Il Video della Settimana: Guastamacchia – “Biancaneve e Bluvertigo”

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Eccolo il primo singolo di Guastamacchia. Nei digital store accompagnato anche dal brano “Dentro” di cui presto vedremo un video. Attendendo l’arrivo di un disco pubblicato dalla Interbeat Records, la cui data di uscita è prevista per il prossimo autunno, Sara Guastamacchia incanta il web con la trasgressione di questo video e questo singolo dal titolo “Biancaneve e Bluvertigo”. Niente Alfa e Omega, niente opposti e niente attrazioni filosofiche. Ancora troppo piccola ma con quell’umiltà che rende interessante il futuro prossimo e i suoi orizzonti. Scambiamo due parole con la cantautrice pugliese, in esclusiva per gli amici di Rockambula.

Quanto il tuo essere visionario è indice del disagio di oggi? Ne vuole essere una rappresentazione?
L’uomo è corrotto dalla società ma non può ignorarla, ne ha bisogno. Il mio obiettivo è provocare e risvegliare, non posso fare a meno di considerare e soprattutto usare ciò che mi circonda. Mi lascio ispirare dal disagio, lo rappresento, perché devo portare la verità. In qualche modo io, ne abuso.

La tua musica è decisamente industriale. Questo perchè andiamo incontro al futuro digitale?
Non mi sono mai posta questo interrogativo ma trovo che ci sia un contrasto interessante tra il ritmo che evoca la poesia e l’elettronica.
Le parole mi danno lentezza e l’elettronica velocità, come un dipinto futurista che viene trascinato al contrario. Qualcosa di caldo, dentro un blocco di ghiaccio. Non so se il futuro digitale mi agevolerà, lo spero.

Esiste secondo te la ricetta vincente per far funzionare in Italia, oggi, il mestiere dell’artista?
In generale fare l’artista è complicato, poi in un paese in cui si mette addirittura in dubbio, l’insegnamento della Storia dell’ Arte, credo ci sia una discrepanza culturale di fondo. Non vorrei dilungarmi in polemiche inutili, però se abbiamo un dubbio tale vuol dire che manca proprio l’approccio culturale per considerare l’arte un mestiere. La ricetta per funzionare, secondo me, è la verità, ma siamo abituati a dare credito alle menzogne quindi non sarà facile. Siamo in Italia, ed io… non conosco nessuno.

Last modified: 11 Aprile 2015

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