What’s up on Bandcamp? [giugno 2023]

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I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
GAL PAL – THIS AND OTHER GESTURES

[ 02.06.2023 | indie rock, shoegaze, dream pop | USA | autoprodotto ]
Il secondo album dei gal pal arriva a ben sei anni di stanza dall’esordio e conferma tutta la bontà di questo progetto. La matrice sonora di partenza è decisamente indie rock e alternativa, ma tante sono le sfumature sonore e stilistiche con cui il trio di Los Angeles arricchisce il proprio suono. Se Varsity Star e Design sono due tra gli episodi più eterei e dreamy del lotto, Mirror nasconde tra le sue pieghe un’anima post-punk davvero inaspettata e interessante.
Prima del finale magniloquente affidato alla title track, impossibile non soffermarsi sull’affascinante e conturbante Takes Time, vera gemma vagamente psych di un disco lungo (si sfiorano i cinquantacinque minuti di durata) ma decisamente godibile e ben suonato.

KRESY – LUMER [EP]

[ 02.06.2023 | noise rock, avant-garde, experimental | Polonia | Peleton Records ]
Prendete l’eccentricità dei black midi, la bizzarria dei Deerhoof, la vena sperimentale degli Squid e avrete più o meno un’idea del sound proposto dai kresy, quartetto polacco al suo EP di debutto.
Lo so, i nomi tirati in ballo sono piuttosto impegnativi, ma le quattro tracce (o, meglio, composizioni, vista la loro natura variegata e camaleontica) che compongono questo lavoro sono un biglietto da visita di quelli davvero interessanti.
La band di Łódź sembra divertirsi nel mescolare a proprio piacimento i filoni meno convenzionali e più sghembi della scena alternativa contemporanea. Il coraggio non manca, la qualità neanche: impossibile non continuare a tenerli d’occhio.

PRIORS – DAFFODIL

[ 02.06.2023 | garage, punk | Canada | Mothland ]
Questo mese torniamo volentieri a scrivere di un’uscita in casa Mothland, etichetta canadese che in passato spesso e volentieri è finita in questa rubrica.
L’album in questione è il nuovo dei Priors, quintetto da Montréal che combina garage e punk in maniera divertente e divertita. Il minutaggio ridotto (si superano di poco i venti minuti) invoglia a rimetterlo su più e più volte, per quello che si rivela essere un ascolto piacevole e decisamente “preso bene”.
Narcolepsy soddisferà appieno i fan del Ty Segall più festaiolo, ma degne di nota sono anche le sonorità post-punk di Optimizer e il punk sfrenato di Fresh Start.

BO GRITZ – CHROMA

[ 09.06.2023 | noise rock, industrial, EBM | UK | Glasshouse Records ]
Chi ama scapocciare con Gilla Band e Mandy, Indiana non può perdersi il debutto di questo trio inglese: tra bordate noise, ritmi industrial ed inserti elettronici, il sound dei Bo Gritz è tagliente e abrasivo, sinistro e sperimentale.
Non ho ben capito quanti anni di reclusione rischi in Italia se partecipi ad un rave, in ogni caso ballare storditi a notte fonda su Stored in the Sky e Into Yr Wil deve essere un’esperienza da raccontare. E anche farsi incalzare dai ritmi post-punk (volevo scrivere “post-noise” ma sarebbe risultato troppo pretenzioso) dell’apripista RUT può essere un’idea interessante.
Insomma, ci siamo capiti: bevete e ascoltatelo.

JEGONG – THE COMPLEX INBETWEEN

[ 09.06.2023 | kraut, post-rock, experimental | Svizzera | Pelagic Records ]
I JeGong sono un duo di Berna che fa della sperimentazione la sua più peculiare cifra stilistica. Questo nuovo disco segue di tre anni il debutto ed è la testimonianza più lampante dell’eccentricità e dell’originalità del progetto messo in piedi da Dahm Majuri Cipolla (già membro dei giapponesi MONO) e Reto Mäder.
Il sound è un mix tra kraut, post-rock, shoegaze e ambient, in un viaggio musicale e sensoriale che unisce i Can e gli Squid, i NEU! e gli Yoo Doo Right.
Quarantacinque minuti in cui non bisogna far altro che lasciarsi portare per mano nei paesaggi astratti evocati e tratteggiati dall’affascinante duo elvetico.

NOTHINGHEADS – SUNLIT UPLANDS [EP]

[ 09.06.2023 | noise rock, garage | UK | autoprodotto ]
Il trio di Londra torna con un nuovo EP e con tanta voglia di far casino, il che è già di per sé un’ottima notizia. Cinque brani per diciotto minuti abbondanti di durata, un’uscita da bere tutta d’un fiato tra una birretta estiva e l’altra.
Tra gli irresistibili ritmi a metà tra garage e post-punk di 3000 Years in Showbusiness e Marching (su cui vengono in mente, tra gli altri, gli Snapped Ankles), il vero brano cardine è rappresentato da Repeat Under the Lens: un brano di sette minuti in cui Nothingheads danno libero sfogo a tutta la propria vena sperimentale, in un tripudio di rumore e dissonanza che fa del pathos la sua carta vincente e che non potrà lasciare indifferente chi ama fomentarsi con noise rock e derivati.

LOST TAPES – CROSSING TOWNS [EP]

[ 21.06.2023 | indie pop, jangle pop, shoegaze | Spagna | Shelflife Records/Bue-very Label ]
Il nuovo EP del duo catalano è un vero toccasana per affrontare le brutture quotidiane con una buona dose di serenità. Tra delicato indie pop, chitarroso jangle pop e timido shoegaze, questi quattro nuovi brani si ripromettono di cullarti dolcemente e accompagnarti con estrema dolcezza verso la fine di un’ennesima, stancante giornata.
Sull’emozionante Crowns poi sembra addirittura di sentire lontani echi dei mai abbastanza ricordati Seam, e qui onestamente il mio cuore non può proprio reggere.
Se volete staccare per un quarto d’ora da tutto e tutti, è questo il vostro ascolto del mese.

SVEMIR – I​|​I [EP]

[ 23.06.2023 | post-rock, emocore, instrumental | Italia | autoprodotto ]
Svemir è un progetto interamente strumentale del musicista romano Marcello Ligi e, prendendo in prestito una celebre frase da Boris, è quanto di meno italiano possa esistere.
Questo nuovo EP, il cui fascino e mistero viene ulteriormente accentuato da un titolo criptico e da una copertina enigmatica, contiene tre brani per un totale di sedici minuti abbondanti: a livello di sound, la prima etichetta che viene in mente è quella post-rock, ma qua e là fanno capolino anche trovate più affini a post-hardcore ed emocore (la bellissima Mist è un ottimo esempio in tal senso). L’intro sospesa di Time Trap strizza invece l’occhio allo slowcore, ed è la dimostrazione più lampante di quanto la musica di Svemir riesca a trasmettere emozioni e a descrivere stati d’animo ben precisi in maniera a dir poco invidiabile.

PEACH GARDENS – IN TIME AND ETERNITY

[ 30.06.2023 | shoegaze, dream pop | Russia | autoprodotto ]
Ventuno minuti per scacciare via tutte le brutture della vita. Potrebbe essere riassunto così il nuovo EP della band di Mosca, che torna dopo un’assenza di tre anni.
“Cosa dovremmo fare quando i sogni sono solo sogni e la vita è vuota e per di più deludente?” si chiedono i Peach Gardens nella descrizione del disco su Bandcamp: una domanda esistenziale in cui è racchiusa tutta la filosofia e l’estetica dello shoegaze, che in queste sette nuove tracce si mescola spesso e volentieri con le atmosfere soffici e ovattate tipiche del dream pop.
Per chi non vede l’ora di ascoltare il nuovo Slowdive a settembre, il consiglio è di passare l’estate in compagnia di questo lavoro.

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Last modified: 11 Luglio 2023