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Teho Teardo & Blixa Bargeld – Still Smiling

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Non è un  ritorno o una intensa saga sonora, ma una capacità di combinare parole e formule cinematiche per trasformare in frammenti di poesia manciate di splendidi brani, alto artigianato sperimentale che poi non è altro che surplus di bellezza e ascolto plagiante; “Still Smiling” più che un giro discografico è un insieme di piece sonore che co-producono armonia a largo spettro, ed è il lavoro a due mani e di due anni del musicista Teho Teardo e Blix Bargeld (leader dei Einsturdenze Neubauten), un disco che oltre a guadagnare al primo ascolto giudizi a otto stelle, mette a disposizione un benessere interiore straniante al quale non ci si abitua sfacciatamente al raggio d’azione come fosse un disco di routine.

Due modi, espressioni, originalità e arricchimenti che si scambiano e interagiscono, suoni, timbri, volumi e attese che si fondono e si distanziano come a guardarsi dirimpetto per poi tornare a rifondersi in un gioco eterno o delimitato fino a farsi proposta e appeal altamente contagioso, dieci inediti, la rivisitazione di Alone With The Moon dei Tiger Lillies e una nuova interpretazione di “A Quiet Life” tratta dalla colonna sonora del film con Toni ServilloUna Vita Tranquilla”, questo il bel corredo sonoro che i due artisti (qui con la collaborazione di Martina Bertoni al violoncello e il Balanescu 4et),  applicano per un ascolto prestigioso, insolito.

Dunque sperimentazione e metafisica a tutti i livelli, tracce essenzialmente straordinarie stralunate divagazioni che uniscono accenti e vorticosi stupori, brani che mettono in bolla deliri teneri e trasformazioni oniriche, un qualcosa girato in seppia che srotola immaginificazioni e progressioni dada, dove l’aria vibra e diventa una bella ossessione da ascoltare tutta d’un fiato; per offrire un assaggio di quello che il disco dirama occorre postare l’orecchio nei snodi principali della tracklist, praticamente avvicinarsi al passo felpato della confessione di “Mi Scusi”, affogare nel liquido tattile di “Axoloti”, stordirsi delicatamente coi nervi tesi delle corde di violoncello che scandiscono la vitalità in down della titletrack, se si vuole volare nei tramonti ancient folkly  che tuonano in “Konjunktov II” e perché no,  abbindolarsi nello slow spazzolato regalato da “Defenestrazioni”, e la cosa che più  sorprende durante l’ascolto è che si è presi da un effetto illusorio di nuotare in qualcosa di non ben definito, ma di nuotare all’insù alla faccia della gravità.

Cantato in italiano, tedesco e inglese, Still Smiling è un fusione psichedelica che domina il senso e la ragione, un disco che marca in non contorni della fantasia e che fa  girotondi di grazia tra te stesso ed il tuo Io. Capolavoro di dilatazioni.

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