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Shut Up Much – Rapporti di Forza

Written by Recensioni

Nati nell’autunno del 2011 gli Shut Up Much fondono una moltitudine di generi, spaziando dall’ Elettronica al Post Rock, una mistura che dà vita a Rapporti di Forza, un lavoro incentrato sui rapporti interpersonali e sulla fragilità degli stessi. Un concept ambizioso e fuori da ogni stereotipo.
Il disco prende piede con “Molecola”, scandita da una batteria tombale e dalla voce profonda di Antonio. Lo scenario è meno asfissiante in “Xanax”: i toni vorrebbero rilassarsi, ma permane un’atmosfera ipnotica in un cui la tensione è tangibile. “Nichilismo” parte con un piglio Dance, si evolve nella New Wave dei Joy Division e, a conti fatti, è vicinissimo allo stile dei Subsonica. Quest’ultimo tratto risulterà dominante anche nella seguente “Il Silenzio di Much”, accostando alla citata influenza una pennellata Dark Ambient. Andando avanti ci muoviamo tra la falsa spensieratezza di “Pop TG”, l’Industrial tribale di “Pope Nope” e le chitarrone corrosive della title track, a cavallo tra Rammstein e Franz Ferdinand.
Rapporti Di Forza è la sagra delle buone occasioni mancate. Molta carne al fuoco. Pochi concetti sviluppati nella loro interezza. Conto di ascoltare in futuro un qualcosa di meno abulico generato da questi ragazzi di Salerno, forte del fatto che si scorgono spiragli positivi disseminati qua e là all’ interno dell’album.

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Death SS

Written by Interviste

E’ un grande piacere intervistare Freddy Delirio, noto ed esperto tastierista dei Death SS e cantante degli H.A.R.E.M.. Tra una curiosità e l’ altra siamo riusciti a parlare del loro nuovo disco e a sottrarre qualche piacevole retroscena accaduto ultimamente ai ragazzi oltre che parlare un po’ di Freddy e del suo percorso artistico. Insomma ne è uscita una stupenda chiacchierata piena di chicche. Non resta che godersela.

Ciao Freddy e benvenuto sulle pagine di Rockambula. Direi di cominciare l’intervista parlando un po’ di te: da quanto tempo sei nei Death SS e come è nata la collaborazione?
Ciao Vincenzo, la prima volta che ho collaborato con i Death SS risale al 1994. Feci un concerto di successo con la mia prima band, i Mania-C, presso il conosciuto locale Rock Planet di Milano, che in quegli anni era un importante punto di riferimento. Fui notato dal mitico Andy Barrington che mi chiamò subito dopo lo show proponendomi un provino con i Death SS. Ero un grandissimo fan del gruppo quindi la cosa mi lusingò non poco. Alla prima prova, mi trovai subito bene con la formazione e il sound della band e Steve, che aveva già letto proprio in quel periodo positive recensioni sull’uscita del mio lavoro solista Journey, ufficializzò il mio ingresso in formazione. Da quel momento nacque così all’interno della storica band, la figura del fantasma dell’opera accanto alle preesistenti vampiro, mummia, uomo lupo, zombie e morte. Ho fatto diversi concerti e registrato alcuni dischi a Pesaro dal grande Chain. Successivamente mi allontanai dalla band a causa di impegni personali che riguardavano lo studio universitario e altri progetti musicali. Ero ancora molto giovane e volevo formarmi individualmente come persona quindi dovetti fare delle scelte in virtù del tempo a disposizione ma proprio in seguito il destino volle che Steve, qualche anno dopo, mi richiamasse per una nuova e fruttuosa collaborazione che va avanti dal 2005 ad oggi e che non ha riguardato solo la fortunata serie di dischi e singoli nuovi dei Death SS ma anche collaborazioni per il cinema, colonne sonore horror (per Manetti Bros, Extreme Video, SNCI produzioni) e altri progetti musicali come il caso dei W.O.G.U.E.!

So che da ragazzino eri influenzato da Giuseppe Verdi, se non sbaglio è stata la tua prima fiamma, lo consideravi un po’ un Rocker del suo tempo. Dopo lui hai avuto altre aspirazioni?
Verissimo, ti ringrazio per questa domanda così dettagliata e attenta! Verdi mi aprì la mente musicale, è stato il mio “maieuta” virtuale. E’ incredibile come la sua musica, pur interpretata a distanza di tempo da orchestre e altri musicisti e anche grazie ai documenti e alle testimonianze che hanno parlato di questo grande personaggio e compositore, siano arrivati freschi e diretti alla mia mente, spronandomi e facendomi capire che avevo una vena musicale dentro di me. Lui fu un tipo contro corrente come lo fu Mozart e per questo mi sono permesso di definirli geni assoluti e metaforicamente dei “rocker” fuori dagli schemi ma assolutamente autentici e assoluti. Dopo aver scoperto e suonato la classica attraverso lo studio del pianoforte, in seguito mi sono dedicato al rock. Ho scoperto un mondo estremamente ricco e composto anche in questo caso da geni, istrioni, personaggi che sono stati capaci di cambiare in modo positivo lo stile di vita di molte persone. Pensa a quale potere può avere una canzone mentre stai vivendo. Può essere la colonna sonora di certe sensazioni ma può essere capace di crearne di nuove direttamente essa stessa. Rick Wakeman e Jean Michel Jarre sono i tastieristi che mi hanno fatto “volare” facendomi scoprire la musica sperimentale, cosmica e progressiva. I Pink Floyd, dei indiscussi della musica a 360 gradi. Nel Rock i miei grandi idoli Blackie Lawless, Davide Coverdale, Alice Cooper e molti altri, che con i loro dischi, mi hanno letteralmente fatto vibrare mostrandomi sonorità e dimensioni musicali nuove. Sono molte le band e gli artisti che mi hanno ispirato e non finirò mai di stupirmi ogni volta che sento un sound innovativo puro e senza compromessi.

Come ti sei avvicinato all’Hard Rock e l’Heavy Metal?
Per puro caso, o forse non lo era. Un mio amico mi lasciò una cassetta per sbaglio nel mio walkman, erano gli anni 80, e fui rapito, dopo alcuni ascolti, da questo mondo assolutamente ricco di melodia, potenza, energia, virtuosismi e atmosfere sospese. Nel giro di pochi giorni ho subìto un cambiamento interiore entrando in una dimensione nuova, che non ha mai smesso di rinnovarsi, a sua volta, nel tempo. Potere del Rock! Da lì ho dato il via a molti miei progetti. Cinque anni con i Mania-C, quasi dodici con i Death SS, venti con gli H.A.R.E.M. più altri progetti/studio che si sono alternati in questi venticinque anni di attività. Quest’anno festeggio un quarto di secolo dalla mia prima esibizione Rock!

Venendo a Resurrection, un disco maturo e variegato: che tipo di lavoro hai svolto con le tastiere?
Mi sono occupato personalmente della la fase di produzione artistica insieme a Steve presso il mio studio (FP Recording Studio) e poi ho curato tutta la fase di registrazione e mixaggio. E’ un disco che ho vissuto e sentito davvero. Con le tastiere ho lavorato in modo tradizionale per certi versi ma anche stringendo l’occhio alla modernità, un disco deve sempre essere innovativo e mai ripetere il precedente. Sono presenti suoni classici miscelati ad altri di synth più futuristici cercando al massimo si ottenere atmosfere tenebrose ed incisive. I brani sono pieni di sospensioni ed evoluzioni e devo dire di essermi davvero sbizzarrito in qualità di musicista.

Per quanto riguarda i riscontri, Resurrection ha incassato di più in Italia o all’ Estero? E secondo te perchè?
Da quel che mi risulta, il disco sta funzionando bene sia in Italia che all’estero. I vari singoli usciti a supporto, raggiungendo in Italia due volte il primo posto in classifica ne hanno dimostrato il buon esito nel nostro paese. L’altro riscontro concreto viene dal recente festival in cui abbiamo suonato. Allo Sweden Rock Festival, i fans avevano il nuovo disco e hanno cantato tutti i brani nuovi e vecchi. Si resta piacevolmente stupiti quando, all’inizio di un brano di quelli nuovi ad esempio, senti il boato del pubblico che aspettava proprio quella canzone. Questo ripaga del lunghissimo lavoro svolto in studio negli anni a curare i minimi dettagli in fase compositiva e di produzione.

In quali altri progetti sei impegnato oltre ai Death SS?
In questi ultimi anni è uscito il mio disco solista tutto strumentale Journey (Black Widow Records-Masterpiece Distribution) edizione remasterizzata dell’originale dei primi anni novanta in occasione del ventennale e arricchito con l’aggiunta di altri brani. Per quanto riguarda gli H.A.R.E.M., in questo caso in ruolo di cantante, sono giunto ai venti anni di attività e sto lavorando duramente al mix finale del nuovo disco di cui siamo assolutamente entusiasti! Sarà un album pieno di grandi novità e ricchissimo di contenuti. Tra gli ospiti cito il grandissimo Reb Beach (Whitesnake, Alice Cooper, Winger, Bob Dylan), che è venuto presso il mio studio a registrare “Angel”, brano che ho dedicato a mio figlio Christian, presente all’interno del nuovo disco. Anche Steve Sylvester è presente in veste di ospite dove duettiamo un classico del rock in una veste tutta moderna. Ma non voglio anticipare troppo. Sono i venti anni e ci saranno varie chicche.

In questi giorni su Facebook ho visto un tuo post riguardo una questione sulla censura di alcune foto di Steve Sylvester. Vuoi dirci cosa è successo? Ed è un problema che avete risolto?
Siamo alle solite. Ormai un classico che ha accompagnato negli anni la storia di questa band. Spesso gruppi di fanatismo pseudoreligioso ci hanno accusato di cose non vere. Siamo stati vittime di cose incredibili. Alcuni sostenitori di una setta pseudoreligiosa su internet hanno inneggiato persino al consumo della bistecca accusando coloro che non mangiano carne (alcuni di noi sono per scelta personale e etica vegani, come nel mio caso, o vegetariani), di essere satanisti perché curiamo il culto della persona rifiutando di uccidere gli animali per nutrirci, come invece secondo loro, dovrebbe essere in maniera assoluta. Dopo essermi laureato in filosofia per cercare di scoprire e di capire molti “perché” delle cose e degli individui, e dopo essermi sempre posto verso la razza animale (quindi anche umana) in modo positivo, rispettoso e disponibile a qualsiasi forma di comunicazione, sentir parlare certi zoticoni dietro alla tastiera di un computer tramite pagine fittizie fanatiche dedicate alla diffamazione dove di sano cristianesimo delle origini non c’è rimasto purtroppo niente, a discapito di un cattolicesimo distorto e strumentalizzato costituito da bigotti che conosco solo odio e frustrazione, nel 2014, mi fa piuttosto tristezza. A Steve sono state censurate di recente alcune foto che non ritraevano nudo o volgarità e che quindi non erano, in alcun modo, offensive. Ma si sa, è più facile dar voce ai diffamatori mantenendone la privacy anziché fare gli interessi di chi è nel giusto. Oggi molti valori sono distorti e sovente su “pseudoenciclopedie” presenti in rete gestite da nerd dallo pseudonimo spesso ridicolo (e che nasconde la reale identità) o gruppi di sfigati che si identificano dietro al branco di qualche paginetta messa su tanto per non aver nulla da fare nella vita, si nasconde l’origine del vero male che si tramuta in: falsa testimonianza, invidia, pochezza dell’essere, passo verso l’involuzione. Siamo finiti per fortuna anche in un giornale di gossip dove Steve, qualche mese fa, ha fatto luce su quanto la nostra musica non sia legata al culto del male ma che anzi l’horror, l’ironia, la passione per ciò che è invisibile a molti sia motivo di arricchimento culturale in totale rispetto della Natura che ci circonda.

A parer tuo c’è un disco (di un gruppo italiano o internazionale che sia) uscito in questi ultimi anni che ha un particolare sound dovuto alle tastiere? Mi spiego meglio: tu da noto ed esperto tastierista sei stato colpito da qualche album che comprende un particolare suono o lavoro delle tastiere?
Dopo aver parlato dei miei miti del passato ti dico che in questi anni ho visto, in alcuni casi, il fiorire di nuove sonorità. E qui non sto a soffermarmi su gruppi che hanno ottimi tastieristi supersonici ma su quelli realmente innovativi e capaci di suscitare emozioni vere in base alla propria personalità. Andando dai grandiosi Dream Theater nelle loro varie formazioni e opere, mi piacciono i sound di alcune band europee come il caso dei Nightwish sino ad arrivare ad un uso più diretto e senza troppi fronzoli, libero da virtuosismi ma proprio per questo originalissimo e incisivo da top classifica, di band come i Rammstein. Ormai di musica se ne è scritta tanta, è difficile sentire gruppi che con molte o poche note ma suonando solo quelle giuste, siano capaci di entrarti dentro creando atmosfere assolute e portandoti nel loro mondo. Quando sento che questo accade, allora si sviluppa quella magia capace di rendere una canzone e il sound di una band, assoluti.

Per quanto riguarda il tour cosa ci dici, dove suoneranno i Death SS nei prossimi giorni e la meta Napoli è prevista?
Riguardo ai prossimi show abbiamo due date in Germania a Luglio Hell’s Pleasure Fest e Headbanger Oper Air. Per i prossimi aggiornamenti vi invito sempre a visitare il nostro sito ufficiale. Speriamo che ci sia occasione di suonare nuovamente anche nella vostra zona, ho un ottimo ricordo di un concerto che facemmo nel 2007!

Bene Freddy, l’ intervista si chiude qui, concludi come meglio ti pare…
Che dire Vincenzo, intanto ti ringrazio di cuore per il tipo di domande che ho molto apprezzato e per la tua disponibilità. Auguro buon Rock e buona vita a chi crede nelle proprie capacità affinché si possano realizzare i veri sogni per un mondo più positivo ed evoluto. Quest’anno festeggio l’importante traguardo dei 25 anni di attività con le band ma ho sempre il solito desiderio di quando da “ragazzino” ho vestito per la prima volta i panni di rocker su un palco! Sono pronto a fare altrettanti anni di concerti e dischi!
Un caro saluto alla redazione di Rockambula!

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Rockambula propone i Festival dell’estate e intervista Costello’s per il Pending Lips Festival

Written by Articoli

Quest’estate fatti un giro rock, invece della solita vacanza al mare; leggi Rockambula e scegli il Festival che fa al caso tuo. In quest’articolo la nostra redazione propone i migliori festival in giro per la penisola e non solo. In più un esclusiva intervista a Simone Castello della Costello’s booking agency. Buona lettura e buone vacanze!!!

La musica e la cultura stanno attraversando un periodo poco felice e, spesso sotto il gioco di continui tagli e difficoltà, faticano a crescere se non addirittura a sopravvivere. I piccoli scompaiono e i grandi annaspano. Il quadro che si delinea farebbe scoraggiare anche i più impavidi, ma per fortuna ci sono realtà  che giornalmente resistono a questa “guerra silenziosa” . L’obiettivo di queste righe è di raccontare brevemente una di queste esperienze, e in particolare una che tocca da vicino il mondo dei festival. Il tema è molto ampio e in questa sede non pretendiamo di realizzare un’analisi esaustiva del fenomeno, ma dare visibilità a un piccolo spaccato di capitani coraggiosi. Risponderà alle domande Simone Castello della Costello’s Booking e Management, un’agenzia di servizi che opera nel mondo della musica e degli eventi, da qualche anno punto di riferimento per le realtà musicali del territorio milanese, con un focus specifico rivolto alle band emergenti. La Costello’s si occupa dal 2011 della direzione artistica del Pending Lips Festival,  rassegna per band emergenti che si tiene a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Innanzitutto ringraziamo Simone e la Costello’s per la disponibilità concessaci e iniziamo con le domande.

La Costello’s è una piccola realtà che riesce a essere cuore pulsante per alcuni eventi e rassegne sul territorio di Sesto San Giovanni e di Milano; vorresti raccontarci brevemente cos’è il Pending Lips festival, la sua storie e come è nata l’esigenza di realizzare una rassegna musicale?
Pending Lips Festival è nato a fine 2011 grazie a noi di Costello’s, ad Arci La Quercia, a Il Maglio e all’Assessorato alle Politiche Giovanili di Sesto S.G. supportato dall’Informagiovani. L’esigenza da parte nostra era di dare vita a un progetto che rispondesse a esigenze concrete e contemporanee di chi suona in un gruppo emergente indipendente. L’esperienza maturata negli anni ci ha aiutato nell’analizzare in che modo potesse avvenire tutto ciò. Pending Lips è venuto alla luce dopo aver pensato nei minimi particolari (dalla composizione della giuria, alla modalità di svolgimento, ecc..) a come creare un contesto innovativo, fertile e piacevole. La formula creata si è dimostrata decisamente vincente e le prime due edizioni ci hanno regalato grandi soddisfazioni. Alcuni dei gruppi che hanno suonato al Pending Lips hanno firmato poco dopo la loro apparizione con importanti etichette e operatori di settore (ad esempio l’anno scorso i MasCara dopo aver partecipato hanno firmato un contratto discografico con Eclectic Circus/Universal, i We, the Modern Age quest’anno con Ghost Records e, sempre quest’anno, Il Rumore Della Tregua ha cominciato a collaborare con Ja.La Media Activities).

Siamo consapevoli del contesto attuale e delle difficoltà che si incontrano, che anche i grandi festival patiscono. In base alla tua esperienza, quali sono le difficoltà maggiori in cui ci si imbatte nell’organizzazione di un evento di questo genere? Milano rappresenta ancora una piazza privilegiata per numeri e possibilità rispetto al resto dello stivale?
Penso che la difficoltà più grande sia legata al fatto che oggi la musica live non ha più l’appeal che poteva avere fino a qualche anno fa. Certo poi ci sono le “banalità” legate ai costi, alla burocrazia, ecc ecc… ma per quanto mi riguarda passano in secondo piano. Nel momento in cui si riesce a coinvolgere il pubblico, il resto in qualche modo si sistema. Pending Lips si svolge interamente a Sesto S.G., che è alle porte di Milano, e ottimamente collegata. In questo senso non so quanto Milano però possa essere considerata una piazza privilegiata rispetto al resto d’Italia. Gli eventi con musica live emergente che funzionano a Milano sono quasi sempre più legati ad aspetti “modaioli” che alla musica in sé (che se è la modalità per far sì che i locali che fanno musica dal vivo continuino a fare il loro, ben venga. Ieri gli hippies, oggi gli hipster?…)

Un festival è qualcosa di prettamente fisico, reale, che si sente e si vede. Che valore ha una rassegna come il Pending Lips in un contesto come quello attuale, nel quale stiamo assistendo a una smaterializzazione dei supporti a favore di uno scenario dominato da dischi virtuali e social network?
Penso che proprio la contemporaneità, insieme alla gratuità e alla direzione artistica, sia stato il valore aggiunto che Pending Lips ha portato con sé in queste due edizioni. Si è creata una rete di collaborazioni che ha garantito al festival (e di conseguenza alle band che vi hanno partecipato) sempre maggiore visibilità e che, come detto, ha dato buonissimi frutti. Come già detto, il nostro intento era quello di creare un contesto molto fertile e il più possibile al passo con i tempi e con la situazione della musica al giorno d’oggi.

Un festival è fatto in primo luogo da musicisti. Vorresti raccontarci qualcosa sul rapporto che si instaura con le band e soprattutto come è strutturata la fase di contatto e reclutamento delle stesse?Per la prima edizione il reclutamento è avvenuto principalmente contattando in prima persona band che conoscevamo già. La seconda edizione invece, grazie anche all’apporto dei quasi 20 media-partners che abbiamo costruito, ha ricevuto più di 300 moduli d’iscrizione. I gruppi sono stati ascoltati uno per uno da 5 persone della direzione artistica di Costello’s. Non è stato facile; sono numeri davvero importanti che dimostrano quanto sia stata significativa la crescita del Pending Lips in un solo anno e quanto sia stato importante compiere sforzi per realizzare anche questa edizione. Il rapporto con i gruppi che hanno partecipato alle due edizioni è sempre stato di collaborazione e di stima reciproca. La cosa più bella che ho notato è proprio la partecipazione che si è creata durante le serate. Band che suonavano in una serata si presentavano ad assistere alla successiva. Forse, almeno tra chi suona, rimane ancora viva la curiosità, la voglia di appartenere a un movimento che possa essere stimolante e appagante, la musica insomma.

Un festival per essere un buon prodotto dovrebbe avere alcune caratteristiche imprescindibili, secondo te quali sono le cinque che una rassegna  deve assolutamente avere per essere considerata di altro livello? E soprattutto dicci un buon motivo per venire a vedere il Pending Lip festival…
Le scrivo di pancia, magari rileggendo tra qualche giorno mi verrà in mente altro:

1) Una buona idea

2) Competenza

3) Passione

4) Una buona location

5) Uno staff preparato

Penso (spero che chi c’è stato sia d’accordo) che il Pending Lips abbia tutte e 5 queste caratteristiche. Spot: “Hey amici, da oggi ci sono almeno 5 buoni motivi per venire il 4 Giugno al Carroponte ad assistere alla serata con i Diaframma con le aperture affidate ai due gruppi che hanno vinto grazie alla giuria popolare il contest: Vulvatron e JJ LaMorve. Parola di Costello’s”. Dopo questa perderemo tutto il potenziale pubblico che sarebbe venuto.

Siamo alla conclusione di questa piccolo viaggio all’interno della tua esperienza, vorresti Raccontaci il tuo “ momento migliore” durante il percorso del Pending LIps?In realtà sono state tutte serate davvero splendide… Vedere così tanta gente presente a serate con gruppi emergenti, sentire la partecipazione e la voglia di esserci, è sempre magico.Se devo trovare un momento in particolare penso che sia stato il giorno antecedente la prima serata dell’ultima edizione. Tanta emozione, tanta vicinanza e supporto, tanta voglia di ripartire. Un piccolo “miracolo” di questi tempi.

Il quadro che emerge da questa testimonianza delinea un stato dell’arte complesso, fatto di alti e bassi, che richiede passione impegno e dedizione. Fare musica e occuparsene obbliga a continui sforzi e a una costante ricerca di mezzi, di idee, di buone strategie, di conoscenze. Le band emergenti in Italia, come in altri paesi, non mancano, e le manifestazioni che si tengono in tutta Europa ne sono un esempio, ma spesso non si riesce a creare un corrispondente alone culturale e di crescita che accompagna questi eventi. L’ascoltatore dovrebbe poter essere più consapevole di quello che sta fruendo, del lavoro sotterraneo di molti e del valore che anche un piccolo festival può avere per band e artisti. I gruppi, da canto loro, devono offrire il meglio in termini di qualità, di energia, di emozione. Insomma: un implicito contratto, fatto soprattutto di reciprocità. Tra alti bassi, festival che vanno e festival che vengono, cerchiamo ora di passare in rassegna cosa succede da noi e all’estero.

 

A Perfect Day Festival
LOCATION:Villafranca di Verona (VR)
DATE:Dal 30 Agosto al 01 Settembre
LineUp: Primal Scream, Bastille, Wmerch Andise, Bloody Beetroots, Salmd, Tre Allegri ragazzi Morti, The XX, Editors
VOTO: 4

Arezzo Wave Love Festival
LOCATION:Civitella in Val di Chiana
DATE:Dal 12 al 14 Luglio
LineUp:UNHEIMLICH!, Avast, Subwayundersea, Emmecosta, Matteo Toni, Catch a Fyah, Boxerin Club, Ansomia, le Cpare a Sonagli, Swordfish Project, Blues Ash of Manaìhattan, Invers, Plof, B:Due, la Rappresentante di Lista, Etruschi From Lakota, in Medias Res, Soul Sailor & the Fuckers, Beautiful Bunker
VOTO: 3,5

Asti Musica
LOCATION:Asti
DATE:Dal 09 al 24 Luglio
LineUp:Ginevra di Marco, Area, la Fame di Camilla, Emma, Zen Circus, Goran Bregovic, Banco del Mutuo Soccorso
VOTO: 2

Bilbao BKK Live
LOCATION:Bilbao
DATE:Dal 11 al 13 Luglio
LineUp:Depeche Mode, Editors, Kings of Leon, Mark Lanegan Band, Green Day, Vampire Weekend, Fat Boy Slim
VOTO: 3,5

Carroponte
LOCATION:Sesto San Giovanni
DATE:Dal 29 Maggio al 12 Agosto
LineUp:il Teatro Degli Orrori, Diaframma, Neffa e molti altri
VOTO: 5

City sound
LOCATION:Milano
DATE:Dal 10 Giugno al 28 Luglio
LineUp:Killers, Mario Biondi, Toto, Korn, Motorhead, National, Iggy and the Stooges, Wu Tang Clan, Skunk Anansie, Atoms for Peace, Deep Purple, Santana, Blur
VOTO: 5

Collisioni Festival
LOCATION:Barolo (CN)
DATE:Dal 05 al 09 Luglio
LineUp:Jamiroquai, Gianna Nannini, Elio e le Storie Tese, Tre Allegri Ragazzi Morti, Marta sui Tubi, Fabri Fibra, Elton John
VOTO: 5

Festival di Villa Arconati
LOCATION:Bollate (MI)
DATE:Luglio
LineUp:Sinead O’Connor, Goran Bregovic, Daniele Silvestri, Francesco de Gregori, Mark Lanegan Band, Orquesta Buena Vista Social Club
VOTO: 3

Festival Strade Blu
LOCATION:Faenza
DATE:Dal 25 Aprile al 21 Giugno
LineUp:Lee Ranaldo and the Dust, Lambchop
VOTO: 3,5

FIB
LOCATION:Benicassim (Spa)
DATE:Dal 18 al 21 Luglio
LineUp:Queens of the Stone Age, Beach House, Beady Eye, Primal Scream, Artic Monkeys, Kaiser Chiefs, Miles kane, Killers, Jake Bugg, Black Rebel Motorcycle Club
VOTO: 4

Fuori Luogo Festival
LOCATION:San Damiano d’Asti
DATE:Dal 14 al 16 Giugno
LineUp:Aart Heering, Abdelkader Benali, Carlo Bordone, Kings of the Opera, James Walsh, Peter Murphy, Smoke Fairies, fabrizio Cammarata, Anna Viola, Davide de Martis, Turin Brakes and more…
VOTO: 4

Lucca Summer Festival
LOCATION:Lucca
DATE:Dal 6 al 27 Luglio
LineUp:Leonard Cohen, Nick Cave & the Bad Seeds, Killers, Mark Knopfler, Renzo Arbore, Neil Young, Litfiba, Thirty Seconds to Mars, Sigur Ros
VOTO: 3

MIAMI
LOCATION:Milano
DATE:Dal 7 al 9 Giugno
LineUp: Linea 77, Di Martino, Sadside Project, Bachi da Pietra, Gli Ebrei, Verbal, Bot, Riva Starr, Jennifer Gentle, HardCore Tamburo, Dumbo Gets Mad, New Ivory, at the Weekends, Selton, Amari, Phill Reynolds, Appino, Patty Pravo, Giardini di Miro’, Cosmo, Vanity, Wildmen e molti altri
VOTO: 4

Reading Festival
LOCATION:Reading (UK)
DATE:Dal 23 al 25 Agosto
LineUp:Green Day, System of a Down, Deftones, Bring me the orizon, Skindred, Eminem, Chase and Status, Foals, White Lies, Biffy Clyro, Nine Inch Nails, Fall Out Boy, Lumineers, Editors
VOTO: 4,5

Rock in Roma
LOCATION:Roma
DATE:Giugno/Luglio
LineUp:Green Day, Killers, Toto, Korn, Iggy and the Stooges, Max Gazzé, Rammstein, Arctic Monkeys, Bruce Springsteen, Mark Knopfler, Smashing Pumpkins, Mark Lanegan Band, Atoms for Peace, Ska-P, Deep Purple, Zucchero, Daniele Silvestri, Neil Young, Sigur Ros, Blur
VOTO: 4

Roma Incontra il Mondo
LOCATION:Roma
DATE:Giugno/Luglio
LineUp:Cocorosie, Steve Vai, Modena City Ramblers, Almamegretta con Raiz, Il Teatro Degli Orrori, Giuliano Palma, Neffa, Miss Kittin, Alborosie, Officina Zoe’, Apres la Classe, Elio e le Storie Tese, Kinks of Convenience, Sud Sound System, Intillimani, Skatalites
VOTO: 3,5

Sexto’nplugged
LOCATION:Sesto al Reghena (PN)
DATE:Luglio
LineUp:Loca Natives Villagers, Of Monsters and Men, MùM, Ane Burn, Rover
VOTO: 3,5

Sherwood
LOCATION:Padova
DATE:Dal 12 Giugno al 12 Luglio
LineUp:Marta sui Tubi, Modena City Ramblers, NOFX, Motel Connection, Ministri
VOTO: 3

SoloMacello Fest
LOCATION:Milano
DATE:26 Giugno
LineUp:Red Fang, Karma to Burn, in Zaire, Wrust, Fuzz Orchestra, Nero di Marte, Zolle, Black Moth
VOTO: 2,5

Southside Festival
LOCATION:Neuhausen ob Eck (GER)
DATE:Dal 21 al 23 Giugno
LineUp:Rammstein, Queens of the Stone Age, Arctic Monkeys, paul kalkbrenner, Sigur Ros, Portished, Smashing Pumpkins, Ska-P, National, Editors, NOFX, Hives, Kasabian, Gogol Bordello
VOTO: 4,5

Strummer Live Festival
LOCATION:Bologna
DATE:Dal 3 al 5 Luglio
LineUp:Goran Bregovic, Manu Chao, Modena City Ramblers, Alborosie, Africa Unite
VOTO: 2

Sziget
LOCATION:Budapest
DATE:Dal 5 al 12 Agosto
LineUp:Alex Clare, Azealia Banks, Blur, David Guetta, Die Arzte, Editors, Seeed, Ska-P, Skunk Anansie, Biffy Cliro, Mika, Nick Cave and The Bad Seeds, Bat For Lashes, Everything Everything, Flogging Molly, Afterhours, Bad Religion, !!!, Peter Bjorn & John, Editors e molti altri
VOTO: 4

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