Homer – The Politics Of Make Believe

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Non ci sono “azzi che tengono”, quando una band  ci sa fare ci sa fare, e questi Homer,  indiavolati belgi – da come suggerisce il moniker del loro disco “The Politics Of  Make Believe” –  non si risparmiano nulla, si agitano sulla scena d’ascolto come ossessi contro il sistema e contro tutti, presi come sono a realizzare il loro bel sound rappresentativo di un background H-core e  morsi growl accaniti che lacerano le forti tinte H-C, imponendosi fortemente nella memoria di chi incappa – anche di passaggio – tra le lamette della tracklist.

Convive in questo bel cazzotto a forma di disco il diavolo e l’acquasanta (se così si può definire), ovvero il contrasto tra il metal che cerca di confezionare una parvenza melodica ed il death che dall’altra sponda mostra i canini bavosi, ed è un contrasto che alla fine si appaga in un bel “dialogo” a distanza, una compenetrazione agguerrita che in poco diventa l’elemento portante e riuscito  – e disinvolto – di una violenza sopportabile, energetica, pronta per diventare amica per pochi minuti da sfogare senza farsi male; dieci ripercussioni sonore che agitano, addolciscono e ri-agitano in maniera esaltante, quasi mai una tregua o un respiro da affittare per sopravvivere all’ascolto, tracce nelle quali epica, incazzature e estremizzazioni contenute coordinano una compattezza, un muro incondizionato che non ti perdona nulla, niente, mai.

Il combo Homer è molto evocativo ed omogeneo, riescono nel loro intento a conquistare il cuore di affamati pogatori estremi degli anni 90, un magma oscuro e distortissimo a tratti gothic nel finale “This scene is sacrificed”, a tratti negli inferi death “The politics of make believe”, bello nella sfuriata sludge che frusta “My last piece of ignorance”, coeso nel doom sfinito “White does rhyme with empty” fino ad arrivare alla San Francisco Rollinsiana con  “Vamos!!!”, forza centrifuga HC-punk che già da sola basta e avanza per portare questo disco a quote ambite, a costanti emozioni di ottima “rozzezza” amplificata a sangue.

Dal Belgio una forza disturbante si sta abbattendo sul nostro Paese, un gioiellino di sudore e bava schiumante attraversa le nostre risicate resistenze a niente. Straordinario.

Last modified: 28 Maggio 2012

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