Red House Painters Tag Archive

40 Watt Sun – Perfect Light

Written by Recensioni

La ricerca della felicità per gli eredi illegittimi dei Red House Painters.
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Bałtyk – I’ll Try Not to Wake You

Written by Recensioni

Storie e tormenti, speranze e delusioni di un incredibile cantautore polacco.
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Dodici Tracce: non la solita playlist #05

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Una rubrica in cui le illustrazioni di Stefania incontrano gli scritti e le playlist di Claudia, dando alla luce un racconto sonoro a forma di vinile.
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Ramper – Nuestros mejores deseos

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Gli spagnoli ci regalano il disco più triste di questo tristissimo aprile.
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Songs: Ohia, vent’anni di “The Lioness”

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Vent’anni di dolori e demoni. Ma anche di canzoni che non moriranno mai.
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What’s up on Bandcamp? [giugno 2019]

Written by Articoli

I consigli di Rockambula dalla piattaforma più amata dall’indie.
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Recensioni #02.2017 – Ryan Adams / Poomse / Montauk / Gravitysays_i / The Great Saunites / O.O.P.Art. / Human Colonies

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Chi suona stasera – Mini guida alla musica live | Dicembre 2016

Written by Eventi

“Chi suona stasera?”. Sarà capitato ad ogni appassionato di musica live di rivolgere ad un amico o ricevere dallo stesso questa domanda. Eh già, chi suona stasera? Cosa c’è in giro? Se avete le idee poco chiare sugli eventi da non perdere non vi preoccupate, potete dare un’occhiata alla nostra mini guida. Sappiamo bene che non è una guida esaustiva, e che tanti concerti mancano all’appello. Ma quelli che vi abbiamo segnalato, secondo noi, potrebbero davvero farvi tornare a casa con quella sensazione di appagamento, soddisfazione e armonia col cosmo che si ha dopo un bel live. Ovviamente ci troverete dei nomi consolidati del panorama musicale italiano ed internazionale, ma anche tanti nomi di artisti emergenti che vale la pena seguire e supportare. Avete ancora qualche dubbio? Provate. Non dovete fare altro che esserci. Per tutto il resto, come sempre, ci penserà la musica.

dicembre

KK NULL with BALÁSZ PÁNDI
01/12@ Boto’s Farm, San Pietro del Gallo (CN)
02/12@ Frame Live Music, La Spezia
03/12@ Spazio Aereo, Venezia
Kazuyuki Kishino, giapponese, è uno dei più importanti nomi della sperimentazione musicale sin dagli anni Ottanta (Merzbow, Zeni Geva, Absolut Null Punkt). Nel tempo ha creato una sua casa discografica e collaborato con vari artisti (Boredoms, Jim O’Rourke, Fred Frith, giusto per citarne alcuni). Pándi è un potentissimo batterista sperimentale ungherese, anche le sue collaborazioni sono tantissime, su tutte da citare quella con Merzbow col quale ha pubblicato tre dischi live. I due hanno da poco inciso Demoncore opera Noise cosmica prodotta della berlinese Ohm Resistance. Concerto consigliatissimo.
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BORIS
01/12@ Lo-Fi, Milano
02/12@ Jailbreak Live Club, Roma
03/13@ The Cage Theatre, Livorno
04/12@ Locomotiv Club, Bologna
Tour celebrativo per i 10 anni dell’isterico album Pink per la pazza band nipponica. Il disco, ristampato lo scorso Luglio da Sargent House, verrà proposto per intero e sarà accompagnato da altri brani pescati dall’ormai ultraventennale e storica carriera della formazione.
Un live di sicuro impatto dalle forti dosi adrenaliniche. Non perdetevelo!.
[ascolta]

DTCV
01/12@ Freakout Club, Bologna
02/12@ Lo-Fi, Milano
03/12@ Arci Taun, Fidenza (PR)
04/12@ Ex Cinema Aurora, Livorno
05/12@ I Camalli, Imperia
07/12@ La Loggia del Leopardo, Vogogna (VB)
Si scrive DTCV ma si pronuncia Detective. La band, formata da Lola G. e James Greer (ex Guided By Voices), in soli sei anni ha sfornato 3 Ep e 5 full length, l’ultimo di questi, Confusion Moderne, è stato dato alle stampe lo scorso 8 Aprile. Il duo, che dal vivo arriva spesso ad essere un quartetto, propone un mix di French Pop periodo Yéyé e Garage dall’indole Post-Punk, un incontro/scontro tra Françoise Hardy e Buzzcocks che non può non incuriosire. A Fidenza da segnalare l’apertura affidata a Le Sacerdotesse dell’Isola del Piacere.
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CIGARETTES AFTER SEX
02/12@ Covo Club, Bologna
La band Ambient Pop di El Paso guidata dalla voce androgina di Greg Gonzalez sarà questo mese in Italia per una data unica. Ispirati da Cocteau Twins, Red House Painters e Julee Cruise propongono sonorità romantiche in slow motion e pare finalmente che dopo un Ep ed una manciata di singoli, l’ultimo, “K.”, uscito da quindici giorni, siano in procinto di regalarci il loro primo full length che dovrebbe vedere la luce durante i primi mesi del prossimo anno.
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LINO CAPRA VACCINA
03/12@ Magazzino sul Po, Torino per Varvara Festival Off
Parliamo di un maestro. Vaccina vanta importanti collaborazioni tra le quali quelle con Franco Battiato (
nel gruppo Telaio Magnetico) e Claudio Rocchi; ha militato negli Aktuala e condiviso il palco con artisti dal calibro di John Cale e Nico; ha realizzato nel 1978 il disco culto Antico Adagio, suo primo lavoro solista, e tanto, tantissimo altro. Vaccina, dai primi anni Settanta, è musicista (per lo più percussionista) e sperimentatore che lavora per sottrazione proponendo un sound che miscela Free Jazz, musica etnica e psichedelia. Ha da poco dato alle stampe Arcaico Armonico, uno dei dischi più meravigliosamente intensi dell’anno in corso. Evento da non perdere.
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YUSSEF KAMAAL
02/12@ Monk Club, Roma
03/12@ Biko, Milano
04/12@ Combo Social Club, Firenze
07/12@ Spazio 211, Torino per Jazz:Re:Found
Unione del batteriata Yussef Dayes e del tastierista Kamaal Williams che ha portato alla nascita di Black Focus, disco prodotto dalla Brownswood Recordings di Gilles Peterson uscito lo scorso 4 Novembre. Il duo in questa pregevole opera prima propone un godibilissimo Jazz-Funk che strizza l’occhio al Canterbury sound. Ci aspettiamo un live veramente gustosissimo.
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SOVIET SOVIET
02/12@ Sound Music Club, Napoli
03/12@ Monk Club, Roma
09/12@ Astro Club, Pordenone
10/12@ Covo Club, Bologna
16/12@ Tender, Firenze
17/12@ CTL- Cinema Teatro Lutrario, Torino
Il trio Post-Punk/New Wave della fiorente Pesaro formato da Alessandro Costantini alla chitarra, Andrea Giometti alla voce ed al basso e Alessandro Ferri alla batteria, darà alle stampe il 2 Dicembre Endless, seguito dell’acclamato esordio Fate. Il tour promozionale del nuovo lavoro è partito già dalla metà di Novembre con un paio di date ma questo mese i ragazzi, con ben 6 appuntamenti ai quali vi consigliamo di non mancare, macineranno sicuramente molti più chilometri. A Torino troveremo sul palco un’altra band di tutto rispetto del genere, i We Are Waves.
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RADIODERVISH
02/12@ Tatà, Taranto
08/12@ Blue Note, Milano
09/12@ Folk Club, Torino
14/12@ Showville, Bari, per Festival Centro del Mundo
21/12@ Teatro Biondo, Palermo
La band pugliese proporrà questo mese cinque date per tre diverse tipologie di concerto: a Taranto Cafè Jerusalem Reading, performance teatral-musicale improntata sul loro ultimo lavoro e dunque sulla trasformazione avvenuta durante il secolo scorso a Gerusalemme; a Milano e Torino Winter Sessions, appuntamento speciale dove verranno proposti classici e brani raramente eseguiti live (andando a pescare anche dallo scrigno degli Al Darawish); a Bari e Palermo Lungo le vie del cuore, spettacolo dove la band condividerà il palco con la magnifica voce di Antonella Ruggiero e col quartetto d’archi 4Rock Strings. Siamo assolutamente sicuri che qualunque proposta si scelga sarà quella giusta.
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ZEUS!
02/12@ Tetris, Trieste
03/12@ Spazio Aereo, Venezia
15/12@ Metroplis, Padova
16/12@ Cycle, Calenzano (FI)
17/12@ Sottoscala 9, Latina
21/12@ DalVerme, Roma
22/12@ Sound Music Club, Frattamaggiore (NA)
23/12@ Area Rumore Rosa, Eboli (SA)
Molti gli appuntamenti durante questo ultimo mese dell’anno per il duo composto dagli assi Luca Cavina (basso) e Paolo Mongardi (batteria) che alterneranno alle date italiane sopra indicate un buon numero di show tra Austria e Germania in compagnia dei Melt Banana. Motomonotono è la loro ultima fatica uscita lo scorso anno per Three One G Records, Tannen Records e Sangue Dischi. Luca e Paolo dal vivo sono una potenza, oltre che una sicurezza. Non mancate.
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GOGO PENGUIN
08/12@ Cap 10100, Torino, per Jazz:Re:Found
Cinematico trio proveniente da Manchester formato da Chris Illingworth al piano, Nick Blacka al contrabbasso e Rob Turner alla batteria, che miscela con sapienza Jazz, Trip-Hop e Neoclassical creando un’elettronica acustica dal grande fascino. La band ha all’attivo tre ottimi dischi l’ultimo dei quali, Man Made Object, prodotto dalla Blue Note Records (poche parole a buon intenditore) ha visto la luce lo scorso 5 Febbraio. Appuntamento assolutamente da non perdere.
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PUSH BUTTON GENTLY
08/12@ All’Unaetrentacinquecirca, Cantù (CO)
09/12@ Blue Rain, Sant’Angelo di Piove di Sacco (PD)
10/12@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Dopo Fuzzy Blue Balloon, buon esordio del 2013, ed il sostanzioso Ep URU dell’anno successivo, la formazione lombarda ha pubblicato ad Ottobre ‘Cause nuova fatica che, nello stile della band, rimanda al meglio dell’Alt. Rock degli anni Novanta e che sicuramente potrà far godere gli appassionati del genere. E’ musica il cui sapore in sede live non può che crescere, come in continua crescita, lavoro dopo lavoro, è la personalità di questi 4 ragazzi.
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JESS WILLIAMSON
08/12@ ‘Na Cosetta, Roma
09/12@ Garofalowine, Avellino, per Rainy Days Festival
10/12@ Freakout Club, Bologna
11/12@ Novara (secret concert)
20/12@ Bronson, Ravenna
21/12@ Santeria Social Club, Milano
La ragazza del diavolo ha pubblicato lo scorso 4 Novembre Heart Song, seguito dell’ottimo Native State. La Williamson propone uno scuro, coinvolgente ed evocativo Alt. Country figlio dell’arido deserto texano che lei definisce “casa”. Siamo certi che la sua passionalità dal vivo non mancherà di lasciare il segno. Le ultime due date vedranno l’artista di Austin aprire i concerti di Marissa Nadler, altra splendida cantautrice Noir, che troverete tra i consigli del mese qualche riga più sotto.
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CORDE OBLIQUE
09/12@ ‘Na Cosetta, Roma
16/12@ Cellar Theory, Napoli
Due le date per godere del Folk etereo progressivo di una delle signore band del nostro paese. La formazione guidata da Riccardo Principe ha pubblicato quest’anno la tavolozza pittorica I Maestri Del Colore, sesto album di una carriera ormai decennale (ottavo se calcoliamo le pubblicazione a nome Lupercalia). Se ancora non li conoscete scopriteli, non ve ne pentirete, se invece già sapete di cosa parliamo, allora, buon concerto.
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MARY IN JUNE
9/12@ Camelot 3.0, Prato
10/12@ Art of Noise – Centro Giovani, Arezzo
17/12@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Band prodotta dall’amato bestemmiatore Giorgio Canali (cosa che di per sé è già una sicurezza) che quest’anno ha pubblicato il convincente Tuffo, lavoro di matrice Emo-Punk che non disdegna qua e la tinteggiature più Rock-Folk. Un disco tirato, icastico, vivo, arrivato a 5 anni da Ferirsi, loro Ep d’esordio.Siamo dalle parti dei Fine Before You Came, degli Altro, siamo dalle parti di quelle band che dal vivo non lasciano indifferenti e sanno col tempo creare un rapporto estremamente viscerale col proprio pubblico.
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OVO
09/12@ Rain Dogs, Savona
10/12@ Next Emerson, Firenze
15/12@ Dal Verme, Roma
16/12@ Lo-Fi, Milano
17/12@ Officine Corsare, Torino
23/12@ Vinyl, Lamezia Terme (CZ)
27/12@ Retronouveau, Messina
28/12@ Muviments, Itri (LT)
29/12@ Le Macerie Baracche Ribelli, Molfetta (BA)
30/12@ Cooperativa Sociale Robert Owen, Taranto
Uscirà proprio il 9 Dicembre, giorno della partenza di questo lungo tour, Creatura nuovo album della coppia formata da Bruno Dorella e Stefania Pedretti. Il suono del duo in questo lavoro diviene più elettronico senza perdere il caratteristico impatto Noise. La produzione del nuovo lavoro è stata affidata a Dio Drone, label in continua e meritata crescita. La creatura di Dorella e Pedretti sarà in tour nel nostro paese anche tutto il mese di Gennaio prima di muoversi su e giù per l’Europa durante il mese successivo.
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XIU XIU
10/12@ Cinema Massimo, Torino
11/12@ Serraglio, Milano
Il trio californiano guidato da Jamie Stewart presenterà questo mese uno spettacolo che porterà indietro di 25 anni molti di noi proponendo la colonna sonora di un’opera simbolo dalla bellezza eterea, scura, surreale. In Plays the Music of Twin Peaks viene infatti rivisitata, rendendo più inquiete delle musiche ha detta dello stesso Stewart troppo perfette per essere replicate, la colonna sonora firmata da Angelo Badalamenti per la mitica serie partorita dal genio di David Lynch, al quale il lavoro della band deve essere piaciuto molto visto il personale invito ad eseguirla al Festival of Disruption di Los Angeles. Un’esibizione da non perdere.
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THE KVB
16/12@ Sal, Catania, per Weak
17/12@ Retronouveau, Messina
Il duo Post-Punk/Gothic/Shoegaze proporrà questo mese due date in esclusiva per la terra siciliana. Nicholas Wood e Kat Day hanno pubblicato Of Desire, loro terzo album che vede la partecipazione di Geoff Barrow (Portishead) ai synth, lo scorso Marzo. Per Wood si tratta dell’album più completo fin qui prodotto dalla band mentre la Day lo ha descritto come “un mondo in cui perdersi creato insieme alla persona desiderata”. Viste tali premesse consigliamo di esserci.
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MATT ELLIOTT
16/12@ Spazio 211, Torino
17/12@ Officne Indipendenti, Teramo
22/12@ Circolo Gagarin, Busto Arsizio (VA)
Il sublime cantante e chitarrista di Boston, autore di intensi ed immersivi lavori Noir Folk, porterà il suo The Calm Before in Italia per due date alle quali consigliamo di non mancare. Capace come pochi di esprimere angoscia, tristezza e disillusione, capace come pochi di farlo in un modo così tanto personale, passionale, sentito. Un’anima immensa. Di concerti emotivamente coinvolgenti come quello di Matt se ne vedono pochi, pochissimi. Non dimenticate cuore e fazzoletti.
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MARISSA NADLER
20/12@ Bronson, Ravenna
21/12@ Santeria Social Club, Milano
L’affascinante artista statunitense ha dato alle stampe per Sacred Bones nel Maggio scorso il suo settimo disco, Strangers, che questo mese proporrà in Italia per due date. Il suo Dream Folk dall’immaginario gotico negli ultimi anni si è fatto meno scarno, grazie anche al supporto di Randall Dunn (Sunn O))), Earth), senza però perdere una virgola in profondità e gusto melodico. Sul palco l’etera voce e l’immateriale consistenza della sua presenza ammaliano. Lasciatevi stregare.
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EVOL & NELLI
23/12@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
evoL è il progetto del giovane abruzzese Vincenzo Colella, paroliere che intreccia al Rap forti influenze Pop (un “popper”) uno stile che ha trovato nel pianista e compositore Alessio Nelli il perfetto compagno d’avventura. La coppia alterna momenti ironici e scanzonati ad altri più impegnati e profondi, un’alternanza perfetta per una data così vicina al Natale, periodo di malinconia ma allo stesso tempo di brindisi e baldoria.
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Le Superclassifiche di Rockambula: Top Ten anni Novanta

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Al Circolo Degli Artisti Venerdì 04 Aprile il leggendario MARK KOZELEK (Red House Painters/Sun Kil Moon)

Written by Senza categoria

VENERDI’ 04 APRILE Loretta presenta MARK KOZELEK
porte 21:00 concerti 21:30

a seguire Loretta dj set

ingresso 8 euro + d.p. / 5 euro senza tessera per Loretta

@ CIRCOLO DEGLI ARTISTI
Via Casilina Vecchia 42 – Roma

“L’ex leader dei Red House Painters, Mark Kozelek arriva a Roma per una data da non perdere. Kozelek è stato uno dei più grandi musicisti degli anni 90: con i suoi Red House Painters ha dato voce a un Folk Rock oscuro e minimale, intriso di rassegnata disperazione, rallentato fino quasi all’immobilità. Con il passare degli anni ha raggiunto la piena maturità artistica attraverso una nuova creatura, i Sun Kil Moon, coi quali ha potuto affinare la sue doti liriche rivelandosi tra i migliori poeti della musica contemporanea. Mark non si ferma un istante e negli ultimi anni ha dato alle stampe numerosi album solisti e lavori frutto di diverse collaborazioni. Solo nel 2013 è stata la volta di  Perils from the Sea, realizzato con Jimmy Lavalle e dell’album realizzato con i Desertshore,  la creatura formata da Phil Carney ex chitarrista dei RHP, Mike Stevens (batterista) ed il pianista Chris Connolly ed intitolato semplicemente Mark Kozelek & Desertshore.”

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Sun Kil Moon ad Ypsigrock

Written by Senza categoria

7/10 AGOSTO 2014 – YPSIGROCK – Castelbuono (Pa)

Reduce dall’uscita del nuovo album a nome Sun Kil Moon, Benji, acclamato dalla stampa di tutto il mondo, l’ex leader dei Red House Painters, Mark Kozelek dopo le quattro date soliste di aprile (di cui una prossima stasera al Circolo degli artisti di Roma), tornerà in Italia ad agosto per una data con Sun Kil Moon.

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Sun Kil Moon – Benji

Written by Recensioni

Sesto lavoro di Mark Kozelek con il moniker Sun Kil Moon. Lo Slowcore dei suoi storici Red House Painters è lontano anni luce. Il prolifico Kozelek ama sperimentare – ben tre progetti nel 2013, nati da interessanti sodalizi e usciti per la sua etichetta, Caldo Verde Records – ma sembra sfoderare il moniker solo quando sceglie di tornare al Cantautorato incontaminato. Lasciate stare, non riuscirete a godere di Benji se lo scegliete come sottofondo ad una qualsiasi altra attività. Vi è concesso l’ascolto in macchina, ma senza meta. D’altronde trovo profondamente ingiusto non dedicare ad un cantatore il tempo necessario. Un’altra cosa ingiusta sarebbe tacere il fatto che in Benji muoiono tutti. Senza giri di parole. Che la morte fosse ricorrente motivo di riflessione per Kozelek era chiaro da tempo, ma non sono più i pugili adolescenti di Ghosts of the Great Highway a turbarlo. Molte delle scomparse premature di cui parla sono quelle di persone a lui vicine, e ce lo dice tutto d’un fiato. Mark è un cantastorie dei nostri tempi. Brani densi e lunghissimi, prosa schietta che si srotola urgente quasi senza alcuna attenzione a metrica e ritmo. Kozelek è sconvolgentemente diretto nel suo intimo rimuginare sull’assurdità della scomparsa di chi se ne va troppo presto. Le numerose collaborazioni (tra cui l’ex batterista dei Sonic Youth, Steve Shelley) passano forse un po’  inosservate.Il testo è tutto e non si affida ad alcuna metafora, le melodie ridotte all’acustico minimo sindacale, senza tregue strumentali.

Se ne esce spiazzati. Resto ancora un po’ in attesa di un tocco di Folk Rock – “Carry me, Ohio”, please – che però non arriva. Me ne faccio una ragione e vado avanti. Con “I Love my Dad”, fresca e Country e coi cori mutuati al Gospel, ho la sensazione che sia finalmente giunta una boccata d’aria dopo la tensione emotiva dei trenta minuti appena trascorsi. Salvo poi scoprire che il testo è uno dei più struggenti. Per dirne una, immaginate Mark bambino che torna a casa in lacrime per essere stato costretto a scuola a sedersi accanto a un compagno albino, e suo padre decide di spiegargli le meraviglie della diversità facendogli ascoltare un disco. Nella fattispecie They Only Come Out at Night, del rocker albino Edgar Winter. E se non fosse tutto così autobiografico come Kozelek vuole far crederci? Non importa, perché mi piace pensare che storie come questa accadano e inizio a considerarela possibilità che se tutti i padri si armassero di dischi per educare i propri bambini il mondo forse sarebbe un posto più carino.

È questo che farà sì che la cerchia di quelli che venerano Kozelek da sempre amerà Benji in modo particolare. Ogni storia è permeata di coinvolgenti dettagli del suo vissuto, e se la tradizione Folk americana da Woody Guthrie a Bob Dylan è vissuta di temi sociali e politici, Kozelek assume un’accezione decadente nella sua inclinazione autoreferenziale, in cui anche le tragedie collettive – in “Pray for Newtown”, quella Newtown del massacro alla Sandy Hook Elementary School del 2012 – sono osservate dal suo personalissimo punto di vista (le lettere che riceve da un fan che gli chiede di pregare per loro). Mi lascio trasportare da “I Watched The Film the Song Remains the Same”. Oh sì, sono di nuovo in Ohio. È la cronaca del percorso artistico di Mark, che inizia in un pomeriggio della sua infanzia passato a vedere il celebre film sui Led Zeppelin. Nel mentre, unico ma travolgente accompagnamento alla sua voce calda, una chitarra di ispirazione gitana. Sono grata per il fluire strumentale della mandola in chiusura che mi lascia il tempo di metabolizzare. È una concessione che pochi dei pezzi di quest’album fanno. “Micheline” corre in mio aiuto con un timido pianoforte e “Ben’s a Friend of Mine” (il suo amico di vecchia data è proprio quel Benjamin Gibbard dei Death Cab for Cuties) azzarda un sax, tornano le atmosfere a cui ci Kozelek ci ha abituati e scioglie in parte la tensione ma è un po’ tardi.

Forse è questo il limite di Benji. Non c’è spazio melodico per digerire. L’anima del songwriter ha prevalso su quella del compositore. Timore che sonorità più invadenti ci avrebbero distratto? Noi ti prendiamo sempre un sacco sul serio, caro Mark, anche quando concedi qualche incursione a suoni che ti appartengono forse meno. Perils from the Sea (dello scorso anno, con Jimmy LaValle) è stato un’intima poesia, e lo è stato anche perché sapientemente condito di elettronica minimale.  Ok, l’ho detto. Ma che ti frega? Gira voce che quei tiratissimi di Pitchfork ti abbiano dato un 9.

Quanto a me…Pitchfork, nun te temo.

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