VIAGGI MUSICALI | Intervista a Teta Mona

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Nella vita di un musicista il viaggio è di certo una componente essenziale. Chilometri su chilometri, giornate intere passate in furgone, nottate insonni, pasti al limite della decenza, orde di automobilisti impazziti a rallentare viaggi lunghissimi e poi infine il palco, l’energia, il sudore, i sorrisi, il calore del pubblico e tanta voglia di rimettersi in viaggio per suonare ancora.
E se il viaggio non fosse solo questo? Se il vero viaggio fosse l’intera esperienza musicale? Abbiamo chiesto ai musicisti di immaginare la loro vita a contatto con la musica come un lungo cammino che stanno in realtà ancora percorrendo. Ecco cosa ci hanno risposto.

“Chi siete? Quanti siete? Dove andate? (Un fiorino!)”

Ciao! sono Teta. In questo momento sono a Parigi ma la mia casa è in Puglia. Sono una cantautrice, ero un po’ annoiata di stare sola sul palco a cantare Folk- Psych, così ho deciso di movimentarmi e scrivere qualcosa di diverso.  Collaboro con tanti musicisti, ma quest’anno partirò in tour con Paolo, che ha prodotto il mio nuovo disco e suona il basso.

È tempo di bagagli. Dischi, canzoni e artisti da portare con te.

La settimana enigmistica e il disco dei Love (Forever Changes)

Le cose da dimenticare a casa.

L’ IPhone.

Luoghi e incontri che hanno reso più interessante il cammino.

Quando ho incontrato Koichi (ex Screaming Tea Party) nel 2004 e quando Amy Winehouse mi ha detto “fuck you” all Hawley Arms di Camden. Credo proprio non gradisse la mia faccia, ma il suo ex sì.

Deviazioni di percorso. Ce ne sono state? Come sono state affrontate?

Gli imprevisti sono stati tanti e dolorosi, li ho affrontati di petto ma sono stati proprio loro a rendere il percorso più interessante.

I migliori compagni di viaggio.

Le Converse All Star.

Mete sognate, ma non ancora raggiunte.

Il mio primo disco è uscito in Giappone. E anche il secondo! La mia famiglia ha un legame molto profondo con il Giappone ma io personalmente non ci sono mai stata. So che succederà, ma non so ancora quando.

Cartoline da lontano: dopo tutta questa strada, cosa scriveresti ad amici/nemici (o a chi volete) ?

Manderei una cartolina a mio padre in paradiso per dirgli che qui giù va bene,  sto meglio. Ma che mi manca molto.

 “Cheeeeeese”. La foto che meglio ti rappresenta.

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Last modified: 21 Febbraio 2019

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