1 LIBRO e 1 DISCO – le pagine di Steven D. Farmer e la musica di Franco Battiato

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La lettura, come l’ascolto di un album, è un momento intimo, un dialogo privato tra il lettore – o l’ascoltatore – e una dimensione altra, un mondo che in principio si presenta come estraneo a chi vi si avvicina e che poi si fa pian piano fitto di corrispondenze e di ritrovamenti perduti, come pure di illuminazioni e chiarificazioni. 1 LIBRO + 1 DISCO è la rubrica di Rockambula che mette in collegamento due percezioni diverse, lontane tra loro e spesso ignare l’una dell’altra, per arricchirci la vita di nuove storie.

“Guarire il Karma ancestrale” di Steven D. Farmer + “Fetus” di Franco Battiato

Ben oltre l’apporto educativo e sentimentale dei nostri genitori, vanno rintracciate le cause della nostra personalità e le pieghe più profonde del nostro carattere. È quello che sostiene Steven Farmer nel suo “Guarire il Karma ancestrale”, edito da Armenia, con un sottotitolo che offre possibili soluzioni: “come liberarsi del debito karmico degli antenati”. Sì, perché alcuni tratti ereditari che ci riguardano, anche quelli più compromettenti, non vanno ricercati soltanto nel passato più recente, ma potrebbero trovare le loro radici in un tempo lontanissimo. Certi cicli possono essere compresi, rotti e superati soltanto grazie al contatto con i propri antenati: alcuni meccanismi si ripetono ininterrottamente nelle famiglie, perché rispondenti a regole inconsce e inconsapevolmente apprese sin dalla nascita. Interrompere questo giogo spetta all’anima più evoluta della lunga catena ereditaria, l’anima che riesce ad espellere da sé tutto ciò che è imposto e artificiale, per esercitare finalmente la propria autenticità, scrollarsi di dosso gli effetti delle azioni di chi ci ha preceduto.

Alla lettura di Steven Farmer ho accostato l’ascolto di uno dei più begli album della storia del Rock sperimentale e progressive italiano: si tratta di Fetus di Franco Battiato, uscito nel 1971 per l’etichetta discografica Bla Bla. L’album di esordio dell’artista siciliano, ristampato in cd negli anni ’90 e in vinile negli anni 2000, è certamente uno dei lavori più autentici ed essenziali del cantautore, e rivela sin dal primo pezzo la posizione distinta che Battiato assume rispetto alla tendenza musicale nazionale del tempo. Il battito rapido di un cuore, il piccolo feto che lo ospita, il mistero della vita, il senso di alienazione e di imprevedibilità accompagnati imperturbabilmente alla fascinazione e alla scoperta dell’esistenza stessa, sono i segnali che una nuova vita è nata e che si aggiunge un nuovo anello al cammino del tempo.

Buona lettura e buon ascolto.

Last modified: 15 Marzo 2019