Captain Mantell Tag Archive

VIAGGI MUSICALI | Intervista ai Captain Mantell

Written by Interviste

La Band della Settimana || Hope You’re Fine Blondie

Written by Novità

Un trio Trevigiano formato da Paolo Forte (chitarra e voce), Luca Ramon (Batteria e cori) e Nicola Gubernale (Basso).

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Harmonic Pillow – Harmonic Pillow [STREAMING]

Written by Anteprime

Esce oggi per Dischi Bervisti l’omonimo album d’esordio degli Harmonic Pillow, in speciale anteprima su Rockambula Webzine e scaricabile in free download a partire dal 23 maggio su dischibervisti.bandcamp.com

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Il Video della Settimana: Heathens – “Parallel Universes”

Written by Senza categoria

Disponibile de venerdì 5 febbraio, il nuovo album Alpha degli Heathens. Composto nell’arco di due anni, il disco costituisce una riflessione attenta ed uno sguardo critico verso alcuni comportamenti sociali propri dei giorni nostri. Affronta e approfondisce tematiche come l’elogio del pensiero critico, razionale e libero da dogmi, tabù e condizionamenti e la critica verso lo sconsiderato utilizzo di strumenti come internet e contro l’informazione pilotata e distorta generata dai mass media. Dal punto di vista musicale, il sound si discosta da quello degli esordi della band veneta. Alpha è un disco maturo, in cui lo stile degli Heathens acquista forma definitiva, spaziando con consapevolezza dall’elettronica di stampo anglosassone a suggestioni Kraut, Dark e Post Wave. Il disco, anticipato dal singolo e video “Parallel Universes”, esce sotto l’egida della storica label IRMA Records e gode della produzione artistica di Tommaso Mantelli (Captain Mantell) e delle partecipazioni fra gli ospiti di Nicola Manzan (Bologna Violenta), Anna Carazzai (Lume, Love in Elevator) e George Koulermos (Technogod, y:dk). Il Video della Settimana di Rockambula è Heathens – “Parallel Universes”

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La Band della Settimana: Oslo Tapes

Written by Novità

Oslo Tapes è una band avant-rock formatasi nel 2011 a seguito di un viaggio nella capitale norvegese. Il progetto ideato da Marco Campitelli (The Marigold/DeAmbula Records) si concretizza con l’aiuto del musicista francese e produttore Amaury Cambuzat (Ulan Bator/Faust) che in cinque giorni compongono e registrano il disco d’esordio OT (un cuore in pasto a pesci con teste di cane) pubblicato nel marzo 2013. Nel disco compaiono anche molti ospiti tra cui Nicola Manzan (Bologna Violenta) e Gioele Valenti aka Herself. Segue un tour in versione elettro-acustico sperimentale al quale si aggiunge Mauro Spada (buenRetiro) al basso. Nel 2014 la band diventa un trio con l’ingresso di Federico Sergente (Zippo) alla batteria registrando un nuovo album di chiara matrice impro. Nel nuovo lavoro sono presenti  Amaury Cambuzat in veste di produttore e musicista, Umberto Palazzo (Santo Niente), l’avanguardista Pat Moonchy, Andrea Angelucci (Marco Parente), Sergio Pomante (Captain Mantell) e Francesco D’Elia.
Tango Kalashnikov è il nuovo lavoro della band uscito a novembre 2015, Prodotto da Amaury Cambuzat, il lavoro mette in risalto il viaggio intrapreso dal combo attraverso i territori sonori dell’avanguardia nord-europea. La scrittura dei brani svolta durante le sessioni di registrazione dell’album riconferma la matrice impro del trio, che viene a sua volta ampliata da interventi di ospiti (Umberto PalazzoSanto Niente, l’avanguardista Pat Moonchy e molti altri…) che a vario titolo arricchiscono le composizioni. Tango Kalashnikov contiene dieci brani categorizzabili in una visione avant rock senza mezze misure, dando sfogo al furore degli strumenti accompagnati da parti cantate o recitate, facendo della potenza non solo un concetto sonoro ma qualcosa di più intimo.

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“To Keep You In Me”: il nuovo video dei Captain Mantell

Written by Senza categoria

Ad un anno di distanza dall’uscita del disco, la ciurma di Captain Mantell torna con il video del secondo singolo estratto dall’LP BLISS: To Keep You In Me, interamente disegnato e animato dal rinomato artista Francesco Brunotti. Il clip prende spunto da una storia vera di cannibalismo di un uomo che ha mangiato la sua fidanzata. Punto chiave del video è sicuramente il possesso e l’incapacità di lasciare andare una persona, il tutto estremizzato fino ad inglobarla dentro di se, una sorta di amore distruttivo portato all’estremo all’interno di una dimensione onirica e irreale, per cui è la stessa protagonista, oramai morta, a guardare una versione più piccola di se stessa nel piatto che viene mangiata dal mostro, ed anche il finale è volutamente surreale, astratto.
Un video amichevolmente terrificante per un pezzo potente, capace di fugare ogni dubbio riguardo alla forma di amore estremo descritto nel testo.

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Captain Mantell – Bliss

Written by Recensioni

Immaginate un viaggio. Ma mica un viaggio qualunque. Immaginate un viaggio nello spazio, di attraversare galassie ed imbattervi in una supernova, evitare buchi neri e sfiorare una nana rossa, il tutto mentre state inseguendo un ufo. Poi immaginate di tornare indietro, di trovare un pianeta Terra irriconoscibile, e di dover andare a ritroso con la memoria, alla ricerca del ricordo di ciò che non esiste più. Il tema del viaggio. Il tema del ritorno. Il tema della ricerca. È questa la trama nella quale si intreccia il filo conduttore che lega gli album dei Captain Mantell, band capitanata da Tommaso Mantelli (ex bassista de Il Teatro Degli Orrori), il cui nome ricorda quello del Capitano Thomas F. Mantell Jr, il primo (e spero unico) pilota morto durante l’inseguimento di un ufo. Bliss è l’ultimo lavoro della band, e narra proprio del ritorno del Capitano sulla Terra, pianeta ormai irriconoscibile ai suoi occhi. Da qui la necessità di scavare nei ricordi alla ricerca delle proprie origini, che in musica si traduce con il ritorno da parte dei membri della band (Tommaso Mantelli, Sergio Pomante, Mauro Franceschini) alle loro origini musicali, il che comporta decisamente la ricerca di nuove sonorità rispetto agli album precedenti. Dall’Electro Punk si passa quindi al Rock, che rimane alla base dell’intero disco, ma che si arricchisce di numerose sfumature e contaminazioni. Ed è così che si percepiscono, solo per citarne alcuni, elementi di Rockabilly (“With My Mess Around”, “Dead Man’s Hand”), per poi passare a pezzi che evocano il buon vecchio Blues (“The Ending Hours”). Ovviamente vengono chiamate in causa anche sezioni ritmiche veloci e ossessive, per non fare torto al Punk (“Ugly Boy”), e c’è poi l’introduzione del sax, che inevitabilmente conferisce al tutto quel retrogusto di Jazz. Il livello d’attenzione durante l’ascolto è altissimo, il disco non scende mai di tono, è un continuo susseguirsi di eventi sonori che non ammettono nessuna distrazione. Un disco dal ritmo incalzante, dalle movenze sensuali, vuoi per la presenza di certi riff che si ripetono con un fare ammaliante (“Love/Hate” e “To Keep You In Me”) quasi fossero le fasi di un corteggiamento in musica, vuoi per la voce di Tommaso Mantelli, prima profonda, poi sporca, poi cattiva (“The Day We Waited For”). Numerosissime anche le collaborazioni presenti nel disco, tra le quali nominiamo Liam McKahey che mette a disposizione la sua voce per “Side On” e Nicola Manzan che si è occupato degli arrangiamenti di “The Ending Hour”, “To Keep You In Me” e “First Easy Come, Then Easy Go”. Un lavoro corposo (14 brani all’appello) e ben curato (anche a livello di grafica in copertina e booklet), ed una ricerca di sonorità vasta ed attenta, dove non sono ammesse le ripetizioni. Un gran bel lavoro di ricerca delle proprie origini, musicali e non. Un gran bel risultato per le nostre orecchie.

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Turbolento, il secondo album dei Mondo Naif

Written by Senza categoria

E’ uscito Turbolento, il secondo album dei Mondo Naif. Il suono ruvido e roccioso delle chitarre si risolve in mari di quiete. I testi richiamano le atmosfere oniriche dell’allucinazione affrontando i temi del sogno lucido, dell’abisso e della negazione, in un disco che è (perché vuole essere) duale. Le parole le capite perché sono in italiano. Prodotto, registrato e miscelato presso il GrooveStudio di Casale Sul Sile (TV) da Capitan Tommaso Mantelli, il lavoro è impreziosito dalla partecipazione di turbo Sergio Zags Pomante (Captain Mantell) che ha cavalcato il vento a bordo del suo sax in “Aquilone”, turbo Nicola Manzan (Bologna Violenta) che con le frecce dei suoi archi ha reso l’Inferno di Belfagor un posto più bervista, turbo Alberto Piccolo (Glincolti) che impugnando la sua chitarra ha introdotto il flamentico mondo degli Inferi in Vexilla Regis Prodeunt Inferni e ci ha reso uomini liberi con gli assoli

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Bliss, quinto disco per i Captain Mantell.

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Bliss è il titolo del quinto album dei Captain Mantell, power trio guidato da Tommaso Mantelli (omonimo del Capitano Thomas Mantell, primo pilota a morire inseguendo un UFO). Un lavoro ispirato alle radici del Rock che rappresenta un deciso punto di svolta stilistica per la band. La matrice compositiva rimane la medesima di sempre, Pop ma capace di soluzioni sempre originali. Il raggio d’azione pero’ si muove verso orizzonti piu’ vasti, anche grazie all’introduzione del sassofono, capace di evocare nuove suggestioni. La versatilità compositiva della band emerge più che mai, come una macchina del tempo impazzita attraverso la storia del Rock che salta dai King Crimson a Jack White, dai Beatles ai Nirvana, da John Zorn a Jeff Buckley. Le ritmiche potenti dell’Ammiraglio Dix, il sassofono sperimentale del Sergente Zags, i riff di chitarra che sembrano usciti dall’epoca d’oro del Rock creano delle basi sonore perfette per la voce del Capitano Mantell, espressiva ed efficace nei pezzi piu’ tirati come nelle ballad. I testi, cupi e disincantati ma con una vena di speranza ci accompagnano poeticamente alla ricerca della beatitudine (Bliss) intesa come evasione dallo stile di vita moderno e simbolicamente rappresentata attraverso la rivincita sulle rigide regole delle macchine elettroniche che fino ad ora avevano governato il suono della ciurma. Registrato e mixato nel 2014 tra Veneto e Abruzzo il disco vede anche la partecipazione di graditi ospiti quali Liam McKahey (Liam McKahey and the Bodies, Cousteau) che regala una sublime traccia vocale su “Side On”, Nicola Manzan (Bologna Violenta, Menace, Ulan Bator) che mette il suo tocco nell’arrangiamento di alcuni brani, la violenza dei Bleeding Eyes e la pazzia di DJ Muto. Il disco sarà pubblicato in vinile, CD e free download il 10 novembre 2014 da una cordata di etichette indipendenti formata da Dischi Bervisti, Overdrive Rec, Dreamingorilla Rec e Xnot You Xme (distribuito da Audioglobe).

TRACKLIST
01 – Love/hate
02 – The ending hour
03 – Wait for the rain
04 – The day we waited for
05 – Side on (feat. Liam McKahey)
06 – Dead man’s hand
07 – Ugly boy
08 – Better late than now
09 – First easy come then easy go
10 – Picture me floating
11 – To keep you in me
12 – With my mess around
13 – The age of black
14 – Won’t stop
15 – Bliss (bonus track)

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Captain Mantell – BLISS trailer

Written by Senza categoria

I Captain Mantell sono al lavoro sul loro quinto album, che si chiamera’ BLISS. Un nuovo disco con sonorita’ decisamente inconsuete per la band, anche grazie all’introduzione del sassofono, nella persona di Sergio Pomante alias Sergeant Zags (gia’ con String Theory, TreTigriContro, Umberto Palazzo…) Il trailer simboleggia chiaramente le nuova rotta: la riscoperta delle origini del Rock come rivincita.

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