The High Jackers – Da Bomb

Written by Recensioni

Da una superband ad un superdisco per gli amanti di luoghi e decenni lontani.

[ 2018 | Music Force / Toks Records | blues rock ]

Recensire il disco d’esordio di The High Jackers è una cosa fuori da ogni logica per un motivo ben preciso: ha quasi tutto quello che un disco dovrebbe avere per mettere in crisi uno come me chiamato a consigliare o meno un album. Sotto la regia di Mister Steve Taboga, cantante e chitarrista di The Mad Scramble, si riuniscono dodici musicisti ognuno proveniente da esperienze e formazioni diverse, ognuno col compito di dare al sound qualcosa di semplicemente bello.

La musica di Da Bomb è una miscela di funk rock, blues, soul e r’n’b classico che sembra quasi lontana, troppo lontana nel tempo e nello spazio trattandosi di una formazione “italiana”. Un suono che pesca a piene mani dai grandi classici, da Marvin Gaye, Otis Redding e Stevie Wonder, da Sly & The Family Stone a Gil Scott-Heron ma che, a tratti, ricorda anche lavori più moderni come le cose più tradizionali di Ben Harper, The Black Crowes o Buddy Guy con certamente più allegria e meno pathos.

Il timbro vocale di Taboga non fa altro che enfatizzare le caratteristiche del disco che sembra un misterioso ritrovamento datato 1971 di una sconosciuta band americana e tutto questo non può che far scuotere la testa in gesto disapprovatorio noi che dalle nuove uscite cerchiamo sempre di scovare quantomeno il tentativo di trovare nuove strade. Da Bomb non solo percorre strade battute, lo fa con orgoglio e non da la minima idea di voler fare altro eppure, dicevo all’inizio, è un album che sembra forgiato volutamente per mettere in difficoltà uno come me. Se da un lato appare come un disco totalmente inutile al giorno d’oggi, d’altro canto è talmente ben realizzato nella sua semplicità che non rende naturale quello che sembra ovvio.

Dalla parte esecutiva a quella compositiva, il disco di The High Jackers si fa ascoltare con piacere, lascia in bocca quel senso di deliziosa insoddisfazione che spinge a ricominciare, non annoia pur dando l’idea di essere qualcosa di ascoltato mille e mille volte. Tutto questo rende ogni possibile giudizio numerico privo di reale valore. Da Bomb è un disco per chi ama funky, blues, soul e r’n’b, per chi ama la bella musica senza preoccuparsi della novità o della modernità ad ogni costo. Se siete disposti a lasciare questa epoca giusto il tempo di dodici canzoni e un’ora almeno, è un disco che fa per voi. Da Bomb è uno di quegli album che fa sentire stupidi e inutili noi che stiamo qui a scrivere di musica.

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Last modified: 4 Aprile 2019

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