Michael Kiwanuka – Home Again

Written by Recensioni

Ne  parlano oramai tutti di questo ventiseienne ugandese ma trapiantato a Londra, e ne parlano come la nuova stella ascendente della piazza inglese e non solo; Michael Kiwanuka cresciuto a pane e Otis Redding, Marving Gaye, Curtis Mayfield per citarni alcuni, mette nella sua musica tutto il calore della spiritualità, valori, umanità e una sfilza di emozioni che non nascondono l’essenzialità di suoni vintage come forza e stile delle perle che la storia della musica ci ha donato; “Home again” è il passo ufficiale di questo giovane cantante e polistrumentista, uno stupendo viaggio attraverso la delicatezza e la passione contenute nel gospel e soul, poesie doloranti e maestose che ascoltarle ti trafiggono l’anima e felicemente ti colorano la faccia di nero.

Dieci tracce, dieci gemme di vissuto al 100%, una tracklist morbida e setosa che gira nello stereo come una carezza scottante, l’ombra di Sam Cooke che avviluppa tutto e tutti ed una onestà di fondo che fa di questo “emergente” un artista già con le doti dei grandi crooner, un ragazzo che con le sue armonie già parla al mondo allargato degli ascolti, agli orecchi delle moltitudini; per lui non valgono tecniche o geometrie di note, ma il modo, il sentimento con cui queste canzoni devono raggiungere gli ascoltatori, perché come dice lui stesso “.. la musica non deve essere ferma nella canzone, ma fermarsi nell’animo per poi guardarci dentro..”.

Non servono tante parole per descrivere un ritaglio di cielo come questo disco, occorre donarsi e arrivare al centro focale di queste musiche e lasciare momentaneamente il mondo ed i suoi carichi assurdi fuori dalla porta, poi in silenzio rivalutare parole come speranza “Home again”, accarezzare la fratellanza “I wan’t  lie”, ritrovare il senso giusto del dove camminare “Tell me a tale” oppure tra le tante, scandagliare nel profondo la tua interpretazione di un dio “I’m getting ready”, e credetemi, ascoltare cose cosi nei tempi bui che corriamo, oltre che un sollievo, suona come una strana ma stupenda benedizione.

Last modified: 3 Settembre 2012

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