Indelirium Records Tag Archive

Red At Night – Long Road Ahead [VIDEOCLIP]

Written by Anteprime

Guarda in anteprima il video del nuovo singolo del songwriter di base a Berlino.
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Straight Opposition – The Fury from the Coast

Written by Recensioni

I Coffeeshower tornano con un video che anticipa il nuovo album

Written by Senza categoria

I Coffeeshower sono una Punk Rock band nata a L’Aquila nel settembre 1999, dall’incontro di due studenti appassionati di punk rock, Pier e Eddie, con l’aggiunta di Fausto, il fratello maggiore di Pier. Il risultato dell’incontro dei tre è un particolare mix di Punk-Rock, hardcore e melodie pop che ricorda molto i Bad Religion e i primi Offspring. Development del 2001 va esaurito in pochi mesi e fa dei Coffeeshower un piccolo caso per i seguaci del punk rock italiano. Nel 2004 la piccola etichetta genovese  li nota e decide di far uscire uno split-cd intitolato Split by Side condiviso con gli olandesi DEPENDENT, e poi partono in tour con i canadesi BELVEDERE. Il 2006 regala ai Coffeeshower l’opportunità di calcare il palco dell’HEINEKEN JAMMIN’ FESTIVAL e di suonare in Svizzera al TASTE OF CHAOS Festival, dividendo il palco con TAKING BACK SUNDAY, SAOSIN, UNDEROATH e ANTI-FLAG. All’inizio del 2009 i nostri hanno giusto il tempo di togliersi un’altra grande soddisfazione aprendo lo show bolognese di CHUCK RAGAN, voce del leggendario gruppo statunitense HOT WATER MUSIC: pochi giorni dopo il terribile sisma colpisce la loro città e costringe i Coffeeshower ad una lunga pausa forzata. Pur tra mille peripezie la band porta a termine nuove registrazioni e pubblica a inizio 2011 con la Indelirium Records il tanto sospirato full-lenght Kicking A Medicine Ball. A seguire tanti concerti in Italia e in Europa e una nuova uscita discografica per Indelirium Records, l’album compilation The Glory Years del 2013, che assieme a due inediti nuovi di zecca raccoglie tutto il vecchio materiale sparso qua e là tra ep e compilation varie e celebra i 15 anni di onorata carriera dei Coffeeshower. Il 13 novembre 2015 uscirà su Ammonia Records il nuovo album intitolato Houses, prodotto da Daniele Brian Autore (voce dei VANILLA SKY), anticipato dal videoclip del singolo “Broken Pieces” girato da Stefano Poletti.

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Yorkshire Rats – Sea of Souls

Written by Recensioni

Gli Yorkshire Rats vengono dall’Inghilterra e sono tornati in grande stile con il nuovo disco Sea of Souls rilasciato il 23 Marzo 2015 sotto etichetta Indelirium Records. Appena inizia l’ascolto l’impressione di trovarsi davanti un gruppo Street Punk è forte, ma appena arrivati allla title track “Hurry Up & Wait” le influenze Rock & Roll / Blues (dovute in parte alle grintose linee di basso e riff orecchiabili) iniziano a dare variegate sfumature all’intero sound del concept. Con la successiva traccia “Glory Days” si torna alle sonorità classiche del buon vecchio Punk, con tanta energia e riff tiratissimi. “Sea of Souls” è il brano più rappresentativo di tutto l’album, molto fruibile e con un forte messaggio dedicato alla troppa superficialità di giudizio della nostra società: “Non odiare ciò che non si conosce” (riferito all’attualissimo problema degli immigrati e della classe operaia). Più andiamo avanti nell’ascolto e più ci si rende conto della classe compositiva di Don Mercy ed i suoi Rats, capaci di scrivere canzoni sopra la media. Grazie a messaggi forti, brani molto scorrevoli ed una produzione di alto livello Sea Of Souls si piazza inesorabilmente tra i migliori album Punk Rock della prima triade del 2015. Una perfetta mescolanza di Punk che unisce Hardcore, Pop, Rock and Roll e spiccate influenze Folk. L’ultima fatica degli Yorkshire Rats suona malinconico e allo stesso tempo energico. Una bomba di sensazioni pronta a scoppiarti in faccia, ben tornato Punk Rock.

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Streetambula Music Contest 2014 II Edizione: il programma completo

Written by Eventi

PROGRAMMA
STREETAMBULA MUSIC CONTEST II EDIZIONE
Con Miro Sassolini (Diaframma, S.m.s.)
30 Agosto 2014 Pratola Peligna (AQ) ore 17:00
Ingresso, iscrizione e spazi espositivi gratuiti
Per info Silvio Pizzica pizzicasilvio@virgilio.it 3400690969
Riccardo Merolli 3389365610

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Si rinnova l’appuntamento con Streetambula Music Contest che, giunto alla seconda edizione, andrà nuovamente ad animare Piazza Garibaldi a Pratola Peligna (AQ) e a chiudere idealmente l’estate Rock del paesino abruzzese in attesa delle nuove serate organizzate dal Progetto Streetambula. Quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato il più importante evento (veramente) Indie dell’intero territorio peligno anche quest’anno sarà il palcoscenico non solo per le otto band che giungeranno da tutta Italia, ma anche per espositori del settore, etichette indipendenti, webzine, tatuatori, collezionisti, giornalisti, editori e tanti altri. L’evento anche quest’anno vuole rilevare la sua natura di festival teso a fornire agli emergenti mezzi per proseguire al meglio il proprio percorso artistico piuttosto che essere teatro di una sterile gara. A tal proposito tanti saranno i premi in palio, tutti scelti per regalare alle band una nuova opportunità e tutto senza alcuna quota d’iscrizione (lo stesso vale per gli espositori). Registrazione di un singolo presso gli studi Touchclay di Popoli (PE) + videoclip realizzato da Carlo Liberatore, apertura di un live di rilievo presso il Tipografia di Pescara offerto da Voodoo Ray, mastering di un album offerto da Musicalmente di Pratola Peligna (AQ), 1 mese di promozione e ufficio stampa offerto da Roberta D’Orazio, presenza in radio presso gli studi Protosound Polyproject, copertina della rivista Edizione Straordinaria, pacchetto promozionale offerto da Rockambula, premio musicalmente alla migliore voce/performance vocale consistente in un Microfono SHURE SM58 e infine pacchetto fotografico completo per il premio speciale Wallace Multimedia (Giuseppe Zaccardi).

Di prestigio anche la giuria che sarà presieduta da Miro Sassolini, storico leader della band New Wave Diaframma e fondatore degli S.M.S.. Al suo fianco nomi importanti del settore: Silvio Pizzica (Rockambula, Ondarock), Margherita Di Fiore (Rockit), Giacomo Pasquali (Touchclay Studio, Session Player, Borghese), Paolo Tocco (Protosound Polyproject), Andrea Di Nisio (giornalista musicale presso Subcity), Michele Montagano (V4V Records, Stordisco), Emiliano Amicosante (Indelirium Records), Daniele Vergni (S.M.S., Sixty Drops), Piero Lucarelli (Arezzo Wave), Loredana di Giovanni (Two Fates, Insegnante di Canto), Salvatore Carducci (Musicalmente) e Giuseppe Zaccardi (Wallace Multimedia).

A completare il tutto un presentatore d’eccezione, Angelo Violante, probabilmente più conosciuto sotto lo pseudonimo Borghese, progetto Indie Cantautorale con il quale sta facendo parlare di sé in tutta la penisola e poi un Dj Set che metterà in console la parte Elettronica della band Trip Hop dei Sixty Drops.

La manifestazione sarà aperta, intorno alle ore 17:00, con la presentazione del libro Viaggio di un Freelance tra Parole e Musica di Piero Vittoria, interessante opera letteraria a sfondo musicale della quale sapremo di più proprio in occasione di Streetambula quando chiacchiereremo con il suo autore. Dalle ore 18:00 si partirà con il contest vero e proprio. La scaletta è ancora da definire ma certi sono i nomi dei finalisti (scelti dalla redazione nazionale di Rockambula), più che mai validi e pronti a darsi una sana battaglia: Lilia (Pescara), Dott. Quentin & Friends (Pratola Peligna), Laika Vendetta (Alba Adriatica), Minimal Joy (Bologna), Novembre (Penne), Deathwood (Raiano), Malamadre (Collecorvino) e I Fiori di Cadillac (Salerno).

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Streetambula 2014 (II Edizione), tutte le info

Written by Articoli

Four Seasons One Day, l’intervista

Written by Interviste

I Four Seasons One Day da Palermo, HC, Punk e anni novanta nelle vene. Diamo voce ad una nuova band targata Indelirium Records.

Una domanda forse “scontata”, cosa volete esprimere con il nome Four Seasons One Day?
Il nostro nome prende spunto dal famoso detto inglese “four seasons in one day” che significa letteralmente “quattro stagioni in un giorno”, ovvero “oggi è successo un casino” ahahah… Ci sentiamo molto vicino al nome scelto proprio perchè essendo in 4 ed essendo 4 ragazzi diversi a livello di personalità ed identità ci sentiamo parte di un totale chaos che però ci unisce e ci spinge ad andare avanti giornalmente.

Parliamo subito del vostro background musicale: da che parte stanno i Four Season One Day?
Non ci è molto chiara la domanda, la nostra musica rispecchia ciò che siamo. Forse siamo dalla parte delle persone vere, di chi fa musica col cuore per esprimere se stesso, quella è la cosa principale e fondamentale, esprimere se stessi al meglio e nel modo più vero possibile! E’ chiaro che ognuno di noi nella band proviene da ascolti semplicemente e prettamente Hardcore melodico, chiunque tra di noi conosce i Nofx, chiunque tra noi conosce i Green Day per dire… ma è anche chiaro che andando avanti nel tempo ognuno di noi ha prediletto degli ascolti che molto spesso non sono stati uguali per tutti, chi più Hardcore come Valerio il nostro chitarrista cantante e come anche Daniele il nostro batterista, che tra l’altro sono i più “irruenti” i più “pazzerelli” della band, chi più soft magari più sul melodico anni ’90 tra le varie scie emo come il nostro bassista Pietro… questo non implica quindi star solo da una parte, noi crediamo che l’importante sia fare del proprio meglio e creare la propria identità senza copiare, essendo e rimanendo se stessi.

Sappiamo che siete reduci da un bellissimo tour europeo con i vostri amici ONODA. Raccontateci come è stato questo primo tour e che significato ha per voi portare la vostra musica fuori dalla nostra penisola (e nel vostro caso isola).
Il tour è stata un’esperienza fantastica ed è stato bello condividere tutto ciò coi nostri amici Onoda. Quando tempo fa Turi ci propose di iniziare a collaborare con lui, e ci disse che ci avrebbe aiutato facendo un tour anche per noi, beh è stato il “notizione” che aspettavamo da tempo, no? Chi non vorrebbe andare in tour in Europa? È sempre stato il nostro sogno viaggiare e far conoscere la nostra musica, e quindi noi stessi, a più gente possibile. Essere in tour è un’emozione indescrivibile e dopo aver affrontato questa avventura per la prima volta non vediamo l’ ora di farlo ancora.

In Europa la scena è più attenta e partecipe o non avete trovato grandi differenza?
Suonando in Europa ci siamo sentiti parte di una scena che non si limita ad essere locale, bensì si allarga fino a diventare una “macro scena”. Le differenze si notano, eccome se si notano, anche la più piccola delle organizzazioni fuori all’estero è precisa, schematica, nulla è lasciato al caso ed una cosa in particolare ci ha colpito, gli orari! Al contrario dell’Italia gli orari sono rispettati in modo precisissimo, e i concerti iniziano e finiscono tutti ad orari ragionevoli, nulla comincia all’1 di notte o cose del genere anzi al massimo finisce tutto alle 23:30 per lasciar spazio al resto della serata o per permettere a chi magari lavora o studia l’indomani di tornare a casa presto! Il tour e un esperienza fantastica, ti lascia delle grandi storie dentro e ti fa crescere, ti permette di capire che strada prendere sul serio.

Tutti Morti perché ?
Nasciamo e viviamo in modo esageratamente stereotipato! Siamo molto giovani noi, ok questo e chiaro ma noi stessi notiamo quanta monotonia ci sia nel modello di vita media d tutti i giorni soprattutto qui nella nostra nazione. il titolo tutti morti è quasi uno stimolo, uno spunto per poter vivere quindi al meglio le cose pensando a cosa c’è attorno a noi e non lobotomizzandoci, bloccandoci, non facendo girare le rotelle che abbiamo nel cervello! Tra le cose buffe? Abbiamo scoperto che Cant il cantante degli Onoda e alcuni amici del suo giro “Riminense” hanno tatuato addosso questa frase, pazzesco!

Palermo… la vostra città natale, quando è importante per voi far parte di una scena che vanta nomi come Values Intact, Whales Island etc…?
Ci sentiamo onorati a far parte della scena di Palermo la quale ha contato nomi di ottime band, soprattutto nel passato. Speriamo che la storia si possa ripetere, e che Palermo possa di nuovo valersi di ottime band che possano portare avanti la loro passione, i sogni in cui credono… Insomma attendiamo che quel ricambio generazionale che deve esserci e non dovrebbe, che deve esserci, si avveri al 100%. Noi ce la stiamo mettendo tutta.

Indelirium Records ha rilasciato il vostro ep Tutti Morti in formato digitale tramite iTunes, Amazon ed altri store. Quando è importante oggi essere presenti sul web e soprattutto sentite la mancanza di una uscita fisica, come il vecchio supporto cd-audio?
Ad oggi distribuire i propri lavori sulle piattaforme digitali è essenziale. Questa cosa vanta di pregi come la possibilità con un click di poter scaricare, ascoltare i lavori di un gruppo, ma è quasi estinto l’ascolto e l’acquisto dei cd e dei vinili e così via. Noi siamo cresciuti ascoltando i dischi di tutte quelle band che amavamo e ne sentiamo tantissimo la mancanza. Negli ultimi tempi il concetto di “disco” si è completamente mutato, c’è da dire che il vinile negli ultimi anni e tornato un po di moda, questo e positivo anche per questo a luglio usciremo in vinile, vedremo!

Oggi che prospettive può avere una band Punk Rock. Avete dei progetti futuri e sogni nel cassetto?
Grandi prospettive, grandi sogni e grandi aspettative. Il nostro sogno più grande è quello di poter girare il mondo grazie alla nostra musica e vivere di essa, che poi penso sia il sogno di tutti quelli che come noi lo inseguono. Molto spesso bisogna rimanere con un piede per terra, esistono tantissimi gruppi Punk Rock e farsi notare non è affatto facile soprattutto in Italia, questo non implica fasciarsi la testa e smettere di fare, anzi!

Avete dieci battute per salutare i vostri fan.
Ringraziamo tutti quelli che ci seguono e che sentono vicina la nostra musica e ricordiamo che il nostro disco è disponibile su tutte le piattaforme online, ascoltabile gratis su Spotify e disponibile in copia fisica ai nostri concerti. Grazie mille a  Emiliano Amicosante (Indelirium Records Boss) per l’opportunità data riguardo l’uscita del disco in digitale e Rockambula per l’intervista concessaci.

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Four Seasons One Day – Tutti Morti

Written by Recensioni

Da sempre attenta alle nuove leve in ambito Hardcore e Punk in tutte le sue forme e variegature, l’etichetta discografica Indelirium Records, che ha la propria base operativa a Molina Aterno in provincia dell’Aquila, ha dato una chance a questa giovane band palermitana nel 2013, rilasciando il loro album di debutto Brand New Life. La fiducia dev’essere stata ripagata visto che solo l’anno dopo è uscito questo EP di sette tracce dal discutibile titolo Tutti Morti.

One, two, three, four e le patinate atmosfere tipiche dei Thrice e degli ultimi Taking Back Sunday (quelli dell’inconsistente Happiness Is per capirci) contaminano l’opening track “Stand Up”. Successivamente si cerca di indurire il suono piazzando qua e là qualche scream derivato dei canadesi Silverstein in “Walk Away”, ma si rimane sempre piuttosto freddini e nemmeno la più rilassata “Holes”, con dei passaggi molto “Adam’s Song” dei Blink 182, ci animano più di tanto. C’è un imbarazzante sensazione di già sentito in tutti i brani: è riconoscibilissima ogni singola influenza che ha caratterizzato ciascun riff. Identica sorte per le ripartenze, trite e ritrite. Anche se si tenta di cambiare registro apprezzabilmente, vertendo verso scenari familiari al Punk Rock (“Summer Fall”), è comunque il Punk Rock che farebbero gli Hawthorne Heights oppure gli Hidden In Plain View. Come manna dal cielo a salvarli da un giudizio eccessivamente negativo arriva “Perspective” dove è ammirevole il modo in cui si miscelano le voci di Pietro e Valerio, sorrette saldamente dai loro compagni. La poco esperienza e un’evidente acerbità sono due fattori che per il momento non li porteranno ad agognare a chissà quali consensi. Ma l’età è dalla loro e con il tempo come loro alleato potranno fare i passi necessari per solcare l’onda giusta.

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I Remover nel roster Indelirium Records

Written by Senza categoria

L’estate è alle porte ed arrivano le sorprese! Indelirium Records annuncia l’entrata in famiglia di una nuova band con elementi provenienti da A Faded Glory, Detroit e For Am I Blind. Da Milano arrivano i REMOVER, per i nostalgici del sound anni ’90 per i fan di Hot Water Music, Farside e Samiam. Presto fuori su Cassetta in edizione Limitata per Indelirium Records.

Vai al sito Indelirium Records

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Indelirium Records Festeggia Dieci Anni!

Written by Interviste

Indelirium Records festeggia dieci anni di attività e noi di Rockambula non potevamo non fare qualche domanda al fondatore Emiliano Amicosante (conoscenza importantissima di Rockambula). Una chiacchierata veloce ma intensa per cercare di capire cosa vuol dire stampare fisicamente cd e produrre Hardcore in un duemilatredici infettato dal sistema internet.

Indelirium Records festeggia dieci anni, ci vuoi spiegare cos’è e come è nata Indelirium Records?
Indelirium Records è una piccola etichetta discografica nata con la voglia di dare una mano ad amici e band HardCore e Punk Rock della scena musicale italiana.

Dieci anni sono una bella età, quali sono state le peggiori e le migliori cose fatte in questi anni?
La cosa peggiore che ho fatto è sicuramente stata mettere su la label, poi per rimediare a questo grande errore, ho dovuto fare 55 Release Top.

Pensi che le etichette indipendenti (ma anche non) abbiano ancora qualcosa da dire nella musica attuale? Le trovi ancora importanti? Perché?
Purtroppo proprio giorni fa pensavo a questo argomento. Dopo varie riflessioni posso affermare con tanto disagio (ma solo perchè a me diverte gestire band ed avere a che fare con loro) che le piccole label come le grandi label oggi hanno ben poco da dire. Un ruolo importante potrebbero averlo queste nuove figure di manager o uffici stampa che si occupano del marketing delle band, ma le etichette come una volta forse non servono più. Prima una label aveva i contatti diretti con i distributori e negozi di settore (diciamo in tutto il mondo e comunque in territori molto vasti). Oggi con il disco fisico che non ha più tiro diventa inutile tutto questo dispendio di energie per distribuire un album. Per concludere, posso dire che oggi la musica è al 100% della band che se la canta e se la suona grazie a servizi di distribuzione digitale.

Stampare dischi ha ancora senso?
Assolutamente no!! Diciamo che per massimo un paio d’anni il CD potrebbe rimanere il souvenir del concerto da affiancare alle tante maglie colorate da acquistare nei banchetti. Ma tra due tre anni non avranno più senso. Se pensate che già da più di un anno sui nuovi Mac non vengono più montanti i lettori cd questa cosa già basta per rispondere alla domanda.

Ci parli delle soddisfazioni che hai vissuto con le band del tuo roster?
Soddisfazioni tantissime ma senza fare nomi di band, una delle prime cose belle sono state le tante vendite di dischi che arrivavano dal Giappone e Sud America. Delle vere soddisfazioni…

Un episodio totalmente negativo che vorresti raccontare?
Forse in dieci anni sicuramente sono successe anche cose sgradevoli, ma posso dire che se ci sono state le ho totalmente rimosse… in fin dai conti Indelirium Records è una label TOP, BEST e DA PAURA.

Stampare dischi non ha più senso?
Assolutamente no!! Diciamo che per massimo un paio d’anni il CD potrebbe rimanere il souvenir del concerto da affiancare alle tante maglie colorate da acquistare nei banchetti. Ma tra due tre anni non avranno più senso. Se pensate che già da più di un anno sui nuovi Mac non vengono più montanti i lettori cd questa cosa già basta per rispondere alla domanda.

La tua è un etichetta quasi completamente HC, pensi che la linea vada seguita sempre e comunque evitando modaioli generi che spopolano nell’ambiente Indie italiano? Non credi che un estremismo eccessivo possa essere causa di autolesionismo?
Penso che una label che nasce esclusivamente per divertimento possa fare quello che vuole, variare dal Rock demenziale al Metal brutale. Io personalmente fin dall’inizio ho sempre voluto dare alla mia etichetta un taglio ben preciso e non penso che in futuro sperimenterò su cose diverse dal Punk Rock o Hardcore.

Progetti futuri?
Continuare per un po’ a fare uscite fisiche di Punk Rock Hardcore e poi meditare se buttare la spugna e fare solo uscite digitali.

Parlaci della tua visione della musica in Italia, cosa andrebbe o non andrebbe fatto per rendere accettabile la qualità della musica in circolazione?
Penso che grazie al web il livello qualitativo delle band si è alzato molto. Bisognerebbe salvaguardare e migliorare l’aspetto live e di conseguenza sarebbe bello se in Italia si iniziassero a valorizzare i Live Club e farli diventare professionali e rispettosi nei confronti delle band come per esempio succede in nel resto d’Europa.

Cosa ti piace fuori dal mondo HC, ascolterai anche altro?
Ascolto veramente tantissima musica dal Black Metal al Pop Punk per poi passare al Indie
Rock per quanto riguarda l’ HC non lo ritengo un genere musicale ma passione è stile di vita

Grazie, questo è un piccolo spazio per fare promozione alla tua attività…
Grazie a voi per lo spazio che ci avete concesso, veniteci a trovare sulla pagina Facebook per scoprire tutte le nostre produzioni!
https://www.facebook.com/indeliriumrecords

Una produzione Indelirium Records

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Coffee Shower arriva The Glory Years

Written by Senza categoria

Venerdì 25 ottobre all’Irish Cafè i Coffeeshower presenteranno il loro cd antologico The Glory Years, con un concerto composto di due parti. La prima con il consueto repertorio di canzoni della loro più recente produzione, la seconda con tutti i vecchi classici di inizio carriera che verranno appunto pubblicati da Indelirium Records sul cd antologico. Ospiti speciali della serata anche vecchi membri delle passate lineup della band, per una festa celebrativa di ben 14 anni di sudata militanza nel Punk Rock!

Il disco, che sarà pubblicato da Indelirium Records, ripercorre tutti i 14 anni di attività dei Coffeeshower, dagli inizi sull’onda del melodic core anni 90 fino alle più recenti incursioni in territori più squisitamente rock, ma sempre a forti tinte punk. Oltre a 6 brani inediti, due dei quali registrati appositamente per questa uscita, il disco mette insieme il meglio ed il peggio della produzione Coffeeshower, riproponendo integralmente gli ormai introvabili primi due ep autoprodotti della band, i brani che finirono sull split cd del 2004 condiviso con gli olandesi Dependent, assieme a varie altre istantanee che raccontano la successiva carriera del quartetto fino all’uscita del 2011 sempre su Indelirium Records del pluriacclamato album “Kicking a Medicine Ball”. L’album uscirà il prossimo 25 ottobre e sarà disponibile in formato cd (in edizione limitata) e in digitale. Il cd sarà acquistabile la sera del concerto. Sono annunciati prezzi speciali al bachetto del merchandise.

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