Nel suo quarto e quasi eponimo album in studio, la band svedese unisce accessibilità musicale e critica alla società contemporanea.
[25.04.2025 | Shrimptech Enterprises | dance-punk, art punk, post-punk]
Sono dietro al banco dei gelati.
Un giorno entra un gruppo di turisti, uno di loro si fa portavoce e mi paga tre coni, il pos ringrazia in svedese, poi noto l’avambraccio che ripone il bancomat in tasca. È chiaro che devo prendere coraggio, togliermi quella voce di cortesia con cui ci si rivolge ai clienti e chiedergli così, di punto in bianco: “Ma tu conosci Sebastian Murphy?”
Lui mi guarda lasciando cadere appena il labbro inferiore, ma non si scompone più di tanto, perché, al contrario del protagonista della mia domanda, è molto ordinato e lineare, poi con l’indice molle in direzione del suo tatuaggio mi dice: “Questo lo ha fatto lui”.
Sentimento percepito: sgomento.
Mai, andando a mangiare un gelato alla nocciola, ci si aspetta di essere serviti da una damina in cuffia che riconosce una figura dalle linee sataniche disegnata dal frontman dei Viagra Boys.
Al momento in cui scrivo, maggio 2025, Street Worms, l’album di debutto dei Viagra Boys, band svedese insieme da dieci anni quest’anno, viene rivenduto su Vinted anche a 200€.
Al momento in cui scrivo, siamo al quarto disco. Ve lo dico: lo acquisteremo per ascoltarlo sui nostri giradischi finto legno per poi riporlo nella cava del nostro KALLAX. Una sputata in faccia e via.
L’album si intitola viagr aboys, con questo tuttominuscolo che fa tanto gen z, ma con un errore di battitura che ci riporta invece più vicini ai boomer.

Chi può odiare Chandler Bing?
Man Made of Meat apre il disco. La scelta lessicale è importante: non siamo flesh (che in inglese è la carne umana, ma anche la polpa del frutto) à la Cronenberg. Non abbiamo niente da spartire con quella carne che fa anche un po’ schifo per il suo essere pulsante. Siamo solo meat, banali e da banco di supermercato.
Critiche alla società contemporanea di cui si può scrivere fino a consumarsi i polpastrelli. Di solito è difficile farlo ricevendo in cambio anche solo un piccolo momento di illuminante messa in discussione. In questo senso, i Viagra Boys ci toccano invece con un linguaggio da solletichino sotto le ascelle, che possiamo tranquillamente affermare sia la loro cifra (eccezion fatta sempre per Sebastian, ché comunque la sua più grande qualità è quella di immagazzinare un fusto di birra intero nello stomaco).
I Viagra Boys usano ancora una volta la violenza per ricordarci che siamo solo tutti rabbiosi e ridicoli ad esserlo.
Sono inevitabili i paragoni con Cave World del 2022, in particolare con Troglodyte, canzone in cui si impegnano a buttare complottisti e fanatici dello “statunitesimo” dalla rupe, come fossero sassolini di pixel inutili in un videogioco. Un verso come “one day he’s gonna be a shooter”, che in Italia non ci tocca più di tanto, è il paradosso massimo di quello che siamo.
Ad ogni modo, in Man Made of Meat, sapete qual è il punto G? Prendere per il culo Chandler Bing, un personaggio di fantasia.
Nel testo gli fanno fare la stessa fine di Matthew Perry, l’attore che lo ha interpretato in Friends per dieci stagioni e che il 28 ottobre 2023 è stato trovato morto nella sua vasca idromassaggio. Più volte, sullo stesso set di Friends, Perry ha confermato che, a causa delle sue dipendenze, ha dimenticato di aver girato intere stagioni della serie.
Questo ci scandalizza per due motivi. Innanzitutto perché Sebastian Murphy canta senza rispetto, sbeffeggiando un uomo che ha avuto un rapporto difficoltoso con la droga, detto proprio da lui che più volte ha descritto la sua dipendenza con una poetica accessibile (vedi Creatures, il brano migliore di Welfare Jazz, del 2021)
Poi, perché Chandler Bing è il bersaglio di cui abbiamo bisogno, perché tutti abbiamo cercato rifugio emotivo nelle serie tv e Friends lo abbiamo visto tutti. Nessuno può odiare Chandler.
Io ho riso, poi mi sono indignata. Poi ho riso di nuovo.
Un album che potrebbe tollerare anche vostra madre.
Tra l’andamento di Uno II (sussurrami nelle orecchie “futon” per sempre, Sebastian), l’abitudinarietà di Dirty Boyz e la chiusura commovente di River King, viagr aboys è sicuramente l’album dei Viagra Boys che anche vostra madre che vi dice di abbassare quel cazzo di volume potrebbe tollerare.
Fa eccezione Store Policy, la più allucinata.
Al discorso su Chandler Bing ci tengo però particolarmente, perché dobbiamo capire che, se un uomo che suona in una band punk e che (probabilmente) si è tatuato (da solo) in fronte “perdente” bersaglia i soggetti comfort, dobbiamo raccogliere questo shock e capire come mai basti così poco per farci montare la ferocia che coltiviamo giornalmente. Quella che rimane lì, mentre cerchiamo di ridere guardando serie con le risate preregistrate e ci innervosiamo se ci mettono in discussione le condivise e corrette certezze.
I’m a Man Made of Meat. Io ho un mobile KALLAX.
Anche Sebastian Murphy lo ha (e non perché è svedese!). Perché lui si tira dentro sempre per primo, se lo ascoltate bene. Respinge anche sé stesso, per farci capire quanto siamo inutilmente rabbiosi.
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Last modified: 15 Maggio 2025