Nick Cave Tag Archive

Settembre ci porterà via con sé

Written by Recensioni

300 secondi o poco più di tanta roba!
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‘Sin letra pequeña’ – Pillole dal Primavera Sound 2018

Written by Live Report

“Con queste e con molte altre considerazioni inutili si torna a casa dopo un’esperienza come il Primavera Sound Festival.”

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Recensioni #04.2018 – Tutte Le Cose Inutili / I’m Not A Blonde / Glen Hansard / Jeff Rosenstock / Dirtmusic

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Best of 2017 || i concerti che ricorderemo

Written by Articoli, Live Report

‘Chi suona stasera?’ – Guida alla musica live di novembre 2017

Written by Eventi

Sun Ra Arkestra, Kraftwerk, Nick Cave & The Bad Seeds… Tutti i live da non perdere questo mese secondo Rockambula.

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[CONTEST] Hugo Race & Michelangelo Russo il 26 ottobre @ Tambourine | vinci due biglietti

Written by Eventi

Il loro John Lee Hooker’s World Today, registrato in una singola sessione live di giorno e di notte allo studio di Berlino degli Einstürzende Neubauten con Boris Wilsdorf, è un album epico, di suoni sospesi nel tempo e nello spazio, che guarda indietro dal ventunesimo secolo al Blues di John Lee Hooker in un vorticoso mix di grana analogica e profondi impulsi di Trance.

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The Somnambulist – Quantum Porn

Written by Recensioni

10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #17.02.2017

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Recensioni #01.2017

Written by Recensioni

Brian Eno // Jumping the Shark // Tiger! Shit! Tiger! Tiger! // Il Diluvio // Duke Garwood
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Preoccupations @ Quirinetta, Roma 24/11/2016 [LIVE & PHOTO REPORT]

Written by Live Report

Tempo di politically correct anche nella musica, e così i già Women e i già Viet Cong si presentano al pubblico romano con la nuova denominazione d’origine controllata, Preoccupations [Quand’erano ancora i Viet Cong, noi di Rockambula avevamo avuto il piacere di incontrarli già al Primavera Sound 2015]. Per essere sicuri di aver fissato il concetto nella mente chiamano così anche l’ultima fatica che presentano in tour. Preoccupations, l’album, non mi aveva impressionato molto ed era necessario effettuare una verifica sul campo per confermare o smentire l’idea. Preoccupations, il gruppo, si presenta in una sala semi deserta se si escludono fotografi e “quelli che scrivono per le webzine”. Evidentemente il cambio di nome deve aver seminato gli hipster dell’ultim’ora.

Bastano un paio di canzoni per capire che i canadesi hanno l’attitude del gruppo emergente che non sfonda mai, teste basse, poche interazioni con i presenti, a tratti sembrano quei nerdoni che si fissano con il suono, a tratti sembrano quei timidi che hanno il timore di alzare lo sguardo e di incrociarlo con quello inquisitore di chi li ascolta e a tratti sono quei soggetti che suonano perché piace a loro, come fossero soli nel garage di casa del bassista. Chi entra a concerto iniziato ha l’impressione costante che siano il gruppo spalla e che stiano per smettere da un momento all’altro. Non hanno fan di nicchia e nemmeno affezionati. Troppo melodici per gli amanti degli albori, troppo psichedelici per i tristoni, troppo strumentali per le fashion blogger. E questo è il loro punto di forza. Tra gli ascoltatori trovi il tipo con la maglia dei Bauhaus vicino al tizio con i risvoltini rimbalzato al Goa e la ragazzina con i capelli blu e la matita scura ripassata tre, quattro volte intorno agli occhi.
Durante il live, nella loro esecuzione, ci ritrovo la voce del tipo degli Editors ma anche il Nick Cave dei Birthday Party, St. Vincent, i Blonde Redhead, i Jesus and Mary Chain e la cattiveria dei My Bloody Valentine in un’accozzaglia (cit.) che è peggio dei sostenitori del No al referendum. Il suono disarmonico mal si sposa con le luci gestite da una capra ubriaca che ha appena rubato i faretti al Luneur Park. Punta di diamante, quota “bellezza” e menzione d’onore vanno al batterista, preciso, veloce, pulitissimo e maestro di bacchette.
Nel complesso un concerto intimo che ti lascia quella sensazione vibrante nelle ossa. Non di quelli che te ne vai fischiettando il bis ma di quelli che te ne vai e pensi “ma che bombetta atomica era”? E vorresti risponderti ma ti fischiano ancora le orecchie.

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Nick Cave & The Bad Seeds – Skeleton Tree

Written by Recensioni

L’ennesimo ottimo lavoro di un musicista infinito, il più bello da quindici anni a questa parte.
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Musica e Cinema | Nick Cave – One More Time With Feeling

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