anni 80 Tag Archive

“Amami così”: un manifesto alla libertà che fa venir voglia di ballare – Intervista a Cali

Written by Interviste

Abbiamo chiacchierato con l’artista in occasione dell’uscita del nuovo singolo.
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Miley Cyrus – Plastic Hearts

Written by Recensioni

Se di nuova strada si tratta, forse è quella giusta.
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Recensioni #02.2017 – Ryan Adams / Poomse / Montauk / Gravitysays_i / The Great Saunites / O.O.P.Art. / Human Colonies

Written by Recensioni

10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #11.11.2016

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I Van Houtens conquistano Robert Downey jr

Written by Senza categoria

Da oggi i Van Houtens possono vantare un fan d’ eccezione : la star di Iron Man, Robert Downey Jr che ha condiviso con entusiasmo sui suoi social il video dedicatogli della band, generando un effetto tormentone sul web e la reazione del pubblico internazionale. Il brano, primo estratto dall’album Britalian, nasconde dietro un motivetto catchy un alto contenuto pop condito da un giocoso nonsense linguistico. Un prodotto che ricorda l’immediatezza delle clip degli OK GO patinata da una sana nostalgia per gli anni 80, vecchi feticci tecnologici e ammiccamenti scherzosi alla Benny Hill: un’ironia che a conti fatti non ha lasciato indifferente neppure uno dei personaggi più cinici del grande schermo. the van houtens

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Evacalls – Seasons

Written by Recensioni

Piove sempre, sembra non esserci più nessuna soluzione. Scariche elettriche cadono dal cielo plumbeo, l’elettronica degli Evacalls contraddistingue positivamente l’esordio discografico Seasons. Un sound proveniente dagli anni 80 ma visibilmente riadattato alle moderne concezioni di suono, campionamenti rincorsi dalle chitarre e sinth in continua evoluzione. Diventa tutto molto chiaro già dal primo pezzo “The Second Winter of the Year”, un titolo premonitore di quello che stiamo vivendo in questo particolare cambiamento climatico. La voce prende gran parte della scena, a volte sembra somigliare a quella di Paul Banks, ma è soltanto una questione di sensazioni, soprattutto causate dalle aperture delle canzoni come nel caso di “Give me a Reason”.

Gli Evacalls provano a personalizzare un genere strasuonato, un genere maltrattato negli ultimi anni, un sistema di fare musica diverso dai soliti preconfezionati pacchetti commerciali. Seasons suona otto tracce completamente diverse tra loro, ogni canzone contraddistingue una volontà d’espressione, il cuore salta in gola durante l’ascolto di “No Silneces”, apertura alla Joy Division. Poi tanta emozionalità e la voce riesce ad intraprendere uno stile decisamente Post Punk. Basso energico e sinuoso nella più sensuale “Two Lines”, le chitarre suonano alla Rem primo periodo, il risultato è piacevole ma forse troppo semplice e già suonato. E’ il rischio da correre quando si rielabora musica “datata”, si rischia di assomigliare troppo a qualcun altro, si rischia di lavorare invano senza ricevere gloria. Preferisco di gran lunga la parte elettronica Post Punk degli Evacalls, in quella circostanza riescono a dare il meglio della loro produzione, riescono a creare delle ottime canzoni evitano banali sgambetti. Infatti, in “Mondey” ritrovano la loro dimensione, riescono a riprendersi la fetta d’orgoglio che gli appartiene. Il resto è composto bene ma non regala neanche una piccola briciola di soddisfazione. Seasons è un disco che potrebbe piacere a tutti, gli Evacalls non sono una band capace di creare tendenza, sono capaci di svariare in tanti generi e quindi abbracciare varie tipologie di pubblico. Ho provato delle belle sensazioni soprattutto nella parte iniziale del lavoro, alcune cose mi sono piaciute parecchio e altre meno ma nel complesso Seasons merita di essere apprezzato. Gli Evacalls hanno tutto il tempo necessario per dimostrare di aver messo apposto le idee e di crearsi una propria identità musicale.

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