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RAVENSCRY: il 27 Maggio il nuovo disco

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Esce il 27 maggio il secondo album dei Ravenscry, dal titolo The Attraction of Opposites, registrato al Ravenstudio e mixato da Roberto Laghi e Dragan Tanasković (In Flames, Diablo Swing Orchestra, Entombed) al Bohus Sound Recording in Svezia.
L’album, il cui artwork è stato curato da Stefano Mattioni, sarà distribuito su tutte le piattaforme digitali da Audioglobe e in formato fisico da Revalve Records in Europa, USA e Giappone. Ricordiamo inoltre che i Ravenscry saliranno sul palco del Route 66 di Milano il prossimo 23 maggio, evento al quale sarà possibile acquistare la prevendita dell’album.

 

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Repuked – Up From The Sewers

Written by Recensioni

Gli anni di esperienza e di gavetta servono e i Repuked lo sanno benissimo, soprattutto perché sono perseveranti nella loro attività che non significa solo suonare in piccoli locali ma anche sfornare piccoli (capo)lavori. È vero che il quartetto svedese è giunto al secondo full lenght intitolato Up From The Sewers, ma alle spalle ha anche due demo ed un EP oltre, chiaramente, a Pervetopia, il disco d’ esordio. In questo secondo disco i quattro ragazzi si distaccano un po’ dal sound putrido degli inizi e questa volta sembra non ci tengano troppo al suono grezzo e sporco; è vero che i riff sono graffianti e rimbombanti ma l’ atmosfera da garage è andata un po’ perdendosi e cosi, il sound dei Repuked è più pulito, più elaborato. Certo, l’innovazione li ha intaccati ma non troppo ; le nuove tecnologie sono utili dal momento in cui si vuol creare una nuova proposta musicale, ma, detto con sincerità, il Death Metal è un genere che il suo fascino lo mantiene con le vecchie strumentazioni ed il vecchio marciume. Anche per questo, almeno per il sottoscritto, il disco d’ esordio o i primissimi album di un gruppo Death sono spesso i migliori in quanto basati su un sound grezzo e povero, quasi allo stato brado.

Up From The Sewers con molta probabilità, grazie ad una registrazione più vintage avrebbe reso meglio eppure il prodotto è discreto; come già detto prima, questo tipo di innovazioni è stata di poco ingombro, in fondo, e alla fine si tratta di un lavoro che i fan di colossi come Entombed, Possesed e Autopsy apprezzeranno senza ripensamenti. Questo platter ha tutti gli ingranaggi al posto giusto, dalla copertina ai testi, dai riff al cantato “vomitato” e tracce come “Fuck You, Fucking Whore”, “Hobo Holocaust” e “Stinkhol” ne danno la conferma. Venendo ai cavalli di battaglia di Up From The Sewers, vanno certamente citate  l’opener ovvero la titletrack e “Winter Puke Disease”, pezzi aggressivi, violenti che disegnano un quadro generale sui Repuked. Questo secondo disco dei quattro danesi è da ascoltare; gli amanti del genere non possono farselo scappare.

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Carcharodon

Written by Interviste

Sulle pagine di Rockambula abbiamo il piacere di scambiare qualche parola con  i Carcharodon, una  band Ligure attiva dal 2003 e che ultimamente sta ottenendo una notevole visibilità grazie alla loro nuova creatura Roachstomper. A parlarci di come stanno andando le cose per la band c’è Pixo, bassista e cantante Growl del gruppo. Tra una domanda e l’ altra siamo riusciti a scovare interessanti dettagli.

Ciao ragazzi e benvenuti su Rockambula. Direi di cominciare l’ intervista presentando i Carcharodon ai nostri lettori.
PIXO: Ciao, siamo i Carcharodon, band ligure formata nel 2003 con parecchi demos, ep e due CD all’attivo, abbiamo una passione smisurata per l’alcol e tutto ciò che è disagio. Il nostro stile è Macho Metal (titolo anche del nostro primo cd), una perfetta miscela di Blues, Country e Old School Death Metal. La nostra seconda uscita è il full length Roachstomper, che a parere di molti ascoltatori e reviewers è una sorta di miracolo, in quanto ogni influenza è perfettamente amalgamata dando alla luce un “graboid” fattto di riffs, melodia, muscoli e attitudine. Il cd è uscito per la Altsphere Production, casa discografica francese attenta alle uscite Stoner, Doom e  Death n Roll.

Roachstomper è il vostro nuovo disco e vi chiedo: “A cosa vi siete ispirati per comporlo in quanto l’album sono presenti titoli ironici?”
PIXO: In fase di composizione non abbiamo mai dei punti fissi a cui ispirarci,  il tutto viene dai nostri ascolti, dalle nostre vite e dagli stati emotivi espressi col suono. L’ironia è gran parte del lavoro perchè passiamo gran parte del nostro tempo a scherzare e prenderci in giro, la vita sarebbe terribilmente noiosa senza divertimento! I titoli, ironici o meno, sono ciò che rappresenta le nostre canzoni che sono una sorta di brevi racconti e metafore su come viviamo e cosa ci circonda.

Come e dove si sono svolte le fasi di registrazione e mixaggio del disco?
PIXO: Il disco è stato un parto abbastanza sofferto. È figlio di un Ep chiamato Promo Herectus, indirizzato alle labels per la ricerca di un deal discografico. Purtroppo fino alla fine delle registrazioni di Roachstomper non avevamo alcun contratto, poi, mandando tonnellate di materiale promo ecco che Jeff della Altsphere si è accorto di noi e si è innamorato, descrivendo Pig Squeal Nation come un inno!! E vedo che la canzone piace anche a te.. Le fasi di registrazione e mixing si sono svolte agli Injun Studios, un piccolo studio immerso nei boschi, l’iter è stato quello classico; tracce di batteria, basso, chitarra e infine voci e cori. Il mastering è stato invece affidato a Giovanni Nebbia degli Ithil Studios, che ha fatto un gran bel lavoro!

Personalmente in Roachstomper e nel precedente Macho Metal ho trovato una proposta musicale che spazia dagli Entombed ai Lynyrd Skynyrd, dai Motorhead ai Terrorizer ma quali gruppi hanno veramente influenzato i Carcharodon?
PIXO: Domanda difficile ma di rito; io penso che gli ascolti che veramente ti influenzano sono quelli che ti flashano per la prima volta, che ti schiaffeggiano con groove/emozione/melodia/violenza. Alcuni nomi alla rinfusa sono Carnivore, Hank III, Johnny Cash, Elvis Presley, High On Fire, Mastodon, Entombed, Pungent Stench, Blood Duster, Lynyrd Skynyrd.

Mettendo proprio a confronto i vostri due dischi Macho Metal e Roachstomper a parer vostro quali sono le principali differenze?
PIXO: La differenza più riconoscibile, a parer mio, è ovviamente la qualità di registrazione, siamo passati dall’home studio e home mastering (in Macho Metal ho registrato le parti di voce avvolto in un tappeto per non disturbare i vicini) ad uno studio professionale. Poi ovviamente altra differenza è la maturità compositiva dovuta anche all’inserimento di Max, nostro nuovo chitarrista e dannato hillbilly picker, con uno stile Country che fa impazzire. Diciamo che nel nuovo Roachstomper tutte le influenze musicali hanno trovato un loro spazio pur amalgamandosi col tutto. E’ come un cocktail fatto alla perfezione, riesci a gustare ogni componente alla perfezione, poi ne bevi troppi e vomiti. HA!

Cosa intendete con lo “schiacciare lo scarafaggio”?
E’ una storia lunga: Roachstomper è il termine utilizzato negli stati dell’America “southern” per indicare gli stivali da “cowboy”, perchè con la loro punta riesci a schiacciare gli scarafaggi negli angoli. Abbiamo scelto questo titolo per sottolineare le nostre influenze Country e per indicare che l’album andrà a schiacciare i molti detrattori che si nascondono negli angoli del mondo musicale. Suonando ne incontri a migliaia, Roachstomper è la nostra risposta, della serie :“Beccatevi questo e non disturbate la serata di quattro cowboys!”.

Con le date live come siete messi, dove suonerete nei prossimi giorni?
PIXO: Abbiamo uno show il quattordici settembre al Babilonia di Cervo, spazio autogestito  in cui ci troviamo a nostra dimensione. Sarà la data zero del nostro Roachstomping Tour 2013 che ci porterà negli States (South Carolina, Alabama, Georgia, Louisiana) da fine Settembre a metà Ottobre. Stiamo inoltre definendo ora il planning dei live al nostro ritorno, saremo di sicuro impegnati in una data ad Alassio a fine ottobre, al Brixton, storico live club che ci ha visti sbocciare. Poi a fine anno/inizio anno nuovo abbiamo in mente di entrare in studio e cominciare la preproduzione di un nuovo lavoro.

Per quanto riguarda la promozione del disco cosa ci dite? Come vi state muovendo?
PIXO: Roachstomper ha portato a molte novità, rispondere ad un sacco di interviste e, cosa molto gradita, un bacino di utenza molto ampio che ha visto in noi quello che altri gruppi non sanno offrire. Quindi direi:  “Interviste, serate alcoliche nei bar (anche quella è promozione) e pubblicità capillare sul web”. La Altsphere sotto questo aspetto sta facendo un buon lavoro, abbiamo anche una distribuzione fisica via PlasticHead e siamo in download digitale in tutto il mondo. Inoltre uscirà tra poco il nuovo merch, quindi..novità ce ne sono tantissime! Insomma, volete  musica giusta? Roachstomper fa per voi!

Voglio fare un piccolo passo indietro e tornare a qualche anno fa. Quando creaste Macho Metal non vi venne nessun timore per quanto riguarda critiche rivolte ad una sorta di sottogenere? Cosa è per voi il Macho Metal?
PIXO: Penso che il timore dovrebbe venire alle band  che non si impegnano nello sperimentare un genere nuovo ma decidono di nascere su generi che ormai hanno visto il loro tempo. La musica è evoluzione, sperimentazione, emozione. Ricalcare i passi di altri è come mangiare sempre pasta in bianco. Macho Metal è la nostra bandiera, stemma, leitmotiv: per noi significa essere liberi di vivere ogni cosa al massimo. A sorreggere lo stendardo trovi migliaia di bottiglie vuote, un legame fraterno tra noi 4 e con i fans, tonnellate di cd consumati, magliette di gruppi improbabili e biancheria sgommata.

Bene ragazzi l’ intervista si chiude qui, concludete come meglio vi pare.
PIXO: Un saluto a tutti i fans che ormai da 10 anni ci supportano e continuano a darci una mano emotiva, un sorriso dalla platea, una manata sulla spalla a fine concerto. Continuate a supportare il Macho Metal e l’underground! Grazie per lo spazio concesso su Rockambula!! CHEERS!

 

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Carcharodon – Roachstomper

Written by Recensioni

Finalmente i Carcharodon giungono al loro secondo disco, Roachstomper. La band mise in mostra le sue doti nel 2008 con Macho Metal, il disco d’ esordio e a dirla tutta l’operato rese più che felice il sottoscritto. In genere il secondo lavoro di un gruppo è la propria benedizione nel senso che conferma bene o male le capacità del medesimo. Ebbene i Carcharodon con Roachstomper hanno messo i puntini sulle I rivelandosi una band piena di inventiva, fresca e senza grilli per la testa (forse qualche scarafaggio da schiacciare, il titolo del disco deriva proprio da questo), insomma con le idee ben chiare. Il loro stile che si rifà in primis a colossi come gli Entombed e i Terrorizer  ma che spazia anche dai Motorhead ai Lynyrd Skynyrd (questi ultimi però immaginateli in chiave più aggressiva e con cantato in growl) è un qualcosa che nel nostro paese si diversifica da quello degli altri gruppi (per rendere l’idea, chi li ascolta in una playlist Death Metal li riconoscerà senza fatica).

Il disco contiene undici tracce che svelano il lato burbero e mastodontico del gruppo; insomma la classe non è acqua ma loro ci piacciono cosi, possenti. Parlando delle canzoni di Roachstomper voglio partire dalla mia preferita: “Pig Sequel Nation”. Questa citata è a parer di chi scrive l’apice del disco, mette in mostra la tecnica, la vena blues e l’originalità del gruppo; a metà traccia potrete ascoltare una parte strumentale da brividi. È la canzone per eccellenza che ti fa scuotere con un alto tasso di adrenalina. “Marylin Monrhoid” invece viaggia su di una linea Country in stile rodeo, anche questa comunque veloce e danzante. Chiaramente dovete tener conto che il disco in questione è un lavoro di stampo Death’N’Roll e la vena Blues di “Pig sequel Nation” e quella Country di “Marylin Monrhoid” sono diversificazioni, una sorta di sovversivi insomma. Un’altra traccia dal forte impatto è “Chupacobra” veloce, graffiante ma nello stesso tempo baritonale. Sulla stessa lunghezza d’onda viaggia “Vodoo Autopsy”, in questa però troviamo momenti di dimostrazione tecnica che sono delle vere e proprie chicche.

Roachstomper è un gran bel disco che benedice in tutto e per tutto la band di Alassio. Personalmente nutro grandi speranze nei Carcharodon, penso che sia una band di un certo rilievo con una propria personalità e talento da vendere, sono convinto  che gli ascoltatori dopo avergli prestato un po’ d’attenzione concorderanno con la mia impressione.

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