5 grandi album che questo mese compiono 10 anni

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Come stanno invecchiando i dischi usciti a maggio di dieci anni fa?

Visto che a maggio mi toccherà spegnere 40 candeline, ho deciso proprio a maggio di fare gli auguri IO a qualcuno, così non finisco a pensarci troppo. I dieci anni sono il primo, importante traguardo per ogni album che miri a restare nella storia. Un tempo enorme, a pensarci bene, eppure sembra non essere passato molto tempo da quel maggio 2010.

Un decennio è un periodo abbastanza lungo per rispondere alla domanda “quanto questo disco reggerà il peso dello scorrere degli anni?””. Crediamo di sì, e allora proviamoci: abbiamo pensato di omaggiare cinque grandi dischi che proprio a maggio spegneranno dieci candeline, cercando di dare un giudizio su quanto possano considerarsi ancora attuali.

FOALS – TOTAL LIFE FOREVER

[ 10.05.2010 | Sub Pop | indie rock ]

Una delle band che più ha segnato l’ultimo decennio era qui al suo secondo LP, Probabilmente l’apice della loro carriera caratterizzata da un’incredibile varietà stilistica. A distanza di dieci anni, i Foals restano una buona band ma il loro Total Life Forever sembra non avere la forza per restare nella memoria se non dei più affezionati.

THE NATIONAL – HIGH VIOLET

[ 11.05.2010 | 4AD | indie rock ]

Completamente diverso il discorso per The National; partiti in sordina con due dischi a inizio millennio, tra 2005 e 2007 arrivano i primi due capolavori ancora non troppo noti alle masse. Con High Violet l’esplosione permette anche una rivalutazione delle opere precedenti. Da qui The National diventano grandi e ogni volta che finiamo a fare i conti con loro, torniamo a quel trittico culminato in High Violet.

LCD SOUNDSYSTEM – THIS IS HAPPENING

[ 18.05.2010 | DFA | indietronica ]

Discorso molto simile a The National per James Murphy e soci. Anche per loro il 2010 rappresenta un punto d’arrivo e ripartenza importante ma, a differenza dei precedenti, questo This Is Happening sarà disco che meno reggerà il peso del tempo rispetto al precedente Sounds Of Silver. Eppure è ancora qui e tutto sommato ci sta benissimo.

THE BLACK KEYS – BROTHERS

[ 18.05.2010 | Nonesuch | blues rock ]

È una di quelle band cui faccio davvero fatica a dare un giudizio. Ho avuto a che fare con loro già dall’esordio; il loro stile blues rock era affascinante, potente e mi sembrava una di quelle formazioni che mi sarei portato indietro a lungo. Col passare degli anni, però, diventavano sempre più la copia di se stessi tanto che mi stupii del successo, anche se arrivato con un brano che con loro ha poco a che fare. Erano un buon gruppo blues garage, non adatto al grande palco che forse stava spingendosi troppo oltre. Passata la moda di The Black Keys resta poco e non di certo questo disco.

TAME IMPALA – INNERSPEAKER

[ 21.05.2010 | Modular Recordings | neopsichedelia ]

Per qualcuno la band australiana ha da subito rappresentato un bluff, soprattutto per i più appassionati di psichedelia. Per altri, è stata manna dal cielo e li hanno visti come gli ultimi capaci di rifornire di droga la scena indie. Per altri ancora, sono i grandi traditori, partiti con tutte le ottime intenzioni del caso, per calare in Currents e compiere l’insano gesto infame con The Slow Rush. Qualunque sia la vostra posizione, è indubbio che i Tame Impala abbiano segnato un decennio e il loro esordio Innerspeaker lo porteremo dietro a lungo, anche se dovessero sparire domani.

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Last modified: 1 Luglio 2020