Cinque band che proprio non puoi perderti al Venezia Hardcore Fest 2025

Written by Sebastiano Orgnacco• 7 Maggio 2025• Articoli, Eventi

I nostri consigli per uno degli appuntamenti imperdibili di questa primavera caldissima.

Un fuoco inestinguibile brucia da oltre dieci anni la laguna: il Venezia Hardcore Fest torna anche nel 2025 per un’edizione ancora più eterogenea e ricca, con trenta band italiane ed internazionali a rappresentare il meglio che il genere – e tutte le sue sfumature – ha da offrire.

L’appuntamento è per i prossimi 16 e 17 maggio presso il Centro Sociale Rivolta di Marghera, con una line-up che include nomi del calibro di La Quiete, Jivebomb, Rifle, Violent Magic Orchestra, Last Hope, Put Pùrana, Amalia Bloom e molti altri (qui trovate tutti i nomi e gli orari).

Noi saremo presenti entrambi i giorni, e non vediamo l’ora di raccontarvi il festival nella sua interezza. Per l’occasione abbiamo scelto cinque band da presentarvi, che per noi sono un po’ i must-see di questa due-giorni (escludendo ovviamente gli headliner, troppo facile altrimenti).

Joliette

Puebla, Messico

I messicani Joliette sono uno dei crocevia di questa edizione del VEHC, fungendo un po’ da punto d’incontro tra post-hardcore, screamo e mathcore, con un tocco molto personale. Formatisi nel 2011, con una line-up evolutasi nel tempo (ma con Gastón Prado e JP Castillo come punti fermi, alternandosi tra chitarra, basso e voce), sono una band che ha plasmato la scena hardcore latinoamericana modellando sempre organicamente il proprio suono. Essi si alternano tra furiosi assalti sonori (il debutto Principia), post-mathcore ad orologeria (Atáxico) e tuffi nel post-hardcore più oscuro (Luz Devora).
Il prossimo 20 giugno sarà pubblicato Pérdidas Variables, il loro quarto album, e il primo singolo Nimbus promette un lavoro più orientato allo screamo e a inedite aperture melodiche, anche se con i Joliette tutto può cambiare in un battito di ciglia (e noi saremo pronti a scriverne). Non vediamo l’ora di scoprirne di più al Venezia Hardcore 2025, certi che il palco, a fine concerto, sarà in fiamme.

Venerdì 16 maggio – 21:35 (Open Stage)

Sport

Lione, Francia

Ideale ponte tra math rock, emo e indie rock più classico, i francesi Sport sono forse il nome più melodico nella line-up 2025 del VEHC. Freschi di annuncio del nuovo album In Waves, in uscita il prossimo 21 giugno grazie a una joint venture di 14 label (tra cui anche le nostre Shove e Sonatine Produzioni), il loro impatto live si è confermato devastante anche nelle recenti date italiane della scorsa estate, con riff micidiali che si librano sereni nell’aria e le voci che si uniscono in un vero e proprio grido collettivo. Che preferiate la compattezza di Bon Voyage, le atmosfere più eteree di Slow o i suoni più asciutti di Colors (e in attesa di scoprire come suonerà In Waves), siamo certi che quello di sabato sarà uno dei concerti da cui uscirete con il sorriso più grosso stampato sul viso.

Sabato 17 maggio – 19:55 (Nite Park)

Respire

Toronto, Canada

Il Venezia Hardcore 2025 sarà anche l’occasione per assistere all’ultima data del tour europeo dei canadesi Respire, altro unicum in line-up, grazie al loro mix inebriante di post-metal, screamo, hardcore ed elementi orchestrali e cinematici – forse la proposta più ricercata di questa edizione. Il buon Daniel della redazione li definisce “i Godspeed You! Black Emperor che incontrano gli Infant Island, con una spruzzata degli Home Is Where più urlanti” e non me la sento di dargli torto, visto il loro modo di combinare spasmi di violenza inaudita con meritati momenti di catarsi, che dovranno essere condensati con grande mestiere in un set di 25 minuti.
Hiraeth, il loro ultimo album, datato 2024, rappresenta il punto in cui la crescita e l’ambizione della band convergono. Tuttavia, ascoltare l’evoluzione dei Respire da Gravity and Grace (2016) in poi è un’esperienza che consiglio a tuttə, soprattutto dopo ciò a cui assisteremo al VEHC.

Sabato 17 maggio – 18:55 (Nite Park)

Bowie

Udine, Italia

A Udine l’aria è pesante, da sempre. Si è passati dalla fervente scena metal di quando frequentavo le superiori ad una recente fiammata hardcore di cui i Bowie sono il volto principale. Freschi dell’uscita del primo album God Escaped to the Great Outdoors, la band friulana continua nella sua missione di radere al suolo i palchi del nordest con un metallic hardcore ibridato debitore a Hatebreed, End, Acacia Strain e Nails, e lo fa con ospitate di tutto livello dalla scena: Jorelia, Slug Gore e Despite Exile, tutti amici di vecchia e nuova data del VEHC.
La missione è semplice: venti minuti di mosh estremo, far sudare le pareti dell’Open Stage, collezionare lividi e conquistare i cuori dell’intero festival.

Sabato 17 maggio – 17:00 (Open Stage)

Norman Bates

Vicenza, Italia

Come i Bowie, anche i Norman Bates sono un po’ dei local heroes del nordest. Di base a Vicenza e facenti parte del collettivo Life Is Strage, hanno pubblicato l’album di debutto HELL TO PAY praticamente un mese fa, e nel frattempo hanno anche prestato il cantante Dani agli Øjne per il tour europeo con i Blind Girls. Politici, sociali, integerrimi come l’hardcore comanda e soprattutto una forza della natura dal vivo. Il disco contiene featuring di Amalia Bloom e Rescüe Cat a dare ancora più varietà ad un suono aggressivo e senza compromessi, che nella dimensione live acquisisce una potenza performativa (e collettiva) impressionante, con le chitarre a tagliare lamiere d’acciaio e una sezione ritmica precisa come una bomba ad orologeria.

Sabato 17 maggio – 16:20 (Open Stage)

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Vi ricordiamo che i biglietti per il Venezia Hardcore 2025 saranno disponibili all’ingresso e non c’è pericolo di sold out (il Rivolta è enorme). La venue è raggiungibile in auto (parcheggio ce n’è, e pure gratis) e in treno (la stazione di Mestre dista circa 10-15 minuti a piedi) e, oltre ai concerti, al VEHC saranno presenti area food (con proposte 100% vegetariane e vegane), distro, etichette indipendenti, artisti, tatuatori e l’ormai iconica rampa da skateboard coperta, con tanto di contest trick-for-cash dedicato.

Insomma, una gran figata. Che dite, ci vediamo tra le fiamme della laguna?