FilmDaFuga – Canzoni per la colazione

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La mattina io non riesco a fare assolutamente nulla senza prima prendere il caffè: già accendere la macchinetta è uno sforzo sovraumano che il mio cervello si concede solo in vista del premio eccitante che riceverà. Figuriamoci accendere lo stereo o addirittura infilare un cd nel lettore.
L’idea di ascoltare qualcosa appena sveglia, poi, mi riporta indietro alla convivenza universitaria (facoltà molto settoriale, Musicologia, piena di appassionati di musica rinascimentale e opere liriche): il mio coinquilino veneto, ad ogni pasto, colazione compresa, ci propinava qualche nuova esecuzione di qualcosa di Bach. Bello eh, ma innegabilmente traumatico.
Non devono averla pensata così i FilmDaFuga quando hanno scelto il titolo per il loro disco, Canzoni per la colazione. La band di Udine consta di dieci elementi totali, di cui quattro costituiscono lo zoccolo duro che ha dato vita al progetto nel 2008.
La loro ultima fatica discografica ha otto tracce e un indirizzo stilistico molto preciso, che si chiarifica fin dal primo brano, Le parole della gente: l’intenzione è quella di proporre musica allegra, spensierata, adolescenziale ed estiva, sfruttando sonorità e ritmi funky, parole semplici e rime. Su questa stessa linea è costruita Mattino estivo, che ha tutti i numeri per essere un tormentone vacanziero, comprese le tastiere che scherzosamente sembrano richiamare i temi musicali di certi videogiochi dei primi anni ’90. La resa complessiva è squisitamente pop, se vi piace il genere, e sa di boy band, di Le vibrazioni e Lùnapop. Una vera pecca sono purtroppo le rime coi participi passati e i verbi all’infinito che ossessionano il testo di Sentirsi uguale. Già nelle canzoni precedenti avevo notato questo uso (talvolta abuso) di un espediente tanto caro ai compositori italiani, quanto obsoleto e noioso per il pubblico; questo brano sembra inoltre voler avere uno spessore ben diverso da quello che di fatto viene purtroppo ad essere: poco più di una filastrocca, poco più di una cantilena. Con la cullante Se ci penserai, la gamma di ispirazioni degli udinesi si amplia andando a pescare a piene mani dalla bossa nova il modulo ritmico. Mtv Generation ha saputo vedere lungo e ha selezionato questa quasi ballata come “just discovered”. Meno felice sarà sicuramente il destino di Niente da capire. Più che “da capire”, niente e basta. Una traccia che passa senza lasciare nulla né dietro di sé, né dentro l’ascoltatore. Diverso il discorso per E poi parlerò di te, la migliore a mio avviso: fresca, assolata e con un ritornello composto di una sola frase efficace ed immediata. Anche i riferimenti sono più recenti, se si tiene conto di un incipit melodico molto indie e di una costruzione complessiva degli arrangiamenti dal sapore emo pop alla dARI.  Scrivere canzoni d’amore che non risultino scontate, melense e banali è senza dubbio molto difficile e i FilmDaFuga hanno tentato di mettersi in gioco con Ritratto da lontano, mal riuscita purtroppo vista la ricchezza di luoghi comuni e le rime che rasentano il sole-cuore-amore. Si riscattano invece con l’ultima Sono qui: si fa ritorno alla bossa nova, arricchita da endogeni riferimenti jazz sviscerati piuttosto bene in un arrangiamento, il più complesso e il più accattivante secondo me, che predilige la meritevole e preparata sezione dei fiati.
I FilmDaFuga sono un prodotto facile da sentire e difficile da giudicare. Intanto sono un prodotto: si sente una patina di scarsa genuinità e una tendenza commerciale al livello medio che punta ad accontentare tutti e non soddisfare veramente nessuno. Sono, però, ed è innegabile, un buon prodotto, perché nel complesso gli arrangiamenti funzionano, la qualità dei testi non è sempre eccelsa ma è costruita secondo la logica pop che punta tutto sul ritornello e c’è una buona freschezza di base. Non hanno grandi contenuti, né grandi pretese, ma la gioia di vivere e l’allegria che vogliono trasmettere arrivano all’ascoltatore con forza. In seconda battuta, bisogna considerare il genere e i riferimenti, perché nel serioso panorama indie nostrano questa formazione verrebbe additata come superficiale e rispedita immediatamente in cantina a leggere Schopenhauer. Nell’universo emo pop delle band che passano su Mtv e canali mainstream vari, i FilmDaFuga se la possono giocare invece con una certa dignità. E quella senza dubbio è la loro strada.
Magari per colazione no, ma nel primo pomeriggio, dopo i Simpson, quando spegnete la tv perché siete troppo grandi per guardare Dragon Ball, un’ascoltatina a questo cd potete anche darla.

Last modified: 21 Dicembre 2012

3 Responses

  1. Jack ha detto:

    Voto a questa recensione 0/5. sei patetica! Che studi musicali hai fatto?

    1. Marialuisa Ferraro ha detto:

      Studi sufficienti che mi permettano di dare e argomentare un giudizio senza insultare nessuno. Roba non da tutti, stando al tuo commento.

  2. Frà ha detto:

    Jack!! Santi Lumi ma che pena mi fai?

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