Couch Slut – Take a Chance on Rock ‘n’ Roll

Written by Recensioni

Nella rissa siete quello che scappa o chi ha dato il primo pugno?
[ 01.05.2020 | Gilead | noise rock ]

Come capirete già dal loro nome, non aspettatevi niente di buono dalla giovane formazione newyorkese capitanata da Megan Osztrosits e che vede alla chitarra un certo Kevin Wunderlich, militante anche in Epistasis e Voice Coils, formazioni metal ed ethereal wave della grande mela. Prendete tutti i sentimenti più inumani che riuscite a immaginare e i loro sinonimi e gettateli in un frullatore. Urlate, registratene il suono e fatene “musica”.

Formatisi solo nel 2013, esordiranno in full length l’anno seguente con My Life As a Woman, ma sarà solo a maggio 2020 che metteranno in chiaro tutto il loro potenziale, provando a zittire le voci che si rincorrono sempre di una scena underground a New York sempre più in crisi. Il loro stile è depravato, è urtante, molesto se non sei abituato a certe liriche senza freni e a una discreta violenza sonora disarmonica: per quasi trenta minuti i Couch Slut non si discostano di un millimetro da questa miscela di noise, post-hardcore e metal nel tentativo di portarci all’estremo della sopportazione e mettere in discussione ogni nostra certezza in ambito rock estremo.

Ovviamente tutto ciò necessita di un ascolto ben predisposto, perché non è semplice capire quali sensazioni possa evocare un album come questo a metà strada tra i classici Unsane e i Brainbombs (formazione uscita quest’anno di cui vi parleremo a breve). L’intermezzo prima della traccia di chiusura è un delirante solo piano che anticipa il commiato pesantissimo. Tutto quanto detto non deve farci pensare esclusivamente a un disco d’impuro rumore: come detto, una volta liberi dai pregiudizi e con lo spirito appropriato, troverete un lavoro in grado come pochi di scavare nei lati più oscuri della vostra anima, senza badare a non farvi del male mentre si fa strada con le unghia nella carne fresca.

Take a Chance on Rock ‘n’ Roll affronta il male e l’odio, lo fa con le parole e con la musica, li prende di petto e ce ne espone il cadavere. Riesce a utilizzare gli strumenti propri dello sludge e portarli al colmo del rumore, creando un sound così arrabbiato e violento da lasciarvi con occhi sbarrati e bocca aperta.

Uno degli aspetti più curiosi è la parte vocale: come avrete capito, quelle urla sono di una donna, Megan Osztrosits appunto, che se da un lato riesce nell’intento di gonfiare di pesantezza tutti i brani e dare loro anche una certa carica bestiale evocando il sesso più brutale che possiate immaginare, dall’altro non sembra sempre riuscire a tenere il passo, dando l’idea di logorarsi quando sarebbe il caso di spingersi oltre. Ovvio che questo è conseguenza del lavoro fatto sui brani, e l’ideale sarebbe vedere quanto Megan regga la botta dal vivo non perché donna, ovvio, ma proprio perché la musica è così cruda che richiede uno sforzo immane per sostenerne il peso e non sempre Megan ci riesce.

A questo si aggiunge una monotonia che i Couch Slut provano a spezzare con qualche inserto sonoro fuori dal coro che somiglia a un tentativo di diversificazione finito male e un risultato che non si avvicina neanche al meglio fatto in ambito noise da formazioni americane come gli Sword Heaven.

Un album come questo non ammette mezze misure; noi ci schieriamo dalla parte di chi ha deciso di farcisi male ancora un po’ senza scomodare paroloni da classifiche di fine anno. Take a Chance on Rock ‘n’ Roll è come una rissa violenta per “futili motivi”; se ci siete capitati per sbaglio, scapperete come conigli ma se siete voi ad aver lanciato la prima bottiglia, vi divertirete a farvi male come mai.

LINK

Facebook
Bandcamp

SEGUICI

Web • Facebook • Instagram • Twitter • Spotify

Last modified: 25 Settembre 2020