System of a Down Tag Archive

Alba Caduca – Uomo Nuovo

Written by Recensioni

La band friulana torna con un nuovo album aver diviso il palco con Motel Connection e Modena City Ramblers.
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Sugar for your Lips

Written by Interviste

Giovanissimi e carichi nella maniera giusta i quattro ragazzi di Cosenza hanno tutte le carte in regola per farci emozionare con il loro Alternative Rock (sporco alla maniera del Punk) influenzato dai mostri sacri Foo Fighters, Radiohead e tanti altri. Li ha intervistati per Rockambula Webzine il nostro capo redattore, Silvio “Don” Pizzica e quello che ne viene fuori è una chiacchierata onesta, interessante e che speriamo, tra qualche anno, si possa leggere come il preludio di una grande band. Tutto sta alla loro capacità di imparare dai propri stessi errori.

Ciao ragazzi. Sugar for your Lips; una formazione giovanissima e ancora tutta da scoprire. Iniziamo con le presentazioni. Chi sono gli Sugar for your Lips?

Ciao Silvio! Bene, come hai detto, siamo una formazione molto giovane che cerca di farsi strada in questo settore, anche se col passare del tempo stiamo anche noi collezionando le nostre piccole conquiste. Gli Sugar for your Lips sono Riccardo Monaco alla voce e alla chitarra ritmica, Antonio Belmonte alla chitarra solista e alle voci secondarie, Carlo Bilotta al basso e Niki Bellizzi alla batteria e alle percussioni.

Il vostro nome sembra già fornire diversi indizi. Una scelta da band Alt Rock anglofona e l’evocazione di atmosfere che, immaginiamo, artificialmente dolci ma forti. Tra qualche secondo pigerò il tasto play per verificare; nel frattempo, ditemi quanto ci sono andato vicino?

Hai azzeccato in pieno! La scelta del nostro nome è stata presa, appunto, per dare un tocco di dolce ad una band avente un sound relativamente aggressivo; beh, non resta che ascoltare!

Play appunto. Prima “Glass of Scotch” e poi “Resignation”. Nel primo brano è evidente l’aspetto Alt Rock, Nu metal quasi. Nel secondo si allentano le tensioni e viene fuori un inatteso Pop Rock, velato di romanticismo decadente. Due anime dello stesso corpo. Qual è quella che più vi rappresenta?

Beh, diciamo che il nostro sound si identifica più in Glass of Scotch (non per niente è stato il primo singolo estratto dal nostro EP). È appunto ciò che vogliamo trasmettere al pubblico, energia mista ad una vena di malinconia, con un finale esplosivo, quasi come se volessimo lasciare l’amaro in bocca ai nostri ascoltatori.

I due già citati sono i singoli del vostro Ep Be Sweet. Come è nato questo lavoro?

Il lavoro nasce innanzitutto dalla volontà comune, dopo tanto tempo passato in sala prove e tra piccoli e grandi palchi, di ufficializzare il nostro progetto. Grande merito per la (speriamo!) buona riuscita del lavoro dobbiamo darlo a Joe Santelli, voce e chitarra dei VioladiMarte, che ci ha seguiti e indirizzati verso la “diritta via” presso le Officine33giri.

Svestendo i panni dell’intervistatore curioso e indossando quelli del critico cinico, non posso negare di aver trovato diversi “problemi” nei vostri pezzi, dagli arrangiamenti non proprio perfetti, fino alla costruzione delle linee melodiche, spesso banali ma prive d’appeal. Senza scendere nei particolari, voi quanto siete soddisfatti di quanto fatto fino a questo punto? Ed in generale quanto siete critici nei vostri confronti?

Siamo abbastanza soddisfatti del lavoro svolto, anche grazie alle tante persone che hanno apprezzato la nostra musica. Ovviamente, per quante persone ti apprezzano, ce ne sono tante altre che ti criticano. Noi SFYL incitiamo sempre il nostro pubblico ad esprimere si, apprezzamenti, ma soprattutto critiche, in quanto sono le critiche a farti crescere musicalmente e personalmente (ovviamente se le critiche fatte sono sensate e non campate in aria).

Avete scelto di utilizzare la lingua inglese, guadagnando certo in musicalità ma, inevitabilmente, ponendovi dei paletti circa il pubblico raggiungibile dai vostri testi. Per non parlare delle difficoltà di pronuncia (avete mai pensato a come possa suonare il vostro cantato in inglese se ascoltato da un madrelingua?). La vostra è una decisione ponderata e valutata con cura o frutto di una naturale e personale inclinazione verso quella lingua?

La scelta dell’inglese è stata una scelta ovviamente pensata, anche se è avvenuta con molta naturalezza, in quanto le influenze musicali di tutti noi sono per lo più derivanti da artisti che cantano in lingua inglese. Sappiamo che è una sorta di catena, in quanto in Italia ovviamente la gran parte del pubblico ascolta musica in italiano, ma sappiamo anche che puntiamo al massimo, e puntando al massimo vogliamo che la nostra musica sia compresa dalla maggior parte della popolazione e per questo abbiamo adottato una lingua internazionale.

Quanta importanza date, per restare in tema, alla parte testuale, alle tematiche affrontate, ai contenuti e ai soggetti? Le vostre liriche sono per lo più autobiografiche, rivolte alla musicalità delle locuzioni o prevalentemente narrative?

Per lo più i nostri testi narrano storie di vita, autobiografiche o rivolte alla gente normale che combatte quotidianamente contro i problemi della vita, i quali possono essere l’amore come l’incomprensione. Certamente non mancano i testi socialmente impegnati come in “Too Much Bad News”, altro brano presente nel nostro lavoro (precisiamo che per questo brano abbiamo adottato una “licenzina poetichina” in quanto il titolo della canzone è grammaticalmente scorretto ma più musicale). 

Che differenza c’è nell’ascoltarvi dal vivo? Lavorate molto sul tipo di spettacolo da proporre o, per ora, vi limitate a suonare?

Noi tutti pensiamo che la vera musica, quella che trasmette veramente sentimenti, sia quella suonata dal vivo. Pensiamo che sentire un nostro live sia completamente diverso dall’ascoltare i nostri lavori in studio, in quanto dal vivo tiriamo fuori tutto ciò che le nostre canzoni vogliono esprimere. Dopo tre anni passati sui palchi abbiamo imparato che un live deve essere quasi uno spettacolo e cerchiamo di preparare l’esecuzione dal vivo al meglio in tutti i particolari.

Oggi più che mai sono sempre più le band interessate a farsi largo nel mondo indipendente. Gli strumenti sono importanti e quindi Social Network, live, passaparola, merchandising e quant’altro. Suonare non basta insomma. Come vi state muovendo in tal senso e cosa fate di diverso dagli altri?

Beh, a livello di social, come tutte le band abbiamo una pagina facebook, un canale youtube e siamo iscritti su svariati siti internet di promozione e pubblicità. Di diverso possiamo dire di essere inseriti in un circuito che ha come obbiettivi quelli di promuovere, organizzare serate e produrre le band e gli artisti presenti nel circuito, la Fallen Interlude Movement. Pensiamo che la collaborazione e il supporto tra le band sia alla base di una buona riuscita di un progetto. Uniti si può fare.

Sotto l’aspetto stilistico, come descrivereste la vostra musica? Quali sono i vostri punti di riferimento e cosa avete di diverso da chi vi ha influenzato e da chi vi circonda?

Quando ci pongono la domanda “che genere suonate?” siamo soliti rispondere “non abbiamo un genere, suoniamo la nostra musica”. Ovviamente ognuno di noi ha influenze musicali diverse, che possono variare da band come i Red Hot Chili Peppers a band come i Foo Fighters, i Radiohead fino ad arrivare ai System of a Down. Di diverso abbiamo tutto, ascoltare per credere.

Che approccio avete con la musica? Siete dalla parte del pubblico (che agisce spesso senza fermarsi troppo ad ascoltare, spesso osannando mediocrità assolute) o della critica (che a volte guarda troppo alla qualità allontanandosi dai gusti della gente)?

Ogni volta che suoniamo cerchiamo sempre di guardare il lato critico dell’esibizione, cercando di capire quali sono i punti da affinare per andare sempre migliorandoci. Il nostro obiettivo è quello di far apprezzare la nostra musica non solo ai patiti del genere, ma a tutto il pubblico, nessuno escluso. Vogliamo creare noi i gusti alla gente.

Ultima domanda. Diventare famosi in Italia è quasi impossibile e chi ci riesce, non è quasi mai il migliore e chi lo merita davvero. Vivere di musica, della propria musica è altrettanto improbabile; e allora perché lo fate?

Innanzitutto lo facciamo per passione e per amore verso la musica. I nostri obiettivi sono chiari, puntiamo ad arrivare il più su possibile, senza pensare ai rischi e alle complicazioni che questa strada ha. Crederci è il primo passo per raggiungere un obiettivo, e noi ci crediamo. Il resto del compito lo farà la nostra musica. Grazie per l’intervista, speriamo che le risposte siano state esaustive! Be Sweet; S.F.Y.L.

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Destrage – Are You Kidding Me? No.

Written by Recensioni

Per una volta fatemi essere patriottico e non accettare il vistoso adesivo che capeggia sul jewel case del disco che recita testualmente “la risposta europea ai System of a Down”. Cosa?! Precisiamo a caratteri cubitali che i Destrage sono italiani, milanesi per l’esattezza. Prendiamocene tutti i meriti e cerchiamo di essere gelosi di loro perché lavori come Are You Kidding Me? No. non nascono tutti i giorni sulle piante di fico: ogni particolare è tirato a lucido, ogni dettaglio è ben ponderato, studiato a tavolino per farci gridare al miracolo. L’influenza principale nell’opening song “Destroy Create Transform Sublimate” è il virtuosismo dei Protest the Hero, non solo nel tessuto strumentale ma anche nella capacità di Paolo Colavolpe di tramutare la sua voce da calma come l’acqua placida a cavernosa in una frazione di secondo, stessa dote del pari ruolo Rody Walker nella Metalcore band canadese. Gli unici miraggi puramente System of a Down li troviamo nelle parti più quiete di “Purania” e “(Obedience)”, ma è sempre farina del loro sacco, ideale conseguenza della loro indole. Il ritornello di “Hosts, Rifles & Coke” ci riporta agli inizi del 2000, a quando impazzava la moda/corrente del Nu Metal: spazio alla melodia unita a inserti schizoidi quindi.

Poi, se ci garba, facciamo un salto temporale di quasi quindici anni, ricatapultandoci al Metalcore dei giorni nostri (“Waterpark Bachelorette”) con il doppio pedale a palla e la tecnica sopraffina dei due axemen Matteo Di Gioia e Ralph Salati. Non dimentichiamo l’ospitata di Ron “Bumblefoot” Thal, chitarrista degli attuali Guns ‘N’ Roses proprio nella conclusiva “Are You Kidding Me? No.” Cancellate dalla vostra testa la concezione di easy listening, i Destrage saranno pane per i denti di chi ha voglia di purificare le proprie orecchie e il proprio spirito con qualcosa di veramente nuovo. Una ventata di aria fresca vi travolgerà. Forza Italia!

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. Parquet Courts.

Written by Senza categoria

Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Domenica 25 agosto p.v. alle ore 18.45 Parquet Courts

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


PARQUET COURTS / Rock en Seine 2013 di rockenseine

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. Is Tropical .

Written by Senza categoria

Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Domenica 25 agosto p.v.  alle 17.50 Is Tropical

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


IS TROPICAL / Rock en Seine 2013 di rockenseine

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. V V Brown.

Written by Senza categoria

Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Domenica 25 agosto p.v.  alle 22.05 V V Brown.

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


VV BROWN / Rock en Seine 2013 di rockenseine

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. Laura Mvula.

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Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Sabato 24 agosto p.v. alle 17.50 Laura Mvula.

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


LAURA MVULA / Rock en Seine 2013 di target="_blank">rockenseine

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Su Rockambula in diretta gratuita il Rock en Seine. Hola A Todo El Mundo.

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Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Sabato 24 agosto p.v. alle ore 16.45 Hola a Todo el Mundo

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


HOLA A TODO EL MUNDO / Rock en Seine di rockenseine

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Su Rockambula in diretta il Rock en Seine. Si parte con gli Alt-J.

Written by Senza categoria

Grazie alla partnership tra Rockambula e Dailymotion, abbiamo la possibilità di non farvi perdere un secondo alcuni dei momenti più importanti del grande festival Rock en Seine, che inizierà proprio oggi con il concerto degli Alt-J alle 19:45 e si protrarrà per tre giorni.

Il grande appuntamento con il meglio del Rock, giunto all’undicesima edizione quest’anno, richiama un pubblico di oltre centomila fan, che non aspetta altro che di poter raggiungere il Domaine National di Saint-Cloud nella periferia parigina per viversi un weekend all’insegna della musica e dell’arte.  Il famoso parco di Château ed i suoi quattro palchi sono pronti ad ospitare stavolta artisti del calibro di Franz Ferdinand, Phoenix, Nine Inch Nails, Eels, System of a Down, Alt-J, V V Brown e  Johnny Marr.

La nostra collaborazione vi permetterà di seguire in diretta direttamente da questa pagina alcune di queste esibizioni. In particolare:

Venerdì 23 agosto p.v. alle ore 19.45 Alt-J.

Buon ascolto da Rockambula e Dailymotion.


ALT-J / Rock en Seine 2013 di rockenseine

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Rockambula propone i Festival dell’estate e intervista Costello’s per il Pending Lips Festival

Written by Articoli

Quest’estate fatti un giro rock, invece della solita vacanza al mare; leggi Rockambula e scegli il Festival che fa al caso tuo. In quest’articolo la nostra redazione propone i migliori festival in giro per la penisola e non solo. In più un esclusiva intervista a Simone Castello della Costello’s booking agency. Buona lettura e buone vacanze!!!

La musica e la cultura stanno attraversando un periodo poco felice e, spesso sotto il gioco di continui tagli e difficoltà, faticano a crescere se non addirittura a sopravvivere. I piccoli scompaiono e i grandi annaspano. Il quadro che si delinea farebbe scoraggiare anche i più impavidi, ma per fortuna ci sono realtà  che giornalmente resistono a questa “guerra silenziosa” . L’obiettivo di queste righe è di raccontare brevemente una di queste esperienze, e in particolare una che tocca da vicino il mondo dei festival. Il tema è molto ampio e in questa sede non pretendiamo di realizzare un’analisi esaustiva del fenomeno, ma dare visibilità a un piccolo spaccato di capitani coraggiosi. Risponderà alle domande Simone Castello della Costello’s Booking e Management, un’agenzia di servizi che opera nel mondo della musica e degli eventi, da qualche anno punto di riferimento per le realtà musicali del territorio milanese, con un focus specifico rivolto alle band emergenti. La Costello’s si occupa dal 2011 della direzione artistica del Pending Lips Festival,  rassegna per band emergenti che si tiene a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Innanzitutto ringraziamo Simone e la Costello’s per la disponibilità concessaci e iniziamo con le domande.

La Costello’s è una piccola realtà che riesce a essere cuore pulsante per alcuni eventi e rassegne sul territorio di Sesto San Giovanni e di Milano; vorresti raccontarci brevemente cos’è il Pending Lips festival, la sua storie e come è nata l’esigenza di realizzare una rassegna musicale?
Pending Lips Festival è nato a fine 2011 grazie a noi di Costello’s, ad Arci La Quercia, a Il Maglio e all’Assessorato alle Politiche Giovanili di Sesto S.G. supportato dall’Informagiovani. L’esigenza da parte nostra era di dare vita a un progetto che rispondesse a esigenze concrete e contemporanee di chi suona in un gruppo emergente indipendente. L’esperienza maturata negli anni ci ha aiutato nell’analizzare in che modo potesse avvenire tutto ciò. Pending Lips è venuto alla luce dopo aver pensato nei minimi particolari (dalla composizione della giuria, alla modalità di svolgimento, ecc..) a come creare un contesto innovativo, fertile e piacevole. La formula creata si è dimostrata decisamente vincente e le prime due edizioni ci hanno regalato grandi soddisfazioni. Alcuni dei gruppi che hanno suonato al Pending Lips hanno firmato poco dopo la loro apparizione con importanti etichette e operatori di settore (ad esempio l’anno scorso i MasCara dopo aver partecipato hanno firmato un contratto discografico con Eclectic Circus/Universal, i We, the Modern Age quest’anno con Ghost Records e, sempre quest’anno, Il Rumore Della Tregua ha cominciato a collaborare con Ja.La Media Activities).

Siamo consapevoli del contesto attuale e delle difficoltà che si incontrano, che anche i grandi festival patiscono. In base alla tua esperienza, quali sono le difficoltà maggiori in cui ci si imbatte nell’organizzazione di un evento di questo genere? Milano rappresenta ancora una piazza privilegiata per numeri e possibilità rispetto al resto dello stivale?
Penso che la difficoltà più grande sia legata al fatto che oggi la musica live non ha più l’appeal che poteva avere fino a qualche anno fa. Certo poi ci sono le “banalità” legate ai costi, alla burocrazia, ecc ecc… ma per quanto mi riguarda passano in secondo piano. Nel momento in cui si riesce a coinvolgere il pubblico, il resto in qualche modo si sistema. Pending Lips si svolge interamente a Sesto S.G., che è alle porte di Milano, e ottimamente collegata. In questo senso non so quanto Milano però possa essere considerata una piazza privilegiata rispetto al resto d’Italia. Gli eventi con musica live emergente che funzionano a Milano sono quasi sempre più legati ad aspetti “modaioli” che alla musica in sé (che se è la modalità per far sì che i locali che fanno musica dal vivo continuino a fare il loro, ben venga. Ieri gli hippies, oggi gli hipster?…)

Un festival è qualcosa di prettamente fisico, reale, che si sente e si vede. Che valore ha una rassegna come il Pending Lips in un contesto come quello attuale, nel quale stiamo assistendo a una smaterializzazione dei supporti a favore di uno scenario dominato da dischi virtuali e social network?
Penso che proprio la contemporaneità, insieme alla gratuità e alla direzione artistica, sia stato il valore aggiunto che Pending Lips ha portato con sé in queste due edizioni. Si è creata una rete di collaborazioni che ha garantito al festival (e di conseguenza alle band che vi hanno partecipato) sempre maggiore visibilità e che, come detto, ha dato buonissimi frutti. Come già detto, il nostro intento era quello di creare un contesto molto fertile e il più possibile al passo con i tempi e con la situazione della musica al giorno d’oggi.

Un festival è fatto in primo luogo da musicisti. Vorresti raccontarci qualcosa sul rapporto che si instaura con le band e soprattutto come è strutturata la fase di contatto e reclutamento delle stesse?Per la prima edizione il reclutamento è avvenuto principalmente contattando in prima persona band che conoscevamo già. La seconda edizione invece, grazie anche all’apporto dei quasi 20 media-partners che abbiamo costruito, ha ricevuto più di 300 moduli d’iscrizione. I gruppi sono stati ascoltati uno per uno da 5 persone della direzione artistica di Costello’s. Non è stato facile; sono numeri davvero importanti che dimostrano quanto sia stata significativa la crescita del Pending Lips in un solo anno e quanto sia stato importante compiere sforzi per realizzare anche questa edizione. Il rapporto con i gruppi che hanno partecipato alle due edizioni è sempre stato di collaborazione e di stima reciproca. La cosa più bella che ho notato è proprio la partecipazione che si è creata durante le serate. Band che suonavano in una serata si presentavano ad assistere alla successiva. Forse, almeno tra chi suona, rimane ancora viva la curiosità, la voglia di appartenere a un movimento che possa essere stimolante e appagante, la musica insomma.

Un festival per essere un buon prodotto dovrebbe avere alcune caratteristiche imprescindibili, secondo te quali sono le cinque che una rassegna  deve assolutamente avere per essere considerata di altro livello? E soprattutto dicci un buon motivo per venire a vedere il Pending Lip festival…
Le scrivo di pancia, magari rileggendo tra qualche giorno mi verrà in mente altro:

1) Una buona idea

2) Competenza

3) Passione

4) Una buona location

5) Uno staff preparato

Penso (spero che chi c’è stato sia d’accordo) che il Pending Lips abbia tutte e 5 queste caratteristiche. Spot: “Hey amici, da oggi ci sono almeno 5 buoni motivi per venire il 4 Giugno al Carroponte ad assistere alla serata con i Diaframma con le aperture affidate ai due gruppi che hanno vinto grazie alla giuria popolare il contest: Vulvatron e JJ LaMorve. Parola di Costello’s”. Dopo questa perderemo tutto il potenziale pubblico che sarebbe venuto.

Siamo alla conclusione di questa piccolo viaggio all’interno della tua esperienza, vorresti Raccontaci il tuo “ momento migliore” durante il percorso del Pending LIps?In realtà sono state tutte serate davvero splendide… Vedere così tanta gente presente a serate con gruppi emergenti, sentire la partecipazione e la voglia di esserci, è sempre magico.Se devo trovare un momento in particolare penso che sia stato il giorno antecedente la prima serata dell’ultima edizione. Tanta emozione, tanta vicinanza e supporto, tanta voglia di ripartire. Un piccolo “miracolo” di questi tempi.

Il quadro che emerge da questa testimonianza delinea un stato dell’arte complesso, fatto di alti e bassi, che richiede passione impegno e dedizione. Fare musica e occuparsene obbliga a continui sforzi e a una costante ricerca di mezzi, di idee, di buone strategie, di conoscenze. Le band emergenti in Italia, come in altri paesi, non mancano, e le manifestazioni che si tengono in tutta Europa ne sono un esempio, ma spesso non si riesce a creare un corrispondente alone culturale e di crescita che accompagna questi eventi. L’ascoltatore dovrebbe poter essere più consapevole di quello che sta fruendo, del lavoro sotterraneo di molti e del valore che anche un piccolo festival può avere per band e artisti. I gruppi, da canto loro, devono offrire il meglio in termini di qualità, di energia, di emozione. Insomma: un implicito contratto, fatto soprattutto di reciprocità. Tra alti bassi, festival che vanno e festival che vengono, cerchiamo ora di passare in rassegna cosa succede da noi e all’estero.

 

A Perfect Day Festival
LOCATION:Villafranca di Verona (VR)
DATE:Dal 30 Agosto al 01 Settembre
LineUp: Primal Scream, Bastille, Wmerch Andise, Bloody Beetroots, Salmd, Tre Allegri ragazzi Morti, The XX, Editors
VOTO: 4

Arezzo Wave Love Festival
LOCATION:Civitella in Val di Chiana
DATE:Dal 12 al 14 Luglio
LineUp:UNHEIMLICH!, Avast, Subwayundersea, Emmecosta, Matteo Toni, Catch a Fyah, Boxerin Club, Ansomia, le Cpare a Sonagli, Swordfish Project, Blues Ash of Manaìhattan, Invers, Plof, B:Due, la Rappresentante di Lista, Etruschi From Lakota, in Medias Res, Soul Sailor & the Fuckers, Beautiful Bunker
VOTO: 3,5

Asti Musica
LOCATION:Asti
DATE:Dal 09 al 24 Luglio
LineUp:Ginevra di Marco, Area, la Fame di Camilla, Emma, Zen Circus, Goran Bregovic, Banco del Mutuo Soccorso
VOTO: 2

Bilbao BKK Live
LOCATION:Bilbao
DATE:Dal 11 al 13 Luglio
LineUp:Depeche Mode, Editors, Kings of Leon, Mark Lanegan Band, Green Day, Vampire Weekend, Fat Boy Slim
VOTO: 3,5

Carroponte
LOCATION:Sesto San Giovanni
DATE:Dal 29 Maggio al 12 Agosto
LineUp:il Teatro Degli Orrori, Diaframma, Neffa e molti altri
VOTO: 5

City sound
LOCATION:Milano
DATE:Dal 10 Giugno al 28 Luglio
LineUp:Killers, Mario Biondi, Toto, Korn, Motorhead, National, Iggy and the Stooges, Wu Tang Clan, Skunk Anansie, Atoms for Peace, Deep Purple, Santana, Blur
VOTO: 5

Collisioni Festival
LOCATION:Barolo (CN)
DATE:Dal 05 al 09 Luglio
LineUp:Jamiroquai, Gianna Nannini, Elio e le Storie Tese, Tre Allegri Ragazzi Morti, Marta sui Tubi, Fabri Fibra, Elton John
VOTO: 5

Festival di Villa Arconati
LOCATION:Bollate (MI)
DATE:Luglio
LineUp:Sinead O’Connor, Goran Bregovic, Daniele Silvestri, Francesco de Gregori, Mark Lanegan Band, Orquesta Buena Vista Social Club
VOTO: 3

Festival Strade Blu
LOCATION:Faenza
DATE:Dal 25 Aprile al 21 Giugno
LineUp:Lee Ranaldo and the Dust, Lambchop
VOTO: 3,5

FIB
LOCATION:Benicassim (Spa)
DATE:Dal 18 al 21 Luglio
LineUp:Queens of the Stone Age, Beach House, Beady Eye, Primal Scream, Artic Monkeys, Kaiser Chiefs, Miles kane, Killers, Jake Bugg, Black Rebel Motorcycle Club
VOTO: 4

Fuori Luogo Festival
LOCATION:San Damiano d’Asti
DATE:Dal 14 al 16 Giugno
LineUp:Aart Heering, Abdelkader Benali, Carlo Bordone, Kings of the Opera, James Walsh, Peter Murphy, Smoke Fairies, fabrizio Cammarata, Anna Viola, Davide de Martis, Turin Brakes and more…
VOTO: 4

Lucca Summer Festival
LOCATION:Lucca
DATE:Dal 6 al 27 Luglio
LineUp:Leonard Cohen, Nick Cave & the Bad Seeds, Killers, Mark Knopfler, Renzo Arbore, Neil Young, Litfiba, Thirty Seconds to Mars, Sigur Ros
VOTO: 3

MIAMI
LOCATION:Milano
DATE:Dal 7 al 9 Giugno
LineUp: Linea 77, Di Martino, Sadside Project, Bachi da Pietra, Gli Ebrei, Verbal, Bot, Riva Starr, Jennifer Gentle, HardCore Tamburo, Dumbo Gets Mad, New Ivory, at the Weekends, Selton, Amari, Phill Reynolds, Appino, Patty Pravo, Giardini di Miro’, Cosmo, Vanity, Wildmen e molti altri
VOTO: 4

Reading Festival
LOCATION:Reading (UK)
DATE:Dal 23 al 25 Agosto
LineUp:Green Day, System of a Down, Deftones, Bring me the orizon, Skindred, Eminem, Chase and Status, Foals, White Lies, Biffy Clyro, Nine Inch Nails, Fall Out Boy, Lumineers, Editors
VOTO: 4,5

Rock in Roma
LOCATION:Roma
DATE:Giugno/Luglio
LineUp:Green Day, Killers, Toto, Korn, Iggy and the Stooges, Max Gazzé, Rammstein, Arctic Monkeys, Bruce Springsteen, Mark Knopfler, Smashing Pumpkins, Mark Lanegan Band, Atoms for Peace, Ska-P, Deep Purple, Zucchero, Daniele Silvestri, Neil Young, Sigur Ros, Blur
VOTO: 4

Roma Incontra il Mondo
LOCATION:Roma
DATE:Giugno/Luglio
LineUp:Cocorosie, Steve Vai, Modena City Ramblers, Almamegretta con Raiz, Il Teatro Degli Orrori, Giuliano Palma, Neffa, Miss Kittin, Alborosie, Officina Zoe’, Apres la Classe, Elio e le Storie Tese, Kinks of Convenience, Sud Sound System, Intillimani, Skatalites
VOTO: 3,5

Sexto’nplugged
LOCATION:Sesto al Reghena (PN)
DATE:Luglio
LineUp:Loca Natives Villagers, Of Monsters and Men, MùM, Ane Burn, Rover
VOTO: 3,5

Sherwood
LOCATION:Padova
DATE:Dal 12 Giugno al 12 Luglio
LineUp:Marta sui Tubi, Modena City Ramblers, NOFX, Motel Connection, Ministri
VOTO: 3

SoloMacello Fest
LOCATION:Milano
DATE:26 Giugno
LineUp:Red Fang, Karma to Burn, in Zaire, Wrust, Fuzz Orchestra, Nero di Marte, Zolle, Black Moth
VOTO: 2,5

Southside Festival
LOCATION:Neuhausen ob Eck (GER)
DATE:Dal 21 al 23 Giugno
LineUp:Rammstein, Queens of the Stone Age, Arctic Monkeys, paul kalkbrenner, Sigur Ros, Portished, Smashing Pumpkins, Ska-P, National, Editors, NOFX, Hives, Kasabian, Gogol Bordello
VOTO: 4,5

Strummer Live Festival
LOCATION:Bologna
DATE:Dal 3 al 5 Luglio
LineUp:Goran Bregovic, Manu Chao, Modena City Ramblers, Alborosie, Africa Unite
VOTO: 2

Sziget
LOCATION:Budapest
DATE:Dal 5 al 12 Agosto
LineUp:Alex Clare, Azealia Banks, Blur, David Guetta, Die Arzte, Editors, Seeed, Ska-P, Skunk Anansie, Biffy Cliro, Mika, Nick Cave and The Bad Seeds, Bat For Lashes, Everything Everything, Flogging Molly, Afterhours, Bad Religion, !!!, Peter Bjorn & John, Editors e molti altri
VOTO: 4

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Hot Fetish Divas – Natural Inclination For Pussy EP

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Come promesso sono tornati gli Hot Fetish Divas  ad incasinarci e farci pogare con il nuovo lavoro Natural Inclination For Pussy . Trentacinque minuti di ritmo serrato e testi urlanti l’asimmetrico rapporto con il gentil sesso. Puro delirio in stile punk, un album tutto da ballare, o meglio da saltare. Gli HDF ci confermano la spensieratezza come bandiera dei loro ritmi e testi riot per una musica tutta a squarcia gola. Amori impossibili, disattesi, avventure e controindicazioni in quest’album che senza veli ci parla di fica e della naturale inclinazione verso di essa che hanno gli HDF e noi maschietti arraponi.  Le prime tre tracce sembra portino la loro bandiera, partendo da “My Heroin”  e gli amori mai abbandonati che ritornano a galla, passando per “Spastic Love e le incomprensioni inevitabili, finendo in Radical Chic “For me You Are The Shit!!!”. Niente di più esplicativo e immediato. Un album che racchiude le turbolenze degli HDF  in un superlativo mix di parole scomode e chitarre incazzate. Le mie preferite in assoluto sono “Everything i Want“ con un connubio quasi perfetto tra batteria e voce sguaiata e “Psychola bandiera degli HFD. Mentre in “Ordinary Bitch devo dire che l’assolo di chitarra va un attimo ricontestualizzato. Devo ammettere che questi HDF sanno il fatto loro. Ascoltandoli mi vengono in mente gruppi come i System of a Down e gli Ska-P, due opposti, che ben miscelati ci regalano questo fantastico album da non perdere se siete interessati a questi punkettoni nostrani.

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