Letrux – Letrux Aos Prantos

Written by Recensioni

Alternative rock brasiliano in salsa rosa.
[ 13.03.2020 | autoprodotto | alt rock ]

Classe 1982 di Rio de Janeiro, Letícia Pinheiro de Novaes è il nome che si nasconde dietro il moniker Letrux, progetto artisticamente giovane, concepito indicativamente nel 2014 con l’EP Dobradinhas e outros tais ma nato effettivamente solo pochissimi anni fa. La carioca sceglie la strada di una sorta di cantautorato rock contaminato da delle moltitudini di stili, dall’art pop alla new wave passando per il sophisti-pop di Fora da Foda-Lovefoxxx, cercando di mantenere il focus sulla sua voce erotica e introspettiva.

Letrux Aos Prantos è un’opera poco adatta a un pubblico troppo giovane, non proprio diretto e di facile ascolto e richiede una certa predisposizione a suoni capaci di stimolare solo se con una certa preparazione di base all’ascolto. Già di per sé l’uso della lingua portoghese non è tra quelli cui sono più abituati gli ascoltatori del rock, soprattutto italiano, già in difficoltà con la lingua inglese; eppure, questo, insieme alla notevole varietà artistica proposta, fa di questo disco un lavoro sfarzoso sia a livello stilistico sia a livello emotivo, che rappresenta una specie di celebrazione della stravaganza libera da ogni convenzione dovuta.

Se ne avrete la possibilità, la voglia e il piacere, potreste divertirvi a eviscerare le canzoni del disco in ogni minimo particolare per stupirvi quando v’imbatterete nelle ritmiche della musica popolare sudamericana, nei suoni cari al pop italiano anni Settanta, nell’elettronica quasi grezza degli anni Ottanta e questa è solo una minima parte di ciò che vi aspetta.

Letrux Aos Prantos non è quel disco che definirei seminale ma neanche imperdibile e di certo non è il primo che consiglierei in una chiacchierata da bar sul meglio di quest’anno maledetto. Un lavoro non banale, distensivo ma non superficiale, variegato e adulto, triste e nostalgico e stilisticamente stuzzicante, che farà felice solo una piccola fetta di pubblico in grado di apprezzarne le mille ed eleganti sfaccettature senza farsi troppe pippe mentali.

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Last modified: 29 Aprile 2020