VIAGGI MUSICALI | Intervista ai Maledetta Dopamina

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Nella vita di un musicista il viaggio è di certo una componente essenziale. Chilometri su chilometri, giornate intere passate in furgone, nottate insonni, pasti al limite della decenza, orde di automobilisti impazziti a rallentare viaggi lunghissimi e poi infine il palco, l’energia, il sudore, i sorrisi, il calore del pubblico e tanta voglia di rimettersi in viaggio per suonare ancora. E se il viaggio non fosse solo questo? Se il vero viaggio fosse l’intera esperienza musicale?

Questa settimana abbiamo chiesto ai Maledetta Dopamina, trio a due batterie ed un basso che ha da poco pubblicato il suo primo omonimo album e che è composto da Lorenzo Novati (basso), Luca Novati (batteria e percussioni) e Luca Scattaretica (batteria e percussioni), di immaginare la loro vita a contatto con la musica come un lungo cammino che stanno in realtà ancora percorrendo. Ecco cosa ci hanno risposto.

“Chi siete? Quanti siete? Dove andate? (Un fiorino!)”

Siamo Luca, Lorenzo e Luca tre musicisti; direi che stiamo andando verso noi stessi.

È tempo di bagagli. Dischi, canzoni e artisti da portare con voi.

Nel valigione ci mettiamo Houdini dei Melvins, Goat dei The Jesus Lizard, la discografia dei Q.o.t.s.a, 1000 hurts degli Shellac, tutto De André, “Signora Luna” di Vinicio Capossela, i Big Black, tutto dei White Stripes, Dell’ Impero delle Tenebre del Teatro degli Orrori.

Le cose da dimenticare a casa.

Il cellulare, il capo che dice di andare più veloce, la televisione.

Luoghi e incontri che hanno reso più interessante il cammino.

Come band, ogni volta che si suona, si fanno incontri speciali che arricchiscono di qualcosa la tua esperienza. Ricordiamo però con grande gioia una serata passata assieme agli Eagles of Death Metal dopo un loro concerto a Sesto San Giovanni.

Deviazioni di percorso. Ce ne sono state? Come sono state affrontate?

Negli anni, tra i vari gruppi che ciascuno di noi ha avuto, ci sono stati degli abbandoni. All’inizio la si prende male perché si investe tanto tempo per cercare di entrare in sintonia con tutti i membri della band, poi la voglia di continuare vince e si va avanti.

I migliori compagni di viaggio.

Gli amici di sempre.

Mete sognate, ma non ancora raggiunte.

L’ Europa, tutta quanta. E poi Stati Uniti.

Cartoline da lontano: dopo tutta questa strada, cosa scrivereste ad amici/nemici (o a chi volete voi) ?

Usciamo a bere una birra?

“Cheeeeeese”. La foto di gruppo che meglio vi rappresenta.
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Last modified: 21 Febbraio 2019

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