What’s up on Bandcamp? [aprile 2022]

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I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
BRONZE – ABSOLUTE COMPLIANCE

[ 01.04.2022 | psych, kraut | USA | Castle Face ]
La Castle Face di John Dwyer è una delle etichette di culto nel panorama musicale odierno (ma anche per chi si occupa di questa rubrica) e i Bronze ne sono l’ennesima, grande proposta: sulle scene ormai da più di 10 anni, i quattro di San Francisco sembrano aver fatto definitivamente centro con questo nuovo disco: i tappeti di synth su cui si adagia sorniona e ossessiva People Watching People mandano letteralmente fuori di testa, ma in generale l’intero album è pervaso da un’atmosfera ipnotica e misteriosa che avvolge l’anima (e le orecchie) di chi ascolta. Un vero viaggio sensoriale.

CROWS – BEWARE BELIEVERS

[ 01.04.2022 | post-punk | UK | Bad Vibrations ]
L’ondata di revival post-punk che ha investito negli ultimi anni il mondo della musica ci sta forse rendendo un po’ assuefattə a un certo tipo di sonorità: ogni tanto però spuntano dischi che ti fanno saltare sulla sedia, ed è doveroso parlarne.
È il caso dei londinesi Crows, il cui secondo disco è ferale e distorto, magnetico e intenso: una catarsi sonora per certi versi quasi distopica (non a caso il cantante James Cox cita Ballard tra la sue letture) con un tiro pazzesco, basti ascoltare l’antemica Healing o le incursioni garage di Garden of England.
L’impressione è che anche dal vivo l’esperienza possa essere davvero indimenticabile, speriamo passino presto da queste parti.

PSYCHIC GRAVEYARD / USA NAILS – SPLIT

[ 01.04.2022 | noise, experimental | USA/UK | Box ]
La botta noise e distorta del mese arriva dall’atteso split di queste due interessantissime band: gli americani Psychic Graveyard e gli inglesi USA Nails uniscono le forze per una manciata di brani dal gran tiro e dai ritmi sincopati e irresistibili. I brani dei primi sono quelli più sperimentali e cacofonici del lotto, mentre quelli dei secondi sono un vero e proprio tripudio noise/post-punk su cui saltellare e pogare a più non posso.
Un brano a testa? What Happens at Zero e A Two Footed Jump Into a Wall Whilst Chewing on Fingernails, ma il consiglio è di ascoltare la tracklist tutta d’un fiato (magari mischiando i brani), sarà un’esperienza elettrizzante.

ARRE! ARRE! – WE RIDE THE UNIVERSE

[ 08.04.2022 | punk, garage | Svezia | PNKSLM ]
Salite alla ribalta nazionale nel 2019 dopo una serie di screzi pubblici con un politico svedese dai dubbi orientamenti ideologici (e dopo aver subito per questo una lunga sequela di insulti sessisti), il quartetto delle Arre! Arre! torna con tutta la sua voglia di divertirsi e far divertire: attitudine punk, atmosfere vagamente 60s, suoni garage, melodie semplici e azzeccate per un mix riuscitissimo ed estremamente godibile.
La title track e la sbarazzina Queens of the Road potrebbero essere due delle canzoni della vostra estate, occhio (anzi, orecchio).

PENDANT – HARP

[ 08.04.2022 | elettronica, dream pop | USA | Saddle Creek ]
Quello del secondo album dell’artista californiano Chris Adams è un eccentrico e bizzarro miscuglio di suoni difficile da catalogare: dal dream pop quasi etereo di Blue Mare all’indietronica ballabile di Static Dream, passando per l’allucinata incursione simil house di Thorn: la commistione di generi è tale da ritrovarsi in un vortice sonoro apparentemente incomprensibile e che invece, preso nella sua interezza, rivela un’anima sonora variegata e accattivante. Lo famo strano, in California.

PICTORIA VARK – THE PARTS I DREAD

[ 08.04.2022 | cantautorato, bedroom pop | USA | Get Better ]
Il debutto della giovane artista dell’Iowa è proprio come lo vorresti: delicato, sognante, vagamente malinconico, solitario. Un buon compendio di brani a metà tra cantautorato e bedroom pop, di quelli che suoneresti da sol* nella tua cameretta (se sai suonare, altrimenti anche limitarsi ad ascoltare non è affatto male).
La sospesa opener Twin è quasi da lacrime agli occhi con quella bellissima frase “We shared the same dead punk rock dreams”, mentre Wyoming è un gioiellino puramente indie rock da ascoltare a ripetizione.
Se il buongiorno si vede dal mattino…

CRYSTAL EYES – THE SWEETNESS RESTORED

[ 22.04.2022 | indie pop, dream pop | Canada | Bobo Integral ]
Alzi la mano chi non ama la primavera: non preoccupatevi, non vogliamo denunciarvi alle autorità, vogliamo solo dirvi che, anche se ogni volta che torna aprile non sentite un certo risveglio nell’aria e in voi stessə, quest’album potrebbe comunque fare per voi: il secondo disco della band canadese è delicato e pieno di melodie accattivanti, sognante ma anche molto concreto nel suo riproporre in chiave moderna ed attuale un sound che pesca a piene mani da indie pop e dream pop.
Un disco spensierato da ascoltare su un plaid steso sul prato, e magari anche con una birretta fresca accanto.

DHIDALAH – SENSORIA 認識

[ 22.04.2022 | psych, space | Giappone | Guruguru Brain ]
Dopo Kikagaku Moyo, Minami Deutsch e svariati altri, l’Asia ci regala un altro fantastico gruppo con cui farci dei viaggioni galattici: il quarto album del trio di Tokyo (uscito per l’immancabile e preziosissima Guruguru Brain, vero faro per chi ama la musica asiatica) è un irresistibile viaggio interstellare tra psichedelia e space rock, un’opera divisa in quattro atti che avvolge anima e corpo.
Una sorta di jam session infinita e spaziale da cui non vorreste mai congedarvi, garantito.

THE LAZY EYES – SONGBOOK

[ 22.04.2022 | neo-psych, psych pop | Australia | self-released ]
L’altro disco sviaggione del mese non poteva che arrivare da quella terra folle e unica che è l’Australia: i The Lazy Eyes esordiscono con un album che si inserisce alla perfezione nel filone neo-psych in stile Tame Impala, Pond e compagnia suonante.
La strumentale Hippo è decisamente uno dei momenti più magici e lisergici del disco, due minuti abbondanti di psichedelia incredibilmente sognante, mentre Where’s My Brain??? è un brano che ti fa dire “sì, i King Gizzard & The Lizard Wizard hanno davvero fatto scuola”, e questa è cosa buona e giusta.

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Last modified: 16 Giugno 2022