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The Rolling Stones – Roma – Circo Massimo 22/06/2014 Sul Palco con gli Stones

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The Rolling Stones – Roma – Circo Massimo 22/06/2014 La Photo Gallery

The Rolling Stones – Roma – Circo Massimo 22/06/2014 Il Reportage

The Rolling Stones – Roma – Circo Massimo 22/06/2014 Le (Video) Scalette

Mick Taylor (per sole tre canzoni) – Nato nel 1949, entra a far parte della band di John Mayall a soli 17 anni. Viene notato da Mick Jagger e compagni e si unisce ai Rolling Stones nel 1969 incidendo gli album Let It Bleed (su cui compare però in soli due brani), “Sticky Fingers”, “Exile on Main St.”, “Goats Head Soup”, “It’s Only Rock ‘n’ Roll” e “Tattoo You”. Rimarrà con loro fino al 1974. Ha pubblicato quattro album solisti, Mick Taylor (1979), Stranger in This Town (1990), A Stone’s Throw (2002) e Little Red Rooster (2007). Ha collaborato con la Guido Toffoletti’s Blues Society (apparendo nel disco del 1982 No Compromise) e con Ligabue col quale ha registrato dal vivo la canzone “Hai un momento Dio?”, compresa nel disco Su e giù da un Palco (1997).

Darryl Jones – Nato nel 1961 è soprannominato “The Munch” è noto ai più per essere stato un discepolo del grande jazzista Miles Davis, col quale incide “Decoy” e “You’re Under Arrest”. Col tempo si è fatto apprezzare per le sue collaborazioni al fianco di artisti quali gli Headhunters di Herbie Hancock, Mike Stern, John Scofield, Steps Ahead, Sting, Peter Gabriel, Madonna, Cher, Eric Clapton e Joan Armatrading. Da quando Bill Wyman lasciò il gruppo nel lontano 1992, il bassista è diventato fido collaboratore de The Rolling Stones.

Chuck Leavell– Nato nel 1952 Chuck Leavell, ha fatto parte della Allmann Brothers Band e dei Sea Leel, gruppo di cui fu anche fondatore. Ha girato il mondo e registrato con artisti quali Eric Clapton, Aretha Franklin, George Harrison, John Hiatt, Gov’t Mule, The Black Crowes, Train, Indigo Girls e John Mayer. Collabora coi The Rolling Stones da oltre trent’anni.

Bobby Keys –Nato nel 1943, si avvicina alla musica da giovanissimo. Durante la sua lunghissima carriera ha avuto modo di suonare per John Lennon, Ringo Starr, B. B. King, Warren Zevon, Humble Pie, Lynyrd Skynyrd, Donovan, Graham Nash e tanti altri. Ha inciso  due dischi solisti, Bobby Keys, un omonimo disco strumentale pubblicato dalla Warner Bros Records nel 1970 e  Gimme the Key per la label personale di Ringo Starr, la Ring O’Records, nel 1975. Ha inoltre scritto un libro dal titolo “Every Night’s a Saturday Night: The Rock ‘n’ Roll Life of Legendary Sax Man Bobby Keys”, la cui introduzione è di un certo Keith Richards. Con I Rolling Stones ha suonato in tuttigli album dal 1969 al 1974 e dal 1980 ad oggi, facendo parte della band di tutti i tour dal 1970 in poi. Memorabili i suoi assoli in brani quali “Brown Sugar”.

Tim Ries– Nato nel 1959, ha lavorato per diverse scuole, la University of Bridgeport (1994), la Mannes School of Music (1994–1996), la The New School (1995–1998), la City College of New York (1995–2000), la New Jersey City University (2003) e la RutgersUniversity (2003–2005). Dal 2007 è professore di studi Jazz alla University of Toronto. La sua produzione conta più di 100 lavori.

Bernard Fowler– Nato nel 1959, è un poliedrico artista americano (è musicista, autore, attore e produttore). Ha collaborato con alcuni dei nomi più grandi della musica mondiale quali il premio Oscar Ryuichi Sakamoto, i Duran Duran, Yoko Ono, Philip Glass, Steve Lukather (chitarrista dei Toto), Alice Cooper e Michael Hutchence, compianto cantante degli Inxs. Ha pubblicato il suo unico album solista Friends with Privileges nel 2006 per la Peregrine Records. Con i Rolling Stones collabora da oltre 25 anni comparendo anche in molti dei dischi solisti dei membri del gruppo.

Lisa Fischer – Nata nel 1958, inizia la sua carriera celandosi sotto il monicker Xēna, sotto il quale pubblica un singolo “On the Upside” e partecipa alla colonna sonora del film “Beat Street” con la canzone “Only Love (Shadows)”. Trova però la fama mondiale come vocalist per artisti quali Billy Ocean, Chaka Khan, Teddy Pendergrass, Roberta Flack, Tina Turner e Nine Inch Nails. Nel 1991 ha pubblicato il suo unico album solista “So Intense” con la Elektra Records sotto gli occhi e le orecchie attente di diversi produttori tra cui spicca il nome di Luther Vandross  e il disco riuscirà ad entrare persino nelle Billboard Charts. Con i Rolling Stones collabora sin dal 1989.

Matt Clifford –Forse lo avrete visto nel documentario “Being Mick” o nel “Goddess in the Doorway” di Mick Jagger, ma in realtà Matt Clifford è un collaboratore di lunga data dei Rolling Stones coi quali ha anche inciso gli album Steel Wheels (1989), Bridges to Babylon (1997) e A Bigger Bang (2005). Nel 1989 insieme a Chuck Leavell ebbe pure l’onore di comparire sulla copertina della prestigiosa rivista “Keaboard”. Ha lavorato anche con Anderson, Bruford, Wakeman and Howe coi quali incise il loro (tuttora) unico lavoro in studio che portava il nome degli stessi quattro musicisti.

La società organizzatrice dell’evento

Nel 1987 Mimmo D’Alessandro e Adolfo Galli iniziano la loro collaborazione in occasione del tour italiano di Joe Cocker facendolo esibire insieme a Zucchero, in tre concerti “sold out”. Inizia, così, una proficua collaborazione che li porterà a formare una società,oggi leader nel settore del music business. Adesso la D’Alessandro e Galli organizza tournée’e di successo in tutta Italia ed Europa, toccando le maggiori città fino ai centri più piccoli. Come promotori italiani hanno sempre cercato di cambiare l’opinione che gli agenti ed i manager stranieri avevano in Italia, conquistando la loro fiducia. Fattore di distinzione della D’Alessandro e Galli, rispetto alle altre Agenzie Italiane, è la posizione geografica dei suoi uffici: Viareggio e Brescia.Queste due città sono lontane dai centri principali come Roma e Milano e , come risultato, i due soci hanno un modus operandi completamente diverso rispetto ad altri promoters, focalizzando il loro interesse sugli artisti e sugli spettatori. “Questi sono i nostri clienti e sono per noi importanti. Dobbiamo, quindi, prendercene cura. Loro si fidano di noi, rispettiamo gli accordi. Abbiamo fatto concerti che sapevamo fin dall’inizio essere una rimessa ma li abbiamo fatti perche’ pensavamo che, a lungo termine, ci avrebbero compensato. Naturalmente a tutti fa piacere fare i grossi nomi ma noi vogliamo promuovere e sviluppare anche gli artisti agli inizi o che devono rilanciare la loro carriera: e questo e’ eccitante ed appagante“.

Agli inizi degli anni ottanta, Mimmo D’Alessandro, si occupa della direzione artistica del locale più importante della Versilia -LA BUSSOLA- rafforzando poi la sua reputazione quale promoter locale grazie a concerti come quelli di David Bowie, Eric Clapton, Spandau Ballet, Diana Ross e Iron Maiden organizzati a Firenze. Nello stesso periodo a Brescia, Adolfo Galli,si occupa della direzione artistica del Teatro Comunale ingaggiando piccoli gruppi jazz. Nel giro di pochi anni aumenta la fama e l’importanza del Teatro e di Adolfo Galli all’interno del circuito concertistico nazionale e comincia la promozione di artisti più importanti.

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Hola La Poyana! – A Tiny Collection of Songs About Problems Relating to the Opposite Sex

Written by Recensioni

Raffaele Badas meglio noto come Hola La Poyana! torna dopo l’esordio di sole cinque tracce dello scorso anno che ottenne un buon successo di pubblico e di critica. Le note per la stampa indicano invece per questo disco: “Hola la Poyana è la ricerca dell’intensità attraverso pochi ed essenziali strumenti: chitarra, voce e stomp box, come nella tradizione Blues americana. Vibrazioni acustich epregne di metallico ardore”. Mai parole furono più giuste essendo noi di fronte a una sorta di one man band che non fa mai rimpiangere la quasi totale assenza di altri strumenti.

A parte l’accoppiata chitarra e voce, infatti, si possono sentire soltanto una cassa, delle piccole percussioni ed un violoncello. A volte un po’ Nick Drake, a volte un po’ Beck e talvolta persino un po’ sua maestà “slow hand” Eric Clapton, qui ci troviamo di fronte a un esempio netto di musica nuda e spoglia che sa sempre emozionare agendo in maniera un po’ timida ma convincente. Tra le influenze principali si trovano però anche tracce del blues di Skip James e di Mississippi Fred McDowell, delle ballate Country di Neil Young, del Folk strumentale di John Fahey e persino alcune divagazioni più spiccatamente Indie Rock, il tutto accompagnato da testi in parte ironici e in parte malinconici.

Musica genuina e spontanea quindi che viene dal cuore, come lo era il Grunge degli Alice in Chains (ma qui non troverete però nulla di loro), per questo lavoro registrato egregiamente da Piergiorgio Boi e prodotto in uno stile lo-fi ma molto gradevole da Simone Sedda. Di grande impatto anche la capacità vocale di mr. Badas, impeccabile nella sua pronuncia inglese tanto da sembrare un ibrido fra un Dave Grohl (Nirvana, Foo Fighters) e un Bon Iver. Da pochi giorni è partito il tour dell’artista che lo porterà in giro per tutta la penisola italiana per tre mesi. Se dovesse passare dalle vostre parti occhio quindi a non lasciarvelo sfuggire! Vi potreste pentire della vostra eventuale assenza!

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Pills (contraccettivo efficace) Consigli Per Gli Ascolti

Written by Articoli

“Prendo la pillola contraccettiva da più o meno 7 anni, è possibile che una pillola anticoncezionale smetta di fare effetto sull’organismo e quindi non funzioni più?” (cit. di un forum medico)
Questa volta invece dell’esperto rispondiamo noi, beccatevi le nostre Pills dall’effetto duraturo e immediato.

Ida Diana Marinelli
Cibo Matto – Viva! La Woman (USA 2006)/ Pop-Trip Hop  2/5
Duetto newyorchese che dopo molti anni di silenzio e rottura torna, per (s)fortuna, sulla scena musicale con un sound che contamina Pop con Elettronica e il solito stile da giapponesine doc.
Lita Ford – Lita (USA 1988)/Pop-Rock-Metal   3.5/5
Terzo album della chitarrista/cantante statunitense. L’album del successo, molto anni ottanta, una via di mezzo tra Madonna e Bon Jovi.

Silvio Don Pizzica
Captain Beefheart – Trout Mask Replica (USA 1969)   Avant-Rock   5/5
Per Scaruffi l’unico album Rock che valga la pena di essere ascoltato, per me il disco che ha cambiato il mio modo di concepire la musica.
Pink Floyd – The Piper at the Gates of Dawn (UK 1967)   Psych-Rock   5/5
L’unico album dove Barrett abbia un ruolo chiave è l’unico con quel sound speciale ironicamente lisergico. Da qui in poi la musica dei Pink Floyd non sarà più la stessa.

Marco Lavagno
Ministri – Per un Passato Migliore (ITA 2013) Rock  4/5
Finalmente il disco che aspettavamo dai Ministri. La band non pecca più di pressappochismo e sforna un album semplicemente pieno zeppo di grandi pezzi rock, concreti e reali. Suonati con la solita rabbia. Rabbia di coloro a cui (per fortuna) ribolle ancora il sangue.
Eric Clapton – Slowhand (UK 1977) Rock/Blues 4.5/5
Sommerse tra le radici del passato spiccano alcune grandi composizioni del chitarrista britannico: “Wonderful Tonight” e “Lay Down Sally” proiettano avanti una musica mai destinata a morire.

Ulderico Liberatore
Slo Burn – Amusing the Amazing (USA 1996) Stoner Rock 4/5
Album e band praticamente sconosciuti ma l’idea partita da John Garcia, con la sua inimitabile voce, non fa altro che essere un estensione dei Kyuss e un pezzo imperdibile di musica tostissima.

Lorenzo Cetrangolo
Arctic Monkeys – Whatever People Say I Am, I Am Not (UK 2006) Indie Rock, Garage 4.5/5
Il debutto degli alfieri indie del nuovo millennio. Un disco che, bene o male, ha segnato un’epoca.
Vari – Nightmare Revisited (USA 2008) Alternative Rock, metal 3.5/5
Compilation di cover dalla colonna sonora di Nightmare Before Christmas, capolavoro di stampo burtoniano del 1993. Con, tra gli altri: Korn, Rise Against, Marilyn Manson, Rodrigo y Gabriela, Amy Lee…
Pino Daniele – Dimmi Cosa Succede Sulla Terra (ITA 1997) Pop, Funk, Soul 4/5
Un bel disco di pop italiano, scritto e suonato bene. Da segnalare il piccolo gioiellino naif di “Canto do mar”, con Raiz.

Riccardo Merolli
Interpol – Antics (UK 2004) Alternative Rock 3.5/5
Un modo fantasioso di suonare Rock, una maniera inconfondibile soprattutto nella voce. Un disco interessante con tante cose da dire. Non è il paradiso ma neanche l’inferno.

 

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Arriverà in sala un documentario su B.B. King.

Written by Senza categoria

La musica al cinema è ormai una moda: lo conferma il fatto che dopo l’uscita del concerto all’Hollywood Bowl di Los Angeles del 1968 dei Doors ed il commovente documentario su George Harrison diretto da Martin Scorsese, arriverà in sala un documentario su B.B. King.

Il film, che sarà proiettato dal circuito The Space dal 11 al 13 marzo, è stato diretto da Jon Brewer e vedrà la partecipazione di nomi illustri tra cui Eric Clapton, Slash, Ringo Starr, Carlos Santana, Mick Jagger, Morgan Freeman e Bono.

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