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Jacopo Ratini – Disturbi di Personalità

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Pop italiano d’autore, melodico quanto basta da non essere mieloso e con quel pizzico di semplicità che non te lo fa odiare solo perché passato da Sanremo e da una major come Universal. Questo è Jacopo Ratini, colui che nel 2010 dopo la sua partecipazione al Festival finisce inevitabilmente in radio con il singolo “Su Questa Panchina” (brano che se andate a cercarvelo sul tubo vi tornerà in mente e vi ricorderete di lui) e poi ci riprova poco dopo con i’ironica “Ho Fatto i Soldi Facili”. Ora sono passati un po’ di anni e tante cose sono cambiate: l’Universal ha lasciato spazio all’Atmosferica Dischi, la letteratura si è fatta spazio nella sua vita (fondatore del Salotto Bukoski, autore del libro Se Rinasco Voglio Essere Yoko Ono, ideatore del Contest Il Club dei NarrAutori), si è avvicinato maggiormente a tematiche etico-sociali, ed è tornato all’attivo musicalmente con questo suo ultimo lavoro dal titolo (non a caso) Disturbi di Personalità.

Leggera come una mela è la prima traccia “Sei Distante”, dal videoclip simpatico in cui ritroviamo diversi personaggi storici legati al frutto del peccato originale, più critica è “Maledetto il Tempo”, brano che attraverso un motivetto orecchiabile che tanto ricorda “Tieni il tempo” degli 883 cerca di descrivere l’impossibilità di afferrare questo nostro tempo veloce, insensibile e immutabile. Di amore tra alti e bassi si parla in “Come Mai Come”, “Arrivederci a Mai Più”, “Come ti Pare” e in “Mi Sono Innamorato Del Tuo Nome”, di donne in particolare invece in “Ogni Tuoi Ventotto Giorni”, brano veramente divertente e irriverente in cui ogni donna una volta al mese ci si può rispecchiare appieno. “Disturbi di Personalità” è la title-track e l’ispirazione per l’artwork del disco: cinque dita di una mano che raffigurano i personaggi rappresentativi dei vari disturbi di personalità e dello stesso Ratini intento ad osservarli. Intimista, melodica e capitanata da un pianoforte è “Ogni Mio Passo”, sintetica e dai tratti anni ’80 è “Buonanotte a Te”, descrittiva e dal sapore estivo é è invece “Perditempo”, una canzone in cui si narra la giornata tipo e le non-convinzioni di un nullafacente.

La forza di Disturbi di Personalità sta tutta nella straordinaria capacità di questo cantautore romano di descrivere storie di ordinaria normalità attraverso la psicologia analitica delle piccole cose, risultando così semplice ma non per questo banale. Con questo passo e chiudo, ciao e buon ascolto.

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