Margherita Pirri – Looking For Truth

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Dando un’occhiata veloce alla sua biografia e ascoltando superficialmente qualche traccia del suo nuovo lavoro Looking For Truth, Margherita Pirri appare subito come una prima della classe, una “secchiona” della composizione. Andando poi ad approfondire entrambi gli aspetti non possiamo fare altro che confermare la tesi di partenza. La cantautrice milanese scrive musiche e testi, canta in italiano, inglese, francese e tedesco e può vantare una serie di premi e riconoscimenti da fare invidia al Barcellona degli anni 10. Molto spesso però ciò che succede ad artisti così colti e tecnicamente perfetti è una certa carenza di cuore, di sentimento e di trasporto che va spesso ad inficiare le sorti di album potenzialmente interessanti. Margherita Pirri decide di non scendere dalla cattedra e di assumersi il rischio di comporre un album di ballate Folk minimaliste che richiamano fortemente il filone delle soundtrack. Quindici tracce che si reggono sul filo della malinconia e della solitudine sorretti da barlumi di speranza e da una pianoforte spesso e volentieri inquieto ma sempre ordinato. Se da un lato è legittimo accusare qualche calo di attenzione lungo quindici tracce spesso consimili, dall’altro la voce che ad ogni brano viene scoccata dalla faretra è potenza controllata, qualcosa che ha i numeri per lasciare di stucco ma che ancora non viene mostrato per intero. E questo è ciò che avviene lungo tutto Looking For Truth, un album forzatamente onirico ma curatissimo nei dettagli con picchi gradatamente sentimentali à la Rod Stewart (“Little love”) e italo-pop (“Un giorno di maggio”).

Last modified: 2 Luglio 2015

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