Gintsugi – s/t EP

Written by Recensioni

Cinque tracce tra sonorità oniriche e scenari incantati nel debut della cantautrice.
[ 09.04.2021 | autoprodotto | pop, lo-fi, elettronica ]

Lavoro d’esordio omonimo per Gintsugi, moniker dietro al quale si nasconde la cantautrice Luna Paese, artista in bilico tra musica, danza e arti performative che dopo aver vissuto in Francia per dieci anni si è recentemente stabilita a Torino.

Nella pratica giapponese che descrive la riparazione delle ceramiche con l’argento (“gintsugi”), la metafora alla base del progetto: accettarsi senza nascondere le proprie debolezze, accogliere le imperfezioni, colorando anche temi difficili con una musica emotiva e visionaria.

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Il risultato è un EP davvero promettente, che dà forma a tutte le influenze e le inclinazioni dell’autrice. Registrato a Berlino, con la produzione di Victor Van Vugt (già collaboratore di Nick Cave, tra gli altri), si compone di cinque tracce di cui una strumentale, quella conclusiva, e sin dal primo ascolto ti avvolge tra sonorità oniriche e scenari incantati.

Apre Your Ghosts, nel quale la voce duetta splendidamente col pianoforte mettendo in scena una fuga reiterata e pervasiva, salvo poi imboccare una strada diversa e trasformarsi nel finale quasi in un’altra canzone. Blind, già uscito come singolo, è indubbiamente il pezzo forte: entra in scena la chitarra elettrica, il ritmo si fa incalzante, la voce di Gintsugi più nervosa. Un crescendo ipnotico, che richiama alla mente ora echi à la Patti Smith, ora rimandi a Fiona Apple, per sfociare nel suono caldo del violoncello che spegne la tempesta.

In Spiraling Down torna protagonista il pianoforte, insieme al violino e al violoncello, e la tristezza è mitigata dalla voce dolce e avvolgente. Disarray è puro sogno, che si stempera nel pezzo conclusivo, lo strumentale Outro.

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Viviamo un periodo ricco di grandi voci e personaggi femminili, artiste consapevoli e perfettamente in grado di tenere la scena. La già citata Fiona Apple, Phoebe Bridgers, Angel Olsen, Adele Nigro (Any Other) solo per citarne alcune, rappresentano una scena a cui, confermando anche in full length le ottime premesse di questo EP, Gintsugi può ambire.

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Last modified: 29 Aprile 2021