What’s up on Bandcamp? [ottobre 2022]

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I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dalla scena indipendente.
ABSINTHE FATHER – MOVING FORWARD

[ 06.10.2022 | indie rock, cantautorato | USA | autoprodotto ]
Tutto il talento dell’artista californiana viene condensato in queste dieci tracce, che spaziano dall’indie rock allo slowcore, dal cantautorato al dream pop.
L’apertura con Dew è uno dei momenti più intimi e sospesi dell’album, una fragile ballata caratterizzata da un cantato echeggiante che ricorda le cose più acustiche di Grouper, con un finale che, ripetendo ossessivamente la domanda “What is less than empty?”, aggiunge ulteriore magone al tutto.
Feelin’ Fine sembra invece fare da perfetto contraltare, con un ritornello smaccatamente pop e un’atmosfera quasi spensierata, ma degne di nota sono anche Ender, con i suoi chitarroni poderosi, e Marie, contraddistinta da una coda shoegaze sonica e paradisiaca.
Un album ricco di sfumature con cui è praticamente impossibile non entrare in sintonia.

SWEATY PALMS – THE PURSUIT OF NOVELTY

[ 07.10.2022 | noise rock, elettronica, experimental | UK | autoprodotto ]
Abrasivo ed eccentrico, il trio di Glasgow torna col suo secondo album e lo fa davvero alla grande. La copertina nera ed enigmatica lascia già presagire un sound più efferato che mai, e le chitarre taglienti e la sezione ritmica penetrante confermano questa impressione preliminare.
Nice to Be Nice si presenta con un’intro vagamente ansiogena quasi in stile post-rock, per poi esplodere in tutta la sua dissonanza e crudezza sulle urla belluine del cantante e chitarrista Robbie Houston.
Se Vaseline è la colonna sonora di un incubo allucinato, le fascinazioni synth wave di Downgrade aprono una seconda metà del disco più elettronica e sintetica, che culmina con i ritmi accattivanti e sornioni della conclusiva Me, Myself & I, il brano più orecchiabile e canonico del disco.
Un album denso e variegato, da ascoltare più e più volte per apprezzarne le molteplici sonorità.

TOLOSE – MY MIND ACCEPTING

[ 11.10.2022 | emocore, screamo | Turchia | Mevzu Records ]
La Mevzu Records è un’etichetta che fin dal 2018 scava nei meandri della scena DIY turca, un lavoro estremamente prezioso che, tra le altre cose, ci porta in dono l’album di debutto di questo trio di Istanbul.
Sei canzoni immancabilmente piene di feels, pertanto perfette come colonna sonora al ritorno dell’autunno. 
Chitarre dirompenti in pieno stile emocore, attitudine più che mai punk, testi introspettivi: c’è tutto per lasciarsi trasportare dalle emozioni che pervadono questo lavoro.
And the Two Shall Become, sospesa e acustica, è un vero tuffo al cuore, perfetta da ascoltare durante un pomeriggio piovoso, ma i tolose sanno il fatto loro anche quando i toni si fanno più aspri e vivaci, come nel caso di Undone e Taste of Absence, con quest’ultima che nel finale sfocia addirittura nello screamo.
Viva i sentimenti.

MARIPOOL – IT ALL COMES AT ONCE EP

[ 14.10.2022 | indie pop, bedroom pop | Portogallo | Practise Music ]
Nata in Portogallo ma trasferitasi presto a Londra, Natasha Simões aka Maripool aveva esordito lo scorso anno col suo singolo di debutto e adesso torna con questo EP: quattro tracce in cui i riferimenti musicali principali della cantautrice – indie rock di fine millennio, shoegaze, Midwest emo – si fondono adagiandosi su un’atmosfera decisamente “da cameretta”.
Con le sue chitarre in salsa jangle pop, Softly è il brano in cui il gusto per la melodia dell’artista portoghese fa capolino in tutta la sua incisività, mentre Coming Back è una tenera ballad che sa di shoegaze in chiave acustica (sembra un controsenso? Ma chi l’ha detto che tutto debba avere un senso).
Nota a margine: il disco è interamente suonato da lei, il che è grandioso se si pensa che fino ai diciotto anni non aveva mai imbracciato una chitarra.

VARSOVIA – DISEÑAR Y DESTRUIR

[ 14.10.2022 | synth punk, electro punk | Perù | Buh Records ]
Dopo otto anni di attesa e qualche cambio di line up, il trio di Lima torna con un nuovo album e lo fa con la sua formazione originale, visto il ritorno di Sheri Corleone alla voce e alle chitarre.
Tra brani decisamente da dance floor (Entre Velas Encendicas, la title track) ed altri più sperimentali ed oscuri (Gallinazos, Palabra del demonio), il sound del disco è vario ma sempre interessante.
Hablemos Claramente, coi suoi synth vorticosi e stordenti, è il pezzo perfetto su cui barcollare alle 4 di mattina, quando il dj set è finito e la strada per tornare a casa è ancora lunga.
Nota interessante: i testi contengono vari riferimenti al periodo di violenza e terrore che i peruviani si ritrovarono a vivere negli anni ‘80, tra crisi economica e terrorismo interno.

THEY ARE GUTTING A BODY OF WATER – S

[ 17.10.2022 | shoegaze, noise rock, experimental | USA | Smoking Room ]
Distorto e bizzarro, sperimentale ed eccentrico, il nuovo album della band di Philadelphia è un viaggio sonoro davvero particolare.
Le atmosfere eteree di Behind the Waterfall sono un colpo al cuore per i nostalgici dei My Bloody Valentine, ma la band irlandese torna alla mente anche quando irrompono le tremende e stratificate distorsioni di brani come Kmart Amen Break (che termina con una curiosa outro nonsense) e Masterweb.
Lo shoegaze in salsa lo-fi della conclusiva 23 Til Infinity è probabilmente il vero marchio di fabbrica del gruppo, che riesce perfettamente nell’intento di affrancarsi dalle proprie influenze, tanto da rielabolarle in una maniera del tutto personale e peculiare.
Per chi ama le distorsioni, ventitré minuti e spicci di puro godimento sonoro

KATHRYN MOHR – HOLLY

[ 21.10.2022 | cantautorato, drone, experimental | USA | The Flenser ]
L’artista di San Francisco torna col suo secondo lavoro: il sound, sospeso tra cantautorato e drone, slowcore ed elettronica, è affascinante ed oscuro, oltre che frutto di una vena sperimentale sempre degna di nota.
Stranger e la title track sono i brani in cui gli intenti cantautorali della musicista californiana vengono maggiormente a galla, in un’atmosfera sospesa e rarefatta che ricorda alcune cose di Midwife (non a caso è proprio lei, al secolo Madeline Johnston, ad aver curato la produzione del disco). 
Se in Glare Valley a prevalere è l’anima più distorta di Kathryn Mohr, un brano come Red è invece l’epitome delle sue fascinazioni ambient e sperimentali.
Un disco da ascoltare rigorosamente al buio e ad occhi chiusi.

BONNIE TRASH – MALOCCHIO

[ 28.10.2022 | drone, shoegaze, gothic | Canada | Hand Drawn Dracula ]
Due gemelle canadesi di origini italiane che dedicano un album alle storie di maledizioni e misteri raccontate loro dalla nonna veneta. Sembra un’invenzione? Assolutamente no, è esattamente quello che Emmalia e Sarafina Bortolon-Vettor hanno messo in piedi, e il risultato è un disco intenso ed oscuro, denso ed eterogeneo.
Maria, il brano che apre il disco, è già tutto un programma: un tappeto sonoro tipicamente drone e distorto su cui si elevano proprio le parole di nonna Maria, per un inizio spiazzante ma che non può non incuriosire.
Con le sue chitarrone robuste e il suo ritornello corale, Teeth è forse il brano più “pop” (e di virgolette dovremmo metterne ancora) del disco, ma se volete la versione più distorta e chitarrosa delle Bonnie Trash dirigetevi su Perfect Moment (A Beautiful Reunion), una perla di puro shoegaze oscuro.
Non basterebbero decine di etichette per descrivere un disco tanto particolare, ascoltarlo è la cosa migliore che si possa fare per provare a capirlo.

MOIN – PASTE

[ 28.10.2022 | post-rock, noise, experimental | UK | AD 93 ]
Tra i tanti progetti della formidabile batterista italiana Valentina Magaletti figurano anche i Moin, band che per due terzi è formata dai membri dei Raime, duo dark ambient londinese.
Paste arriva ad appena un anno di distanza dall’album di esordio e conferma pienamente il valore del trio; a livello di sound siamo tra post-rock e noise, il tutto condito da un certo afflato sperimentale.
Forgetting is Like Syrup richiama alla mente la lucida desolazione sonora degli Slint, mentre le distorte Knuckle e Melon pongono l’accento sulla vena chitarristica e rumorosa della band.
Un disco fuori dal tempo, certamente non ammiccante rispetto alle mode e ai suoni del momento, ed è proprio questa sua essenza pura e diretta a renderlo un ascolto pressoché necessario per chi ama le sonorità di cui sopra.

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Last modified: 29 Novembre 2022