezioso artigianato sonoro che oggi, con la crisi ormai imperante in ogni ambito sociale e culturale, raramente si ha modo di sviluppare. Paolo Tocco e Giulio Berghella a capo della Protosound Polyproject che dal 2005 ha sviluppato e dato vita a numerosi progetti di comunicazione e di produzione discografica raccogliendo in qualche modo il passaggio di quasi tutta la scena italiana degli ultimi anni. In stretta collaborazione con L’Altoparlante di Fabio Gallo portano a casa anche traguardi come il Premio TENCO 2012 con Zibba come miglior disco dell’anno a pari merito con gli Afterhours, il Premio MEI 2013 e un Premio Della Critica e Della Sala Stampa/Tv al Festival di Sanremo 2014.

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Paolo Tocco, ad ottobre il nuovo singolo

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Si intitolerà “Aveva Vent’anni” e sarà il primo singolo del nuovo disco del cantautore abruzzese Paolo Tocco. “Aveva Vent’anni” è la storia di un omicidio passionale ben ragionato, è un video ironico a cavallo tra satira e libertà, una ballata leggera di musica italiana che coinvolge con un ritornello che si incide a fuoco nella memoria. A distanza di 5 anni dal suo debutto ottimamente accolto dalla critica con il disco Anime Sotto il Cappello e dopo oltre 10 anni di intensa attività discografica come produttore e promoter, torna in scena in prima persona il cantautore abruzzese Paolo Tocco con un nuovo disco in uscita a Gennaio 2015 dal titolo Il Mio Modo di Ballare. Ad anticipare le danze un singolo decisamente accattivante a cui si accompagnerà un divertentissimo videoclip in rotazione radiofonica e sui canali web a partire da Venerdì 3 ottobre. Paolo Tocco e Giulio Berghella ormai nomi di riferimento per la scena discografica abruzzese e non solo, a capo della Protosound Polyproject, dal 2005 hanno sviluppato e dato vita a numerosi progetti che hanno spesso trovato riscontri importanti in ambito nazionale. Degni di nota il Premio TENCO 2012 con Zibba come miglior disco dell’anno a pari merito con gli Afterhours, il Premio MEI 2013 come azienda di maggior spicco in Italia per la diffusione radiofonica ed infine, sempre con il cantautore ligure, un Premio Della Critica e Della Sala Stampa/Tv al Festival di Sanremo 2014. Ma anche tanto Abruzzo, curando le produzioni di Michele Di Toro, Piero Delle Monache, Simone Agostini, Domenico Imperato, Maurizio Di Fulvio, The Gift e tantissimi altri…e ancora la cantautrice brasiliana Tati Valle, il rockabilly dei The Rock’n’Roll Kamikazes e degli storici Rekkiabilly, i baresi U’Papun con la preziosa featuring di Caparezza, il crossover dei Rocky Horror e in ultimo i progetti emergenti di Dola J. Chaplin e degli eclettici UMMO. tanto per citarne alcuni. Con Il Mio Modo di Ballare non scende in campo solo l’anima di un cantautore, ma l’intera squadra della Protosound guidata dalla produzione artistica e tecnica di Domenico Pulsinelli, che coglie l’occasione per confezionare un disco che sia espressione massima di tutta la crescita avuta in questi anni. Un lavoro che promette di emozionare ma anche di mostrare il frutto di un prezioso artigianato sonoro che oggi, con la crisi ormai imperante in ogni ambito sociale e culturale, raramente si ha modo di sviluppare.

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