Intervista agli Sharazad

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Band formata da Alessandro Moroni (chitarra elettrica/effettistica/synth/mandolino), Diego De Franco (chitarra elettrica/tastiere/synth/batteria/voce) e Federico Uluturk (chitarra elettrica e acustica/basso/synth/organetto/voce) la cui forte amicizia ha reso più semplice la condivisione della loro più grande passione, la musica. Musica che hanno inciso sul loro omonimo EP che da qualche giorno sta facendo il giro di tutti i nostri lettori mp3.

Ciao ragazzi, benvenuti nelle pagine di Rockambula. Ci fate conoscere il vostro progetto?

Gli Sharazad nascono meno di un anno fa dalle ceneri di un’altra band con cui avevamo già un ep autoprodotto all’attivo. Ridotto l’organico da 6 a 3 elementi e in coincidenza della nuova sala prove, il terzetto scrive e registra tantissimo materiale inedito con l’intento di trovare un’etichetta e un produttore. È in quel momento che la nostra strada e quella di Vincenzo de Leo e della neonata etichetta milanese indipendente Ladyblue Records si incrociano. Dopo una torrida estate in studio esce il nostro primo e omonimo ep di 4 brani, il singolo scelto e’ “Il Male che fa”, di cui abbiamo realizzato un videoclip completamente autoprodotto che sta avendo grande consenso anche per l’originalità del concept. Dopo tante prove e preparativi vari ora siamo pronti per esibirci dal vivo, habitat naturale degli Sharazad. Alla formazione originale infatti si aggiungono anche Stefano e Simone dei Moira Diesel Orchestra, rispettivamente a basso/chitarra e batteria, per darci manforte e rendere possibile tutto ciò che ascoltate sull’ep e molto di più.

Come mai la scelta di questo nome, Sharazad?

Proviene dall’affascinante protagonista della fiaba “Le Mille e una Notte”. La bella Sharazad, figlia del gran visir, escogita un ingegnoso piano per placare la rabbia del re nei confronti del genere femminile, scaturita dal tradimento di una sua concubina. Il sovrano infatti uccide tutte le sue mogli dopo la prima notte di nozze cosi una volta sposato il re, l’astuta fanciulla decide di raccontargli favolose avventure per intrattenerlo senza mai svelarne il finale, che resta in sospeso per il giorno dopo quando tutto ricomincia da capo, salvandosi la propria vita ogni notte.

Come vi sentite a qualche giorno dal vostro esordio? Quali aspettative avete per la vostra musica?

Molto bene! Vediamo degli ottimi riscontri, c’e’ apprezzamento, sia da parte del pubblico che dagli addetti ai lavori e molto interesse per il lavoro svolto, sia a livello musicale che di artwork. Noi vorremmo suonare dal vivo e portare in giro la nostra musica nella sua forma più completa, colorata ed intensa cioè il live!

Entriamo più nello specifico e parlateci di come è nato l’ep?

Nasce dalla collaborazione tra noi e il già citato Vincenzo de Leo, produttore che dopo aver analizzato a lungo la ventina di inediti disponibili e discusso insieme sul suono da dare al tutto, abbiamo scelto di comune accordo questi quattro brani. Nello specifico sono tre cantati in italiano e una strumentale: “Dinamiche” “Il Male che fa” “Agosto” “Arvo”.
La scelta è ricaduta su di essi perche convivevano molto bene nello stesso mood e poi perche’ danno una buona panoramica circa le sonorità molto variegate degli Sharazad.

C’è qualche aneddoto particolare che ha segnato la scrittura del disco e che ci tenete a condividere?

Gli episodi più divertenti sono stati sicuramente la realizzazione, su idea di Vincenzo, del sample ritmico di “Agosto”, realizzato da noi tre accartocciando contemporaneamente sacchetti, agitando mazzi di chiavi e shakerando monete dentro una scatola. Anche il leslie umano fatto da Diego e Alessandro e’ un divertente quanto faticoso ricordo tra valvole roventi e grovigli di cavi. In pratica abbiamo fatto roteare tra due microfoni un amplificatore Vox AC 30 a simularne uno rotativo (tipico degli Hammond) per quasi un pomeriggio mentre Federico registrava la sua parte di organo in “Agosto”

Quali sono i progetti futuri per far conoscere la vostra musica?

Abbiamo tanti progetti e idee interessanti che bollono nel “pentolone” Sharazad, che per sua natura e’ variegato e ricco di ingredienti. A parte cercare di suonare live il più possibile e stringere relazioni per future ed interessanti collaborazioni, realizzeremo, molto probabilmente l’anno prossimo, un altro ep con Ladyblue records, quindi un secondo capitolo del nostro primo lavoro sempre sotto la produzione artistica di Vincenzo de Leo.
Stiamo inoltre lavorando su concept video di un nostro live set con alcuni brani in versioni “particolari” rispetto alle originali; diciamo dall’acustico fino all’elettronica più sperimentale. C’e’ l’idea di realizzare uno o due brani al Sae Institute di Milano, oltre che qualcosa di orchestrale con un quartetto d’archi. Stiamo molto impegnati anche sul lato artistico per tutto ciò che e’ riconducibile al merchandising: dal vinile agli accessori..Sarà molto interessante anche se tutto in divenire. Per aggiornamenti potete seguirci sulla pagina facebook: sharazadmusic

Dal punto di vista live come vi state organizzando? Volete segnalare qualche data in particolare?

Stiamo cercando date a tappeto e stiamo aspettando un po’ di risposte. Contiamo anche sulla nostra agenzia, la Blob Agency. Ci stanno dando una mano incredibile per la promozione del nostro ep. Per adesso possiamo confermare che suoneremo il 6 dicembre @ Highlander pub di Zinasco (Pavia) e il 12 @ Poca Paglia di Torrazza Coste (Pavia). Rock’n’roll.

Last modified: 21 Febbraio 2019

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